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ex pionieri, raccontatemi...

Ultimo Aggiornamento: 03/07/2008 20:29
19/05/2008 14:58
 
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anzi, raccontateci
Nella mia militanza "teocratica" ho sempre fatto il minimo indispensabile nella congregazione, o al massimo giusto un pochino di più.

In qualcosa come 11 anni, 2 volte il pioniere ausiliario e basta.

Ho sempre cercato di capire (prima quasi con invidia, ora "sociologicamente") quelli che facevano (e fanno) i pionieri: per me, visti da fuori, inarrivabili in quanto a fede: com'è difficile passare tutti i giorni a suonare alle porte, a dire sempre la stessa cosa, a passeggiare in coppia con le riviste in mano con la gente che ti guarda o male o con compassione...

In questo forum ci sono diversi che una volta erano pionieri e ora non lo sono più (la maggior parte non sono nemmeno più fratelli no?). Vorrei chiedere a loro: ma come avviene questo cambiamento così radicale? Come si fa a perdere quell'ardore prima così totalizzante e ora diventato nulla? Qual è il processo mentale?

La domanda è un po' strana, però me lo chiedo sempre: perchè si fa così tanto prima e poi si abbandona tutto?
19/05/2008 15:43
 
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Ciao,io come te ho sempre fatto pochino e non ho mai guardato con invidia lo zelo dei pionieri.

Penso che tanti lo facciano per dare un senso alla "condanna" di fare parte di questo gruppo;infatti molti sono figli di anziani e devono dimostrare quanto "valgono" anche per aiutare i papà a mantenere la posizione.

Poi ci sono quelli che nel mondo "vero" sarebbero degli sfigati totali ma che nella verità trovano rifugio e a volte anche una certa autorevolezza.

Chiaramente se tu fondi una vita di sacrificio e sbattimento su questi "pilastri",basta la minima delusione per far saltare tutto.

Da qui magari può nascere molta avversità verso i tg.

19/05/2008 15:47
 
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Re: anzi, raccontateci
elghorn84, 19/05/2008 14.58:

Nella mia militanza "teocratica" ho sempre fatto il minimo indispensabile nella congregazione, o al massimo giusto un pochino di più.

In qualcosa come 11 anni, 2 volte il pioniere ausiliario e basta.

Ho sempre cercato di capire (prima quasi con invidia, ora "sociologicamente") quelli che facevano (e fanno) i pionieri: per me, visti da fuori, inarrivabili in quanto a fede: com'è difficile passare tutti i giorni a suonare alle porte, a dire sempre la stessa cosa, a passeggiare in coppia con le riviste in mano con la gente che ti guarda o male o con compassione...

In questo forum ci sono diversi che una volta erano pionieri e ora non lo sono più (la maggior parte non sono nemmeno più fratelli no?). Vorrei chiedere a loro: ma come avviene questo cambiamento così radicale? Come si fa a perdere quell'ardore prima così totalizzante e ora diventato nulla? Qual è il processo mentale?

La domanda è un po' strana, però me lo chiedo sempre: perchè si fa così tanto prima e poi si abbandona tutto?




Io ho fatto il pioniere regolare per diversi anni compresa la scuola, certi mesi quando non lavoravo facevo le ore del pioniere speciale, vi dico subito che non puoi fare il pioniere se non ci credi veramente, è impossibile altrimenti, a differenza di altri non rinnego quello che ho fatto, se sono quello che sono lo devo anche a quell opera.
Tu dici come si fa a lasciare tutto quello?
La risposta è semplice una volta che non credi più che quello che predicavi fosse la verità non ne senti più la mancanza e viene naturale cambiare vita, però come vedi il fatto che frequento ad esempio questo forum e dò il mio contributo come meglio credo è indice che in qualche modo l opera che ho compiuto si è solo trasformata la voglia di parlare di cose spirituali come vedi mi è rimasta, ero e rimango una persona spirituale e non smetterò mai di crescere in questo campo infinito.
Saluti mario

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
19/05/2008 15:49
 
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Zelo o condizionamento?
Quando si conosce il geovismo, mio caro Elghorn, si è presi in quella "maglia di mamma" WTS che tutti conosciamo, in cui, l'ingrediente primario è proprio il «love bombing!»

Soprattutto se non hai ricevuto nessun "avviso" da qualche parente o amico che possa averti dato qualche dritta, ci finisci dentro con tutto te stesso, anima, corpo e spirito.

Per dirti la mia esperienza, non ero mai stato amante di Dio come lo fui quando conobbi la setta in questione!

A loro, indubbiamente il merito di saperti avvicinare a Dio, alla bibbia, (anche se manipolata), al vero amore cristiano!

