Le visioni celesti di Dio e del suo Figlio non rivelano nessuno spirito santo personale:
Atti 7:55, 56, Na “Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, con lo sguardo fisso al cielo, vide la gloria di Dio, e Gesù in piedi alla destra d’Iddio, e disse: ‘Ecco, io vedo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo in piedi alla destra d’Iddio’”.
Dan. 7:9, 13, Na “Io continuavo a guardare, quand’ecco furono posti dei troni e l’Antico di giorni si pose a sedere. La sua veste era candida come la neve. . . . Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco apparire, sulle nubi del cielo, uno, simile ad un figlio di uomo; giunse fino all’Antico di giorni e fu presentato a Lui”. (Si paragoni Matt. 26:64).
Il pronome maschile in alcuni testi non prova una personalità; il termine “confortatore” o “soccorritore” è maschile nel testo greco, perciò il pronome è maschile onde concordi con esso grammaticalmente
Giov. 15:26, Na “Quando sarà venuto il Consolatore, che io vi manderò da presso il Padre, lo Spirito di verità, che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza”.
Rom. 8:26, Ga “Lo Spirito viene in soccorso alla nostra debolezza, poiché noi non sappiamo né che cosa si deve chiedere nella preghiera né come convenga chiederlo; ma lo Spirito in persona intercede per noi”.
(Il grassetto è mio)
Ciao Cassandra,
Confrontando le parole che ho evidenziato non ti sembra che ci sia una contraddizione?