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Buona fede o che cosa?

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2008 21:39
10/01/2008 15:39
 
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Quando si legge nel forum di come si comportano alcuni tdg nei riguardi di altri,
spesso per giustificarli diciamo che “sono in buona fede” sia perché anche noi siamo stati (x chi è stato) tdg o perché abbiamo parenti e amici che ancora lo sono( tengo a precisare che in famiglia ha un foltissima parentela tdg ma con quanto scritto non l'ho espressamente con loro,ma ci sono in mezzo anche loro) . A me sinceramente tutto questo non va più assolutamente giù .Non ci stò. Può darsi che sia ipercritico oppure che quanto leggo mi tocca personalmente o altro, ma questo politically correct mi sta stretto e non mi stà più bene.
Come vogliamo chiamare un figlio che disconosce i genitori'?
Oppure un genitore che non mangia col figlio perché è dissassociato'?
Oppure un figlio che si sposa e al matrimonio non invita i genitori perché dissociati.
Perché con questi non vuole averci a che fare, ma che quando papà scuce i soldi per farlo sposare se li mette tranquillamente intasca?
Come vogliamo chiamare il deserto che viene fatto intorno a un dissasociato/dissociato?
Che quando ti passa per strada dopo venti o più anni di amicizia attraversano il marciapiede per non salutarti e quando non può far a meno di averti davanti perchè altrimenti ti devono passare sopra si comporta come se non ci fossi?
Perché vogliamo continuare a giustificare questi comportamenti come se fossero comportamenti di persone tutte in buona fede?
Non mi si venga a dire che questa è la direttiva che si seguire allora per assurdo bisognerebbe chiedere scusa agli aguzzini che lo fanno perché seguono una direttiva(ho detto per assurdo,sia chiaro)
E' possibile che non vogliano capire il male che fanno,è possibile che non si riesca a capire che questo semina odio e rancore invece che amore e pace?
Perché se una persona muore questi, da morto riceve l'ostracismo dei suoi ex compagni di fede?
Per favore non chiamiamola buona fede ma col suo nome CRUDELTA'.
Vorrei dire altre cose ,ma gli ultimi messaggi che ho letto, mi hanno profondamente turbato e per il momento mi astengo da altri commenti.
Con affetto.
Power max
10/01/2008 16:04
 
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Per te un tdg che è disposto a morire per non accettare una trasfusione di sangue salvavita è in buona fede o no?
Oppure quello che va in prigione per non fare il servizio militare, o quello che è disposto a prenderle e magari essere ucciso per non farsi la tessera del partito?

Non credo ci sia differenza con il tdg che non ti saluta perchè sei disassociato.
Non dimentichiamo inoltre che la maggioranza di noi, quando era tdg, non salutava i disassociati come tutti i tdg. Quindi in realtà dovrebbero capire perchè si fà una cosa del genere.

ciao
gandhi
10/01/2008 16:07
 
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Del resto, ho letto proprio in questo forum che ci sono prove e studi seri che dimostrano che la WTS è una setta a controllo mentale, quindi non mi sembra siamo nella posizione di non capire i meccanismi che inducono molti tdg ad avere comportamenti sbagliati e ad essere incapaci di rendersene conto.

saluti
gandhi
10/01/2008 16:10
 
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Re:
power max, 10/01/2008 15.39:

Quando si legge nel forum di come si comportano alcuni tdg nei riguardi di altri,
spesso per giustificarli diciamo che “sono in buona fede” sia perché anche noi siamo stati (x chi è stato) tdg o perché abbiamo parenti e amici che ancora lo sono( tengo a precisare che in famiglia ha un foltissima parentela tdg ma con quanto scritto non l'ho espressamente con loro,ma ci sono in mezzo anche loro) . A me sinceramente tutto questo non va più assolutamente giù .Non ci stò. Può darsi che sia ipercritico oppure che quanto leggo mi tocca personalmente o altro, ma questo politically correct mi sta stretto e non mi stà più bene.
Come vogliamo chiamare un figlio che disconosce i genitori'?
Oppure un genitore che non mangia col figlio perché è dissassociato'?
Oppure un figlio che si sposa e al matrimonio non invita i genitori perché dissociati.
Perché con questi non vuole averci a che fare, ma che quando papà scuce i soldi per farlo sposare se li mette tranquillamente intasca?
Come vogliamo chiamare il deserto che viene fatto intorno a un dissasociato/dissociato?
Che quando ti passa per strada dopo venti o più anni di amicizia attraversano il marciapiede per non salutarti e quando non può far a meno di averti davanti perchè altrimenti ti devono passare sopra si comporta come se non ci fossi?
Perché vogliamo continuare a giustificare questi comportamenti come se fossero comportamenti di persone tutte in buona fede?
Non mi si venga a dire che questa è la direttiva che si seguire allora per assurdo bisognerebbe chiedere scusa agli aguzzini che lo fanno perché seguono una direttiva(ho detto per assurdo,sia chiaro)
E' possibile che non vogliano capire il male che fanno,è possibile che non si riesca a capire che questo semina odio e rancore invece che amore e pace?
Perché se una persona muore questi, da morto riceve l'ostracismo dei suoi ex compagni di fede?
Per favore non chiamiamola buona fede ma col suo nome CRUDELTA'.
Vorrei dire altre cose ,ma gli ultimi messaggi che ho letto, mi hanno profondamente turbato e per il momento mi astengo da altri commenti.
Con affetto.
Power max





