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Divorziato? Ti nego il funerale cristiano!

Ultimo Aggiornamento: 16/07/2008 05:26
09/07/2008 04:44
 
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Ecco la misericordia cattolica!

L'Aquila,defunto divorziato e risposato
Ha rischiato grosso il prete di Bagnaturo, una frazione di Sulmona (L'Aquila). Il parroco, infatti è stato assediato in chiesa dai fedeli dopo il suo rifiuto di celebrare il funerale a un paesano divorziato e risposato con rito civile. Per togliere dai guai don Gaetano Acciaccaferri sono intervenute le forze dell'ordine, che al termine della funzione hanno scortano il prete in mezzo a due ali di folla inferocita.


Il defunto era Fernando Scipione, camionista di 47 anni, morto per infarto due giorni prima a Messina dove si trovava per lavoro. Alla richiesta dei familiari di fissare il rito funebre, il parroco, dopo essersi consultato con il vescovo di Valva e Sulmona, Giuseppe Di Falco, ha risposto che a un divorziato non avrebbe mai celebrato il funerale perché era venuto meno al Sacramento del matrimonio.

Una decisione che ha scatenato la veemente reazione dei residenti della piccola comunità, i quali non sono entrati in chiesa in segno di protesta contro il parroco. "Deve andarsene perché non ha più la nostra fiducia", hanno detti i paesani mentre raccoglievano le firme per allontanare Don Gaetano dalla loro comunità.

Davanti alla protesta il parroco ha cercato di spiegare il suo gesto: "Ho dovuto solo obbedire a ordini superiori. La funzione, però, è stata celebrata proprio in memoria del defunto".

Alla richiesta del parroco di voler parlare con i familiari e con il resto della comunità, i parrocchiani hanno risposto negativamente, accentuando la loro protesta fuori dalla chiesa. A quel punto, per evitare che la situazione degenerasse in qualcosa di più grave, polizia e carabinieri hanno deciso di intervenire scortando il prete alla sua abitazione di Sulmona.


Fonte: www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo329942.shtml#


Mi astengo dal commentare oltre, perchè come critico la disumanità geovista, non vedo alcuna misericordia in quest'altra vicenda!
Solo una parola: Vergogna al prete e al vescovo che hanno impartito così tanta farisaicità disumana! Non voletemene! Non ci sono parole!
09/07/2008 05:55
 
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Solo una parola: Vergogna al prete e al vescovo che hanno impartito così tanta farisaicità disumana! Non voletemene! Non ci sono parole!



C’è qualcosa che non va nelle informazioni così come sono riportate nell’articolo. Non c’è alcuna norma ecclesiastica che neghi il funerale religioso ad un divorziato risposato civilmente in quanto tale. A questo proposito, infatti, il Direttorio Pastorale Familiare al paragrafo 234 recita:

“Poiché il senso del funerale cristiano consiste propriamente nel ringraziare il Signore per il dono del battesimo concesso al defunto, nell'implorazione della misericordia di Dio su di lui, nella professione di fede nella risurrezione e nella vita eterna, nell'invocazione per tutti, e in particolare per i familiari, della consolazione e della speranza cristiane, la celebrazione del rito delle esequie non è vietata per questi fedeli, purché non ci sia stata una loro esplicita opposizione e sia evitato lo scandalo degli altri fedeli.

Devo desumere, pertanto, che se il Vescovo ha approvato il comportamento del parroco in oggetto ci deve essere qualcos’altro sotto. Magari un qualcosa (di cui l'articolo non parla) che ha indotto il sacerdote a ritenere che una tale celebrazione sarebbe stata in qualche modo di scandalo (nel senso biblico-teologico del termine).

-------------------------------------------

Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

09/07/2008 06:01
 
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Cercavo maggiori informazioni sul fatto ma non ho trovato nulla. Forse perché l'episodio risale all'ottobre del 2006.

Achille
09/07/2008 07:32
 
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Il commento di un prete a questo episodio che fa maggiore chiarezza sull'accaduto:
passineldeserto.blogosfere.it/2006/10/rifiutare-il-funerale-ad-un-divorziato-risposat...

Achille
09/07/2008 09:19
 
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Non avevo mai letto nulla del genere prima d'ora, è vergognoso !

Benchè sia cattolica credo che non tutti i preti e non tutti i vescovi sono nati per svolgere quel mestiere se vogliamo definirlo tale...

non ho parole, non è giusto
09/07/2008 10:28
 
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Trianello scrive:

"Magari un qualcosa (di cui l'articolo non parla) che ha indotto il sacerdote a ritenere che una tale celebrazione sarebbe stata in qualche modo di scandalo (nel senso biblico-teologico del termine)."


