Avviso per i nuovi utenti

Per essere ammessi in questo forum è obbligatorio  
compilare il modulo di presentazione.

Cliccare qui

ATTENZIONE:
il forum è stato messo in modalità di sola lettura.
Le discussioni proseguono nel nuovo forum:
Nuovo Forum
Per partecipare alle discussioni nel nuovo forum bisogna iscriversi:
Cliccare qui
Come valeva per questo forum, anche nel nuovo forum non sono ammessi utenti anonimi, per cui i nuovi iscritti dovranno inviare la loro presentazione se vorranno partecipare.
Il forum si trova su una piattaforma indipendente da FFZ per cui anche chi è già iscritto a questo forum dovrà fare una nuova registrazione per poter scrivere nel nuovo forum.
Per registrarsi nel nuovo forum clicccare qui



Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Contraddizione, ipocrisia o... bo?

Ultimo Aggiornamento: 03/02/2008 14:48
02/02/2008 15:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 15
Registrato il: 03/01/2008
Utente Junior
OFFLINE
Il titolo del topic forse è un po troppo provocatorio ma non sono riuscito a trattenermi.
Venendo al punto, volevo esporvi alcuni dubbi che ho maturato dopo la lettura di alcuni passi della bibbia.

Cito qua: Esodo 20:4,5 Che chiaramente i TdG, se non vado errando, citano per screditare il crocifisso, il rosario o chissà che altro. Ovviamente non userebbero mai sto versetto per gettare fango sulla tomba di russel (perdonate la frecciatina ma mi sembrava consona XD).

Questo versetto cita: 4 Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano

Volevo sapere a che "genere" di scultura e immagine si fa riferimento la legge in questo caso. Se facesse riferimento alle odierne statue e quadri delle più comuni religioni come quella cattolica, non sarebbe peccato? E, al contrario, se si riferisse alle statue e alle immagini di altri Dei pagani, quale scrittura o deduzione ce lo farebbe capire?
Trall'altro non sono pochi i preti che si "prostrano" davanti ai crocifissi o i fedeli che "baciano" letteralmente le icone sacre mentre pregano. E i santini che si vendono (dico vendere, ma in realtà si hanno con un offerta ^^)?

Un altro passo che mi ha incuriosito molto si trova nel capitolo 6 di Matteo.
Il versetto 7 dello stesso recita: 7 "Non recitate continuamente le stesse preghiere, come fanno i pagani, che pensano di essere esauditi se parlano molto."

Qua mi chiedo se si potesse attribuire il "Non recitate continuamente le stesse preghiere" al "recitare il rosario". Nel senso, quando si recita il rosario si dicono tantissime volte le stesse preghiere in un mantra che quasi diventa automatico e rende le parole un po prive di significato. Un effetto quasi meccanico, come quando si dice parecchie volte una parola e alla fine quando viene detta un'ultima volta non si riesce a capire più che significato abbia. Da piccolo mia nonna mi insegnò parecchie preghiere che ora non ricordo e, ogni sera, le recitavamo sempre. La preghiera più "sana" spiritualmente non sarebbe in effetti quella che proviene dal cuore?

Ancora i versetti 19,20,21 sempre del capitolo 6 del vangelo di Matteo recitano: 19 "Non accumulate ricchezze qui sulla terra, dove possono essere rovinate dai tarli e dalla ruggine o rubate dai ladri. 20 Ma fatevi un tesoro in cielo, dove non perderà mai il suo valore, e sarà al sicuro dai ladri. 21 Poiché dove si trova il tuo tesoro, lì c'è anche il tuo cuore."

Mi chiedo come mai la religione cattolica che crede rigorosamente a ciò che disse Cristo sia così ricca materialmente. Mi riferisco agli ori e alle proprietà terriere che possiede (ovviamente non alle opere d'arte che ritengo "patrimonio dell'umanità intera" nonchè di credenti e non). Mi dico "cavolo! perchè con tutti i soldi che ha non pensa a salvare qualche morto di fame, a finanziare ricerche scentifiche volte all'eliminazione di malattie e così via?" Questa posizione della chiesa mi sconcerta. Una volta a mia nonna posi la stessa domanda riguardo agli ori che le statue delle madonne del mio paese posseggono e lei mi rispose "Ma quegli ori sono della madonna!" e io gli chiesi ancora "Ma cosa se ne fa una statua inanimata di tanto oro?"

A voi lascio possibili risposte ed eventuali conclusioni.

Una buona continuazione.
[SM=x570907]
[Modificato da (Lot) 02/02/2008 15:29]
(Luca 12:2) "Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto."
02/02/2008 18:34
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 5.906
Registrato il: 08/07/2004
Utente Master
OFFLINE
Sul comandamento delle immagini:
digilander.libero.it/catholica/htm/apologetica/immagini.htm

Sulle cosidette ricchezze Vaticane, che dal punto di vista della liquidità non esistono proprio:


Ricchezze vaticane

di Vittorio Messori

Due soli dati - piccoli, ma significativi e inoppugnabili - a proposito del gran parlare delle solite "ricchezze della Chiesa". Il bilancio della Santa Sede - cioè di uno Stato sovrano con, tra l'altro, una rete di oltre 100 ambasciate, le "nunziature", e con tutti quei "ministeri" che sono le Congregazioni più i Segretariati e gli infiniti altri uffici - quel bilancio, dunque, per il 1989 era pari a meno della metà del bilancio del Parlamento italiano. Insomma, i soli deputati e senatori che siedono nei due edifici romani (già pontifici) di Montecitorio e di palazzo Madama, costano al contribuente italiano più del doppio di quanto non costi il Vaticano agli 800 milioni di cattolici nel mondo. I quali cattolici, poi, sono così generosi? Non sembra, visto che quegli 800 milioni di battezzati danno ogni anno alla loro Chiesa offerte minori di quanto non ne diano i 2 milioni di americani membri della Chiesa Avventista del Settimo Giorno. Per non parlare dei Testimoni di Geova o di tutte le altre sètte - la Chiesa dell'Unificazione di Sun Moon, ad esempio - le quali dispongono di capitali che muovono e investono in tutto il mondo e che ridicolizzano le "ricchezze" del Vaticano. Le uniche, però, queste ultime, delle quali si parli indignati.

A quella indignazione sfugge tra l'altro che simili ricchezze (a differenza di quanto avviene per le nuove sètte, chiese e chiesuole che non lasciano nulla per altri) sono state nei secoli messe a frutto con un "investimento" che ha dato, dà e darà sempre più dividendi straordinari. È quell"'investimento" sull'arte del quale prosperano innumerevoli città d'Europa e, soprattutto, d'Italia. Che sarebbe Roma stessa se non disponesse che delle scarse rovine imperiali, se una serie ininterrotta di papi non vi avesse gettato le famose, esecrate "ricchezze" per crearvi quello che è forse il maggior complesso artistico del mondo, sparso su tutti i quartieri? Qualcuno dovrebbe pur ricordare a politici, giornalisti, demagoghi vari i quali, a Roma, moraleggiano sui "soldi del Vaticano" che in quella stessa città quasi metà della gente vive dei proventi di un turismo causato proprio da uno spendere soldi "cattolici" secolo dopo secolo, a favore dell'arte. Se - qui come ovunque altrove - è dai frutti che si riconosce l'albero, va pur detto che i tanti secoli di amministrazione pontificia di Roma, pur con le loro ombre (ma non più gravi della media del tempo), hanno avuto come frutto il dotare la città di un capitale in grado di produrre ininterrotta ricchezza.