Sono d'accordo. Forse anni fa, con la difficoltà di comunicazione che c'era, si era davvero in buona fede. Ma oggi le informazioni sono in quantità enorme, abbondanti e chiare. Oggi non è più possibile appellarsi alla buona fede, o lo è sempre di meno. Io credo che ognuno debba essere considerato responsabile dei propri comportamenti, senza alcuna giustificazione. E che debba poi raccogliere ciò che questi comportamenti determinano. E che sempre più sia necessario essere chiari nel chiamare le cose col proprio nome, stigmatizzare i comportamenti scorretti, abbandonare la via della comprensione e del dialogo, di cui queste persone hanno abusato, invadendo man mano la nostra vita e finendo per farci risvegliare svuotati dei nostri valori, dei nostri simboli, delle nostre convinzioni più intime, facendoci confondere il rispetto con la condiscendenza o con la condivisione, ma non mostrando per noi alcun rispetto, alcuna condiscendenza ed alcuna condivisione.....
10/01/2008 16:17
 
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Re:
.gandhi., 10/01/2008 16.04:

Per te un tdg che è disposto a morire per non accettare una trasfusione di sangue salvavita è in buona fede o no?
Oppure quello che va in prigione per non fare il servizio militare, o quello che è disposto a prenderle e magari essere ucciso per non farsi la tessera del partito?

Non credo ci sia differenza con il tdg che non ti saluta perchè sei disassociato.
Non dimentichiamo inoltre che la maggioranza di noi, quando era tdg, non salutava i disassociati come tutti i tdg. Quindi in realtà dovrebbero capire perchè si fà una cosa del genere.

ciao
gandhi




Penso che qui si faccia un discorso di media. La media dei TdG non condivide a mio avviso questi comportamenti ma li esegue prendendoli come un imposizione di Dio. E non ci ragiona più di tanto. Questo non volerci ragionare o non volersi porre il problema, per me vuol dire non essere in buona fede. Che poi ci sia quello davvero convinto non lo escludo, ovviamente, ma rientra nella casistica delle persone esaltate che vivono sul nostro pianeta. Ci sono anche cattolici un tantino esaltati ad esempio e ciò non vuol dire che lo siano tutti, e anzi questi sono esaltati non in quanto cattolici, ma in quanto esaltati allo stato puro.
Certo io capisco ancora chi è TdG da molto e oramai, trovandosi in ballo, continua a seguire il tutto. Capisco poco chi si appresta ad entrare ora nel geovismo. Con tutto ciò che si dice in giro.....
10/01/2008 16:18
 
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Re: Re:
aramisdherblay, 10/01/2008 16.10:





Sono d'accordo. Forse anni fa, con la difficoltà di comunicazione che c'era, si era davvero in buona fede. Ma oggi le informazioni sono in quantità enorme, abbondanti e chiare. Oggi non è più possibile appellarsi alla buona fede, o lo è sempre di meno. Io credo che ognuno debba essere considerato responsabile dei propri comportamenti, senza alcuna giustificazione. E che debba poi raccogliere ciò che questi comportamenti determinano. E che sempre più sia necessario essere chiari nel chiamare le cose col proprio nome, stigmatizzare i comportamenti scorretti, abbandonare la via della comprensione e del dialogo, di cui queste persone hanno abusato, invadendo man mano la nostra vita e finendo per farci risvegliare svuotati dei nostri valori, dei nostri simboli, delle nostre convinzioni più intime, facendoci confondere il rispetto con la condiscendenza o con la condivisione, ma non mostrando per noi alcun rispetto, alcuna condiscendenza ed alcuna condivisione.....



