Trianello, 09/07/2008 5.55
Devo desumere, pertanto, che se il Vescovo ha approvato il comportamento del parroco in oggetto ci deve essere qualcos’altro sotto. Magari un qualcosa (di cui l'articolo non parla) che ha indotto il sacerdote a ritenere che una tale celebrazione sarebbe stata in qualche modo di scandalo (nel senso biblico-teologico del termine).
Non credo ci sia altro infatti se continuiamo a leggere il paragrafo 234 del Direttorio di Pastorale Familiare, citato da Trianello leggiamo:
I pastori siano premurosi, innanzitutto, nell'aiutare i fedeli a cogliere il senso profondo del funerale cristiano; scelgano tra i formulari proposti dal rituale quelli più adatti alla situazione; secondo le indicazioni dello stesso rituale, scelgano la forma celebrativa più opportuna (se durante la Messa o no, se nella Chiesa parrocchiale o nella cappella del cimitero ...), ne illustrino il significato innanzitutto ai parenti e la concordino con loro; se opportuno o necessario, sappiano utilizzare con intelligenza e discrezione il momento dell'omelia anche per alcuni richiami al valore del matrimonio e della sua indissolubilità".
E da quando mi è dato di leggere il parroco in questione si è preoccupato anche della comunità cristiana a lui affidata perchè facciano spazio a queste persone, accogliendole davvero in quanto sono persone che meritano un’attenzione particolare.
Bruno
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