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Domanda a ex-TDG

Ultimo Aggiornamento: 16/07/2008 13:45
15/07/2008 15:51
 
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Fatto certo che la WT scoraggia i contatti con “persone del mondo” perché portatrici di dubbi forieri di possibili ripensamenti, mi chiedo cosa scatti nella mente di un TDG allorché ha l’opportunità di conoscere ed eventualmente frequentare una persona che non è nella “verità”; qual è il pregiudizio più comune? Inoltre, il sottoscritto come sarebbe considerato, un poverino che non ha capito nulla, un “satanasso” da evitare perché portatore di immoralità... che altro?

Grazie fin d'ora a chi vorrà illuminarmi.

Un saluto a tutti, TDG e non.
Un saluto a tutti, TDG e non.
15/07/2008 16:11
 
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Re:
edinz, 15/07/2008 15.51:

Fatto certo che la WT scoraggia i contatti con “persone del mondo” perché portatrici di dubbi forieri di possibili ripensamenti, mi chiedo cosa scatti nella mente di un TDG allorché ha l’opportunità di conoscere ed eventualmente frequentare una persona che non è nella “verità”; qual è il pregiudizio più comune? Inoltre, il sottoscritto come sarebbe considerato, un poverino che non ha capito nulla, un “satanasso” da evitare perché portatore di immoralità... che altro?

Grazie fin d'ora a chi vorrà illuminarmi.

Un saluto a tutti, TDG e non.




In primis ,sei considerato una persona da "aiutare" una persona alla quale va data testimonianza,alla quale va fatto capire che "tutto il mondo giace nel potere del malvagio" e se vuoi salvarti ad Harmaghedon
devi "studiare la Bibbia" ma solo con i Tdg........
15/07/2008 17:07
 
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Re: Re:
rocket74, 15/07/2008 16.11:




In primis ,sei considerato una persona da "aiutare" una persona alla quale va data testimonianza,alla quale va fatto capire che "tutto il mondo giace nel potere del malvagio" e se vuoi salvarti ad Harmaghedon
devi "studiare la Bibbia" ma solo con i Tdg........




E una volta verificato che della "verità" non me ne può fregar di meno?

Un saluto a tutti, TDG e non.
Un saluto a tutti, TDG e non.
15/07/2008 17:10
 
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Allora devi restare tra le persone da frequentare "in caso di necessità" (scuola, lavoro, affari, vicino di casa...) e non tra quelle che possono diventare intimi amici.

[SM=g1537332]

[Modificato da sweetymi 15/07/2008 17:10]
Antonella

"Ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole. Ed è subito sera."
(S. Quasimodo)
15/07/2008 17:10
 
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Re: Re: Re:
edinz, 15/07/2008 17.07:




E una volta verificato che della "verità" non me ne può fregar di meno?

Un saluto a tutti, TDG e non.



Sei una persona considerata come "un palo di ferro" ovvero che non puo' essere innaffiata e non puo 'crescere il seme della "verita'".

Quindi ogni Tdg deve scegliere se frequentarti o meno ,se sei
una compagnia "deleteria" o meno,se turbi la loro coscenza....

15/07/2008 17:47
 
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Re: Re: Re: Re:
rocket74, 15/07/2008 17.10:



Sei una persona considerata come "un palo di ferro" ovvero che non puo' essere innaffiata e non puo 'crescere il seme della "verita'".

Quindi ogni Tdg deve scegliere se frequentarti o meno ,se sei
una compagnia "deleteria" o meno,se turbi la loro coscenza....



Sei una cattiva compagnia a prescindere e non potrai essere frequentato come amico, niente pizzeria, passeggiate, calcetto...qualche volta ti verranno a trovare per lasciarti le riviste...perchè non si sa mai...
15/07/2008 18:13
 
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Questo pregiudizio, verso tutti quelli che non sono nell'organizzazione, influisce profondamente sui rapporti interprersonali. Molti TdG non se ne rendono conto ma questa barriera mentale che viene costruita (e che costruiscono) fra loro ed il resto delle persone impedisce ed ostacola non solo l'amicizia ma anche il vero amore per il prossimo in senso generale.

I TdG non amano davvero le persone, loro credono che amare il prossimo consista nel "dimostrare" il loro amore tramite la predicazione. Ma l'amore spontaneo, l'affetto che si prova per gli altri in quanto esseri umani, quell'amore che Gesù, per esempio, provava verso tutti, indipendentemente dalla loro condizione, è pressoché inesistente fra i TdG. Questa è una delle lacune fondamentali che mettono fortemente in discussione la loro pretesa di essere cristiani.

Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 15/07/2008 18:14]
15/07/2008 19:19
 
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La reale necessità di trovare "veri amici" è ciò che induce molte persone a scivolare, senza che se ne avvedano, all'interno della setta.

E' ormai provato che la vera fratellanza non è di casa fra i TdG e che il finto interessamento verso i "nuovi" cessa immediatamente al momento del battesimo (perché da quel momento devi camminare da solo).

Il poveraccio di turno si viene quindi a trovare peggio di come stava prima di conoscere i "fratelli" poiché lo hanno allontanato da quelle poche amicizie che aveva prima e si trova all'interno di un gruppo che, a parole, dice di essere una grande famiglia ma, in pratica, lo abbandona a se stesso.

Si vivacchia così con un enorme frustrazione che tuttavia non è sufficiente a far rompere con l'organizzazione per il timore di trovarsi totalmente soli.

Poi, un giorno accade che sei oggetto di un torto che non meriti e cominci a far domande.

Ti accorgi, allora, che le risposte non arrivano poichè la maggior parte dei problemi che coinvolgono i rapporti fra i fratelli derivano da vedute del tutto personali degli "anziani" che, non vengono corretti dai sorveglianti in visita, per non mandare in crisi molte congregazioni.