A proposito di soldi, la campagna scandalistica contro quell'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche che i contribuenti possono liberamente mettere a disposizione della Chiesa italiana ignora (o vuole ignorare) quale sia il retroscena storico. Nel 1860 i Piemontesi, per raggiungere (e bloccare) Garibaldi al Sud, invasero - approfittandone per annetterle con la forza al nuovo Regno - le regioni pontificie della Romagna, delle Marche e dell'Umbria. Dei suoi possedimenti, alla Chiesa non restò che il Lazio, anch'esso poi invaso e incamerato dai Savoia nel 1870. Tutto ciò fu considerato come una vera e propria rapina da parte degli studiosi dì diritto internazionale, e di certo non solo cattolici: si scandalizzarono per il sopruso persino i grandi giuristi della luterana Germania di Bismarck. A questo si aggiunse quell'altro clamoroso sopruso del sequestro e dell'incameramento di tutti i beni ecclesiastici italiani: dai monasteri, alle istituzioni benefiche, ai campi, sino alle chiese stesse. Confisca, si badi, senza alcun indennizzo. Per tentare di salvare la faccia di fronte alla comunità internazionale - e per dare una qualche rassicurazione alle masse cattoliche che rappresentavano l'enorme maggioranza, ma senza voce perché escluse dal voto, dei sudditi del nuovo Regno d'Italia - subito dopo la breccia di Porta Pia il governo dei liberali approvava la cosiddetta "Legge delle Guarentigie". Una legge che, riconoscendo implicitamente che la conquista, senza neppure dichiarazione di guerra, di tutti i territori di uno Stato violava il diritto delle genti, attribuiva un "rimborso" al papa, come sovrano derubato. La somma fu stabilita in una rendita di quasi tre milioni e mezzo di lire-oro: un'enormità, per uno Stato come quello italiano, il cui bilancio era di poche centinaia di milioni di lire. Un'enormità che confermava però quale fosse l'entità della "rapina" perpetrata. Quello delle Guarentigie non era però un trattato accettato dalle due parti, era una legge unilaterale del governo sabaudo: i Papi mai la riconobbero né vollero accettare un centesimo di quella somma vistosa. Per le necessità economiche della Santa Sede preferirono affidarsi alla carità dei fedeli, istituendo l'Obolo di San Pietro.

Solo quasi sei decenni dopo, nel 1929, si giunse ai Patti Lateranensi, che comprendevano un Concordato e un Trattato che regolava anche i rapporti finanziari. Il Trattato ristabiliva il principio di quel "rimborso" per la confisca dello Stato Pontificio e dei beni ecclesiastici che lo stesso governo italiano del 1870 aveva giudicato necessario. Si stabilì così che l'Italia avrebbe versato 750 milioni in contanti e che si sarebbe accollata alcuni oneri come quello di uno stipendio ai sacerdoti "in cura d'anime". Quello stipendio, in parte era fondato sui crediti che la Chiesa vantava verso lo Stato italiano, in parte derivava dalle nuove funzioni pubbliche - come la celebrazione e la registrazione dei matrimoni con rito religioso, aventi però anche validità civile che i Patti attribuivano alla Chiesa. Dunque, le concessioni economiche del 1929, motivo di tanto scandalo per la polemica anticlericale, non erano un "regalo", il frutto di qualche favore "costantiniano", ma la copertura (seppure, solo parziale) di un debito determinato dalle spoliazioni del XIX secolo. È in questa prospettiva storica che andrebbe giudicata la recente revisione dei Patti Lateranensi ad opera del governo non di un democristiano ma di un socialista come Bettino Craxi. In quella revisione, tra l'altro, si supera il concetto, pur del tutto legittimo alla luce del diritto internazionale, di "rimborso" e si instaura quello della contribuzione volontaria della quale lo Stato si limita a fare da esattore. Il famoso "otto per mille", dunque, va inquadrato in una più che secolare vicenda della storia italiana. Ma, questa, chi la conosce più?

Ma si: proviamo a venderli - a beneficio, che so?, dei poveri negretti - i tesori del Vaticano. Cominciamo, per esempio, dalla Pietà di Michelangelo che è in San Pietro. lì prezzo d'asta, stando a chi ha provato ad azzardare una valutazione, non potrebbe essere inferiore al miliardo di dollari. Solo un consorzio di banche o di multinazionali americane o giapponesi potrebbe permettersi un simile acquisto. Come primo risultato, quel capolavoro eccelso lascerebbe dì certo l'Italia. E poi, quell'opera che è ora esposta, gratis, all'emozione di tutti, cadrebbe sotto l'arbitrio di un padrone privato - società o collezionista straricco - che potrebbe anche decidere di tenere per sé, vietandola alla vista di altri, tanta bellezza. Bellezza, poi, che - cessando di dar gloria a Dio in San Pietro - darebbe gloria, in qualche bunker blindato, al potere della finanza, cioè a ciò che la Scrittura chiama "Mammona". Il mondo avrebbe, forse, un ospedale in più nel Terzo Mondo: ma sarebbe davvero più ricco e più umano?

© Pensare la storia, San Paolo, Milano 1992, p. 548.



Circa:

" Un altro passo che mi ha incuriosito molto si trova nel capitolo 6 di Matteo.
Il versetto 7 dello stesso recita: 7 "Non recitate continuamente le stesse preghiere, come fanno i pagani, che pensano di essere esauditi se parlano molto." "

Una traduzione più letterale sarebbe "Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole". Rendere con "non recitate continuamente le stesse preghiere" è un'interpretazione molto calcata. In greco c'è un verbo "battalogein", che rimanda al farfugliare cose senza senso. L'allusione probabile è al pregare con degli abracadabra, cioè alla pratica molto diffusa di pregare la divinità con formule "esoteriche" ed incomprensibili nella speranza di ingraziarsi gli dèi.


---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
02/02/2008 19:24
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 2.950
Registrato il: 25/08/2005
Utente Veteran
OFFLINE

di Vittorio Messori

Due soli dati - piccoli, ma significativi e inoppugnabili - a proposito del gran parlare delle solite "ricchezze della Chiesa". Il bilancio della Santa Sede - cioè di uno Stato sovrano con, tra l'altro, una rete di oltre 100 ambasciate, le "nunziature", e con tutti quei "ministeri" che sono le Congregazioni più i Segretariati e gli infiniti altri uffici - quel bilancio, dunque, per il 1989 era pari a meno della metà del bilancio del Parlamento italiano. Insomma, i soli deputati e senatori che siedono nei due edifici romani (già pontifici) di Montecitorio e di palazzo Madama, costano al contribuente italiano più del doppio di quanto non costi il Vaticano agli 800 milioni di cattolici nel mondo. I quali cattolici, poi, sono così generosi? Non sembra, visto che quegli 800 milioni di battezzati danno ogni anno alla loro Chiesa offerte minori di quanto non ne diano i 2 milioni di americani membri della Chiesa Avventista del Settimo Giorno. Per non parlare dei Testimoni di Geova o di tutte le altre sètte - la Chiesa dell'Unificazione di Sun Moon, ad esempio - le quali dispongono di capitali che muovono e investono in tutto il mondo e che ridicolizzano le "ricchezze" del Vaticano. Le uniche, però, queste ultime, delle quali si parli indignati.