Non quoto al 100% [SM=g27828]
Cioè non concordo in linea generale con lo spirito che trasmette questo post, anche se comprendo cosa possa averlo generato e che tipo di sofferenza ci sia dietro questo schermo per aver scritto questo.

gandhi [SM=x570865]


10/01/2008 16:20
 
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Re:
Ciao Power. Vorrei replicare a questo tuo sfogo contro il politically correct con due argomentazioni:
1) Citare dei casi per definire una categoria è perfettamente inutile al dialogo. Sono le persone a fare la differenza, non le ideologie. Quindi esattamente come per tutte le altre persone sulla terra ci sono testimoni onesti e disonesti, buoni e meno buoni, amorevoli e non, in buona fede e scorretti. Noi ci accorgiamo e sottolineiamo le azioni scorrette che vengono compiute da testimoni, i testimoni sembrano invece notare e ricordare solo quelle corrette, amorevoli, eclatanti. Quindi sono i singoli casi ad essere uno diverso dall'altro e non possiamo dare ragione o torto a qualcuno avendo sentito una sola campana suonare.
C'è un'infinità di sfumature dell'anima che vanno perse nel racconto. Facciamo i due casi:

versione a) un testimone è un infame, e discrimina i genitori o chi per essi per puro gusto di farlo, di vendicarsi dell'essere una persona repressa e controllata mentalmente, un automa che sa ubbidire e decide di seguire pedissequamente le regole della WTS (fra cui l'ostracismo perenne e coatto), che le capisca e condivida o no.

versione b) un testimone, sinceramente convinto e consapevole di ciò che sta facendo, pur notando alcune lacune nella propria religione decide che è comunque positiva per la propria vita e che lo condurrà alla salvezza, che questa sia la sola via da seguire, che gli permetterà di scampare ad una fine del mondo imminente e catastrofica. Vedere un parente o una persona cara disassociata gli spezza il cuore perché è convinto che tale persona si sia persa dietro a falsi insegnamenti e che verrà distrutta, e mentre lui varcherà le porte del nuovo mondo tale persona subirà il giudizio della falce di Cristo fra i capri. Questo pensiero lo turba profondamente e reagisce nel solo modo che conosce, cerca di farlo redimere con l'amorevole provvedimento della disassociazione, con cui la persona riflette sulle priorità della propria vita e ha la possibilità di capire quello che ha perso, l'approvazione divina.
E' tentato di parlare ed amare il disassociato con lo stesso sentimento che lo muoveva in precedenza ma pensa che per il proprio e l'altrui bene la cosa migliore da fare sia seguire i consigli dello schiavo fedele e discreto che provvede cibo a suo tempo.
Nei rari momenti di debolezza in cui la corazza cristiana cede e si associa con il disassociato, quest'ultimo mette a repentaglio la sua spiritualità e quella della sua famiglia con insegnamenti "apostati", colpendolo sull'elmo della fede. In questo caso il testimone si convince che la cosa migliore da fare sia quella di seguire le linee guida della propria amorevole congregazione che sa cosa sia meglio per lui, e spera che il peccatore possa ravvedersi. Da solo.


Questi sono i due casi agli antipodi, in mezzo ci possono essere migliaia di casi. Incomprensioni, incompatiilità di carattere, storie precedenti e passate, rancori, dissapori, magari solo sincero amore male indirizzato.
Questo è quanto: cercare di capire perché se io vedo nero un'altro può vedere bianco. Solo cercando di capire gli altri possiamo capire meglio anche noi stessi. E per conoscere, e magari dare un giudizio come viene naturale fare, bisogna avere gli elementi per esaminare appieno la situazione e non appoggiare qualcuno per partito preso. Questo ho imparato, uscendo dalla WTS.



2) tante volte è l'amore, non la logica, che permette al nostro interlocutore di ascoltare e capire cosa stiamo cercando di dirgli.

Avevo un'altra riflessione ma l'alzheimer incombe, [SM=x570876] quando mi viene in mente magari la scrivo...