Di quale scandalo per esempio si potrebbe trattare? [SM=x570872]


[SM=g1543902]
Veronika
09/07/2008 11:26
 
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Fammi capire Trianello....!
Gesù Cristo ha detto che tutti i peccati sarebbero stati rimessi all'uomo terreno, anche quelli contro il Figlio dell'uomo!

Possibile che Cristo possa perdonare un peccatore, se peccatore lo vogliamo chiamare e definire, (chissà cos'ha poi fatto!) e un pastore più il suo capo pastore non gli concedano il perdono e la dignitosa benedizione di un funerale?

Ma che metro hanno questi ecclesiastici? Un mettro millesimale che misura addirittura i millimetri?

Dai Trianello! Quando è troppo, è davvero troppo!

Dio perdona OGNI cosa anche i preti pedofili a quello che mi dicono i tuoi colleghi addetti ai lavori, e non perdonerebbe un divorziato?

Ma con quale misura misurano? Vogliono essi stessi misericordia, ma la negano ai loro fratelli peccatori?

Vogliamo mettere sulla bilancia il peccato di questo divorziato e il peccato, o i PECCATI dei preti pedofili?

Vediamo chi ha più bisogno di misericordia? Mamma che rabbia!
09/07/2008 11:50
 
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Re: Fammi capire Trianello....!
Sonnyp, 09/07/2008 11.26:


Dio perdona OGNI cosa anche i preti pedofili a quello che mi dicono i tuoi colleghi addetti ai lavori, e non perdonerebbe un divorziato?


!




Dio perdona ogni cosa a coloro che si pentono di cuore.

Da parte del defunto è avvenuto un pentimento del genere o egli si è rivolto sino alla sua morte contro la chiesa?

Tu cosa ne sai per esprimere giudizi?
La chiesa non può andare contro le sue stesse leggi.
Se il prete si è consultato con il vescovo ci deve essere pure qualche valida ragione per il rifiuto, non credi?


[SM=g1543902]
Veronika



[SM=g1543902]

[Modificato da Luteranamanier 09/07/2008 11:50]
09/07/2008 12:23
 
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davvero non capisco questa rabbiosità senza per altro conoscere in dettaglio come sono andate lecose [SM=x570866]

come giustamente ha fatto notare luteranamanier, il perdono è vincolato al pentimento, anche di un prete pedofilo (per quanto a me dia fastidio, se fossi io Dio, col cavolo che lo perdonerei, ma meno male che sono solo un uomo)

prima di dare giudizi rabbiosi, "accertiamoci di ogni cosa"






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



09/07/2008 12:45
 
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Veronica, Pred, ma che state dicendo?
Ma che chi ha ucciso il Cristo sulla croce si è forse pentito?

Eppure, Cristo stesso chiese al Padre di perdonare perchè non sapevano quello che facevano!

Io mi erigo a giudice? Io mi limito a quello che è scritto sull'articolo!

E anche fosse che l'uomo fosse peccatore, dove lo trovate scritto che uno prima si deve pentire per ricevere il perdono di Dio?

E comunque, il prete e il vescovo che hanno negato l'atto misericordioso sono allora più di Dio? Ma andiamo Veronica! Siamo razionari per favore!
09/07/2008 13:05
 
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Io sostengo la Chiesa, ma non posso voltare la faccia dall'altra parte e far finta di nienete, i preti fanno i funerali ai mafiosi e ai camorristi, avete mai sentito da qualche parte che a qualcuno è stato negato? E pensando alle parole del prete dall'altare mi vengono i brividi.
[Modificato da mauro.68 09/07/2008 13:08]
09/07/2008 13:10
 
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Giustissimo!!!!!!
Bravo Mauro! Che i mafiosi chiedono prima perdono a Dio?

E i preti che gli fanno il funerale, per caso si sincerano se questi si sono pentiti e hanno chiesto il perdono a Cristo o a Dio?

Come dicevo sopra, Veronica.... stavolta sei proprio fuori strada!
09/07/2008 13:16
 
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Purtroppo ho un fratello divorziato, lui sa che in Chiesa non può partecipare all'eucarestia, potrebbe anche essere giusto, però anche in questo caso la Chiesa non è coerente, ritorniamo sempre al discorso che ho fatto prima.

Pardon, separato, ma in via di divorzio.
[Modificato da mauro.68 09/07/2008 13:21]
09/07/2008 13:31
 
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Achille Lorenzi, 09/07/2008 7.32:

Il commento di un prete a questo episodio che fa maggiore chiarezza sull'accaduto:
passineldeserto.blogosfere.it/2006/10/rifiutare-il-funerale-ad-un-divorziato-risposat...