A quella indignazione sfugge tra l'altro che simili ricchezze (a differenza di quanto avviene per le nuove sètte, chiese e chiesuole che non lasciano nulla per altri) sono state nei secoli messe a frutto con un "investimento" che ha dato, dà e darà sempre più dividendi straordinari. È quell"'investimento" sull'arte del quale prosperano innumerevoli città d'Europa e, soprattutto, d'Italia. Che sarebbe Roma stessa se non disponesse che delle scarse rovine imperiali, se una serie ininterrotta di papi non vi avesse gettato le famose, esecrate "ricchezze" per crearvi quello che è forse il maggior complesso artistico del mondo, sparso su tutti i quartieri? Qualcuno dovrebbe pur ricordare a politici, giornalisti, demagoghi vari i quali, a Roma, moraleggiano sui "soldi del Vaticano" che in quella stessa città quasi metà della gente vive dei proventi di un turismo causato proprio da uno spendere soldi "cattolici" secolo dopo secolo, a favore dell'arte. Se - qui come ovunque altrove - è dai frutti che si riconosce l'albero, va pur detto che i tanti secoli di amministrazione pontificia di Roma, pur con le loro ombre (ma non più gravi della media del tempo), hanno avuto come frutto il dotare la città di un capitale in grado di produrre ininterrotta ricchezza.

A proposito di soldi, la campagna scandalistica contro quell'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche che i contribuenti possono liberamente mettere a disposizione della Chiesa italiana ignora (o vuole ignorare) quale sia il retroscena storico. Nel 1860 i Piemontesi, per raggiungere (e bloccare) Garibaldi al Sud, invasero - approfittandone per annetterle con la forza al nuovo Regno - le regioni pontificie della Romagna, delle Marche e dell'Umbria. Dei suoi possedimenti, alla Chiesa non restò che il Lazio, anch'esso poi invaso e incamerato dai Savoia nel 1870. Tutto ciò fu considerato come una vera e propria rapina da parte degli studiosi dì diritto internazionale, e di certo non solo cattolici: si scandalizzarono per il sopruso persino i grandi giuristi della luterana Germania di Bismarck. A questo si aggiunse quell'altro clamoroso sopruso del sequestro e dell'incameramento di tutti i beni ecclesiastici italiani: dai monasteri, alle istituzioni benefiche, ai campi, sino alle chiese stesse. Confisca, si badi, senza alcun indennizzo. Per tentare di salvare la faccia di fronte alla comunità internazionale - e per dare una qualche rassicurazione alle masse cattoliche che rappresentavano l'enorme maggioranza, ma senza voce perché escluse dal voto, dei sudditi del nuovo Regno d'Italia - subito dopo la breccia di Porta Pia il governo dei liberali approvava la cosiddetta "Legge delle Guarentigie". Una legge che, riconoscendo implicitamente che la conquista, senza neppure dichiarazione di guerra, di tutti i territori di uno Stato violava il diritto delle genti, attribuiva un "rimborso" al papa, come sovrano derubato. La somma fu stabilita in una rendita di quasi tre milioni e mezzo di lire-oro: un'enormità, per uno Stato come quello italiano, il cui bilancio era di poche centinaia di milioni di lire. Un'enormità che confermava però quale fosse l'entità della "rapina" perpetrata. Quello delle Guarentigie non era però un trattato accettato dalle due parti, era una legge unilaterale del governo sabaudo: i Papi mai la riconobbero né vollero accettare un centesimo di quella somma vistosa. Per le necessità economiche della Santa Sede preferirono affidarsi alla carità dei fedeli, istituendo l'Obolo di San Pietro.

Solo quasi sei decenni dopo, nel 1929, si giunse ai Patti Lateranensi, che comprendevano un Concordato e un Trattato che regolava anche i rapporti finanziari. Il Trattato ristabiliva il principio di quel "rimborso" per la confisca dello Stato Pontificio e dei beni ecclesiastici che lo stesso governo italiano del 1870 aveva giudicato necessario. Si stabilì così che l'Italia avrebbe versato 750 milioni in contanti e che si sarebbe accollata alcuni oneri come quello di uno stipendio ai sacerdoti "in cura d'anime". Quello stipendio, in parte era fondato sui crediti che la Chiesa vantava verso lo Stato italiano, in parte derivava dalle nuove funzioni pubbliche - come la celebrazione e la registrazione dei matrimoni con rito religioso, aventi però anche validità civile che i Patti attribuivano alla Chiesa. Dunque, le concessioni economiche del 1929, motivo di tanto scandalo per la polemica anticlericale, non erano un "regalo", il frutto di qualche favore "costantiniano", ma la copertura (seppure, solo parziale) di un debito determinato dalle spoliazioni del XIX secolo. È in questa prospettiva storica che andrebbe giudicata la recente revisione dei Patti Lateranensi ad opera del governo non di un democristiano ma di un socialista come Bettino Craxi. In quella revisione, tra l'altro, si supera il concetto, pur del tutto legittimo alla luce del diritto internazionale, di "rimborso" e si instaura quello della contribuzione volontaria della quale lo Stato si limita a fare da esattore. Il famoso "otto per mille", dunque, va inquadrato in una più che secolare vicenda della storia italiana. Ma, questa, chi la conosce più?

Ma si: proviamo a venderli - a beneficio, che so?, dei poveri negretti - i tesori del Vaticano. Cominciamo, per esempio, dalla Pietà di Michelangelo che è in San Pietro. lì prezzo d'asta, stando a chi ha provato ad azzardare una valutazione, non potrebbe essere inferiore al miliardo di dollari. Solo un consorzio di banche o di multinazionali americane o giapponesi potrebbe permettersi un simile acquisto. Come primo risultato, quel capolavoro eccelso lascerebbe dì certo l'Italia. E poi, quell'opera che è ora esposta, gratis, all'emozione di tutti, cadrebbe sotto l'arbitrio di un padrone privato - società o collezionista straricco - che potrebbe anche decidere di tenere per sé, vietandola alla vista di altri, tanta bellezza. Bellezza, poi, che - cessando di dar gloria a Dio in San Pietro - darebbe gloria, in qualche bunker blindato, al potere della finanza, cioè a ciò che la Scrittura chiama "Mammona". Il mondo avrebbe, forse, un ospedale in più nel Terzo Mondo: ma sarebbe davvero più ricco e più umano?

© Pensare la storia, San Paolo, Milano 1992, p. 548



Questa sarebbe da sbattere in faccia ai Tdg e loro simpatizzanti ogni qualvolta denuncino con sdegno le presunte ingiustizie di trattamento delle altre confessioni cristiane rispetto alla cattolica. La Chiesa Cattolica è stata confiscata di tutto quello che possedeva! Questa confisca esagerata è stata riconosciuta tale dallo stesso Stato Italiano che per riequilibrare le cose ha deciso di siglare i Patti Lateranensi, e da qui è poi disceso l'otto per mille. Perciò equiparare le altre fedi alla cattolica sul discorso dell'otto per mille è insulsa e becera demagogia ignorante (nel senso di 'ignorante' in fatto di storia). Le altre confessioni cristiane hanno il diritto di prendersi l'otto per mille in virtù del fatto che siano in linea con i principi dell'ordinamento giuridico italiano. Il trattamento preferenziale della CC con i Patti Lateranensi è il giusto risarcimento di danni delle confische allo Stato del Vaticano e quindi non ha alcun valore di paragone con nessuna altro tipo di confessione cristiana che non è certamente stata oggetto di appropriazioni e confische varie sui beni posseduti.
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
02/02/2008 20:25
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 482
Registrato il: 10/05/2007
Utente Senior
OFFLINE
a proposito della questione immagini statue, mi piacerebbe conoscere cosa intendano i tdg col termine ADORAZIONE;

si può dire che adoro qualcosa o qualcuno per il solo fatto che mi inchino o mi prostro? o per il fatto che rivolgo preghiere a questa persona o cosa? o tutt'e due le cose insieme (prostrazione + preghiera) denota automaticamente l'adorazione?

non è l'adorazione un fatto innanzitutto interiore, che poi naturalmente si esprime anche esteriormente ?

se vedo un uomo prostrato davanti ad un altro ne devo per forza dedurre che lo stia adorando?







