I TESTIMONI DI GEOVA E GLI INVITI AI DIBATTITI PUBBLICI
Il primo presidente dei tdG C.T.Russell, non era favorevole ai pubblici dibattiti, perché si rendeva conto che erano uno svantaggio per i cristiani.(Annuario dei tdG, 1976 p. 53)
Il secondo presidente, J.F.Rutherford non esitava a pronunciare strepitose dichiarazioni in cui sfidava gli ecclesiastici a presentarsi in incontri di contradditorio:
“Al solo scopo che il popolo sia messo in misura di conoscere le grandi verità contenute nella Bibbia, ho recentemente dichiarato via radio, che il clero rappresenta Satana e non Geova, e ho invitato i membri del clero a discutere tramite la radio queste importanti questioni offrendo di pagare io stesso la metà delle spese. Essi hanno avuto cura di ignorare questa sfida, e il popolo perde così l’occasione di sentire i due punti di vista. Se il clero nega di essere rappresentante di Satana, venga a provarlo”. (Supremazia, 1934 pp. 36,37)
“Se la verità del messaggio diffuso dai testimoni di Geova è vera, allora questo messaggio è della più alta importanza per l’umanità. Se, invece, è falso, gli ecclesiastici che lo dichiarano inesatto, hanno il dovere di dimostrare al popolo con coraggio e franchezza, in che cosa i fatti che noi proclamiamo sono inventati di sana pianta”. (The Crisis, 1933 p.42)
Queste citazioni sono importanti. Perché noi dichiariamo in realtà che l’insegnamento della Società Torre di Guardia è completamente falso e ingannatore, è dunque nostro dovere di mostrare coraggiosamente e con franchezza il risultato delle nostre ricerche.
I testimoni di Geova non sono più a loro agio con le persone che conoscono il loro movimento a fondo. In realtà, essi sconsigliano con forza tali incontri.
“Come dovremmo reagire alle critiche rivolte pubblicamente all’opera del Regno? Di tanto in tanto, apostati e altri oppositori del messaggio del Regno criticano pubblicamente le attività e gli insegnamenti del popolo di Geova, servendosi a tale fine di programmi radiotelevisivi o di articoli pubblicati su quotidiani o riviste. Di solito il modo migliore di reagire a questa pubblicità a noi contraria è quello di ignorarla… C’è chi pensa che dovremmo replicare pubblicamente alle critiche andando alla radio o alla televisione o scrivendo lettere al direttore e così via. Ma spesso questo servirebbe solo a fare ulteriore pubblicità alle critiche e agli insegnamenti errati degli oppositori”. (Ministero del Regno 7/1982 p. 4)
“I tdG non hanno bisogno di contendere. In questo modo evitano inutili, deleterie e sterili polemiche”.
(Lettere della Società: CAD:SSC 23/3/78 e EA:ESA 24/10/89; Sv 22/3/57 p. 15; Km. 7/74; TdG 1/7/58 p. 414; Norme per le interviste con giornali, Radio e TV).
E’ evidente che i tdG sono spaventati da eventuali specialisti in materia che di più in più conoscono la dottrina, i libri e l’organizzazione più ancora degli stessi testimoni. Essi scoraggiano ogni seria ricerca riguardo le loro credenze e la storia del movimento.
Ilnonnosa