E questo prete, oltre a fare maggiore chiarezza, è anche piuttosto critico verso il modo in cui i suoi confratelli (prete e vescovo) si sono comportati.
Da notare comunque che sarebbe stata prevista una cerimonia religiosa, anche se solo al cimitero:

«Il parroco ha infatti proposto la celebrazione delle esequie attraverso una liturgia della parola, e non nella Messa. E' questa una delle possibili celebrazioni che la Chiesa prevede, ed in effetti disposizioni specifiche in materia di pastorale delle persone divorziate e risposate, prevedono questa possibilità.
Ma le stesse disposizioni specifiche dicono anche ben chiaramente che nulla impedisce ad una persona divorziata e risposata di ricevere un degno funerale cristiano. E questo è un fatto».

Questo religioso cita anche un articolo del "Giornale" in cui si menziona un altro ipotetico particolare: «...una presunta passata frequentazione con gli aborriti testimoni di Geova» ( www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=122992 ).

Io comunque, al di la della legittimità o meno del comportamento di questo parroco in questo specifico caso, trovo più "scandalosa" la rabbiosa reazione dei "fedeli": mi da l'impressione che per certi credenti tutto sia in qualche modo dovuto, sia un "diritto", come quello che si può avere e pretendere in quanto cittadini dello Stato, senza che sia necessaria una fedeltà ai contenuti della fede, compresa una certa coerenza comportamentale.

Achille
09/07/2008 16:41
 
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Certo Achille, le esagerazioni, da qualunque fonte arrivino sono sempre inacettabili!

Tuttavia, troppo spesso la chiesa, si erige a giudice anche al di sopra di Cristo stesso che invece mostrò una misericordia, e un amore ben oltre al di sopra dei giudizi umani!

Fa sempre male vedere questo separatismo religioso, proprio in seno a colei che dovrebbe, per eccellenza, rappresentare quello che con il nome della sua denominazione rappresenta: CRISTIANESIMO!

L'eucarestia impedita ai divorziati e separati.
il funerale, e forse altre cose che ora ci sfuggono!

Un pò più di misericordia e meno arroganza burocratica farisaica non farebbe che bene a una chiesa che sempre più induce ad allontanare, anzichè avvicinare!

Io sarò anche esausto, non lo nascondo, ma episodi di questo genere, non m'inducono certo ad avvicinarmi a simili "pseudo pastori"!

Shalom a tutti!
09/07/2008 17:56
 
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Re: Veronica, Pred, ma che state dicendo?
Sonnyp, 09/07/2008 12.45:

Ma che chi ha ucciso il Cristo sulla croce si è forse pentito?

Eppure, Cristo stesso chiese al Padre di perdonare perchè non sapevano quello che facevano!

Io mi erigo a giudice? Io mi limito a quello che è scritto sull'articolo!

E anche fosse che l'uomo fosse peccatore, dove lo trovate scritto che uno prima si deve pentire per ricevere il perdono di Dio?

E comunque, il prete e il vescovo che hanno negato l'atto misericordioso sono allora più di Dio? Ma andiamo Veronica! Siamo razionari per favore!




Senti sonnyp se vogliamo crearci una fede su misura allora fallo, io non ci sto.

L'esempio di Cristo sulla Croce qui è fuori luogo, infatti egli conosce i cuori e sapeva che coloro davvero non sapevano che cosa stavano facendo.

Ma se io sono cattolico e ho ricevuto il sacramento del matrimonio, divorzio e poi mi risposo pure in comune una cosa che che per la chiesa è un peccato grave, credo che so cosa sto facendo non ti pare?

Ma come ti ha detto trianello ci deve essere ancora qualche altra cosa sotto ...


Non hai giudicato certo invece solo queste parole a mio avviso già sono un giudizio:

"Ecco la misericordia cattolica!"


Dove c'è scritto... c'è scritto se vuoi ti riporterò le scritture!


[SM=g1543902]
Veronika



09/07/2008 19:10
 
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Scusa Sonny,


Tuttavia, troppo spesso la chiesa, si erige a giudice anche al di sopra di Cristo stesso che invece mostrò una misericordia, e un amore ben oltre al di sopra dei giudizi umani!



Ma cosa ne sai tu di Cristo e di quella che è la sua reale volontà? Cosa ne sai se in un caso del genere avrebbe chiuso un occhio o piuttosto sarebbe stato puntuale in relazione alla situazione della persona in questione? Non si capisce in base a che parametro indiscutibilmente affermato tu stabilisca l'equilibrio fra il rispetto delle regole e degli insegnamenti cristiani e il mostrare misericordia. Sei sicuro che l'equilibrio che decidi tu sia lo stesso che userebbe Gesù?