"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



02/02/2008 21:49
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 33
Registrato il: 10/01/2008
Utente Junior
OFFLINE
Re:
DA "Perspicacia nello studio delle scritture" pag.66,67 Vol 1 (edito dai tdg)

Il verbo Greco Proskinèo corrisponde esattamente all’ebraico Hishtachawàh, poiché entrambi esprimono il pensiero di rendere omaggio e, a volte adorazione. Il verbo Proskinèo è usato a proposito di uno schiavo che rende omaggio un re (Mt 18:26) e anche dell’atto in cambio del quale Satana offrì a Gesù tutti i regni del mondo e la sua gloria. (Mt 4:8,9) Se avesse reso omaggio al Diavolo, Gesù avrebbe indicato in tal modo di sottomettersi a Satana e ne sarebbe diventato il servitore. Ma Gesù rifiutò dicendo “Va via, Satana! Poiché è scritto: ‘devi adorare (forma del gr. Proskinèo o, nel brano di Deuteronomio che Gesù citava dell’ebr. Hishtachawàh) Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio (forma del gr. Latrèu o dell’ebr. ‘avàdh)’ ”.
......
Il verbo sèbomai (Mt15:9; Mr7:7; At18:7; 19:27)e l'affine verbo sebàzomai (Ro 1:25) significano "riverire; venerare; adorare". Oggetti di adorazione o devozione sono indicati dal sostantivo sèbasma.(At 17:23; 2Ts2:4).



DA "Ragioniamo facendo uso delle scritture" pag. 183,184 (edito dai tdg)


IMMAGINI

Definizione: Solitamente rappresentazioni visibili di persone o cose. Un'immagine cui si presti un culto è un idolo. Spesso quelli che compiono atti di adorazione davanti a immagini dicono che in realtà la loro adorazione è rivolta all'essere spirituale rappresentato dall'immagine. L'uso di immagini a questo scopo è comune a molte religioni non cristiane. Circa la pratica cattolica un'enciclopedia dice: "Dato che il culto reso a un'immagine va alla persona che ne è rappresentata e ricade su di essa, lo stesso tipo di culto che spetta alla persona può essere reso all'immagine che la rappresenta". (New Chatolic Encyclopedia, 1967, Vol. VII, p. 372)

Si possono usare le immagini come semplice ausilio per adorare Dio?

Giov. 4:2324, CEI: "I veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perchè il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità." (Chi si serve delle immagini come ausilio per l'adorazione non sta adorando Dio "in spirito", perchè ha bisogno di qualcosa che si veda con gli occhi fisici).


Spero risulti chiaro:

"si può dire che adoro qualcosa o qualcuno per il solo fatto che mi inchino o mi prostro? o per il fatto che rivolgo preghiere a questa persona o cosa? o tutt'e due le cose insieme (prostrazione + preghiera) denota automaticamente l'adorazione?"


SI

"non è l'adorazione un fatto innanzitutto interiore, che poi naturalmente si esprime anche esteriormente ?"


NO

"se vedo un uomo prostrato davanti ad un altro ne devo per forza dedurre che lo stia adorando?"


SI, se si rivolge a questo in tal modo per offrirgli "venerazione".