E' proprio per questo amore, principalmente verso Dio, secondariamente verso il prossimo, che si intraprende il servizio continuo chi gradatamente, chi, come me, a spada tratta! Pioniere regolare per un decennio circa, seguito a ruota da mia moglie.
Pensa che avevamo anche i bambini piccoli allora e ci "turnavamo" per poter uscire a vicenda occupandoci ovviamente di loro a turno.
Se non fosse stato per problemi di lavoro io, e motivi di salute mia moglie, oggi, probabilmente, saremo ancora dentro le file dei pionieri! Quindi, non si tratta SOLITAMENTE di stanchezza spirituale, perchè ti posso garantire, che nonostante i congrui impegni di servizio e di congregazione a cui ero sottoposto, lo facevo con vero piacere e zelo sia cristiano che verso Dio! Ma... anche se oggi ti posso assicurare che non ho perso tale amore per Dio, non andrei più a "scocciare" le persone, a casa loro, negli orari più "maleducati" e scomodi al mio prossimo! Tuttalpiù, mi fa piacere parlarne quando ti trovi in un gruppo di ex che hanno piacere di conversare di tale tipo di argomenti, o, come è capitato, quando si è in un gruppo di cattolici in cui raccontiamo la nostra esperienza, come è capitato ultimamente a Mestre, in una conferenza organizzata dalla nostra comune amica Rasima. Quindi, mio caro, per concludere, non è il fatto di fare tanto e poi più nulla, oppure di perdere l'ardore iniziale!
Come tutti i condizionamenti mentali, agisci perchè condizionato!
Quando rientri nella realtà della vita, diventi ovviamente razionale, e ti comporti di conseguenza. Quindi, non è mancanza di amore per Dio!
Questo, per lo meno, il mio pensiero personale. Shalom mio caro!

GEOVA informa.
[Modificato da Sonnyp 19/05/2008 16:03]
19/05/2008 15:56
 
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Re:
Il fu "annipersi", 19/05/2008 15.43:

Ciao,io come te ho sempre fatto pochino e non ho mai guardato con invidia lo zelo dei pionieri.

Penso che tanti lo facciano per dare un senso alla "condanna" di fare parte di questo gruppo;infatti molti sono figli di anziani e devono dimostrare quanto "valgono" anche per aiutare i papà a mantenere la posizione.

Poi ci sono quelli che nel mondo "vero" sarebbero degli sfigati totali ma che nella verità trovano rifugio e a volte anche una certa autorevolezza.

Chiaramente se tu fondi una vita di sacrificio e sbattimento su questi "pilastri",basta la minima delusione per far saltare tutto.

Da qui magari può nascere molta avversità verso i tg.





È evidente che non hai mai fatto il pioniere le tue parole parlano per te, come del resto il tuo nick non saper cogliere il bene dalle proprie esperienze passate è triste e riduttivo, mi dispiace per te. Tra parentesi io non ero ne figlio di anziani ne sfigato nel mondo, avevo i miei amici e mi hanno sempre rispettato non ho mai avuto problemi ne a scuola (mi sono diplomato col massimo dei voti) ne al lavoro, quindi certi giudizi tieniteli per te, che ti piaccia o meno c è chi ha fatto certe cose semplicemente perché ci credeva e non è pentito.
Saluti mario

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
19/05/2008 16:12
 
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Re: Re:
(Mario70), 19/05/2008 15.56:




È evidente che non hai mai fatto il pioniere le tue parole parlano per te, come del resto il tuo nick non saper cogliere il bene dalle proprie esperienze passate è triste e riduttivo, mi dispiace per te. Tra parentesi io non ero ne figlio di anziani ne sfigato nel mondo, avevo i miei amici e mi hanno sempre rispettato non ho mai avuto problemi ne a scuola (mi sono diplomato col massimo dei voti) ne al lavoro, quindi certi giudizi tieniteli per te, che ti piaccia o meno c è chi ha fatto certe cose semplicemente perché ci credeva e non è pentito.
Saluti mario



Il fatto che fai riferimento a quanto fossi bravo a scuola la dice lunga circa la tua categoria di appartenenza......comunque stavo rispondendo ad un post che non parlava di TE ma chiedeva opinioni sui pionieri, quello che ho scritto è la mia opinione sulla maggioranza dei pionieri.

Noto che quello che ti sei portato fuori dai tuoi meravigliosi anni nella verità è la voglia di giudicare,anche solo da un nick, le persone.

Per me gli anni passati con persone del genere sono e restano ANNI PERSI.

Non dispiacerti per me,in un anno ho recuperato tante delle cose che "l'amorevole fratellanza" non mi ha fatto vivere.

19/05/2008 16:18
 
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Io ho fatto il pioniere ausiliario per alcuni mesi, durante le vacanze scolastiche. Dopo un pò ho fatto il grande passo, da ausiliario a regolare, sempre mentre frequentavo le superiori.
Perché? Diciamo che sono stato contagiato dall'entusiasmo di molti che già lo facevano, e frequentandoli assiduamente, ne ho assorbito i continui incoraggiamenti, per cui a un certo punto mi sono "lanciato". Assieme a me cominciarono il servizio altre due sorelle quasi coetanee (loro però avevano appena terminato le scuole).
In realtà, io ho retto solo un anno: sacrificare i mesi delle vacanze per poter "accumulare" un pò di ore, e doverne fare comunque almeno 2-3 al giorno negli altri mesi, senza contare adunanze, preparazione, compiti scolastici, ecc. mi aveva fiaccato, per cui dopo un anno mi sono dimesso, senza nemmeno avere il "privilegio" di frequentare la scuole dei pionieri.
E così sono tornato alle normali quote da proclamatore...

Non credo di avere avuto una fede particolarmente speciale, solo una volontà di ferro, che poi ha retto solo un anno....

