La risposta dei "Papa-boys":
I Papa boys: «Nessuno andrà in quel bordello di Sydney»
«I ragazzi reputano schiave le donne che sono costrette a prostituirsi»
ROMA - L'associazione «Papa boys» italiana reagisce indignata alla notizia di un bordello che, a Sydney, in Australia, intende aumentare il numero di prostitute in occasione della Giornata mondiale della gioventù che si terrà, in presenza del Papa, questa estate. «Non soltanto i ragazzi non andranno in questo bordello a Sydney, ma non vanno nemmeno in altri bordelli, non vanno nemmeno sulle strade della prostituzione, perché reputano quelle ragazze, che sono lì a prostituirsi, schiave», afferma il presidente dei Papa boys Daniele Venturi in un videomessaggio pubblicato sul blog dell'associazione.
ETICA - «Smettete di trattare le donne come schiave e merce di scambio e probabilmente riscoprirete qualche cosa di importante, l'etica, la capacità di fare libera informazione, svincolata da tutti i vostri potentati e poteri economici, politici e tutto ciò che volete aggiungere, e ritrovate la strada dell’etica e della verità», afferma Venturi, che critica chi presenta le prostitute come «merce, merce in vendita, merce di piacere, merce di libero scambio».
01 luglio 2008
Fonte:
www.corriere.it/cronache/08_luglio_01/papaboys_reazione_bordello_e421998c-477b-11dd-8c36-00144f02aa...