Mari

*****************************
[Modificato da Maribella77 02/02/2008 21:55]
Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi
02/02/2008 22:50
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 173
Registrato il: 02/09/2006
Utente Junior
OFFLINE
DIO PROIBISCE TUTTE LE IMMAGINI? ( di P. Blandini)
LA CHIESA CATTOLICA INSEGNA AD ADORARE LE IMMAGINI? I CATTOLICI SONO IDOLATRI?
NELLA CHIESA CATTOLICA VI SONO IDOLI?
LE IMMAGINI NELLA SCRITTURA
e leggendo continuavo a pensare come mai gli Evangelici-Pentecostali non osservassero questo statuto cosi bene osservato dalla Chiesa Cattolica. C'e qualcosa che non quadra. Se non fosse per il fatto delle immagini, quasi quasi crederei che l'organizzazione di Dio e la Chiesa Cattolica.
Non ho mai abdicato alla fede cattolica, ma l'avevo messa in soffitta proprio per poter studiare meglio dal di dentro l'anima, degli Evangelici. Ma piu’ studiavo e ridiventavo cattolico.
e leggendo mi chiedevo come mai i cattolici adorassero dei pezzi di legno, immagini che Dio aveva proibito. E raccolsi tutti i passi biblici che parlano di immagini. Mi imbattei in (Esodo 20:3-6) dove si diceva:
"Non avrai altro Dio fuori che me. Non ti devi fare nessuna scultura, ne immagine delle cose che splendono su nel cielo, o sulla terra, o nelle acque sotto la terra. Non adorare tali cose, ne servir loro, perchè io,il Signore Dio tuo, sono un Dio geloso ..."
...e pensavo tra me: vedi, qui la Chiesa Cattolica sbaglia; ha fatto e continua a fare un mucchio di immagini e sculture. Cosi va contro il comandamento di Dio.
…stavo ancora un po' piu’ avanti di (Esodo 24:4) e trovo:
" E Mose scrisse tutte quante le parole del Signore; e levatosi al mattino alzo’, appie del monte un altare e 12 monumenti per le dodici tribU’ d' Israele..."
Dissi: "avro’ letto male". Rileggo. No,è vero, ho letto bene. Mose alzo’ 12 monumenti; ma i monumenti non sono sculture? Non sono immagini di cose che sono sulla terra? Ma Dio non le aveva proibite? Qui ci sono cose che non quadrano. "Andiamo avanti, forse trovero’ la spiegazione a questa eccezione". Arrivo, sempre in (Esodo 25:18) dove trovo: "Farai anche due cherubini d' oro lavorati al martello dall' una e dall' altra parte del propiziatorio"
E commentai. E questi, non sono sculture di cose che splendono su nel cielo? Credetemi, a questo punto cominciai a non capirci Fui tentato di abbandonare tutto pensando che un libro che si contraddiceva non poteva essere parola di Dio, ma una voce dentro mi disse: "Va' avanti, va' avanti, capirai.
…e continuando a leggere trovai:
- (Esodo 26:1)
(Farai poi il Tabernacolo di dieci teli; saranno di puro lino ritorto, di filo violaceo, di porpora e di scarlatto con cherubini, lavorati a ricamo.)
Dico a me stesso: "qui si parla di immagini lavorate a mano".
- (Numeri 21:8-9)
(Allora il Signore disse a Mose: "Fatti un serpente e mettilo sopra un' antenna. Chiunque sara’ morso e lo guardera’ restea’-in vita)
- (Deuteronomio 27:4)
(Quando adunque avete passato il Giordano, alzate le pietre, ch'io oggi vi dico, sul monte Hebel e intonacatele con la calcine)
-(1 Re 6:1)
(L' anno 480 dopo l'uscita del figlio d' Israele dall'Egitto e quarto del Regno di Salomone sopra Israele, nel mese di Ziv, che e secondo dell' anno, si comincio’ a costruire il Tempio del Signore...)
- (1 Re 6:23-29)
(Nei Santuario fece due cherubini di legno di ulivo, alti dieci cubiti ciascuno ...) -(1 Re 6:27)
(Salomone mise i cherubini nella parte piu’riposta del tempio)
- (1 Re 6:29)
(Avro’ tutte le pareti del tempio, all' intorno di rilievi e di intagli, e nel Santo dei Santi ,facendovi scolpire cherubini, palme e ghirlande di fiori. Ricopri d' oro anche il pavimento del tempio, sia nel Santuario che nel Santo ...) : consiglio di leggere tutto il capitolo. - (1 Re 7:25-29)
(II mare posava sopra i dodici buoi; tre guardavano a nord, tre ad overt, tre ad est, tre a sud; e pel fatto che poggiava sopra di essi, le loro parti posteriori restavano nascosti verso l'interno
... I pannelli collocate fra i telai portavano scolpite figure di leoni, di buoi e ghirlande a festoni)
- (1 RE 7:43-44)
(I dieci carrelli, i dieci bacini sue carrelli,il mare unico di bronco e i dodici buoi che lo sostenevano ...)
arrivo ad (1 RE 9:3) dove si dice:
(... ho santificato questo tempio [compreso sculture e immagini che splendono nel cielo, nella terra e nelle acque ) da te costruito, e vi ho collocato il mio nome in perpetuo; i miei occhi e il mio cuore saranno nella mia Casa per sempre)..
A questo punto, pensando alle immagini di cose di cielo, terra e mare scolpite nel tempio, ho trattenuto il respiro ed ho tirato le mie conclusioni. La Bibbia non vieta le immagini ma le impone. Gli Evangelici pentecostali, mi hanno imbrogliato per 15 anni. Anche mia moglie riconosce l' imbroglio. Dio non ha proibito tutti i tipi di immagini e sculture, ma solo un certo tipo, quelle rivolte ad altri dei, come Baal Giove, Nettuno, Sole ecc. La proibizione si riferiva solo a questo tipo di sculture.
Sono arrivato a questa conclusione, proprio rileggendo attentamente parecchi passi riguardanti le immagini. Ritorniamo ai versetti: citati, (ESODO 20:3-6) e troveremo come il comandamento di non fare immagini si riferisce ai falsi dei, agli dei che uno adora mettendo da parte Yahweh il vero Dio, il Dio di Israele, commettendo adulterio spirituale, idolatria. Ecco perchè Yahweh si dice Dio Geloso, anzi dice che il suo nome è Geloso, proprio per far capire che per l'Israelita non ci deve essere altro Dio che Yahweh.
E pensavo: non mi risulta che nella Chiesa Cattolica ci siano altri dei, che i cattolici abbiano odio per il vero Dio. Essi dicono che il vero Dio e Yahweh anche se lo chiamano Padre dopo le istruzioni di Gesu’ Cristo che hanno messo un forte accento sulla paternitA’’di Dio. I cattolici amano Dio, amano e adorano Gesu’ Cristo perche’ lo dicono figlio naturale eterno e onnipotente del Padre che con lo Spirito Santo sono Yahweh. Studiero’ piu’ a fondo questo problema, ma fintanto che dicono di adorare solo l'unico Dio, non adorano falsi dei.
Ma, dicevo i cattolici vengono accusati di adorazione di Maria e dei Santi, ma questi per loro non sono dei, ma semplici amici piu’ o meno importanti di Dio.
...a questo punto, mentre rimuginavo tra me e me queste cose, mi si affaccio’ all'orecchio, una domanda: come farai a dimostrare ai soliti pentecostali che e’ proibita l'adorazione dei soli falsi dei e quindi le immagini dei soli falsi dei?, Facile! Mostrando un infinitA’ di passi nei quali si ribadisce chiaramente sempre lo stesso pensiero. Ecco degli esempi:
DEUTERONOMIO 4:7
(Qual nazione infatti, per quanto grande, ha i suoi dei cosi vicini come il Signore, Iddio nostro,è vicino a noi ogni volta che invochiamo?)
DEUTERONOMIO 7:9-5
(..certamente serviranno altri dei e lira di Dio divampera’ contro di voi... dovete abbattere i loro altari, e dovete ,spezzare le loro colonne sacre e dovete bruciare col fuoco le loro immagini scolpite..)
DEUTERONOMIO 7:25-26
(Devi bruciare nel fuoco le immagini scolpite dei loro dei)
DEUTERONOMIO 12:30
(guardati bene dal lasciarti ingannare seguendo il loro esempio, dopo che saranno distrutte davanti a te e dal cercare i loro dei dicendo: Queste nazioni come servivano i loro dei? Voglio fare cosi’anche io)
DEUTERONOMIO 29:16-17
(avete visto i loro abomini e gli idoli di legno, di pietra, d' argento e d' oro, che sono presso di loro. Non vi sia tra voi uomo o donna o famiglia o tribu’ che volga oggi il cuore lungi dal Signore nostro Dio, per andare a servire gli dei di quelle nazioni....)
DEUTERONOMIO 30:17
(Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti altri dei e a servirli,)
DEUTERONOMIO 31:16
(II Signore disse a Mosê: " Ecco stai per addormentarti con i tuoi padri; questo popolo si alzera’ e si prostituira’ con gli dei stranieri del paese nel quale sta per entrare; mi abbandonera’ e spezzera’ l'alleanza che io ho stabilita con lui.)
DEUTERONOMIO 31:18
(loc, in quel giorno, nascondero’ il volto a causa di tutto il male che avranno fatto rivolgendosi ad altri dei.)
DEUTERONOMIO 31:20
(..e poi si sara’ rivolto ad altri dei per servirli e mi avra’disprezzato e spezzato la mia alleanza,)
Questi dei stranieri che il popolo eletto adorava abbandonando Yahweh sono Baal. vedi (GEREMIA 11:12-17).
...a questo punto credevo di aver trovato materiale a sufficienza e chiaro per dire: Dio proibisce solo le immagini elevate a falsi dei, non immagini elevate a Lui. E qui senza volerlo, mi imbattei in versetti davvero rivelatori. Siamo a DEUTERONOMIO 12:2-4 dove si dice:
(Distruggerete completamente tutti i luoghi, dove le nazioni che state per scacciare servono i loro dei: sugli alti monti, sui colli e sotto ogni albero verde. Demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco le statue dei loro dei e cancellerete il loro nome da quei luoghi.
Non cosi’ farete rispetto al Signore vostro Dio ma lo cercherete nella sua dimora, nel luogo cheil Signore vostro Dio avra’ scelto fra tutte le vostre tribu’ per stabilirvi il suo nome: andrete.la presenterete i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, quello che le vostre mani avranno prelevato, le vostre offerte votive e le vostre offerte volontarie e i primogeniti del vostro bestiame grosso e minuto, mangerete davanti al Signore vostro Dio e gioirete voi e le vostre famiglie di tutto ciO’ a cui avreste posto mano e in cui il Signore vostro Dio vi avra’ benedetti.)
Dissi a me stesso CAPITO? Dio comanda i templi, le statue e le immagini che lo riguardano GIUDICI, 18:31:
(Essi misero in onore per proprio usoe la statua scolpita che Mica aveva fatta,finche la Casa di Dio rimase a Silo.)
Cioe’ misero la statua scolpita in onore nella Casa di Dio a Silo assieme all'Arca
1 SAMUELE 4:4: (il popolo mandO subito a Silo a prelevare l' Arca di Dio degli Eserciti che siede sui cherubini...)
Le statue e le immagini dei Santi e di Maria sono del Signore nostro Dio; non sono dei stranieri, di demoni o idoli. Sono immagini e statue di persone che hanno amato e servito Dio.

