Vecchia Marziana, 15/04/2008 10.44:
"Niente di entitativo torna a Dio; "
Buongiorno Berescitte.
la favola dello spirito che torna, dopo la morte a Dio, l'hanno raccontata anche a me.
Presumo, quindi, se non ho frainteso,che in qualche pubblicazione della WTS, ci sia questa interpretazione.
Grazie delle tue lezioni, mi sono sempre molto gradite, soprattutto perchè scritte in modo che anche una profana come me le possa capire.
Nonna Pina
Ricordo una pubblicazione di tanti anni fa, forse "E' questa vita tutto quello che c'è?", in cui i TDG sostenevano (con tanto di disegnino) che lo spirito sta all'uomo come l'energia elettrica sta ad un elettrodomestico. Alla morte esso "spirito" ... "torna a DIO" ma in modo del tutto impersonale, in quanto, appunto come l'energia elettrica "anima" (fa funzionare) la lavatrice senza assumere alcuna qualità di questa, così lo spirito resterebbe del tutto separato dalla psiche umana e dai suoi contenuti e animerebbe (farebbe funzionare in modo vitale) soltanto il corpo. La differenza fra anima e spirito sarebbe che l'anima (essere umano) muore in quanto muore il corpo, mentre lo spirito continua ad esistere come l'energia continua ad esistere nella rete di distribuzione dell'energia elettrica (di cui Dio sarebbe l'Eterna Centrale).
Shalom
[Modificato da PFrancesco 20/04/2008 14:52]
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"Fiume inesauribile della grazia, Spirito Santo, Tu che rimetti i peccati, ricevi la nostra preghiera per il mondo, per i credenti e gli increduli, come per i figli della rivolta: e conducili tutti nel regno eterno della Santa Trinità. Che sia vinto da Te l'ultimo nemico, la morte, e che il mondo, rinascendo attraverso il fuoco purificatore, canti il cantico nuovo dell'immortalità: Alleluya!"