Ciao, spero che non te la prenda [SM=g27823] dD



dai diamanti non nasce niente...
10/01/2008 16:28
 
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Re: Re:
d@reDev1l, 10/01/2008 16.20:


versione b) un testimone, sinceramente convinto e consapevole di ciò che sta facendo, pur notando alcune lacune nella propria religione decide che è comunque positiva per la propria vita e che lo condurrà alla salvezza, che questa sia la sola via da seguire, che gli permetterà di scampare ad una fine del mondo imminente e catastrofica. Vedere un parente o una persona cara disassociata gli spezza il cuore perché è convinto che tale persona si sia persa dietro a falsi insegnamenti e che verrà distrutta, e mentre lui varcherà le porte del nuovo mondo tale persona subirà il giudizio della falce di Cristo fra i capri. Questo pensiero lo turba profondamente e reagisce nel solo modo che conosce, cerca di farlo redimere con l'amorevole provvedimento della disassociazione, con cui la persona riflette sulle priorità della propria vita e ha la possibilità di capire quello che ha perso, l'approvazione divina.
E' tentato di parlare ed amare il disassociato con lo stesso sentimento che lo muoveva in precedenza ma pensa che per il proprio e l'altrui bene la cosa migliore da fare sia seguire i consigli dello schiavo fedele e discreto che provvede cibo a suo tempo.
Nei rari momenti di debolezza in cui la corazza cristiana cede e si associa con il disassociato, quest'ultimo mette a repentaglio la sua spiritualità e quella della sua famiglia con insegnamenti "apostati", colpendolo sull'elmo della fede. In questo caso il testimone si convince che la cosa migliore da fare sia quella di seguire le linee guida della propria amorevole congregazione che sa cosa sia meglio per lui, e spera che il peccatore possa ravvedersi. Da solo.







Sono proprio questo delegare, questo rifiutarsi di usare il cuore e il cervello, questa paura di essere travolto, questo egoismo isolazionista, ad essere configurabili come mala fede...

Una persona in buona fede si confronta, aiuta il fratello in difficoltà, altro che escluderlo, e non ha paura del confronto se lo fa con amore: "non c'è timore nell'amore, ma l'amore scaccia via il timore"... C'è pure scritto, cosa vogliono di più?
10/01/2008 16:34
 
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Re: Re: Re:
[SM=x570913]
.gandhi., 10/01/2008 16.18:



Non quoto al 100% [SM=g27828]
Cioè non concordo in linea generale con lo spirito che trasmette questo post, anche se comprendo cosa possa averlo generato e che tipo di sofferenza ci sia dietro questo schermo per aver scritto questo.

gandhi [SM=x570865]






Più che sofferenza direi delusione. Io ho scommesso quattro anni della mia vita sui TdG. Ho scommesso che fosse possibile vivere in pace e in serenità con loro. Ho scommesso sui valori di cui parlano alle adunanze. Ma ho perso. Perché i valori valgono solo per gli altri, non per sé stessi. Perché un padre TdG può non pagare gli alimenti ai figli senza che nessun anziano, sorvegliante, o chi cavolo alti possa esserci faccia niente, e consentendo a un non TdG di sopperire, salvo poi dirgli, superate le difficoltà, che Geova sconsiglia di fraquentarlo.... Altro che mala fede, amico mio, questa è associazione a delinquere! [SM=g27828]
Ma via, la vita continua, comunque....
Mi dispiace di aver avuto torto, ma sono contento di aver avuto la capacità di rendermene conto....
Scusate la digressione personale, ma penso sia in linea con il 3D che parla di mala fede....
10/01/2008 16:41
 
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Re: Re: Re: Re:
aramisdherblay, 10/01/2008 16.34:

[SM=x570913]


Più che sofferenza direi delusione. Io ho scommesso quattro anni della mia vita sui TdG. Ho scommesso che fosse possibile vivere in pace e in serenità con loro. Ho scommesso sui valori di cui parlano alle adunanze. Ma ho perso. Perché i valori valgono solo per gli altri, non per sé stessi. Perché un padre TdG può non pagare gli alimenti ai figli senza che nessun anziano, sorvegliante, o chi cavolo alti possa esserci faccia niente, e consentendo a un non TdG di sopperire, salvo poi dirgli, superate le difficoltà, che Geova sconsiglia di fraquentarlo.... Altro che mala fede, amico mio, questa è associazione a delinquere! [SM=g27828]
Ma via, la vita continua, comunque....
Mi dispiace di aver avuto torto, ma sono contento di aver avuto la capacità di rendermene conto....
Scusate la digressione personale, ma penso sia in linea con il 3D che parla di mala fede....