PS:è un copia e incolla di P. Blandini .



x
02/02/2008 23:05
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 174
Registrato il: 02/09/2006
Utente Junior
OFFLINE
PROSKYNèO
Come mai il verbo proskynèo ,quando è riferito al Padre,a satana e agli idoli,i TdG lo traducono" ADORARE"; quando è riferito a Cristo lo traducono " rendere omaggio"?
x
02/02/2008 23:28
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 34
Registrato il: 10/01/2008
Utente Junior
OFFLINE
Re: PROSKYNèO
zofim, 02/02/2008 23.05:

Come mai il verbo proskynèo ,quando è riferito al Padre,a satana e agli idoli,i TdG lo traducono" ADORARE"; quando è riferito a Cristo lo traducono " rendere omaggio"?




Hehehe... non indaghiamo .. [SM=g27820]
Scherzo ovviamente, probabilmente fanno ricorso al fatto che le parole in Greco esprimono un concetto e non sono "letteralmente" traducibili in italiano, per cui a seconda della persona a cui ci si riferisce e del contesto questa viene tradotta "su misura".


Mari
[Modificato da Maribella77 02/02/2008 23:31]
Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi
02/02/2008 23:34
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 483
Registrato il: 10/05/2007
Utente Senior
OFFLINE
in realtà il CD sa bene che prostrarsi (anche con la faccia a terra) a volte significa "rendere omaggio" a volte "adorare".

il gesto in ambedue i casi è identico, cosa cambia allora?

semplicemente l'atteggiamento interiore;

se mi prostro a terra davanti ad una persona, convinto che colui che mi sta davanti è il mio dio, colui dal quale mi proviene la salvezza ed ogni soccorso, beh questa è adorazione.

se prostrandomi, lo faccio col intento di fare un atto di rispetto e di sottomissione, cosciente di avere dinanzi a me un fratello e non un dio, questo è rendere omaggio (o venerazione).

la differenza tra adorare e venerare (o rendere omaggio) è perciò un atteggimento interiore, tutto qui.






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



02/02/2008 23:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 14
Registrato il: 20/01/2008
Utente Junior
OFFLINE
Re: Re:
Maribella77, 02/02/2008 21.49:

DA "Perspicacia nello studio delle scritture" pag.66,67 Vol 1 (edito dai tdg)

Il verbo Greco Proskinèo corrisponde esattamente all’ebraico Hishtachawàh, poiché entrambi esprimono il pensiero di rendere omaggio e, a volte adorazione. Il verbo Proskinèo è usato a proposito di uno schiavo che rende omaggio un re (Mt 18:26) e anche dell’atto in cambio del quale Satana offrì a Gesù tutti i regni del mondo e la sua gloria. (Mt 4:8,9) Se avesse reso omaggio al Diavolo, Gesù avrebbe indicato in tal modo di sottomettersi a Satana e ne sarebbe diventato il servitore. Ma Gesù rifiutò dicendo “Va via, Satana! Poiché è scritto: ‘devi adorare (forma del gr. Proskinèo o, nel brano di Deuteronomio che Gesù citava dell’ebr. Hishtachawàh) Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio (forma del gr. Latrèu o dell’ebr. ‘avàdh)’ ”.
......
Il verbo sèbomai (Mt15:9; Mr7:7; At18:7; 19:27)e l'affine verbo sebàzomai (Ro 1:25) significano "riverire; venerare; adorare". Oggetti di adorazione o devozione sono indicati dal sostantivo sèbasma.(At 17:23; 2Ts2:4).



DA "Ragioniamo facendo uso delle scritture" pag. 183,184 (edito dai tdg)


IMMAGINI

Definizione: Solitamente rappresentazioni visibili di persone o cose. Un'immagine cui si presti un culto è un idolo. Spesso quelli che compiono atti di adorazione davanti a immagini dicono che in realtà la loro adorazione è rivolta all'essere spirituale rappresentato dall'immagine. L'uso di immagini a questo scopo è comune a molte religioni non cristiane. Circa la pratica cattolica un'enciclopedia dice: "Dato che il culto reso a un'immagine va alla persona che ne è rappresentata e ricade su di essa, lo stesso tipo di culto che spetta alla persona può essere reso all'immagine che la rappresenta". (New Chatolic Encyclopedia, 1967, Vol. VII, p. 372)

Si possono usare le immagini come semplice ausilio per adorare Dio?

Giov. 4:2324, CEI: "I veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perchè il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità." (Chi si serve delle immagini come ausilio per l'adorazione non sta adorando Dio "in spirito", perchè ha bisogno di qualcosa che si veda con gli occhi fisici).


Spero risulti chiaro:

"si può dire che adoro qualcosa o qualcuno per il solo fatto che mi inchino o mi prostro? o per il fatto che rivolgo preghiere a questa persona o cosa? o tutt'e due le cose insieme (prostrazione + preghiera) denota automaticamente l'adorazione?"


SI

"non è l'adorazione un fatto innanzitutto interiore, che poi naturalmente si esprime anche esteriormente ?"


NO

"se vedo un uomo prostrato davanti ad un altro ne devo per forza dedurre che lo stia adorando?"


SI, se si rivolge a questo in tal modo per offrirgli "venerazione".





Mari

*****************************


dire che quando una persona si inginocchia,vuol significare che stà in adorazione,mi sembra un po esagerato.Quando faccio un esempio mi inginocchiassi davanti al papa,lo farei per rispetto,e non per "venerazione o adorazione".Quando vado in chiesa,mi inginocchio,e non sempre sono in adorazione,ma molte volte sono in preghiera.Se come ha detto Gesù,quando prego vado nella mia camera,e magari mi metto in ginocchio,stò pregando forse i soffitti?Cosa significa inginocchiarsi?Cosa vuol dire pregare in Spirito?Inginocchiarsi vuol dire considerare una persona e non altro superiore a sè,e non neccessariamente vuol dire adorare.Come posso essere una persona spirituale se non sò riconoscere dov'è lo Spirito?Un santo è quello che è perchè ha in se il dono dello Spirito,e se ha il dono dello Spirito e aiuta le persone ad avvicinarsi a Dio e a salvare delle anime,come dovrei considerarlo?I santi sono i veri imitatori di Cristo,perchè donano la loro vita a Dio e al prossimo.E saperli riconoscere non è altro che riconoscere lo Spirito di Dio stesso,per poi cercare di imitarne il loro esempio che è pur sempre l'esempio di Cristo.Quando mi inginocchio,perchè chiedo una intercessione stò pregando e non stò affatto adorando.Per quale motivo lo faccio se non perchè in lui ho riconosciuto il dono dello Spirito e lo Spirito non può tornare che da dove è venuto.Giovanni nel suo famoso prologo dice e ci dà un'indicazione:Gv 1,11-13:"A quanti però l'hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio:a quelli che credono nel suo nome,i quali non da sangue,ne da volere di carne,nè da volere di uomo,ma da Dio sono stati generati".Cioè ciò che sono,lo sono perchè sono dono di Dio.

02/02/2008 23:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 5.913
Registrato il: 08/07/2004
Utente Master
OFFLINE
Inginocchiarsi non vuol dire adorare… secondo i ragionamento dei TdG tutti gli inglesi, che si inginocchiano davanti alla loro regina, la credono una dea?
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
03/02/2008 00:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 36
Registrato il: 10/01/2008
Utente Junior
OFFLINE
Re:
Polymetis, 02/02/2008 23.52:

Inginocchiarsi non vuol dire adorare… secondo i ragionamento dei TdG tutti gli inglesi, che si inginocchiano davanti alla loro regina, la credono una dea?