Visto che parli di misericordia poi, allora perché non essere misericordiosi anche verso fornicatori, assassini, idolatri e quant’altro? Ti sei dimenticato che Gesù è sì misericordioso ma è anche giudice e che lui stesso ha insegnato che i malvagi saranno condannati nell’ultimo giorno?


L'eucarestia impedita ai divorziati e separati.
il funerale, e forse altre cose che ora ci sfuggono!



Così come è impedito ad adulteri, fornicatori, ladri ecc, di entrare nel Regno dei Cieli. Apostolo Paolo docet! Anche Paolo si mette al di sopra di Cristo? E’ mancanza d’amore il negare l’entrata nel regno dei cieli ai peccatori impenitenti?

Poi volevo dirti che fai una grande confusione fra coloro che conoscono il cristianesimo e coloro che invece non sanno. I suoi assassini Gesù chiese al Padre di perdonarli perché non sapevano cosa stavano facendo. Ma un cattolico che crede e pensa che la Chiesa Cattolica sia la Chiesa di Cristo e che le sue vedute dogmatiche sono verità di Dio, se fa quello che vuole, siccome sa, non può essere trattato con carità e basta, ma deve rendere conto delle sue violazioni. Questo perché crede che la Chiesa Cattolica sia la Chiesa di Cristo, onde per cui infischiarsene di lei equivarrebbe a infischiarsene di Dio.

Diverso invece è il caso di un individuo che non crede che la Chiesa Cattolica sia la Chiesa di Cristo. Gesù e il Padre terranno conto del suo comportamento a seconda della concezione di bene a male che si sono formati nella loro coscienza tramite la loro esperienza di vita. Certo è che se tale individuo ad esempio, crede fermamente che i Tdg sono la Verità ma lui, pur pensando questo, agisce in maniera diversa dagli insegnamenti dei Tdg, allora Dio ne terrà conto, perché nella sua concezione derivante dalla sua esperienza di vita, egli ha seguito la strada del male invece che quella del bene.

Però se uno è cattolico e crede che la Chiesa sia la Verità allora deve comportarsi di conseguenza. Fare come preferisce a questo punto sarebbe mettersi contro lo stesso Dio, giacchè nella sua coscienza personale da cattolico, la Chiesa è e rappresenta la manifestazione della volontà divina.

PS: come te lo spieghi che Luteranamanier che non è cattolica, anch'ella ritiene che è giusto che i cattolici stiano agli insegnamenti dottrinali e morali della Chiesa?
Io penso che anche in lei sia chiaro che l'adesione a un gruppo cristiano, qualunque esso sia, che per noi rappresenta la verità, comporti dei precisi diritti e dei precisi doveri. E' naturale conseguenza che se non siamo d'accordo sugli insegnamenti di una Chiesa, piuttosto che lamentarci del fatto che non usi misericordia con noi perchè facciamo quello che vogliamo, è bene lasciare questa chiesa per andare altrove. Che senso ha voler far parte di una chiesa se non siamo d'accordo con i suoi insegnamenti?
[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 09/07/2008 19:15]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
09/07/2008 21:13
 
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Vedi bik, il punto non è cosa ne so io o qualcun altro!

Il punto è che la chiesa, a mio avviso, come tutte le confessioni religiose, a volte usurpa il diritto che si è auto imposto e aprofitta appunto di tale potere!

A che ne so io, Cristo non ha mai abusato del Suo potere, nemmeno con i scribi e farisei ipocriti!

L'ho detto all'inizio.... ma vedo che non serve a nulla.

Che veronica stessa riconosca un certo potere nella chiesa cattolica pur non essendo cattolica, non significa nulla! Sono convinto che anche nella sua confessione esistano regole e regolette che potremo trovare discutibili, appunto perchè gli uomini imprimono i loro pareri e non quelli del Cristo!

Ma forse, è meglio che io mi fermi quì. Stò riscontrando che come al solito, quando si toccano certi argomenti di parte, gli animi cominciano a riscaldarsi e non è questo il mio obiettivo. Shalom.
09/07/2008 21:22
 
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Re:

Trianello, 09/07/2008 5.55

Devo desumere, pertanto, che se il Vescovo ha approvato il comportamento del parroco in oggetto ci deve essere qualcos’altro sotto. Magari un qualcosa (di cui l'articolo non parla) che ha indotto il sacerdote a ritenere che una tale celebrazione sarebbe stata in qualche modo di scandalo (nel senso biblico-teologico del termine).

