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I TdG e l'aborto

Ultimo Aggiornamento: 16/04/2008 22:08
15/04/2008 22:05
 
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L’aborto.
Per un TdG abortire equivale ad uccidere. E’ un grave peccato.
E una TdG che lo commette dovrebbe rispondere ad un comitato.

Eppure, pur sapendo che ci sono state “sorelle” che hanno optato per questa – come dire? – dolorosa scelta, non ho mai saputo di casi di disassociazione per tale peccato.

Un giorno, parlando di questo con un sorvegliante, mi fu risposto che in casi di aborti tra i tdg si tratta comunque sempre di situazioni dove è in dubbio la salute del nascituro o è a rischio quella della madre, per cui …

Per cui cosa? [SM=x570872]


E poi, non si tratta comunque sempre di situazioni dove è in dubbio la salute del nascituro o è a rischio quella della madre!!!! [SM=x570870]
Forse che queste sorelle (e mariti consenzienti) si pentono? Ma no dai, ora ci arrivo [SM=g1543783] : mancano i due testimoni!! Giusto??


15/04/2008 22:16
 
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cashmire_ffz, 15/04/2008 22.05:


Un giorno, parlando di questo con un sorvegliante, mi fu risposto che in casi di aborti tra i tdg si tratta comunque sempre di situazioni dove è in dubbio la salute del nascituro o è a rischio quella della madre, per cui …



Mi sa che quel sorvegliante ha sparato una corbelleria cosmica!

E senza ombra di dubbio se non vi è stato alcun comitato è proprio perchè mancano i testimoni!











Il tempo è un grande maestro. Peccato che uccida tutti i suoi allievi. (H. Berlioz)
16/04/2008 13:12
 
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Re:
cashmire_ffz, 15/04/2008 22.05:


situazioni dove è in dubbio la salute del nascituro
o è a rischio quella della madre, per cui …
Per cui cosa? [SM=x570872]




pericolo di vita per la donna.
in tal caso è una situazione analoga allo stato di necessita',
per esempio di chi, su una scialuppa di salvataggio, impedisce a un altro naufrago di salirvi perche' se lo facessero rischierebbero di morire tutti. O dell'alpinista che taglia la corda che lo lega a un altro alpinista caduto per non precipitare a sua volta.


salute del nascituro.
ci sono situazioni gravi che portano alla morte poche ore dopo la nascita (mancanza del cervello).
Tuttavia nel caso dei TdG potrei ironizzare [SM=g27823] dicendo che un figlio non sano toglierebbe loro ore alla predicazione [SM=g27823] e che se poi il figlio nascesse emofiliaco ci sarebbero i problemi a tutti noti.

Mauro
[Modificato da Mauro di Arcisate 16/04/2008 13:20]
16/04/2008 16:45
 
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Ma come?! Nel caso delle trasfusioni di sangue, della vita se ne infischiano, visto che sono disposti a morire e a far morire perfino un loro figlio.
Mentre nel caso dell'aborto, ecco che alla vita ci tengono e non sono disposti a sacrificarla al posto di un'altra (mi riferisco alla vita della mamma, naturalmente).

Perché non considerare che potrebbe essere volontà di Geova la nascita di un bambino anche a costo dell'incolumità della madre?!
16/04/2008 18:51
 
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cashmire_ffz ha scritto:

Un giorno, parlando di questo con un sorvegliante, mi fu risposto che in casi di aborti tra i tdg si tratta comunque sempre di situazioni dove è in dubbio la salute del nascituro o è a rischio quella della madre, per cui …

Le parole di questo sorvegliante mi lasciano alquanto perplesso. A me non risulta che i TdG approvino il cosiddetto "aborto terapeutico".
Nel libro "Ragioniamo" si parla di una situazione estrema, in cui si dovrebbe scegliere fra la vita del nascituro e quella della madre, ma si riferisce a ciò che può accadere al momento del parto:

«Se al momento del parto si deve scegliere fra la vita della madre e quella del bambino, questa è una decisione che spetta agli interessati» (Ragioniamo facendo uso delle Scritture, p.26, § 4. Il corsivo è nel testo).

Non ho mai letto in nessuna pubblicazione dei TdG che vi siano altre circostanze in cui la decisione di sopprimere la vita di un nascituro sia lasciata alla coscienza dei singoli. Anzi, si leggono spesso nelle pubblicazioni esperienze di "sorelle" che hanno rifiutato di ricorrere all'aborto, nonostante le raccomandazioni dei medici ("il bambino nascerà deforme o malato", "la gravidanza sarà un rischio per la salute o la vita della mamma") e che poi hanno invece avuto una gravidanza ed un parto del tutto normale ed un bambino completamente sano.

