La Corte suprema decide su una adolescente che rifiuta una trasfusione.
OTTAWA - Un'adolescente, membro dei testimoni di Geova, che afferma essere stata traumatizzato da una trasfusione di sangue che va contro i suoi principi religiosi, richiede alla Corte suprema del Canada di cambiare la legislazione governativa che l'ha costretta a ricevere tale trattamento medico. Gli avvocati della giovane donna hanno osservato dinanzi alla corte che la legge del Manitoba sulla protezione dell'infanzia è formulata male e viola le garanzie fondamentali di giustizia, di uguaglianza dinanzi alla legge e di libertà di religione. Gli avvocati che rappresentano la provincia del Manitoba hanno sostenuto invece che la legge provinciale non ha nulla di incostituzionale, garantendo le cure mediche alle persone minorenni, in occasione di situazioni di urgenza, per ordine della corte. Secondo il procuratore della Direzione dei servizi di aiuto all'infanzia ed alla famiglia del Manitoba, Norm Cuddy, non può essere mai nel migliore interesse di un bambino prendere una decisione che può costargli la vita.
La vicenda è cominciata nel 2006, quando l'adolescente, identificata per ragioni legali con le iniziali A.C., è stata ricoverata in ospedale a Winnipeg. Aveva allora 14 anni e soffriva del morbo di Crohn, una malattia cronica che può causare emorragie gastro intestinali. Aveva insistito per essere curata senza trasfusioni di sangue, una procedura che contraddice i principi dei Testimoni di Geova. La Direzione dei servizi di aiuto all'infanzia ed alla famiglia del Manitoba aveva ottenuto un ordine della corte per procedere lo stesso al trattamento, giudicato come il migliore dal suo medico. Ha quindi agito secondo la legislazione della provincia che stabilisce a 16 anni l'età legale in materia di salute. Ma, secondo gli avvocati dell'adolescente, questo tipo di decisioni dovrebbero essere prese su una base individuale, considerando le capacità intellettuali della persona minorenne interessata, e non secondo un limite di età stabilito arbitrariamente. A seguito delle sue difficoltà a farsi occuparsi secondo i suoi principi, A.C, che oggi ha quasi 17 anni, è traslocata in Ontario, dove la legge distingue già caso per caso. Afferma che ora la sua malattia è sotto controllo.
Fonte:
canadianpress.google.com/article/ALeqM5jlf97HXlMnPmMEtrpLOL...[Modificato da Achille Lorenzi 25/05/2008 10:32]