Avete a questo punto capito che non è di alcuna importanza la persona del territorio che è considerata solo quando, e se, può contribuire con i suoi "beni" al benessere materiale della congregazione.

Per quanto riguarda i "fratelli" solo quando ricevono un violento strattone - qualche volta - cominciano a cercare le risposte, che non arrivano dall'interno, nel mondo virtuale che rimane l'unico mezzo per capire.

Avete altresì capito l'importanza e l'utilità di questo straordinario mezzo di comunicazione.

Avanti così, a tutta forza cari amici ex Tdg e non. Non avet idea di quanto possiamo fare!

ASP
Gruppo di auto mutuo aiuto per ex TdG
Identificativo Skype = "ronnye88"
16/07/2008 10:52
 
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Re:
Achille Lorenzi, 15/07/2008 18.13:

Questo pregiudizio, verso tutti quelli che non sono nell'organizzazione, influisce profondamente sui rapporti interprersonali. Molti TdG non se ne rendono conto ma questa barriera mentale che viene costruita (e che costruiscono) fra loro ed il resto delle persone impedisce ed ostacola non solo l'amicizia ma anche il vero amore per il prossimo in senso generale.

I TdG non amano davvero le persone, loro credono che amare il prossimo consista nel "dimostrare" il loro amore tramite la predicazione. Ma l'amore spontaneo, l'affetto che si prova per gli altri in quanto esseri umani, quell'amore che Gesù, per esempio, provava verso tutti, indipendentemente dalla loro condizione, è pressoché inesistente fra i TdG. Questa è una delle lacune fondamentali che mettono fortemente in discussione la loro pretesa di essere cristiani.

Achille

Non sono d'accordo su questo (che strano). Hai detto bene, Gesù mostrava il suo amore a tutti senza guardare alla loro condizione ma il modo principale in cui lo faceva era quello di "insegnare loro". E resta il fatto che i suoi intimi amici erano i suoi apostoli, non altri.

[SM=g1543902]


16/07/2008 11:40
 
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Re: Re:
Agharti64, 16/07/2008 10.52:

Non sono d'accordo su questo (che strano). Hai detto bene, Gesù mostrava il suo amore a tutti senza guardare alla loro condizione ma il modo principale in cui lo faceva era quello di "insegnare loro". E resta il fatto che i suoi intimi amici erano i suoi apostoli, non altri.

[SM=g1543902]






Lo scopo dei vangeli non è certo quello di dirci chi era intimo amico di Gesù, e chi no, noi non possiamo saperlo, ne possiamo dosare quanto amore avesse per le persone che lo circondavano.
La cosa importante è il suo insegnamento, ossia amare Dio e il prossimo chiunque esso sia nemici compresi, anzi sono innumerevoli i passi che mettono in evidenza il suo andare controcorrente rispetto ai suoi correligionari ebrei, passi che mostrano come egli mangiasse e parlasse con chi era giudicato peccatore sia ebreo che non ebreo.
I testimoni di Geova "esemplari" invece, di solito, hanno rapporti d'amore principalmente con i loro confratelli e tengono al minimo le frequentazioni con chi considerano "persone del mondo" ovvero tutti gli altri non testimoni.
Questo non significa che vi siano testimoni che si comportano diversamente, io ad esempio avevo (ed ho tuttora) il mio migliore amico che non è un testimone, ma i consigli che il corpo direttivo da in generale, scoraggiano questo tipo di amicizie.
Ciao
Mario

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
16/07/2008 12:35
 
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Agharti64, 16/07/2008 10.52:

Non sono d'accordo su questo (che strano). Hai detto bene, Gesù mostrava il suo amore a tutti senza guardare alla loro condizione ma il modo principale in cui lo faceva era quello di "insegnare loro". E resta il fatto che i suoi intimi amici erano i suoi apostoli, non altri.

Evidentemente parliamo di due cose diverse. Io mi riferisco all'atteggiamento interiore che Gesù manifestava verso tutti, all'amare le persone in quanto tali, in quanto "prossimo". Un atteggiamento ben diverso, per esempio, da quello dei farisei, che pur ritenendosi maestri ed insegnanti, giudicavano e spesso condannavano a priori chi non la pensava come loro.
In diverse occasioni Gesù ha invece dimostrato di voler bene a tutti, anche se in quel momento non stava "insegnando" loro.
Le mie osservazioni nascono anche dalla mia esperienza di vita: quando ero TdG vedevo negli altri delle "persone del mondo", persone quindi fondamentalmente corrotte, dalle quali dovevo stare alla larga, cercando tutt'al più di "dare loro testimonianza". Ora che non sono più parte di questo "culto discriminante" riesco a voler bene in maniera molto spontanea e naturale a tutti, avvertendo in tutti coloro che mi circondano "il mio prossimo". E' una consapevolezza che certe volte mi lascia quasi sorpreso, e penso di dentro di me che essere cristiani significa ed include proprio questo: riuscire davvero ad amare il prossimo.

Ciao
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 16/07/2008 12:45]
16/07/2008 13:45
 
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secondo me la prima cosa che vienne immente a un tdg quando conosce una persona del mondo(almeno questo era quello che pensavo io) [SM=x570868] e questo:speriamo che abbia la mente aperta verso le religioni,oppure speriamo che non prenda discorsi di religione. [SM=g27816] questo non perchè non si vuol dare testimonianza, ma per non creare una divisione con una persona appena conosciuta. [SM=x570864] questo e un problema sopratutto dei giovani tdg che frequentano la scuola. e un problema mentale che il tdg divvicilmente diggerisce. [SM=g1537334]
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