Perché solo chi è sia uomo che Dio può riconciliare gli uomini e Dio. Inoltre il riscatto non va visto con l’ideologia della bilancia, della serie “hanno tolto tot, devono ripagare tot”, sia perché la riparazione è stata “sovrabbondante”, come dice Paolo stesso, e dunque non si tratta di “un uomo perfetto in cambio di un uomo perfetto”, ma di qualcosa di più, sia perché Dio non applica alcuna legge del taglione e la sua non è stata un’ esigenza riparatoria ma un atto d’amore. Solo Dio poteva sacrificarsi perché non c’è amore più grande di questo, e Dio è amore supremo, amore supremo per l’uomo. Da ultimo: un dio che chiede il sangue di un estraneo è un sadico che ci riporta in pieno nell’economia vetero-testamentaria dei sacrificio. Solo se Dio è sia colui che esige riparazione, sia colui che la dà, se cioè Dio è sia colui che esige sia colui che paga, allora siamo nella nuova economia dell’amore.
Ad maiora
[Modificato da Polymetis 25/08/2007 11:43]
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)