"Anche se non ci fosse la bibbia io crederei lo stesso nell'esistenza di Dio per ragion di logica."
Condivido e preciso
Se ci sono ragioni di logica non si tratta di "credere" ma di "sapere"!
Ed io penso che tutti gli ex (ma anche tanti cattolici che, mettendo da parte la potenza dimostrativa della logica, "credono" a Dio solo perché Gesù, a detta dei suoi seguaci, lo avrebbe rivelato; credenza con fondamento debolissimo e che fa esistere alla pari molti Dèi diversi rivelati dai vari fondatori di religioni), penso che tutti gli ex dovrebbero scoprire, o, se l'avevano, riconquistare questa roccia del "sapere che Dio c'è", prima e indipendentemente da qualsiasi rivelazione. La quale rivelazione del resto, se non è rivelazione fatta da Lui (il che già presuppone l'accertamento del suo esserci), non sarebbe altro che rivelazione venuta... dal basso, cioè una "ipotizzazione" umana.
Fare questa riappropriazione (che il geovismo ignora costanemente poiché basa la sua religiosità solo sulla Bibbia) permette di stabilire una religiosità basilare teocentrica (cristocentrica verrà dopo) che reggerà anche qualora la fede (cristocentrica o di altra denominazione religiosa prescelta) venisse a mancare.
Così che "sapere" (e non "credere") che esiste un Padre Creatore che ci ama, perchè non può che essere di infinita perfezione, e onniscientemente ci segue obbligatoriamente dandoci l'essere microsecondo per microsecondo, sarà la base per non sensirsi mai soli e per non brancolare nel vuoto del non senso della vita e dell'incertezza del dopo morte.
Ma è un discorso che purtroppo non rientra nelle finalità del forum e che perciò non posso sviluppare...
[Modificato da berescitte 12/03/2008 19:36]
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est modus in rebus