Non credo ci sia altro infatti se continuiamo a leggere il paragrafo 234 del Direttorio di Pastorale Familiare, citato da Trianello leggiamo:

I pastori siano premurosi, innanzitutto, nell'aiutare i fedeli a cogliere il senso profondo del funerale cristiano; scelgano tra i formulari proposti dal rituale quelli più adatti alla situazione; secondo le indicazioni dello stesso rituale, scelgano la forma celebrativa più opportuna (se durante la Messa o no, se nella Chiesa parrocchiale o nella cappella del cimitero ...), ne illustrino il significato innanzitutto ai parenti e la concordino con loro; se opportuno o necessario, sappiano utilizzare con intelligenza e discrezione il momento dell'omelia anche per alcuni richiami al valore del matrimonio e della sua indissolubilità".

E da quando mi è dato di leggere il parroco in questione si è preoccupato anche della comunità cristiana a lui affidata perchè facciano spazio a queste persone, accogliendole davvero in quanto sono persone che meritano un’attenzione particolare.

[SM=g1543902]

Bruno



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-----
--- www.vasodipandora.org ---
09/07/2008 21:34
 
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Il punto è che la chiesa, a mio avviso, come tutte le confessioni religiose, a volte usurpa il diritto che si è auto imposto e aprofitta appunto di tale potere!



Certo! Questo può succedere! Ma l’importante è che non si investi di un'autorità che vada oltre i propri insegnamenti fondamentali. Anche perché in tal caso i vescovi non sono più rappresentativi della stessa Chiesa ma di una loro opinione personale, la quale imposta usurperebbe a questo punto, come ben dici, lo stesso posto di Dio.
Visto che in un caso del genere il codice di diritto canonico non rifiuta la celebrazione del funerale a un credente cattolico, allora si ha tutto il diritto sacrosanto di criticare la decisione usurpativa del vescovo e di fare diversamente. Il vescovo non è superiore alla Chiesa, e, secondo la stessa dottrina cattolica, merita obbedienza se e solo se (importantissimo quel SE) egli rimane nell’insegnamento cattolico. Se va oltre, o addirittura contro, il prete o chi per lui non solo non è tenuto ad ascoltarlo ma può, anzi, deve agire diversamente da quello che dice.
Altrimenti arriviamo a un regime totalitario dove chi è al vertice ha il potere assoluto, ma la Chiesa non può e non deve essere così. V’è una precisa ortodossia che va rispettata per poter essere definiti cattolici, all’interno della quale però deve vigere la più assoluta libertà di pensiero e di espressione.


Sono convinto che anche nella sua confessione esistano regole e regolette che potremo trovare discutibili,



Certo! Ma guarda che tutto si può discutere. Però siccome non credo ai luterani, non per questo posso pretendere di aspettarmi che un luterano pensi o agisca come me. O meglio lo può anche fare ma non prima di aver smesso di essere luterano! Altrimenti non ha senso, non trovi anche tu?

Shalom anche a te.
[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 09/07/2008 21:37]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
09/07/2008 22:35
 
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Per Sonny

“Ecco la misericordia cattolica!”

Ovviamente il solito ragionamento che fa appello alle viscere anziché ai neuroni, non si vede proprio come il comportamento di un singolo parroco possa definire che cos’è “la misericordia cattolica”.

“Gesù Cristo ha detto che tutti i peccati sarebbero stati rimessi all'uomo terreno, anche quelli contro il Figlio dell'uomo!”

Ritorna il tuo Gesù Figlio dei fiori e sessantottino. Mi dispiacere ma il cristianesimo è una religione seria e non un culto fai da te dove ci si crea un’etica da soli. In questo caso le parole di gesù sono chiarissime: “l’uomo non separi ciò che Dio ha unito”.
Hai perfettamente ragione a dire che Gesù affermò che tutti i peccati sarebbero stati rimessi, ma questo avveniva qualora ci fosse il pentimento e la volontà di cambiar vita, non l’ostinazione a continuare a peccare come prima. Gesù disse alla peccatrice che salvò dalla lapidazione: “Neanch’io ti condanno, va' e d’ora in poi non peccare più”, ma chissà perché quelli che hanno scambiato Gesù per un guro New Age dedito al peace&love si dimenticano sempre la seconda parte. In questo caso un divorziato può essere perdonato quando vuole, se ritorna al suo primo matrimonio.

“Ma con quale misura misurano? Vogliono essi stessi misericordia, ma la negano ai loro fratelli peccatori?”