Per i tdg SI .. :-)

Mari

Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi
03/02/2008 00:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 484
Registrato il: 10/05/2007
Utente Senior
OFFLINE
1Re 1:31 Betsabea si inginocchiò con la faccia a terra, si prostrò davanti al re dicendo: «Viva il mio signore, il re Davide, per sempre!».

betsabea si prostra e loda il re, una idolatra?


2Samuele 14:22 Ioab si gettò con la faccia a terra, si prostrò, benedisse il re e disse: «Oggi il tuo servo sa di aver trovato grazia ai tuoi occhi, re mio signore, poiché il re ha fatto quello che il suo servo gli ha chiesto».

Ioab si prostra e benedice il re, idolatria?


2Samuele 16:4 Il re disse a Zibà: «Quanto appartiene a Merib-Bàal è tuo». Zibà rispose: «Mi prostro! Possa io trovar grazia ai tuoi occhi, re mio signore!».

prostrazione
e preghiera; sono sempre atti di adorazione?

se è vero come è vero che prostrarsi e pregare non indica automaticamente un atto di adorazione, si capisce che la differenza sta nella persona che si prostra; come considera essa la persona verso cui rivolge il suo prostrarsi e la sua preghiera? lo considera dio? allora è idolatria.
lo considera una persona eminente? allora è venerazione (rendere omaggio)


[Modificato da predestinato74 03/02/2008 00:54]






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



03/02/2008 08:57
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 175
Registrato il: 02/09/2006
Utente Junior
OFFLINE
PROSKYNèO
Come mai il verbo PROSKYNèO nella TNM dei TdG ed Ita del 1967 viene tradotto "ADORARE" in Eb 1,6 ? (riferito a Gesu')
x
03/02/2008 10:47
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 21
Registrato il: 03/01/2008
Utente Junior
OFFLINE
Ma il regalare oro o oggetti di vario genere, tipo e valore non è considerato un atto di adorazione quando viene rivolto ad un essere inanimato come una statua? Intendo, come mai si "usa" donare oggetti preziosi ad una statua che non può traerne profitto non tanto economico ma quanto emotivo? A mio avviso è un pochino come nutrire le statuine col latte come fa una certa cultura di cui non ricordo il nome, la cosa non ha senso.

[SM=x570907]
[Modificato da (Lot) 03/02/2008 10:47]
(Luca 12:2) "Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto."
03/02/2008 10:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 485
Registrato il: 10/05/2007
Utente Senior
OFFLINE
Re: PROSKYNèO
zofim, 03/02/2008 8.57:

Come mai il verbo PROSKYNèO nella TNM dei TdG ed Ita del 1967 viene tradotto "ADORARE" in Eb 1,6 ? (riferito a Gesu')




una piccola svista degli esperti linguisti della WT? [SM=x570867]

ma poi l'hanno corretta alla luce della loro tradizione secondo cui Cristo non può essere adorato.


Ebrei 1:6 E di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice:
Lo adorino tutti gli angeli di Dio.


la cosa assurda è che quel passo è una citazione dell'AT e precisamente dei Salmi in cui si dice:


Salmi 96:7 Siano confusi tutti gli adoratori di statue
e chi si gloria dei propri idoli.
Si prostrino a lui tutti gli dèi!

dove prostrare aveva ovviamente senso di ADORAZIONE








"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



03/02/2008 11:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 486
Registrato il: 10/05/2007
Utente Senior
OFFLINE
Re:
(Lot), 03/02/2008 10.47:

Ma il regalare oro o oggetti di vario genere, tipo e valore non è considerato un atto di adorazione quando viene rivolto ad un essere inanimato come una statua? Intendo, come mai si "usa" donare oggetti preziosi ad una statua che non può traerne profitto non tanto economico ma quanto emotivo? A mio avviso è un pochino come nutrire le statuine col latte come fa una certa cultura di cui non ricordo il nome, la cosa non ha senso.

[SM=x570907]



il bello è proprio questo, caro Lot, un gesto identico fatto da diverse persone, può avere un significato diverso da persona a persona.

Nonna Ginepra può offrire una catenina d'oro alla statua come ringraziamento per la grazia ottenuta dall'intercessione del santo rappresentato dalla statua o anche come sacrificio volontario (il rinunciare a qualcosa che vale molto) per accompagnare la preghiera;
la preghiera accompagnata dal sacrificio volontario (come un digiuno) ha un valore immenso per Dio, in quanto l'atto del sacrificio è un vero e proprio atto di fede nella potenza di Dio.

oltre a Nonna Ginepra può esserci il caso di Zia Luciferina che offre della cose di volre credendo in cuor suo che la grazia derivi dalla statua in sè, non rendendosi conto che la statua è solo una rappresentazione, in questo caso bisognerebbe dire a zia Luciferina che il santo rappresentato non è la statua, ma sono casi rari, quale persona anche la più ignorante non sa che i santi sono in paradiso con Dio?

i casi più frequenti di idolatria al giorno d'oggi sono coloro che portano con sè i cosìddetti PORTAFORTUNA, o AMULETI, o CORNETTI, questi sono veri e propri casi di idolatria in quanto chi porta con sè tali oggetti crede che sia l'oggetto ad avere delle proprietà magiche, dei poteri benefici, si tratta di SUPERSTIZIONE che cozza direttamente contro il primo comandamento e il Catechismo della Chiesa Cattolica ne parla chiaramente. Confidare nelle cose anzichè in Dio è idolatria.

altre forme di idolatria sono la divinizzazione del potere, della razza, dello Stato, del denaro, del piacere ecc ecc ecc.

il culto dei santi altro non è che la pratica dell'intercessione fraterna essendo i cristiani innestati in Cristo, siamo gli uni in comunione con gli altri (comunione dei santi), grazie a tale comunione la preghiera fatta da uno può favorire un altro fratello nella fede, i fratelli già in cielo davanti a Dio possono pregare per i fratelli ancora sulla terra.
[Modificato da predestinato74 03/02/2008 11:13]






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



03/02/2008 11:17
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 23
Registrato il: 03/01/2008
Utente Junior
OFFLINE
Grazie predestinato, un'ottima spiegazione. Dimmi, ancora, il giocare alle lotterie, come ritengono i testimoni di geova è "spiritualmente" sano? Infondo, come le persone superstiziose che si affidano a cornetti e cose del genere, non fanno affidamento alla fortuna e deprecano la sfortuna? Forse credo di stare espandendo l'argomento "adorazione" un po troppo e come al solito vado su altri argomenti.

I apologize.

I miei auspici e auguri.

[SM=x570907]
(Luca 12:2) "Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto."
03/02/2008 11:59
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 487
Registrato il: 10/05/2007
Utente Senior
OFFLINE
Re:
(Lot), 03/02/2008 11.17:

Grazie predestinato, un'ottima spiegazione. Dimmi, ancora, il giocare alle lotterie, come ritengono i testimoni di geova è "spiritualmente" sano? Infondo, come le persone superstiziose che si affidano a cornetti e cose del genere, non fanno affidamento alla fortuna e deprecano la sfortuna? Forse credo di stare espandendo l'argomento "adorazione" un po troppo e come al solito vado su altri argomenti.

I apologize.

I miei auspici e auguri.