La dissociazione è arrivata, quasi per caso, dopo 3-4 anni, ma non è che l'aver fatto il pioniere abbia avuto un ruolo particolare in questa vicenda.
19/05/2008 16:21
 
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Sii meno giudice Mario70!
Si Mario70, consentimi un consiglio benevolo!
Parlo per me personalmente, ma diverse volte vedo che hai un GIUDIZIO troppo, negativo nei confronti degli ex!
A me, per esempio, spesso dai dei motivi ERRATI e pieni di risentimento dei miei post.

Quest'ultimo di Annipersi, ne è la dimostrazione! Io per esempio, al contrario tuo, non ho giudicato negativamente le parole del forista in questione! Se permetti, forse devi rivedere un tantino i parametri di giudizio che ti stai portando dietro, probabilmente da un esagerato ed eccessivo parametro in difesa dei tdg.

Ricordati che quì nessuno ODIA i tdg! Semplicemente li si critica per la loro incongruenza, a volte IPOCRISIA, ma soprattutto IGNORANZA buona e completa ingannata fiducia che riversano in una organizzazione che li spenna peggio dei polli di allevamento! [SM=g1543794]

Stammi bene e... sii più sereno! E' solo un consiglio, ovviamente!


Shalom.


GEOVA informa.
[Modificato da Sonnyp 19/05/2008 16:24]
19/05/2008 16:23
 
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Ciao, elghorn84

ho capito molto bene la tua domanda e devo dire che me la ponevo pure io ai tempi che furono. Comincio col presentarmi brevemente così da rendere più chiara la situazione. Ho cominciato col partecipare al servizio di pionere ausiliario nel settembre '99, il mese dopo il mio battesimo avvenuto il 28/08/99 e tranne 1 o 2 mesi l'ho fatto in maniera continuativa fino a aprile 2000 nel mese di maggio 2000 ho iniziato il servizio di pioniere regolare che ho interrotto nel 2003 (non ricordo il mese ... dicembre ???)... ho fatto ancora altre volte il pioniere ausiliario negli anni successivi ... sono uscito dopo 1 solo mese che mi sono accorto di come stanno veramente le cose nel maggio 2006. Quest'ultimo dato, dovrebbe farti capire come in effetti quanto ardore ho avuto per le cose che ingenuamente PENSAVO fossero giuste quando ero tdg, altrett'anto ardore ho oggi per Dio e le cose giuste e anche se non sono più tdg a ragion veduta mi ritengo cristiano.

Ma procediamo con ordine, intanto, è fondamentale chiarire che il desiderio di giustizia e la voglia di cercare Dio nella mia vita non sono affatto diminuiti infatti, prego regolarmnete, leggo la Bibbia e mi interesso attivamente di discussioni religiose. Tu parli di ardore e hai ragione a dire che c'era ma sbagli a dire che non c'è più perchè mentre prima ero zelante verso gli uomini e indirizzavo male il mio zelo, oggi sono zelante verso Dio... (queste parole ti ricordano qualche passo biblico ?) Quando ero pioniere ero convinto che quell'opera era il massimo bene che si potesse fare e seguivo le leggi degli uomini come se fossero state pensiero di Dio, e quindi mi preoccupavo piuttosto di fare bella figura davanti agli uomini. Qui ci rientra tutto il particolare clima che si crea dentro quel particolare mondo che è la congregazione. Grazie a questo, in effetti, godevo di una buona reputazione oltre alla mia preparazione che credevo inataccabile. Anche se gli errori che facevo sono evidenti, per me andava tutto bene fino a quando non mi sono reso conto dell'enorme quantità di menzogne spacciate dalla wts. Da precisare anche la mia passione per la scienza che mi aveva da sempre lasciato perplesso di fronte alle spiegazioni wts ma ancora di più mi aveva sempre di più col tempo fatto rendere conto che l'imprecisione degli articoli scientifici non erano solo dei casi ma delle volute omissioni di dire la verità = menzogne.

Prendere atto che la verità non è li dentro è stato un duro colpo ma non del tutto improvviso. In realtà già molte volte mi ero dovuto scontrare con evidenze che però avevo finto per prenderne atto perchè, con una ricerca sulle riviste wts trovavo una spiegazione che in realtà non era molto sensata ma accettavo con i soliti ragionamenti ingannatori ( prima o poi si capirà... lo schiavo farà uscire un nuovo intendimento... tanto rimane lo stesso la verità... se anche fosse non cambia la sostanza... dove altro vuoi che sia la verità... ecc) .
Ti starai quindi chiedendo qual'è stato il punto di svolta... la risposta è semplice, la manipolazione della Bibbia... dal mio punto di vista, su tutte le mancanze dei fratelli ci si poteva passare sopra, potevo passare sopra anche alle mancanze dell'organizzazione come il far parte dell'onu che sapevo, potevo passare sopra a intendimenti non chiari e potevo passare sopra anche a regole che già all'epoca consideravo più umane che bibliche ma, tutto è basato sulla parola di Dio e la parola di Dio l'hanno manipolata per sostenere le loro tesi... tu sai chi riprese le parole di Dio modificandole un pochino (con Eva) o cambiandogli intendimento (con Gesù) per sostenere le sue tesi ? Ecco come, lo zelo per la wts può rivoltarglisi contro...
19/05/2008 16:27
 
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Secondo me le cose dette da Annipersi e Mario non sono in conflitto. Magari però Annipersi ha dimenticato di mettere una terza categoria: cioè quelli che lo hanno fatto perchè davvero ci credevano, come Mario. Mi chiedo, ancora: come si smette di credere?

Comunque anch'io credo che non sia tutto da buttare del passato, definire tutto "annipersi" è troppo negativo. Anche se tutto è soggetivo.

Al Nair: disassociazione per caso? Cioè? (Se posso chiedertelo)
19/05/2008 16:33
 
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leggi il mio post perchè ho risposto alla tua domanda che continui a ripetere.

Riguardo al tempo perso, vorrei ricordare che siamo fatti di quello che abbiamo vissuto e quindi rinnegare il vissuto è un po come rinnegare se stessi
19/05/2008 16:34
 
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Io dissento totalmente sull'impostazione organizzativa della Società: troppo basata sull'apparenza e sui condizionamenti psicologici che ne derivano.

Sinceramente, degli argomenti dottrinali non mi sono mai appassionato. Se uno dovesse cavillare sulla Bibbia impazzirebbe: in 2mila-5mila anni di storia e traduzioni ce ne saranno stati così tanti di cambiamenti più meno voluti... altro che Wts!

Comunque grazie del tuo racconto.
19/05/2008 16:41
 
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Re:
elghorn84, 19/05/2008 16.27:


Al Nair: disassociazione per caso? Cioè? (Se posso chiedertelo)


Scusa per la poca chiarezza. In realtà il mio allontanamento non è stato dovuto a dubbi o crisi di fede, ma ad un improvviso evento che ha colpito la mia famiglia.
Qui trovi la sintesi della mia esperienza:

www.infotdgeova.it/fortuna.htm

L'ho chiamato "colpo di fortuna", perché sono contento per la direzione che ha preso la mia vita, e non so se da solo sarei riuscito nell'"impresa".

Comunque, è evidente che la mia fede (anche da pioniere) non era talmente rocciosa da farmi accettare qualsiasi cosa mi fosse accaduta per volontà dell'organizzazione.


19/05/2008 16:44
 
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Secondo me è un insieme di motivazioni. In parte, alcuni, lo fanno per fede e vera convinzione. Altri perchè indotti dai genitori, da ciò che ci si aspetta da loro, dalla congregazione.
Può essere che si inizi per un motivo per poi continuare per un altro.

Io lo sono stato nell'insieme per 13 anni, pioniere regolare, molti anni ancora quando c'erano le famose 1000 ore da fare.
Perchè l'ho fatto? Perchè ci credevo, perchè mi rendeva felice, perchè sentivo il bisogno di impiegare il tempo e le mie energie in un opera che ritenevo di vitale importanza. Poi col tempo i motivi cambiarono, si diventa a volte schiavi di un etichetta o di un ruolo che si sente l'obbligo di rivestire. si può fare i pionieri per molti anni spinti dal bisogno di essere accettati dalla comunità e di sentirsi importanti nel gruppo, entrando a far parte di un gruppo d'elite dentro lo stesso gruppo d'elite che dovrebbero essere i tdg.

Certo è che oggi come oggi, nn dico siano stati "anni persi", ma ci siamo vicini. Ma nn credo si possa passare la vita a rimpiangere per errori commessi senza fare lo sforzo di andare oltre e di vedere anche il buono di quella scelta.

Come al solito quoto e condivido lo spirito di Mario nel giudizio che dovremmo dare al nostro passato e alle scelte che abbiamo fatto. Mi rasserena pensare che è importante guardare ciò che abbiamo fatto con serenità, senza dover per forza piangermi addosso come se avessi fatto la epggiore delle cose. Credo ce ne siano di peggiori di cose che avrei potuto fare, non credete?

Saluti
gandhi
19/05/2008 16:45
 
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Re:
elghorn84, 19/05/2008 16.27:

Secondo me le cose dette da Annipersi e Mario non sono in conflitto. Magari però Annipersi ha dimenticato di mettere una terza categoria: cioè quelli che lo hanno fatto perchè davvero ci credevano, come Mario. Mi chiedo, ancora: come si smette di credere?

Comunque anch'io credo che non sia tutto da buttare del passato, definire tutto "annipersi" è troppo negativo. Anche se tutto è soggetivo.

Al Nair: disassociazione per caso? Cioè? (Se posso chiedertelo)



Certo,esiste anche la terza categoria.

Per quanto riguarda le mie conoscenze,vi assicuro che le tutte le persone che erano pionieri ed hanno mollato la verità,facevano parte delle prime due categorie.

Invece per quanto riguarda (ancora?!) il nick da me scelto, vi faccio alcuni piccoli esempii....così magari capirete cosa intendo per anni persi; avete 14 anni,i vostri amici vi chiamano a giocare a pallone ma voi non potete andarci perchè se no vostra madre tg vi cazzia. Oppure trovate una ragazzina che vi piace,ma non la potete frequentare perchè alla domenica pomeriggio lei vi aspetta al parco mentre voi siete in sala.

Tutte queste legittime ed innocenti attività a me,figlio di tg,sono state PRECLUSE .

Poi sono cresciuto ed ho recuperato con gli interessi ma gli anni dell'adolescenza io li ho passati nel terrore di essere beccato da mia madre o dai fratelli a fare quello che fanno tutti i ragazzini,e quegli anni non tornano più e sono PERSI.
[SM=g1537332]





19/05/2008 16:55
 
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Spieghiamo meglio.... ce ne sempre bisogno!
Senza contare quello che uno avrebbe potuto fare socialmente parlando!

Volontariato.... aiuti umanitari per le varie ONLUS... o come dice Anni persi, innamoramenti mancati, carriere calcistiche, o musicali, o ballerini mancati e così via....

Quelle cose, nessuno potrà più ridarcele.

L'infanzia dei miei figli, i compleanni mancati, i natali con la famiglia, le varie feste paesane con gli amici.....


Certo, come dice Gandi, io ora sono quello che sono, ma... chissà se avrei potuto essere qualcun altro socialmente parlando?

Che ne dite? Non sono occasioni e anni persi quelli che ho citato?


GEOVA informa.
19/05/2008 16:57
 
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ANNIPERSI:

Da questo punto di vista sì, sono più che persi... La tua esperienza giovanile è identica alla mia, e per tante cose mi mangio le mani. Eccome me le mangio!
Però, sai, coi "se" non si fa la storia, per cui meglio guardare avanti.
19/05/2008 17:10
 
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Ringrazio chi ha saputo capire il mio punto di vista e lo spirito che c è dietro a quello che ho scritto, per quanto riguarda annipersi ho scritto quello che ho scritto, semplicemente perché è stato lui il primo a giudicare la categoria di chi ha fatto il pioniere dimenticandosi che esiste anche chi lo ha fatto per motivi diversi e non è ne figlio di anziano ne disadattato.
Sonny invece se mi vedi difendere i tdg dalle tue accuse è semplicemente perché non le condivido, nel momento in cui li attaccherai per cose giuste sarò il primo ad appoggiarti, ma ultimamente sembra che ti attacchi a tutto per screditarli dicendo mezze verità o prendendo delle ipotesi come sacrosanta verità e come hai visto non sono stato il solo a pensarla così.
Se c è da difendere i tdg lo faccio tranquillamente se c è da criticarli non esito a farlo, questo si chiama sano equilibrio e a quanto pare è una dote di pochi...
Saluti mario

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
19/05/2008 17:11
 
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....ma, secondo me non sono del tutto anni persi. tutto sommato se uno ha fatto il pioniere xche' ci credeva va bene cosi'. io ho fatto il pioniere ausiliario una sola volta, non lo faro' mai piu'. comunque ogni cosa fatta nel passato ha sicuramente lasciato qualche cosa di positivo. (spero) [SM=g1543902]
19/05/2008 17:36
 
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ho guardato indietro accorgendomi che potevo e dovevo usare meglio il mio tempo... ma, quel tempo l'ho perso ?
no, perchè almeno mi ha insegnato che lo posso usare meglio !

SE POI siete qua e ne parlate con altri per aiutarli a non fare lo stesso vostro errore, allora, state usando proprio l'esperienza che arriva da quel discusso tempo ... come dire: meno male che c'è stato !
[Modificato da Xlsx 19/05/2008 17:36]
19/05/2008 17:58
 
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Con la speranza che capisci.....!
(Mario70), 19/05/2008 17.10:


Sonny invece se mi vedi difendere i tdg dalle tue accuse è semplicemente perché non le condivido, nel momento in cui li attaccherai per cose giuste sarò il primo ad appoggiarti, ma ultimamente sembra che ti attacchi a tutto per screditarli dicendo mezze verità o prendendo delle ipotesi come sacrosanta verità e come hai visto non sono stato il solo a pensarla così.
Se c è da difendere i tdg lo faccio tranquillamente se c è da criticarli non esito a farlo, questo si chiama sano equilibrio e a quanto pare è una dote di pochi...
Saluti mario




Vedi Mario70, da quello che scrivi sul mio conto, tu mi fai passare per quello che non sono, e non m'importa se sei in una bella compagnia a pensarlo. A questo punto, mi pare avere diritto di difesa del mio pensiero:

Nell'altro forum, dove dici che io ho detto mezze verità, ti ho precisato che non l'ho mai fatto. Puoi dimostrarmi dove l'avrei fatto secondo te? Anche a Radio Maria, ho corretto lo stesso Don Minuti, PRECISANDO che NON è vero che nessuno viene pagato dalla WTS!
Dai pionieri speciali in su, quindi sorveglianti di circoscrizione, di distretto, e chiunque rivesta la qualifica nel servizio continuo, percepisce una "spettanza" come amano definirla i geovisti.

Lo stesso Raymond Franz, a proposito di tale benessere, è il primo a dire che molti del corpo direttivo aprofittano dell'amore della fratellanza per godersi più volte l'anno, delle MERAVIGLIOSE vacanze, con la scusa di un discorso speciale da parte di un componente del cd stesso! Vedi caso Farneti all'isola di Malta se non mi sbaglio, dove i fratelli rimasero male per non aver potuto avere l'onore di ospitare un personaggio così illustre che aveva valutato bene di soggiornare in un hotel a cinque stelle! Quando gli è stato fatto notare che aveva mortificato alcuni, si difese dicendo che il tutto gli era stato donato da una fratello! (Stessa storia delle azioni della Philiph Morris donata da misteriosi fratelli! Che generosi che sono sti fratelli!)

Ora, per quanto riguarda la spettanza moderna, sono diversi ad aver riferito che sia arrivata a 500 euro per persona, più, la benzian, e altri rimborsi equivalenti a circa 80 euro per congregazione per spese di cancelleria e company.

Se, oltra a questo, aggiungi come giustamente Cerebrale, Deep blue e molti altri ti possono confermare, le contribuzioni personali che per esempio io stesso facevamo alla visita del sorvegliante di circoscrizione in minimo 50000£ all'epoca e una ventina di euro ultimamente per la buona maggioranza delle famiglie della congregazione, ti lascio immaginare cosa intascano tali persone!
Tenendo presente che non hanno spese di mangiare, luce, acqua, gas, affitto, telefono fisso ecc. ecc! Che dire allora? Io attaccherei i tdg quando dimostro tali cose? Credo proprio che tu sia partito col piede sbagliato nei miei confronti cario Mario70, ma ormai il pregiudizio nei miei confronti è così radicato che t'impedisce di vedere cosa realmente ho nel mio cuore e nella mia mente riguardo i miei ex fratelli! Lo stesso Gandi, che la pensava quasi come, conoscendomi a Mestre, ti potrà dire se si è dovuto ricredere o meno sul mio conto! Forse, concludendo, sarebbe bene che anche tu mi conoscessi dal vivo e non per sentito dire! Che ne dici? Ovviamente, farti cambiare idea penso che sarà difficile, ma... la speranza è sempre l'ultima a morire! Shalom.


GEOVA informa.

19/05/2008 18:41
 
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Tornando all'argomento di questo thred, io ho fatto solo la pioniera ausiliaria per qualche mese ogni tanto, ma non mi è mai capitato di invidiare i pionieri regolri, e quando l'ho fatta l'ho fatta perchè pensavo fosse una cosa voluta e approvata da Geova.

Riguardo a come poi mi son "cadute le braccia" concordo in tutto e per tutto in ciò che racconta di sè Xlsx, abbiamo tantissimo in comune.

Concordo anche coi motivi esposti da Mario70 e anche se è vero, come dice "il fu ANNIPERSI" che alcuni lo fanno per ricerca di prestigio, ritengo che la maggior parte lo fà per Geova, in quanto si tratta di un vero sacrificio (tranne per certe sorelle di mia conoscenza che essendo pioniere regolari perdono un sacco di tempo ad andare a trovare colleghe di lavoro per CHIACCHIERARE solamente del più e del meno, magari anche spettegolando di qualche collega - e segnano servizio! - o vanno al bar a far colazione o merenda- e segnano servizio solo perchè andandosene lasciano alla titolare una rivista della WTS!)

Maripak


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Nell'era dell'imbroglio universale, dire la verità diventa un atto anticostituzionale (G.Orwell)

[Modificato da Maripak 19/05/2008 18:42]
19/05/2008 18:50
 
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Re:
Maripak, 19/05/2008 18.41:

Tornando all'argomento di questo thred, io ho fatto solo la pioniera ausiliaria per qualche mese ogni tanto, ma non mi è mai capitato di invidiare i pionieri regolri, e quando l'ho fatta l'ho fatta perchè pensavo fosse una cosa voluta e approvata da Geova.

Riguardo a come poi mi son "cadute le braccia" concordo in tutto e per tutto in ciò che racconta di sè Xlsx, abbiamo tantissimo in comune.

Concordo anche coi motivi esposti da Mario70 e anche se è vero, come dice "il fu ANNIPERSI" che alcuni lo fanno per ricerca di prestigio, ritengo che la maggior parte lo fà per Geova, in quanto si tratta di un vero sacrificio (tranne per certe sorelle di mia conoscenza che essendo pioniere regolari perdono un sacco di tempo ad andare a trovare colleghe di lavoro per CHIACCHIERARE solamente del più e del meno, magari anche spettegolando di qualche collega - e segnano servizio! - o vanno al bar a far colazione o merenda- e segnano servizio solo perchè andandosene lasciano alla titolare una rivista della WTS!)

Maripak


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Nell'era dell'imbroglio universale, dire la verità diventa un atto anticostituzionale (G.Orwell)






quoto al 100 %

mi fa poi molto piacere che hai letto il mio post e sono contento che ci sia un'esperienza in comune. [SM=g1537159]


rimanendo nell'argomento del trend, a questo punto sono io che chiedo cosa ne pensa un tdg ... purtroppo non penso che ci sarà mai uno che mi risponderà.
[SM=x570902]
19/05/2008 20:08
 
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Mi chiedo, ancora: come si smette di credere?


Credere in che cosa?
In Dio?
Nell'organizzazione?
Alla Bibbia?

19/05/2008 20:19
 
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Quoto Mario70 in toto

Non sono mai stato un brillante predicatore, ma ho sempre stimato chi dà l'anima in questo servizio.
Ho stimato chi ha scelto di rinunciare ad una carriera per dedicarsi al servizio di pioniere. Non è poco.

Certo come in tutte le microsocietà, i microambienti gli schemi si ripetono. C'è chi fa le cose per emulazione, chi per darsi un tono, chi perchè le sente.

Il pioniere, quello vero, autentico e genuino lavora spesso in penombra. Fa parecchio lavoro ed ha per contro poca visibilità. E' una di quelle cose per cui devi dare veramente l'anima e per cui investi molto del tuo tempo. Le giornate piene sotto il caldo, la fatica a trovare un compagno per il servizio, andare avanti senza scoraggiarsi . . . credetemi non è cosa da tutti . . .