La tua filosofia del diritto è pencolante? Chi vuole la misericordia? I preti? Ma sono i preti come categoria ad essere pedofili o solo alcuni di loro. La seconda. E allora che senso ha dire “vogliono per se stessi la misericordia ma non la danno”? Questa affermazione è costruita in modo da far sembrare che i pedofili e coloro che hanno rifiutato questo funerale coincidano.

“Vogliamo mettere sulla bilancia il peccato di questo divorziato e il peccato, o i PECCATI dei preti pedofili?”

Il punto non è solo la gravità di un peccato, ma la volontà di pentirsi.

“Ma che chi ha ucciso il Cristo sulla croce si è forse pentito?”

La motivazione del perdono di Cristo è stata “perché non sanno quello che fanno”. Infatti perché ci sia peccato mortale ci vogliono tre condizioni: piena consapevolezza, materia grave, e deliberato consenso.
Nel caso del divorzio si sa perfettamente quello che si sta facendo. Come è noto Cristo non è il fautore del “ne risponderai solo a Dio”. Se vuoi far parte della Chiesa, è alla regole della Chiesa che devi uniformarti, infatti Gesù ha detto: “a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi”

“Io mi limito a quello che è scritto sull'articolo!”

Un articolo che come s’è visto presenta le cose in maniera non conforme al diritto canonico.
[Modificato da Polymetis 09/07/2008 22:37]
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
10/07/2008 03:14
 
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Brunodb2 ha scritto:


Non credo ci sia altro infatti se continuiamo a leggere il paragrafo 234 del Direttorio di Pastorale Familiare…



Pensa che io invece ho pensato che ci fosse stata necessariamente qualche altra cosa sotto proprio per quanto segue al passo da me citato del paragrafo 234 del Direttorio Pastorale Familiare. E’ davvero raro che un parroco neghi i funerali religiosi, con tanto di messa, a qualcuno. Se in questo caso il parroco aveva deciso per una celebrazione differente, evidentemente, ci dovevano essere dei motivi “seri”, motivi di cui l’articolo non parla. Questo anche perché il Vescovo ha condiviso la decisione del parroco.

Achille Lorenzi ha scritto:


Io comunque, al di la della legittimità o meno del comportamento di questo parroco in questo specifico caso, trovo più "scandalosa" la rabbiosa reazione dei "fedeli": mi da l'impressione che per certi credenti tutto sia in qualche modo dovuto, sia un "diritto", come quello che si può avere e pretendere in quanto cittadini dello Stato, senza che sia necessaria una fedeltà ai contenuti della fede, compresa una certa coerenza comportamentale.



Purtroppo questo è un atteggiamento molto diffuso, come, del resto, si è dimostrato in questa stessa discussione. Per taluni i preti dovrebbero limitarsi a stare zitti (guai a ricordare che divorzio, aborto ed eutanasia sono pratiche anticristiane!) e a mettere su delle belle pantomime in chiesa, con tanto di incenso e di paramenti solenni magari, quando, schioccando le dita, gli si ordina di farlo… sennò non si è misericordiosi.
[Modificato da Trianello 10/07/2008 03:15]

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10/07/2008 04:43
 
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Re:
Polymetis, 09/07/2008 22.35:

Per Sonny

“Ecco la misericordia cattolica!”

Ovviamente il solito ragionamento che fa appello alle viscere anziché ai neuroni, non si vede proprio come il comportamento di un singolo parroco possa definire che cos’è “la misericordia cattolica”.

“Gesù Cristo ha detto che tutti i peccati sarebbero stati rimessi all'uomo terreno, anche quelli contro il Figlio dell'uomo!”

Ritorna il tuo Gesù Figlio dei fiori e sessantottino. Mi dispiacere ma il cristianesimo è una religione seria e non un culto fai da te dove ci si crea un’etica da soli. In questo caso le parole di gesù sono chiarissime: “l’uomo non separi ciò che Dio ha unito”.
Hai perfettamente ragione a dire che Gesù affermò che tutti i peccati sarebbero stati rimessi, ma questo avveniva qualora ci fosse il pentimento e la volontà di cambiar vita, non l’ostinazione a continuare a peccare come prima. Gesù disse alla peccatrice che salvò dalla lapidazione: “Neanch’io ti condanno, va' e d’ora in poi non peccare più”, ma chissà perché quelli che hanno scambiato Gesù per un guro New Age dedito al peace&love si dimenticano sempre la seconda parte. In questo caso un divorziato può essere perdonato quando vuole, se ritorna al suo primo matrimonio.

“Ma con quale misura misurano? Vogliono essi stessi misericordia, ma la negano ai loro fratelli peccatori?”

