Quello che non tutti i testimoni di Geova conoscono:
di Achille Aveta e Sergio Pollina:
I Testimoni di Geova e la Politica, Martiri o opportunisti?, Edizioni Dehoniane Roma, 1990, p. 29,
Un altro eclatante esempio di « strategia » politica del Geovismo fu fornito dalla poderosa campagna d'inquinamento condotta a favore dei coniugi Oneda, incriminati per la morte di una loro figlia, affetta da talassemia major, alla quale non fu somministrata emoterapia. Gli allora 100.000 testimoni di Geova italiani si mobilitarono in massa con lettere e petizioni a tutti i preminenti politici, perché intervenissero a favore degli Oneda. Quando, il 13-12-1983, la Corte di Cassazione annullò la sentenza dei giudici di Cagliari, rinviando il giudizio alla Corte d'Assise d'Appello di Roma per vizio di motivazione, l'esultanza dei Testimoni non conobbe confini!
20. Ma, da quel momento in poi, sul caso calò la cortina del silenzio. Inutilmente i Testimoni d'ogni parte d'Italia si chiedono com'è andata a finire la vicenda dei « martiri » Oneda; e quando il 13-6-1986 i giudici romani derubricano ad omicidio colposo il reato contestato ai coniugi sardi, condannandoli a 3 anni e 8 mesi, i Testimoni italiani apprendono la notizia dalla stampa, mentre i loro periodici tacciono. Perché? La ragione, gelosamente nascosta dalla Congregazione centrale di Roma, è data dal fatto che agli Oneda, trasferiti dalla Sardegna ad Arezzo, è nato un altro bambino, anch'egli colpito da talassemia major, che questa volta viene trasfuso senza clamori e senza opposizioni. Gli Oneda, «campioni della libertà di adorazione», sono diventati personaggi scomodi e devono sparire dalla circolazione; di loro non si parlerà più!
20 Basta leggere Svegliatevi! dell’8-5-1984 per coglierne in pieno i toni trionfalistici.
Ciao
Bruno______________________________
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