Miei cari, l'eucaristia non può essere data a coloro che si trovano in stato di peccato mortale e se un prete dà il sacramento ad un assassino sta sbagliando lui e sta sbagliando il mafioso che la riceve. Evidentemente è colpa di quel prete, e non certo della Chiesa in generale che è chiara su questo punto. Che ci siano dei preti in odore di mafia, e che anzi i mafiosi si tengano proprio per questo un loro prete privato, è universalmente noto. Tutto dipende dal prete che ti trovi davanti. Il mio parroco non darebbe mai la comunione ad un mafioso che non si fosse confessato, c'è chi invece lo fa. Il parroco di questo "scandalo" è una di quelle persone coerenti che ha chiesto il parere al suo vescovo. Ad ogni modo le colpe dei singoli non sono minimamente addebitabili all'intera struttura ecclesiastica, che insegna assai diversamente. Come dico sempre per qualche oscura ragione delle colpe di singoli preti la gente inferisce che tutta la Chiesa sia marcia, ma chissà perché non vale l'opposto, e cioè dalla santità di alcuni preti, molti dei quali morti per combattere la mafia, non se ne inferisce che tutta la Chiesa è composta da santi. (Infatti sono due ragionamenti altrettanto errati, ma mi preme far notare che il primo gira continuamente sulle bocche di tutti).
Inoltre, quanto a Pinochet, se ne è già parlato. S'è confessato prima di morire, e francamente solo il suo confessore sa cosa abbia detto e se si sia veramente pentito (ergo mi astengo dal giudizio).
Come è noto persino Adolf Hitler poteva pentirsi, non è possibile infatti porre limiti alla misericordia di Dio e alla capacità dell'uomo di cambiare.
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)