Il punto è che la chiesa, a mio avviso, come tutte le confessioni religiose, a volte usurpa il diritto che si è auto imposto e aprofitta appunto di tale potere!
Certo! Questo può succedere! Ma l’importante è che non si investi di un'autorità che vada oltre i propri insegnamenti fondamentali. Anche perché in tal caso i vescovi non sono più rappresentativi della stessa Chiesa ma di una loro opinione personale, la quale imposta usurperebbe a questo punto, come ben dici, lo stesso posto di Dio.
Visto che in un caso del genere il codice di diritto canonico non rifiuta la celebrazione del funerale a un credente cattolico, allora si ha tutto il diritto sacrosanto di criticare la decisione usurpativa del vescovo e di fare diversamente. Il vescovo non è superiore alla Chiesa, e, secondo la stessa dottrina cattolica, merita obbedienza se e solo se (importantissimo quel SE) egli rimane nell’insegnamento cattolico. Se va oltre, o addirittura contro, il prete o chi per lui non solo non è tenuto ad ascoltarlo ma può, anzi, deve agire diversamente da quello che dice.
Altrimenti arriviamo a un regime totalitario dove chi è al vertice ha il potere assoluto, ma la Chiesa non può e non deve essere così. V’è una precisa ortodossia che va rispettata per poter essere definiti cattolici, all’interno della quale però deve vigere la più assoluta libertà di pensiero e di espressione.
Sono convinto che anche nella sua confessione esistano regole e regolette che potremo trovare discutibili,
Certo! Ma guarda che tutto si può discutere. Però siccome non credo ai luterani, non per questo posso pretendere di aspettarmi che un luterano pensi o agisca come me. O meglio lo può anche fare ma non prima di aver smesso di essere luterano! Altrimenti non ha senso, non trovi anche tu?
Shalom anche a te.
[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 09/07/2008 21:37]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico