SOCIETÀ
IL CONVEGNO DEI CENTRI EUROPEI DI RICERCA SUL FENOMENO
UNITI CONTRO LE SÈTTE
L’allarme è diffuso in tutto il continente: i movimenti settari sono in grande crescita, dalla Francia fino alla Russia. E conquistano sempre più adepti al loro "credo".
«Era difficile chiedere anche solo una mela a mio padre, perché ero un "impuro", un "alieno". Importava soltanto l’attesa della distruzione finale, perché presto sarebbe terminato tutto. E così la distruzione ha riempito tutta la mia adolescenza. Dovevo solo meditare. Non c’era bisogno di andare all’università, avere amici, una fidanzata. Non potevo fare nulla se non meditare, nemmeno andare in bagno, se non chiedendo permesso a mio padre. La mia infanzia e giovinezza sono stati un vero inferno».
È la testimonianza di un giovane scozzese, figlio di un adepto aderente a un gruppo di tecniche di meditazione orientale, stile raja yoga. Una delle voci dei fuoriusciti da nuovi culti e movimenti pseudoreligiosi che è risuonata al convegno del Fecris – la Federazione europea dei centri di ricerca e informazione sul settarismo (Ong con status di partecipante al Consiglio d’Europa) – che si è tenuto a Pisa il 12 aprile scorso sul tema "La responsabilità dello Stato per la protezione dei cittadini contro le sètte distruttive", nel corso del quale si sono incontrati i rappresentanti di 21 Paesi europei, Canada e Usa.
Che il fenomeno sia sempre più aggressivo e diffuso nel nostro continente è fatto noto. La Fecris è nata per dare aiuto alle vittime di questi movimenti. Ma che si fa per prevenire le cosiddette "derive settarie", cioè quei comportamenti lesivi dei diritti fondamentali della persona che a volte subisce chi, incautamente, è diventato adepto di certi culti? Le risposte dei singoli Governi non sono le stesse.
Le conseguenze sulla famiglia
«In Francia, dopo tre rapporti parlamentari in 10 anni, si è deciso che non si può definire in modo preciso cosa sia una setta, e d’altra parte questi movimenti spesso sfuggono a qualsiasi definizione. Si preferisce intervenire laddove si verificano certi comportamenti a rischio, come l’abbandono improvviso di un membro della famiglia, una separazione, una crisi economica», afferma
Catherine Katz, magistrato, segretaria generale della Miviludes (missione interministeriale francese di vigilanza e lotta contro le derive settarie). Secondo un recente rapporto dell’organismo, i francesi coinvolti in gruppi satanici sono 25 mila, mentre si moltiplicano gli episodi di profanazioni di cimiteri e chiese.
Dalla metà degli anni ’90, dopo i fatti tristemente famosi che coinvolsero l’Ordine del Tempio Solare (16 seguaci della setta furono trovati uccisi o suicidati, tra cui un neonato e due bambini), come in Francia, anche in Belgio le sètte sono diventate un problema.
«Così nel 1998 si istituì per la prima volta una commissione parlamentare d’inchiesta che fece aprire un centro d’informazione sulle organizzazioni settarie nocive. Nel rapporto della commissione nel ’98 si segnalavano 249 gruppi censiti; 10 anni dopo i gruppi sono diventati 509, in un Paese di 10 milioni d’abitanti», dichiara allarmato il deputato federale socialdemocratico
André Frederic. «Anche noi seguiamo la linea francese: non si è contro i movimenti religiosi o i nuovi culti, ma contro i comportamenti settari che creano disastri a livello sociale, distruzione di vincoli familiari, conflitti relativi all’affido dei figli, esercizio illegale della pratica medica. La battaglia, però, non è facile, perché si ha spesso a che fare con società-schermo che celano la vera identità dei gruppi. Bisogna, poi, fermare il flusso di denaro, ricavato dalle offerte raccolte dai seguaci, che scompare nei tanti paradisi fiscali esistenti».
Frederic è uno dei promotori di una proposta di legge diretta a incriminare la manipolazione mentale delle persone e l’abuso della situazione di debolezza. Quello che in Italia si chiama "plagio" ma che, come figura di reato, è stato abolito nell’81 con l’abrogazione dell’articolo 603 del nostro Codice penale.
