Carissimo,
Condivido le tue osservazioni. In effetti la spontaneità, un po’ per tutti, e ancor di piu’per chi ha i cosiddetti privilegi, in congregazione non puo’ essere serenamente vissuta.
Ricordo, essendo stato un “nominato”, che si doveva stare molto attenti a quello che si faceva, anche piccole cose. Alcuni erano particolarmente attenti a controllare, per vedere se ”eri esemplare” ecc., ripeto anche sotto aspetti infine trascurabili.
Anche nei confronti di chi non aveva “privilegi”, come “anziani”, e non raramente, si dovevano raccogliere lamentele su questo o quella che, almeno secondo chi “riferiva”, non avevano osservato questa o quella regoletta WTS, o avevano avuto “una condotta mondana”. Certi anziani aggiungevano paglia al fuoco, altri cercano di essere piu’ equilibrati.
Concludendo, ma senza generalizzare: in un ambiente “chiuso” come la congregazione dove
si pretende un certo comportamento, la critica e la delazione trovano un facile terreno, il tutto a detrimento di una spontaneita’ che potrebbe mettere in cattiva luce.
Matisse
La verita' non danneggia mai una giusta causa. M. K. GANDHI