Ho conosciuto molti pionieri genuini, così come ne ho conosciuti alcuni senza ragione d'esserlo.


[Modificato da BioScientist 19/05/2008 20:23]
19/05/2008 21:43
 
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Re:
BioScientist, 19/05/2008 20.19:

Quoto Mario70 in toto

Non sono mai stato un brillante predicatore, ma ho sempre stimato chi dà l'anima in questo servizio.
Ho stimato chi ha scelto di rinunciare ad una carriera per dedicarsi al servizio di pioniere. Non è poco.

Certo come in tutte le microsocietà, i microambienti gli schemi si ripetono. C'è chi fa le cose per emulazione, chi per darsi un tono, chi perchè le sente.

Il pioniere, quello vero, autentico e genuino lavora spesso in penombra. Fa parecchio lavoro ed ha per contro poca visibilità. E' una di quelle cose per cui devi dare veramente l'anima e per cui investi molto del tuo tempo. Le giornate piene sotto il caldo, la fatica a trovare un compagno per il servizio, andare avanti senza scoraggiarsi . . . credetemi non è cosa da tutti . . .

Ho conosciuto molti pionieri genuini, così come ne ho conosciuti alcuni senza ragione d'esserlo.






Caro mio mi consoli... pensavo che certi sentimenti e sacrifici fossero ovvi, ma a quanto pare non tutti l hanno capito, ho pena verso chi è stato pioniere o semplicemente un testimone senza avere le motivazioni e i sentimenti che hai evidenziato tu e che erano i miei, si sono persi veramente tantissimo, sai che me ne frega della partitella a calcetto persa(che mia madre tdg comunque non mi ha mai proibito anzi invitavamo a merenda i miei compagni di gioco i quali gradivano volentieri) o del palpeggiamento della ragazzetta di turno usata solo per acquietare i bollori adolescenziali, ringrazio Dio per avermi evitato tutto questo e per avermi fatto conoscere l amore, il rispetto, l anima delle persone e l aver potuto aiutare il prossimo come meglio potevo.
Saluti mario

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
19/05/2008 21:50
 
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Re: Re:
(Mario70), 19/05/2008 21.43:




Caro mio mi consoli... pensavo che certi sentimenti e sacrifici fossero ovvi, ma a quanto pare non tutti l hanno capito, ho pena verso chi è stato pioniere o semplicemente un testimone senza avere le motivazioni e i sentimenti che hai evidenziato tu e che erano i miei, si sono persi veramente tantissimo, sai che me ne frega della partitella a calcetto persa(che mia madre tdg comunque non mi ha mai proibito anzi invitavamo a merenda i miei compagni di gioco i quali gradivano volentieri) o del palpeggiamento della ragazzetta di turno usata solo per acquietare i bollori adolescenziali, ringrazio Dio per avermi evitato tutto questo e per avermi fatto conoscere l amore, il rispetto, l anima delle persone e l aver potuto aiutare il prossimo come meglio potevo.
Saluti mario



Bravo a scuola e senza una ragazza da palpeggiare....uhmm...uhmm....comincio a capire....


19/05/2008 22:37
 
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Essere stati o essere TdG non significa aver perso tempo . . . qualche giorno fa facevo questo tipo di riflessione


<< Per quanto possa infervorarci l’atteggiamento di un Testimone di Geova convinto, per qaunto lo si vorrebbe prendere a testate ed entrargli nella testa e urlargli: ma perchè non capisci?, si deve pure ammettere che lo stato in cui esso si trova era esattamente lo stato in cui si trovava ciascuno di noi. Più o meno. Qualcuno con posizioni meno integraliste, qualcuno un attimo più progressista, qualcuno fondamentalista. Ad ogni modo esisteva una condivisione ‘media’ delle linee generali dell’organizzazione. Ma cosa accade col tempo?
Quello che ho realizzato e cerco costantemente di spiegare a me stesso è che uscire fuori dall’organizzazione dei Testimoni di Geova, significa compiere un passo in avanti rispetto la persona che si era prima. Sotto molti aspetti un TdG è una bella persona, anzi un bel bimbo, molto ben educato. E’ come un bambino perchè è stato tenuto bambino. Educato a chiedere ogni qualvolta avesse voluto prendere una decisione. E’ stato portato a credere di aver bisogno di chiedere agli altri cosa fare.
Alcuni rimangono bambini, dei bambini che si arrabbiano perchè decidi di non giocare ad un certo gioco e ti escludono dalla compagnia. Altri decidono che quello stadio è troppo poco per loro, sentono la necessiva biologica (spirituale) ed evolvono nella figura sccessiva, in quello che sono ora o quello che saranno tra qualche anno. Forse ci siamo evoluti attraverso diversi stadi di sviluppo prima di diventare quello che siamo ora.
Ciò che intendo è che ogni passaggio è necessario per lo stadio successivo. Perciò sebbene spesso penso al ‘what if’ devo ammettere che l’ego esiste in quanto esiste la sua storia. Il mio essere (stato) Testimone di Geova è ciò che ha permesso il mio essere adesso. Con tutto il suo corollario di problematiche connesse. Alcuni individui non evolveranno mai. Non ne hanno bisogno. La società non ha bisogno che evolvano. Probabilmente per loro quello è il loro modo giusto di adorare Dio e a Dio va bene così.>>

