Grazie Gianna di voler condividere con noi la tua storia.
Mi fa piacere che la tua uscita "dall'organizzazione" sia stata meno dolorosa che per altri. Probabilmente ci sono state una serie di concomitanze che nel tuo specifico caso hanno addolcito la pillola. Questo è dovuto probabilmente alle singole persone con cui sei entrata e sei in contatto, che non hanno rigidamente applicato le varie regole e regolette cui accennavi anche tu. Purtroppo credo siano un'eccezione per quanto ammirabile e positiva. La maggioranza, anche se in tutta buona fede applica le rigide regole dell'organizzazione sul modo di trattare gli ex ecc. Molti che lo vivono sulla loro pelle sono ovviamente arrabbiati e feriti, soprattutto all'inizio. Ecco perchè molte volte qui leggi degli sfoghi, anche un po' estremi, di chi ha sofferto e ancora sta soffrendo.
Ma aldilà delle singole esperienze più o meno dolorose, credo che l'importante sia capire che nessun gruppo, persona, religione ecc. ha il diritto di imporre la propria visione della vita ad altri, magari fregiandosi di una qualche autorità divina. Tutti sono liberi di professare con convinzione le loro idee. Ma imporle con sistemi coercitivi e subdoli ad altri è una forma di violenza.
Scusami se mi sono dilungato.
Un caro saluto.
Hushai
[Modificato da hushai 11/09/2007 20:03]