[SM=x570907]




pensa come sarebbe la vita se dovessimo eliminare dal nostro orizzonte tutto ciò che potrebbe divenire un pericolo spirituale.

finiremmo nel proibizionismo più cieco;

niente alcool (neanche in piccole dosi, potrebbe corromperci e portarci al vizio),
niente soldi (potrebbe deviarci e farci divenire degli avidi che cercano solo di arricchirsi)
niente posti di responsabilita (si sa il potere potrebbe corromperci)
tutte le donne devono usare il burka (si sa la vista anche solo di un bel viso di donna potrebbe inclinarci al tradimento e alla lussuria)
niente gioco, (potremmo cadere nel vizio)

e perchè no?

niente statue e immagini (potremmo scambiare le statue per dèi e cadere nell'idolatria)

insomma elimina dalla vita umana tutto ciò che potrebbe indurci in tentazione, che divverrebbe la vita? meglio non esistere a questo punto.

no, la ricetta sta non nell'eliminare tutto ciò che potrebbe costituire un pericolo per la vita spirituale, ma nell'acquisire innanzitutto noi stessi la libertà interiore

quella libertà per cui non divento schiavo delle cose, ma padrone.
Re degli elementi e non schiavo di essi.

ma si tratta di un esercizio quotidiano oltre che di chieder l'aiuto di Dio.

grazie a questa libertà interiore, posso benissimo essere il presidente del mondo, senza per questo cadere nell'idolatria del potere.

posso essere il più ricco del mondo, senza per questo essere schiavo del denaro

posso bere, giocare senza esserne schiavo.

sta tutto nell'usare le cose nella giusta misura, non nell'eliminarle
[Modificato da predestinato74 03/02/2008 12:01]






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



03/02/2008 12:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 15
Registrato il: 20/01/2008
Utente Junior
OFFLINE
Re: Re:
[SM=x570923] [SM=x570923]
predestinato74, 03/02/2008 11.59:




pensa come sarebbe la vita se dovessimo eliminare dal nostro orizzonte tutto ciò che potrebbe divenire un pericolo spirituale.

finiremmo nel proibizionismo più cieco;

niente alcool (neanche in piccole dosi, potrebbe corromperci e portarci al vizio),
niente soldi (potrebbe deviarci e farci divenire degli avidi che cercano solo di arricchirsi)
niente posti di responsabilita (si sa il potere potrebbe corromperci)
tutte le donne devono usare il burka (si sa la vista anche solo di un bel viso di donna potrebbe inclinarci al tradimento e alla lussuria)
niente gioco, (potremmo cadere nel vizio)

e perchè no?

niente statue e immagini (potremmo scambiare le statue per dèi e cadere nell'idolatria)

insomma elimina dalla vita umana tutto ciò che potrebbe indurci in tentazione, che divverrebbe la vita? meglio non esistere a questo punto.

no, la ricetta sta non nell'eliminare tutto ciò che potrebbe costituire un pericolo per la vita spirituale, ma nell'acquisire innanzitutto noi stessi la libertà interiore

quella libertà per cui non divento schiavo delle cose, ma padrone.
Re degli elementi e non schiavo di essi.

ma si tratta di un esercizio quotidiano oltre che di chieder l'aiuto di Dio.

grazie a questa libertà interiore, posso benissimo essere il presidente del mondo, senza per questo cadere nell'idolatria del potere.

posso essere il più ricco del mondo, senza per questo essere schiavo del denaro

posso bere, giocare senza esserne schiavo.

sta tutto nell'usare le cose nella giusta misura, non nell'eliminarle



quoto quello che hai detto,l'importante non è essere ricchi,potenti ecc.ecc.,ma usare tutto con semplicità,senza abbusare e senza divenirne schiavi. Vi saluto in Cristo Signore.
Ciao Filippo
03/02/2008 13:20
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 488
Registrato il: 10/05/2007
Utente Senior
OFFLINE
il problema è che questo discorso vale in linea di principio, purtroppo viviamo in un mondo profondamente "malato" e schiavo degli elementi.

se il proibizionismo assoluto è una estremizzazione, mi e vi domando; chi ha responsabilità sociali non deve fare assolutamente niente? o ha il dovere comunque (come un genitore) di educare il popolo?

se il proibizionismo assoluto è sbagliato, l'altro estremo, ovvero la libertà assoluta non è sbagliato pure quello?

esempio semplice (adesso riceverò insulti e sarò tacciato di essere un bacchettone, ma non mi importa):

viviamo in una società sessuomane (spero sia il termine giusto);

è giusto il costume di andare in giro semi-nudi? ci si lamenta (da parte delle donne) che i maschi pensano solo "a quello", ma le donne mica ci aiutano andando in giro più nude che vestite [SM=x570867]

chi detiene delle responsabilità, salvaguardando la libertà dell'inidviduo, non potrebbe almeno educarlo? potrebbe attraverso i mezzi di informazione proporre (non imporre attraverso le leggi), un costume che tenga un pochino più conto della debolezza di noi maschietti?

e così per altre cose, sbagliato è il proibizionismo, ma è giusta la libertà assoluta che non tenga conto della debolezza umana?

questa la mia provocazione

prego; insultatemi pure [SM=x570867]
[Modificato da predestinato74 03/02/2008 13:23]






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



03/02/2008 14:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 29
Registrato il: 03/01/2008
Utente Junior
OFFLINE
Insulti? io personalmente [SM=x570923] ciò che dici.
Anzi, a mio parere, non è giusto nessun tipo di estremismo. Non approvo nessun tipo di anarchia e tantomeno nessuna dittatura. E' giusto cercare e riuscire ad applicare qualcosa che vada in contro a tutti e due i punti. Ovviamente tante belle parole; la politica oggi, per esempio, mica vuole far star bene il popolo ^^. Perdono il loro tempo a prendersi a spallate (e facendo cadere governi) e a pesci in faccia rendendo manifesti i "problemi" di quel tipo di governo anzichè sedersi a un tavolo a evidenziare i "punti in comune". Che guazzabuglio ragazzi...

[SM=x570907]
(Luca 12:2) "Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto."
03/02/2008 14:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 490
Registrato il: 10/05/2007
Utente Senior
OFFLINE
Re:
(Lot), 03/02/2008 14.29:

Insulti? io personalmente [SM=x570923] ciò che dici.
Anzi, a mio parere, non è giusto nessun tipo di estremismo. Non approvo nessun tipo di anarchia e tantomeno nessuna dittatura. E' giusto cercare e riuscire ad applicare qualcosa che vada in contro a tutti e due i punti. Ovviamente tante belle parole; la politica oggi, per esempio, mica vuole far star bene il popolo ^^. Perdono il loro tempo a prendersi a spallate (e facendo cadere governi) e a pesci in faccia rendendo manifesti i "problemi" di quel tipo di governo anzichè sedersi a un tavolo a evidenziare i "punti in comune". Che guazzabuglio ragazzi...

[SM=x570907]




anche in questo caso credo la verità sia nel mezzo.

ovvero, non è tutta colpa dei politici;

è un classico caso di circolo vizioso;

il popolo (noi) abbiamo l'utopica pretesa di avere tutto e subito, ci scegliamo un politico o un partito nella speranza che in una legislatura di 5 anni (quando va bene) possano risolvere i problemi del paese. quando il popolo si accorge che ciò non si riesce a farlo (del resto 5 anni sono pochi), che fa? si sceglie un'altro politico o un altro partito.

i politici sapendo questo che fanno? promettono un sacco di belle favole (altrimenti chi li voterebbe?) lavoro per tutti, meno tasse, più giusizia, felicità per ogni uomo,ma poi, non riescono a mantenere ciò che promettono.

ma qui siamo ampiamente OT

[SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867]






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:31. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com