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La TNM e la poesia

Ultimo Aggiornamento: 30/08/2008 12:18
05/06/2008 11:16
 
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Re: Rendere la Bibbia
Polymetis, 02/06/2008 16.36:

Come è noto la Bibbia è un libro che concentra una multiformità di generi letterari, poesia inclusa. Una traduzione che si professa letterale, ma più semplicemente non sa usare l'italiano, può uccidere questa poesia. Se l'ordine delle parole è solo una delle tante cose che creano una traduzione, è possibile ignorare la specificità del testo che si sta traducendo, in questo caso la poesia?

Si confrontino queste due rese del Salmo 137:

CEI

Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se ti dimentico, Gerusalemme,
si paralizzi la mia destra;
mi si attacchi la lingua al palato, se lascio cadere il tuo ricordo,
se non metto Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.



TNM

Se io ti dimenticassi, o Gerusalemme,
Possa la mia destra dimenticare.
Mi si attacchi la lingua al palato,
Se io non mi ricordassi di te,
Se non facessi ascendere Gerusalemme
Al di sopra della mia principale causa di allegrezza.



Ma come si può scrivere "se non facessi ascendere Gerusalemme al di sopra della mia principale causa di allegrezza"? Quest'uso di lessico osceno, completamente fuori contesto, ad esempio "ascendere", è una copia dell'inglese: "If I were not to make Jerusalem ascend Above my chief cause for rejoicing.". Si direbbe che la NWT usi sempre termini che rimandano all'ambito concettuale in oggetto, ma che sono inadatti per quella particolare situazione. Se ad esempio devo scalare una montagna in italiano userei il verbo "salire", "salire su un monte", e non "ascendere", sebbene i due verbi fuori contesto abbiano lo stesso significato.
Questo però non lo può sapere un americano che traduce in italiano, lui trova banalmente i verbi che sono sinonimi, ma non sa in che contesto stiano bene e quando invece sono inappropriati.

Ho riletto più volte le frasi "incriminate" per cercare di non essere prevenuto, ma alla fine devo dire con convinzione di non essere d'accordo. Se è di poesia che parliamo, mi piace molto di più la versione della TNM. Trovo la frase "facessi ascendere" molto più poetica di "mettere al di sopra", e nello stesso tempo trovo l'uso del verbo "ascendere" perfettamente adatto. Poi, preciso anche che in alpinismo "salita" e "ascensione" sono sinonimi interscambiabili.


E lo spettacolo continua:

TNM

"O figlia di Babilonia, che devi essere spogliata,
Felice sarà colui che ti ricompenserà
Col tuo proprio trattamento col quale tu ci hai trattati.
Felice sarà chi afferrerà e in effetti frantumerà i tuoi fanciulli contro la rupe."



Gli errori e le ripetizioni sono troppe per essere elencati.
"Il tuo proprio trattamento col quale ci tu ci hai trattati"! Uno stile del genere non ce l'ha neppure un bambino della quinta elementare. Ovviamente è una pedissequa copia dall'inglese, un tantativo di trasportare la sintassi anglosassone nella nostra lingua, si vede benessimo in tutti quei pronomi ridondanti, sia personali (tu), sia possessivi (tuo proprio), d'obbligo in inglese e fastidiosi in italiano: "Col tuo proprio trattamento col quale tu ci hai trattati", anziché "col trattamento col quale ci hai trattati". E c'è pure la ripetizione del "col".
Calco preciso dell'inglese fatto da qualcuno che come funzioni la nostra sintassi ne sapeva ben poco:

"Happy will he be that rewards you
With your own treatment with which you treated us.
"

Dei traduttori italiani, invece di invischiarsi con questa costruzione, avrebbero scritto: "Figlia di Babilonia devastatrice, beato chi ti renderà quanto ci hai fatto". (CEI)

La TNM uccide ogni poeticità del testo.

L'uso del pleonasmo non piace a tutti e molti lo considerano semplicemente un errore grammaticale, ma anche qui, se parliamo di poesia, ci sta tutto. E' un modo per rafforzare il concetto: "Il trattamento che tu, Babilonia, hai usato con noi, proprio quello che sei abituata a usare, bè, è "esattamente" lo stesso con cui sarai ripagata".

Può non piacere, ma non credo che la Poesia abbia sofferto così tanto da rimetterci le penne...

[SM=g1543902]


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