Comprendo comunque che molti siano stati vermante ‘costretti’ a fare delle cose o a comportarsi in un certo modo. Per questo comprendo il loro linguaggio e la loro stizza. A questi vorrei chiedere di non generalizzare. Non è giusto sminuire chi ha creduto fermamente in alcuni valori e in certi ideali. Per tutti coloro che sono stati costretti a tenere un certo comportamento che non avrebbero voluto tenere e che se ne sono liberati, sono felice. Non era quella la strada giusta da percorrere. Ma credo anche che tutti coloro che hanno creduto fino in fondo all’ideale meritino un profondo plauso.
19/05/2008 23:04
 
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Re:
BioScientist, 19/05/2008 22.37:

Essere stati o essere TdG non significa aver perso tempo . . . qualche giorno fa facevo questo tipo di riflessione


<< Per quanto possa infervorarci l’atteggiamento di un Testimone di Geova convinto, per qaunto lo si vorrebbe prendere a testate ed entrargli nella testa e urlargli: ma perchè non capisci?, si deve pure ammettere che lo stato in cui esso si trova era esattamente lo stato in cui si trovava ciascuno di noi. Più o meno. Qualcuno con posizioni meno integraliste, qualcuno un attimo più progressista, qualcuno fondamentalista. Ad ogni modo esisteva una condivisione ‘media’ delle linee generali dell’organizzazione. Ma cosa accade col tempo?
Quello che ho realizzato e cerco costantemente di spiegare a me stesso è che uscire fuori dall’organizzazione dei Testimoni di Geova, significa compiere un passo in avanti rispetto la persona che si era prima. Sotto molti aspetti un TdG è una bella persona, anzi un bel bimbo, molto ben educato. E’ come un bambino perchè è stato tenuto bambino. Educato a chiedere ogni qualvolta avesse voluto prendere una decisione. E’ stato portato a credere di aver bisogno di chiedere agli altri cosa fare.
Alcuni rimangono bambini, dei bambini che si arrabbiano perchè decidi di non giocare ad un certo gioco e ti escludono dalla compagnia. Altri decidono che quello stadio è troppo poco per loro, sentono la necessiva biologica (spirituale) ed evolvono nella figura sccessiva, in quello che sono ora o quello che saranno tra qualche anno. Forse ci siamo evoluti attraverso diversi stadi di sviluppo prima di diventare quello che siamo ora.
Ciò che intendo è che ogni passaggio è necessario per lo stadio successivo. Perciò sebbene spesso penso al ‘what if’ devo ammettere che l’ego esiste in quanto esiste la sua storia. Il mio essere (stato) Testimone di Geova è ciò che ha permesso il mio essere adesso. Con tutto il suo corollario di problematiche connesse. Alcuni individui non evolveranno mai. Non ne hanno bisogno. La società non ha bisogno che evolvano. Probabilmente per loro quello è il loro modo giusto di adorare Dio e a Dio va bene così.>>

Comprendo comunque che molti siano stati vermante ‘costretti’ a fare delle cose o a comportarsi in un certo modo. Per questo comprendo il loro linguaggio e la loro stizza. A questi vorrei chiedere di non generalizzare. Non è giusto sminuire chi ha creduto fermamente in alcuni valori e in certi ideali. Per tutti coloro che sono stati costretti a tenere un certo comportamento che non avrebbero voluto tenere e che se ne sono liberati, sono felice. Non era quella la strada giusta da percorrere. Ma credo anche che tutti coloro che hanno creduto fino in fondo all’ideale meritino un profondo plauso.




Se non fossi sposato ti sposerei :-) Complimenti bio! Hai capito veramente tutto, sei giunto alle mie stesse conclusioni.
Sai cosa mi ricordano le tue parole? Il romanzo di narciso e boccadoro di hesse, se non lo hai letto leggilo assolutamente poi ne discuteremo insieme.
Con stima mario
[Modificato da (Mario70) 19/05/2008 23:06]

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
19/05/2008 23:12
 
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Non sono mai stata pioniera, ma l'amore per Geova che avevo all'epoca era totale e sincero e non da meno di chi praticava il pionerato.
Non per nulla c'è la scrittura che dice che ognuno dà a Geova il 30, il 60 ecc. secondo le sue effettive possibilità.

Tuttavia il ritenere gli anni passati in quella realtà "perduti" o in qualche modo "utili" è un concetto tassativamente soggettivo.

Quella realtà non è stata vissuta da tutti nello stesso modo: le modalità, il contesto, i tratti caratteriali non sono stati uguali per tutti dal momento che non siamo fatti in serie.

Per alcuni è stato un passaggio per divenire ciò che attualmente positivamente sono, per altri è stata una negazione alla vita, un rinnegare sè stessi e trovarsi con un pugno di sabbia in mano quando il percorso della vita ancora da compiere è relativamente breve.

Pertanto degna di rispetto e considerazione qualsiasi valutazione che il singolo attribuisca al suo passato: ed è scontato che mi riferisco a coloro che erano Tdg sinceri e non tanto per.







Il tempo è un grande maestro. Peccato che uccida tutti i suoi allievi. (H. Berlioz)
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