La tua filosofia del diritto è pencolante? Chi vuole la misericordia? I preti? Ma sono i preti come categoria ad essere pedofili o solo alcuni di loro. La seconda. E allora che senso ha dire “vogliono per se stessi la misericordia ma non la danno”? Questa affermazione è costruita in modo da far sembrare che i pedofili e coloro che hanno rifiutato questo funerale coincidano.

“Vogliamo mettere sulla bilancia il peccato di questo divorziato e il peccato, o i PECCATI dei preti pedofili?”

Il punto non è solo la gravità di un peccato, ma la volontà di pentirsi.

“Ma che chi ha ucciso il Cristo sulla croce si è forse pentito?”

La motivazione del perdono di Cristo è stata “perché non sanno quello che fanno”. Infatti perché ci sia peccato mortale ci vogliono tre condizioni: piena consapevolezza, materia grave, e deliberato consenso.
Nel caso del divorzio si sa perfettamente quello che si sta facendo. Come è noto Cristo non è il fautore del “ne risponderai solo a Dio”. Se vuoi far parte della Chiesa, è alla regole della Chiesa che devi uniformarti, infatti Gesù ha detto: “a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi”

“Io mi limito a quello che è scritto sull'articolo!”

Un articolo che come s’è visto presenta le cose in maniera non conforme al diritto canonico.





Diritto canonico?

E chi l'ha redatto questo codice scritto? Dio? Cristo? O la tua chiesa? Certo che se io ordino, e lo metto per iscritto, non è che una dittatura sia più leggera perchè ho creato anche un codice che mi supporta! Siamo alla stessa stregua dei tdg! Il Cd ha decretato perciò bisogna ubbidire!
Il Vaticano ha scritto un codice canonico e quindi bisogna ubbidire!
Cosa cambia scusa Poly? Non si capisce proprio la tua linea di difesa!

10/07/2008 05:15
 
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Il Vaticano ha scritto un codice canonico e quindi bisogna ubbidire!



Ci si deve attenere alle decisioni del Magistero se si è cattolici, altrimenti non si può più essere considerati cattolici e non si può più pretendere che gli altri ci considerino tali. Con la differenza, rispetto alla WTS, che se uno non è più cattolico i suoi amici e parenti cattolici continuano a salutarlo, ad invitarlo a cena e ad avere con lui gli stessi identici rapporti che avevano prima, poiché il Codice di Diritto Canonico non prevede quella cosetta che si chiama ostracismo.
Vedi, caro Sonny, io sono stato un agnostico militante per anni, quindi, per mia madre (fervente cattolica) ero a tutti gli effetti un apostata (cosa che la faceva soffrire non poco). Eppure lei, per tutto quel tempo, non si è mai sognata di togliermi il saluto o roba del genere, né il suo confessore o il suo parroco le hanno ordinato o consigliato di tagliare ogni rapporto con il sottoscritto.
La differenza tra la Chiesa cattolica e la WTS, su questo punto, è proprio la differenza che passa tra un governo legittimo ed una dittatura militare. Anche un paese retto da un regime non dittatoriale dispone di una propria polizia, di una propria magistratura, di un proprio codice penale e di un proprio sistema carcerario, ma in galera ci finisce solo chi commette qualcosa di veramente grave, lì dove, invece, in un regime totalitario si può finire in galera o sul patibolo per un semplice reato di opinione.

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10/07/2008 09:35
 
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"Diritto canonico?E chi l'ha redatto questo codice scritto?"

La cosa non ha nessuna rilevanza logica. Infatti il problema qui non è la libertà di essere o meno cattolici, ma la contraddizione palese tra il volere il servizio della Chiesa cattolica ma poi non agire da cattolico. Sarebbe come se mi iscrivessi al WWF ma poi pretendessi di starci dentro pur essendo d'accordo con la caccia delle balene.
Non vuoi essere cattolico? Affari tuoi. Vuoi essere cattolico? Devi comportarti da cattolico. Nessuno ti obbliga.

" Non si capisce proprio la tua linea di difesa! "

La mia linea di difesa è che se si vuole essere cattolici, e si pretendono i servigi della Chiesa cattolica (come ad esempio i sacramenti), non si vede proprio come si possa al contempo violare le leggi di quella Chiesa.
Ho altresì provveduto a mostrarti che la tua immagine di Cristo è quella di un figlio dei fiori.

