cashmire_ffz ha scritto:
Un giorno, parlando di questo con un sorvegliante, mi fu risposto che in casi di aborti tra i tdg si tratta comunque sempre di situazioni dove è in dubbio la salute del nascituro o è a rischio quella della madre, per cui …
Le parole di questo sorvegliante mi lasciano alquanto perplesso. A me non risulta che i TdG approvino il cosiddetto "aborto terapeutico".
Nel libro "Ragioniamo" si parla di una situazione estrema, in cui si dovrebbe scegliere fra la vita del nascituro e quella della madre, ma si riferisce a ciò che può accadere
al momento del parto:
«Se
al momento del parto si deve scegliere fra la vita della madre e quella del bambino, questa è una decisione che spetta agli interessati» (
Ragioniamo facendo uso delle Scritture, p.26, § 4. Il corsivo è nel testo).
Non ho mai letto in nessuna pubblicazione dei TdG che vi siano altre circostanze in cui la decisione di sopprimere la vita di un nascituro sia lasciata alla coscienza dei singoli. Anzi, si leggono spesso nelle pubblicazioni esperienze di "sorelle" che hanno rifiutato di ricorrere all'aborto, nonostante le raccomandazioni dei medici ("il bambino nascerà deforme o malato", "la gravidanza sarà un rischio per la salute o la vita della mamma") e che poi hanno invece avuto una gravidanza ed un parto del tutto normale ed un bambino completamente sano.
Achille