Achille
16/04/2008 20:12
 
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questo e stato uno dei motivi per cui o deciso di abbandonare i tdg. nel libro dei salmi davide rivolgendosi a dio disse:(i tuoi occhi videro perfino il mio embrione, e nel tuo libro ne erano scritte tutte le perti, riguardo ai giorni quando furono formate e fra di esse non ce n'era ancora nessuna. salmi 139:16)ora come si fa' a lasciare alla coscienza un omicidio è poi non approvare una trasfusione per salvare una vita? io personalmente mi sono santito (offeso)leggendo il libro ragioniamo p.26, come al solito il cd fa 2 pesi 2 misure. [SM=g1537332] [SM=x570921]
16/04/2008 20:23
 
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wolfstenio, 16/04/2008 20.12:

questo e stato uno dei motivi per cui o deciso di abbandonare i tdg. nel libro dei salmi davide rivolgendosi a dio disse:(i tuoi occhi videro perfino il mio embrione, e nel tuo libro ne erano scritte tutte le perti, riguardo ai giorni quando furono formate e fra di esse non ce n'era ancora nessuna. salmi 139:16)ora come si fa' a lasciare alla coscienza un omicidio è poi non approvare una trasfusione per salvare una vita? io personalmente mi sono santito (offeso)leggendo il libro ragioniamo p.26, come al solito il cd fa 2 pesi 2 misure.

Questa incoerenza venne da me sottolineata anche nella lettera che scrissi alla congregazione e che portò come conseguenza alla mia disassociazione per "apostasia". Cito da www.infotdgeova.it/trasfusioni.php:

«Il sangue umano, nel suo impiego terapeutico, non richiede ovviamente l'uccisione di una persona. Questo è molto importante, perché la proibizione riguardava il cibarsi del sangue di creature che erano state uccise, la cui vita era stata tolta. Questo rammenta la questione dei trapianti, un tempo considerati cannibalismo dai Testimoni e quindi tassativamente proibiti; "si comprese" poi che «i trapianti d'organo sono diversi dal cannibalismo, dal momento che il "donatore" non viene ucciso per essere mangiato» (La Torre di Guardia del 1 settembre 1980, p.31). Non si potrebbe dire la stessa cosa delle trasfusioni di sangue? Mi chiedo perché, in questioni così serie, in cui è coinvolta la vita, non venga lasciato alcuno spazio alla coscienza del singolo; inoltre, incoerentemente, non sempre si manifestano lo stesso rigore e la stessa inflessibilità. Per esempio, la decisione di abortire, in certi casi, è per i TdG una questione di scelta: «Se al momento del parto si deve scegliere fra la vita della madre e quella del bambino, questa è una decisione che spetta agli interessati» (Ragioniamo facendo uso delle Scritture, p.26, § 4. Il corsivo è nel testo). In questa eventualità si avrebbe a che fare con una vita pienamente sviluppata – un bambino che sta per nascere – e la vita della madre. Applicando lo stesso criterio che si usa per il sangue, l'aborto non dovrebbe essere mai consentito, anche se ciò comportasse la morte della partoriente. La situazione è tuttavia ben più grave e drammatica: la scelta, infatti, è fra due esseri viventi. Così, mentre in relazione al sangue bisogna, secondo i TdG, rispettare – a tutti i costi – il simbolo, nel caso dell'aborto è consentito scegliere: perché questa differenza? – Cfr. Prov.20:10».

Ciao
Achille
16/04/2008 22:08
 
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Goccia scrive: “Mi sa che quel sorvegliante ha sparato una corbelleria cosmica!”

Achille: Le parole di questo sorvegliante mi lasciano alquanto perplesso. A me non risulta che i TdG approvino il cosiddetto "aborto terapeutico".

Concordo con Goccia e con te Achille. Conosco cosa dicono le pubblicazioni della wts. Io stessa rimasi scandalizzata da quella risposta. In effetti ho avuto l’impressione che il mio interlocutore non volesse ampliare l’argomento, tant’è vero che quando ho ripetuto la mia domanda iniziale finse di non sentire e cambiò argomento. Il suo comportamento in quella circostanza ebbe l’effetto contrario, cioè quello di accrescere i miei dubbi.

Il mio sconcerto, all’epoca era nato da un episodio accaduto nella mia congregazione, dove appunto si giustificava l’assenza improvvisa di una coppia dicendo che avesse scelto di associarsi ad un’altra congregazione [SM=x570879] . Ma le persone in questione erano da tutt’altra parte…… [SM=x570870] Si ripresentarono dopo un paio di mesetti…… [SM=g1543784] E tutto riprese normalmente.

Ora io, dopo aver letto di casi di pedofilia e come vengono trattati all’interno di questa organizzazione, dove appunto per un giudizio sono indispensabili l’accusatore, l’ammissione dell’accusato o due testimoni, non mi meraviglierei né che ci fossero pure casi di aborto terapeutico o provocato , né che cadessero tutti nel silenzio. Per mancanza, appunto, di accusatori e testimoni.

Per questo chiedo a voi esperienze o considerazioni su questo tema, oppure il link nel caso l’argomento fosse già stato trattato.

Grazie. cashmire
[SM=x570865]
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