Quella dei mod che hanno sempre ragione devo chiedere la tolgano!! [SM=g27812]
Per il resto ti seguo benissimo, spesso in congregazione si applicano solo i principi che fanno comodo, a scapito di alcuni.
Peccato abbia investito 4 anni.

saluti
gandhi


10/01/2008 16:42
 
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Secondo me c'è caso e caso.
Innanzi tutto le persone anziane, non possono documentarsi come facciamo noi perchè la maggioranza non sa nemmeno cos'è un Pc.
Poi ci sono i giovani senza carattere, che non gli e ne frega un fico ma stanno dentro perchè non hanno le pxxxx per uscire e, sono combattuti da mille dubbi, proprio perchè la loro giovane mente è già stata manipolata ed è difficile per loro saper ragionare liberamente.
Poi ci sono quelli che sono nati tdG, già adulti, che nemmeno credono più ma riamngono attivi per dare il contentino alla congregazione e, questi la maggioranza sono internettiani ma in silenzio.
Poi c'è la categoria peggiore in assoluto:
gli internettiani, consapevoli e bugiardi, di questi non bisogna avere alcuna pietà, quindi giù, palate dietro le orecchie e basta, con loro ci va solo "la mano pesante e basta".

Il tdG in buona fede per me rimane quello che appartiene alla prima categoria. Profilo dai 50 anni in su, poco istruito, che non possiede o non sa usare il pc.


- Grazie Wts, a buon rendere! -

"....vivere è saper disegnare, senza gomma per cancellare..."
10/01/2008 16:46
 
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Re:
D-Diego, 10/01/2008 16.42:

Secondo me c'è caso e caso.
Innanzi tutto le persone anziane, non possono documentarsi come facciamo noi perchè la maggioranza non sa nemmeno cos'è un Pc.
Poi ci sono i giovani senza carattere, che non gli e ne frega un fico ma stanno dentro perchè non hanno le pxxxx per uscire e, sono combattuti da mille dubbi, proprio perchè la loro giovane mente è già stata manipolata ed è difficile per loro saper ragionare liberamente.
Poi ci sono quelli che sono nati tdG, già adulti, che nemmeno credono più ma riamngono attivi per dare il contentino alla congregazione e, questi la maggioranza sono internettiani ma in silenzio.
Poi c'è la categoria peggiore in assoluto:
gli internettiani, consapevoli e bugiardi, di questi non bisogna avere alcuna pietà, quindi giù, palate dietro le orecchie e basta, con loro ci va solo "la mano pesante e basta".

Il tdG in buona fede per me rimane quello che appartiene alla prima categoria. Profilo dai 50 anni in su, poco istruito, che non possiede o non sa usare il pc.


Sono pienamente d'accordo con te.
Specialmente verso i tdg internettiani!! [SM=g27811]

saluti
gandhi


10/01/2008 16:54
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
.gandhi., 10/01/2008 16.41:



Peccato abbia investito 4 anni.







Non sono pentto degli anni trascorsi. Ci sono state molte cose belle in questi anni. Ma non ritengo che neppure un minuto sia stato inutile o sprecato o "buttato". Ho fatto la mia esperienza. Se vogliamo ho testato duamente la mia fede. Ne esco forte. Molto più forte di come ero entrato....

Grazie.
10/01/2008 16:56
 
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Re:
D-Diego, 10/01/2008 16.42:

Secondo me c'è caso e caso.
Innanzi tutto le persone anziane, non possono documentarsi come facciamo noi perchè la maggioranza non sa nemmeno cos'è un Pc.
Poi ci sono i giovani senza carattere, che non gli e ne frega un fico ma stanno dentro perchè non hanno le pxxxx per uscire e, sono combattuti da mille dubbi, proprio perchè la loro giovane mente è già stata manipolata ed è difficile per loro saper ragionare liberamente.
Poi ci sono quelli che sono nati tdG, già adulti, che nemmeno credono più ma riamngono attivi per dare il contentino alla congregazione e, questi la maggioranza sono internettiani ma in silenzio.
Poi c'è la categoria peggiore in assoluto:
gli internettiani, consapevoli e bugiardi, di questi non bisogna avere alcuna pietà, quindi giù, palate dietro le orecchie e basta, con loro ci va solo "la mano pesante e basta".

Il tdG in buona fede per me rimane quello che appartiene alla prima categoria. Profilo dai 50 anni in su, poco istruito, che non possiede o non sa usare il pc.




