La quantità di midollo prelevata è in relazione al peso del ricevente ed è di norma compresa tra i 700 e i 1000 ml.
L'aspetto del midollo è del tutto simile al sangue, infatti, oltre alle cellule embrionali del sangue, contiene anche una certa quantità di sangue intero:
«Poiché insieme alle cellule midollari viene prelevata anche una
certa quantità di sangue, il donatore si deve sottoporre, una settimana prima della data fissata per il trapianto, al prelievo di
due unità di sangue che gli saranno trasfuse dopo il prelievo di midollo, evitando il ricorso a trasfusioni esterne» (
www.domosbasilicata.it/donatore.html ).
Pensate: la quantità di sangue prelevata insieme al midollo è così consistente che per evitare problemi di anemia al donatore, questi viene in seguito sottoposto ad una trasfusione!
Quindi solo acconsentendo ad un trapianto di midollo - senza tenere conto delle successive trasfusioni a cui fa riferimento la "Domanda dei lettori" -, un TdG accetterebbe di immettere nel proprio corpo una certa quantità di sangue intero, non solo frazioni dei componenti principali, ma proprio
tutti quei componenti principali che il CD ha definito "inaccettabili per i cristiani" (si veda
www.infotdgeova.it/sangue/ins06.php ).
Però, in questo caso, il divieto da parte dell'organizzazione non è più vincolante (pena la "dissociazione") ma la questione viene lasciata alla coscienza individuale.
Voi riuscite a capire la ragione di questo "doppio peso e doppia misura"?
Achille