Ad maiora
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10/07/2008 09:43
 
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Avevo messo in mezzo il fatto dei divorziati e l'eucarestia per un semplice fatto, noi tutti sappiamo che la Chiesa e non solo, condanna il divorzio, infatti ho detto potrebbe anche essere giusto che un divorziato non può partecipare all'eucarestia, questo lo credo anch'io, però la Chiesa non è tanto coerente su molte cose, ci sono persone che fanno cose peggiori, anche noti e continuano ad andare in Chiesa ed ha partecipare anche attivamente a parecchie funzioni, tra cui la comunione, matrimoni ecc. E questo che non capisco, come può un prete fare un funerale ad un malavitoso ed usare le stesse parole per chi ha condotto una vita dignitosa ed onesta? Allora la legge dovrebbe essere per tutti, condanno anche la reazione per niente cristiana che hanno avuto le persone presenti a quel funerale. Qualcuno può spiegarmi?
10/07/2008 09:51
 
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Resta il fatto che se ti chiami Pinochet ed è universalmente noto che hai fatto sparire migliaia di persone la Chiesa non ci pensa un attimo e viene a farti il bel funerale.

Se sei un divorziato, no, allora non si può.

La cosa più vergognosa della Chiesa è questa, sarò ripetitivo... Forte coi deboli e debole coi forti. Attenta al cavillo coi povericristi, bella candida e ignara col potente di turno.

Achille si dice stupito della reazione dei fedeli. Io non ci trovo nulla di strano: vedono una Chiesa impelagata in tutto e di più che poi alla fine viene a fare la giusta e ligia con un divorziato. Ma perfavore... Che ipocrisia.

Ha perfettamente ragione Sonny quando parla di Gesù. Qui, tutti cristiani. Poi però si scordano tutti l'atteggiamento del Cristo. Al posto del Cristo hanno messo migliaia di codicilli e regolette su cui stare a sindacare e da utilizzare di volta in volta a proprio piacimento.

10/07/2008 10:08
 
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Miei cari, l'eucaristia non può essere data a coloro che si trovano in stato di peccato mortale e se un prete dà il sacramento ad un assassino sta sbagliando lui e sta sbagliando il mafioso che la riceve. Evidentemente è colpa di quel prete, e non certo della Chiesa in generale che è chiara su questo punto. Che ci siano dei preti in odore di mafia, e che anzi i mafiosi si tengano proprio per questo un loro prete privato, è universalmente noto. Tutto dipende dal prete che ti trovi davanti. Il mio parroco non darebbe mai la comunione ad un mafioso che non si fosse confessato, c'è chi invece lo fa. Il parroco di questo "scandalo" è una di quelle persone coerenti che ha chiesto il parere al suo vescovo. Ad ogni modo le colpe dei singoli non sono minimamente addebitabili all'intera struttura ecclesiastica, che insegna assai diversamente. Come dico sempre per qualche oscura ragione delle colpe di singoli preti la gente inferisce che tutta la Chiesa sia marcia, ma chissà perché non vale l'opposto, e cioè dalla santità di alcuni preti, molti dei quali morti per combattere la mafia, non se ne inferisce che tutta la Chiesa è composta da santi. (Infatti sono due ragionamenti altrettanto errati, ma mi preme far notare che il primo gira continuamente sulle bocche di tutti).
Inoltre, quanto a Pinochet, se ne è già parlato. S'è confessato prima di morire, e francamente solo il suo confessore sa cosa abbia detto e se si sia veramente pentito (ergo mi astengo dal giudizio).
Come è noto persino Adolf Hitler poteva pentirsi, non è possibile infatti porre limiti alla misericordia di Dio e alla capacità dell'uomo di cambiare.
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10/07/2008 10:16
 
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Re:
Polymetis, 10/07/2008 10.08:

Miei cari, l'eucaristia non può essere data a coloro che si trovano in stato di peccato mortale e se un prete dà il sacramento ad un assassino sta sbagliando lui e sta sbagliando il mafioso che la riceve. Evidentemente è colpa di quel prete, e non certo della Chiesa in generale che è chiara su questo punto. Che ci siano dei preti in odore di mafia, e che anzi i mafiosi si tengano proprio per questo un loro prete privato, è universalmente noto. .





Allora se è universalmente conosciuto non capisco perché certi preti non vengono rimossi dal loro incarico.
Molti si sono allontanati dalla chiesa proprio per questa incoerenza.


[SM=g1543902]
Veronika


10/07/2008 10:32
 
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Re: Re:
Luteranamanier, 10/07/2008 10.16:





Allora se è universalmente conosciuto non capisco perché certi preti non vengono rimossi dal loro incarico.
Molti si sono allontanati dalla chiesa proprio per questa incoerenza.


[SM=g1543902]
Veronika





Stavo per dirlo, mi hai tolto le parole dalla bocca.


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