Sì. D'accordo anche io.... [SM=g27811]
10/01/2008 17:35
 
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Carissimo d@reDev1l

Carissimo d@reDev1l
in linea di principio sono d accordo che sono le persone a fare la differenza, infatti non si può ne si deve dire che nessuno dei tdg sia in buona fede o che nessuno non lo sia, non è questo quello che voglio sostenere, ma non si possono giustificare certi comportamenti solo perché lo schiavo dice che questo è giusto e quello è sbagliato.
Allora la facoltà di ragionare dove la mettiamo?
Non penso che se un giorno la direttiva è buttarsi tutti giù da un ponte i tdg pedissequamente lo facciano!
Per quanto riguarda la buona fede riguardo a a una trasfusione di sangue, tu sai meglio di me che i tdg sono letteralmente bombardati a tappeto sulla necessità di astenersi dal sangue, tant'è che una volta (ora non se ancora) dopo che ti avevano trapanato il cervello per convincerti che il sangue era la causa di tutti i mali possibili e immaginabili prima di battezzarti ti facevano studiare a parte un opuscolo e se non sbaglio un articolo della wt. Questo oggi si chiama, condizionamento, oso dire lavaggio del cervello che se fosse fatto in qualsiasi istituto pubblico farebbe insorgere la gente indignata.
Quindi a volte più che buona fede, sarebbe troppo che dicessimo, condizionamento? O sono troppo critico?quando senti espressioni come:”al tempo di Israele saresti stata lapidata!!!!” come classifichi questa espressione?
Adesso la sparo grossa: non dimentichiamoci che le persone hanno ucciso e uccidono altre persone pensando di essere in buona fede, ma chi si sente di giustificarle? Personalmente penso che a volte ci può far comodo delegare agli altri la nostra facoltà di ragionare, solo che gli altri, in certi casi non sono intenzionati al nostro migliore interesse al che ne dicano.
I casi che ho accennato sono tutti di mia diretta conoscenza e sono avvenuti in vari parti, le cose che leggo sul nostro sito avvengano in parti disparate, posso pensare che questo modo di fare sia un po' diffuso? O sono troppo critico e pessimista?
A dire la verità non volevo rispondere ora alla tua, perchè come ho detto sono indignato e non voglio far sembrare che ce l'abbia con te o con altri ,in particolare se tdg, comunque in questi comportamenti vedo poco spirito,fraterno, pacifico e d'amore.
A presto
power max




10/01/2008 18:15
 
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power max, 10/01/2008 17.35:


Quindi a volte più che buona fede, sarebbe troppo che dicessimo, condizionamento?


Ma è ovvio e lampante che si tratta di condizionamento!!! Condizionamento in buona fede però..
Perchè dei Tdg si può dire di tutto ma non che siano masochisti: almeno intenzionalmente non lo sono.
Tutte le loro scelte sono motivate dal "far piacere a Geova" ed ottenere così la possibilità di "vita eterna" che, tra l'altro, viene "reclamizzata" a breve.

Non crediamo che il Tdg faccia le proprie scelte di vita senza sofferenza alcuna!
Il perdere il lavoro, il/la compagno/a, la vita stessa (per citare solo alcuni dei punti salienti) per attenersi ai dettami del CD - che spaccia come divini - non è una passeggiata.
Soffocare certe pulsioni legittime senza poter dar spazio alla propria essenza interiore implica continua autocensura al proprio "io".

La capacità di ragionamento è in funzione unicamente attraverso la "pappa" che quotidianamente viene loro somministrata dal CD e che piano piano, in maniera silente, s'impossessa a 360° del malcapitato facendogli perdere la sua vera identità.

Quindi la stragrande maggioranza dei Tdg si muove sotto lo spirito di condizionamento in buona fede poichè gli è stato inculcato che al di fuori dell'organizzazione dei Tdg è tutto archestrato da Satana.

Mica facile rompere 'sti schemi!

E quoto chi ha scritto in un precedente post che solo ora, grazie ad Internet, è possibile reperire notizie che finalmente smascherano la Wts. Ma purtroppo Internet è posseduto da una esigua minoranza di Tdg anche perchè è caldamente sconsigliato in quanto "strumento di Satana".







Il tempo è un grande maestro. Peccato che uccida tutti i suoi allievi. (H. Berlioz)
10/01/2008 19:01
 
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Re:
Gocciazzurra, 10/01/2008 18.15:


Ma è ovvio e lampante che si tratta di condizionamento!!! Condizionamento in buona fede però..
Perchè dei Tdg si può dire di tutto ma non che siano masochisti: almeno intenzionalmente non lo sono.
Tutte le loro scelte sono motivate dal "far piacere a Geova" ed ottenere così la possibilità di "vita eterna" che, tra l'altro, viene "reclamizzata" a breve.