«Ma questa lacuna ha spinto plagianti e manipolatori a continuare impunemente nelle condotte perverse e illecite», denuncia l’avvocato
Emanuele Nacci, costituzionalista dell’Università di Bari, membro del Gris, Gruppo cattolico di ricerca e informazione socioreligiosa. Contro gli effetti manipolanti delle condotte settarie il giurista ha avanzato una proposta legislativa che si basa sull’assimilabilità delle condotte plagianti alla riduzione in condizioni di schiavitù prevista dal Codice penale all’articolo 600. Nel frattempo, per far fronte all’aumento delle vittime dei comportamenti settari, la Polizia di Stato alla fine del 2006 ha istituito la Sas (Squadra antisètte), una task force specializzata, di 15 tra agenti di polizia, analisti, investigatori e psicologi.
In diffusione nei Paesi dell’Est
L’operazione più eclatante è stata portata a termine dalla Sas nell’ottobre del 2007, quando sono stati denunciati sei componenti di una presunta "psicosetta" denominata Arkeon con sede a Bari e operante in tutta Italia da 10 anni. Il leader del gruppo, che organizzava seminari a pagamento, e altre cinque persone sono stati raggiunti da avviso di garanzia con le accuse di associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione, truffa, violenza privata e sessuale.
Torniamo all’estero: nella vicina Croazia, denuncia
Branka Dujmic, insegnante belga-croata fondatrice del Cisk, il primo centro di informazione sulle sètte e culti di quel Paese, sono già stati censiti 80 gruppi settari e nel 2007 sono stati accertati 19 suicidi legati a gruppi satanici. I Paesi dell’Est stanno rapidamente adeguandosi alle tendenze occidentali. Dopo il collasso dell’Unione sovietica, secondo gli studiosi, in Russia sarebbero sorti 700 nuovi culti con 600-800 mila seguaci.
Alexandr Dvorkin, docente universitario, capodipartimento di Settologia all’Università Ortodossa di Mosca, direttore del St. Irinaeus Religion Study Center, definisce la situazione assai preoccupante: «C’è stato un cambiamento dagli anni ’90, perché fino ad allora setta o culto significava sempre una realtà proveniente dall’estero. Ora la metà di quelli esistenti, sono nati in Russia. E se fino a 16 anni fa, quando mi chiedevano informazioni, dovevo chiedere ai colleghi all’estero, adesso sono loro che domandano notizie sulle sètte russe che si espandono nel mondo. Si tratta di nuovi culti: pseudoorientali, pseudocristiani, come quello del Nuovo Cristo Vissarion, diffusosi in Siberia, che conta sei-settemila adepti, e le "psicosètte"».
Un altro movimento spirituale del tipo new age assai popolare in Russia, ma non solo, è quello di Anastasia, fondato dall’imprenditore russo Vladimir Megre. «Gli adepti credono all’esistenza di una donna mitica con poteri soprannaturali, che vive nella taiga e comunica attraverso il leader Megre, il quale ha già scritto nove libri su di lei. Costui, che dice d’aver avuto due figli da Anastasia, convince i seguaci a vendere gli appartamenti e trasferirsi in villaggi con un pezzo di terra da coltivare».
I neopentecostali sono il culto più numeroso (300 mila adepti), più organizzato e influente. Molti sono pure i Testimoni di Geova: 147 mila. «Anche Scientology è forte», conclude Dvorkin, «ma l’opinione pubblica nei loro riguardi è già molto cambiata. Di recente hanno aperto una nuova Org proprio accanto all’università di studi tecnologici più prestigiosa di Mosca. Ebbene, un migliaio di studenti due mesi fa è andato a manifestare davanti alla loro sede, scandendo slogan tipo: "Non vogliamo culti, vogliamo studiare"». Un messaggio davvero poco esoterico.
Alberto Laggia
Continua …
Fonte:
www.stpauls.it/fc/0817fc/0817fc54.htm
Ciao
Bruno
______________________________
---Verba volant scripta manent---
-----
--- www.vasodipandora.org ---