Non crediamo che il Tdg faccia le proprie scelte di vita senza sofferenza alcuna!
Il perdere il lavoro, il/la compagno/a, la vita stessa (per citare solo alcuni dei punti salienti) per attenersi ai dettami del CD - che spaccia come divini - non è una passeggiata.
Soffocare certe pulsioni legittime senza poter dar spazio alla propria essenza interiore implica continua autocensura al proprio "io".

La capacità di ragionamento è in funzione unicamente attraverso la "pappa" che quotidianamente viene loro somministrata dal CD e che piano piano, in maniera silente, s'impossessa a 360° del malcapitato facendogli perdere la sua vera identità.

Quindi la stragrande maggioranza dei Tdg si muove sotto lo spirito di condizionamento in buona fede poichè gli è stato inculcato che al di fuori dell'organizzazione dei Tdg è tutto archestrato da Satana.

Mica facile rompere 'sti schemi!

E quoto chi ha scritto in un precedente post che solo ora, grazie ad Internet, è possibile reperire notizie che finalmente smascherano la Wts. Ma purtroppo Internet è posseduto da una esigua minoranza di Tdg anche perchè è caldamente sconsigliato in quanto "strumento di Satana".




Questo è il pensiero che volevo trasmettere!! [SM=g27811]


[SM=x570923]
saluti
gandhi


10/01/2008 19:01
 
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Difficile questa discussione!!!!!!
Buone fede.... [SM=g27818]
Non saprei. Dopo aver letto i post l'unica domanda sensata che mi son fatta è stata" fino alla scorsa primavera ero in buona fede o no quando non salutavo un disassociato?" "ero in buone fede quando rifiutavo l'invito a pranzo di mia zia perchè c'era l'altro zio dissociato" "ero in buona fede quando mio zio faceva regali che accettavo, pur trattandolo da appestato?".
Non lo so! Forse era paura di essere rispresa, forse perchè ci credevo, forse per ripicca perchè mi sentivo repressa ed invidiavo la sua forza, forse perchè non avevo p... [SM=g27816]
Credo che il condizionamento ci sia...ma è difficile dirlo di una persona giovane, istruita, consapevole...
Forse era solo paura, una incredibile paura di vivere!
10/01/2008 21:10
 
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Penso che può dire senza ombra di dubbio,che i tdg sono sotto condizionamento mentale.
Accettano la "Verità" senza dubbio amano Dio, ma non conoscono il suo proposito,ecco allora che gli viene spiegato il proposito di Dio e cosa predente Egli dal testimone,viene persuaso che solo l'organizzazione dei Testimoni di Geova è il canale che Dio usa per far conoscere quello che farà.
Con il tempo il suo condizionamento mentale si completa ed egli non'è più padrone di se stesso,intndiamoci ha sempre i sentimenti verso i propri familiari ama il proprio coniuge,i suoi figli,ecc ecc,ma la sua mente è bloccata il terrore di disubbidire a Dio,ma possiamo dire alla sua organizzazione gli IMPEDISCE DI RAGIONARE,vorrei fare un paragone(mi scuso in anticipo)come per i drogati non concepiscono una vita senza droga,poichè è il loro corpo a richiederla e fanno di tutto per ottenerla(a volte con azioni violente)calpestando la propria e altrui dignità,cosi per i tdg il loro condizionamento mentale è paraconabile a una DROGA SPIRITUALE che impedisce loro di manifestare il proprio IO.
Essi dipendono in tutto e per tutto nell'organizzazione ubbidendo ciecamente anche se ciò significa mettersi contro i propri affetti.
Possiamo dire che essi sono in buona fede?(ovviamente parlo dei singoli tdg)io penso di si,per il fatto che non si rendono conto di quello che fanno,al contrario se non lo fossero significa che sanno cosa stanno facendo,allora sì che sarebbero malvagi.
Se ho offeso qualcuno ne domando scusa.
Franco
10/01/2008 22:09
 
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io non me la sento di giustificare nessun comportamento dei TdG. Se iniziassimo a giustificare il TdG che compie certe azioni in buona fede e sotto il controllo mentale della WTS, allora dovremmo iniziare a giustificare tutto e tutti. Giustifichiamo il mafioso che ammazza la gente nei regolamenti di conti, tanto la mafia l'ha condizionato. Giustifichiamo anche chi fa esperimenti sugli animali, tanto lo fa in buona fede perchè serve a testare farmaci per noi esseri umani. Giustifichiamo anche chi ci ruba il portafoglio in metropolitana, tanto lo fa in buona fede perchè non ha i soldi per vivere. E anche se con i soldi del portafoglio rubato si compra una dose di eroina, dobbiamo giustificarlo perchè è schiavo della droga, è sotto il controllo mentale. Giustifichiamo anche chi ammazza i genitori per 20 euro, tanto magari era sotto l'effetto dell'alcool.

No, io non ci sto. Certi comportamenti non possono essere giustificati, altrimenti diventiamo mediocri come i TdG. E non pensate che i paragoni che ho fatto siano esagerati. In questo forum ho letto molte esperienze di gente che è stato ammazzata psicologicamente dai TdG. Ho letto di persone che dopo tanti anni ne stanno pagando ancora le conseguenze. Spero, prima o poi, di incontrare qualcuna di queste persone, anche solo per una pacca sulla spalla e un caffè.



10/01/2008 22:43
 
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IO PIU' CHE "BUONA FEDE" LA CONSIDERO "BUONA REPUTAZIONE".

Molte volte il TDG prende delle decisioni guardando sempre COSA NE PENSANO I FRATELLI.

Detto questo, quelli che agiscono in buona fede sono veramente la MINORANZA .
Faccio un esempio banale: Quando un TDG si trova in un locale ,tipo discopizza , dove sa' che non ci sono fratelli, si fa' le sue BALLATE senza alcuna preoccupazione che qualcuno possa dirgli se' il tipo di ballo e' CRISTIANO o meno.
MA ATTENZIONE, SE INTRAVEDE "UN FRATELLO" ALL'INTERNO DEL LOCALE ECCO CHE I "SUOI" ATTEGGIAMENTI CAMBIANO !!!

COMINCIA A STARE ATTENTO A COME BALLA,A CIO' CHE BEVE, CON CHI STA'ECC...

LA DOMANDA NASCE SPONTANEA: "STA ATTENTO A ESSERE UN BUON CRISTIANO,O MOLTE DELLE SUE AZIONI SONO "CONDIZIONATE" DALLA PRESENZA DI UN TDG?

COME IN QUESTE DECISIONI BANALI ANCHE NELLE DECISIONI IMPORTANTI IL TDG E' "SPAVENTATO" DALL'ESSERE BUTTATO FUORI,ALTRO CHE BUONA FEDE!!!

AXL ROSE [SM=x570872] [SM=x570872] [SM=x570872]

11/01/2008 00:05
 
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involtino.primavera, 10/01/2008 22.09:

io non me la sento di giustificare nessun comportamento dei TdG.


Non si tratta di giustificare, ma di trovare le motivazioni, che possono essere condivise o meno.
Solo capendo le motivazioni è possibile aiutare le persone.
Inoltre come si può ritenere responsabile in toto colui che agisce da "manipolato"??






Il tempo è un grande maestro. Peccato che uccida tutti i suoi allievi. (H. Berlioz)
11/01/2008 09:40
 
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Re:
Gocciazzurra, 11/01/2008 0.05:


Non si tratta di giustificare, ma di trovare le motivazioni, che possono essere condivise o meno.
Solo capendo le motivazioni è possibile aiutare le persone.
Inoltre come si può ritenere responsabile in toto colui che agisce da "manipolato"??



Questo è vero. Ma ciò non toglie che i comportamenti vadano considerati oggettivamente, pur riconoscendo le motivazioni che li hanno determinati. Anche perché una delle caratteristiche fondamentali dei TdG, o almeno di quelli che ho conosciuto io, è l'opportunismo e la doppiezza. La loro intransigenza spesso viene meno in alcune occasioni (quando conviene loro) ed è fortissima in altre (sempre quando conviene loro). Ad esempio, da un TdG che è attentissimo a rispettare i dettami del CD riguardo al Natale, ad esempio, mi aspetterei un comportamento rispettosissimo nei confronti, che so, del coniuge. Invece a Natale, per l'amor di Dio, niente cin cin, niente albero eccetera, ma negli stessi giorni al coniuge posso tranquillamente dire che è un emerito cretino. Questa è mala fede.


11/01/2008 21:39
 
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aramisdherblay, 11/01/2008 9.40:


Invece a Natale, per l'amor di Dio, niente cin cin, niente albero eccetera, ma negli stessi giorni al coniuge posso tranquillamente dire che è un emerito cretino. Questa è mala fede.


Ehhh Aramis, ma quelli mica so' Tdg "veri", so' dei surrogati [SM=x570867]







Il tempo è un grande maestro. Peccato che uccida tutti i suoi allievi. (H. Berlioz)
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