Caro Corrado, l'amicizia, quella vera, è quella che ti dice chiaro ciò che pensa anche per il tuo beneficio, a patto che tu capisca il gesto e la sincerità, quindi passo subito a dirti che forse non hai valutato tutte le sfaccettature che il tuo argomento comporta.
E' vero che tutti noi sapevamo bene come dovevamo trattare i dissassociati, ma quello che "non sapevamo" era cosa si provava ad essere dalla parte di coloro che ricevevano tale trattamento disumano, non ti pare?
E' anche vero che magari tu, a furia di leggere tutte le esperienze che trattano questo problema, forse ti sarai stancato di vedere sempre la stessa sofferenza, ma..... forse hai dimenticato che OGNUNO di coloro che approdano a questo forum è un isola a se e che quindi non è a conoscenza della moltitudine di coloro che qui dentro hanno narrato le loro vicissitudini!
Come ti ha mostrato molto chiaramente Gocciazzurra, il lutto, è una cosa del tutto personale e non tutti reagiscono uniformemente come la maggioranza usa fare. Per esempio.... quanti non riescono a piangere il loro caro in pubblico, ma vuol forse dire questo che sono insensibili e non provano dispiacere?
Ora prova a immedesimarti nei panni di Cristo che TUTTI i giorni vedeva persone che piangevano, soffrivano, si lamentavano per le loro malattie, disagi, povertà, infermità e quant'altro....
Non si espresse MAI con toni scocciati o stufati!
Da buon pastore, egli provava commiserazione per il misero e l'afflitto.
Tu sei stato un "pastore", cioè un anziano di congregazione, e quindi ti chiedo di rispolverare quella umanità che SICURAMENTE hai solo accantonato da qualche parte, quasi dimenticandola di avere.
Qui dentro, ognuno che soffre, piange, si lamenta, stà cercando degli orecchi che sappiano "ascoltare" nel vero senso della parola, e magari non si aspettano altro.
Se tu, non te la senti di rispondere, è comprensibilissimo, ma non esprimerti con questi toni che sicuramente fanno si che costoro se ne scappino pensando che nemmeno qui sono capiti!
Essi, meritano tutto il nostro appoggio morale e la nostra comprensione cristiana.
A tutti loro, va la mia e nostra solidarietà, sicuri che saranno ascoltati e aiutati a riprendersi dal loro disagio e delusione spirituale, a imitazione del grande Maestro che tutti noi dovremo cercare d'imitare, che ne pensi?
Con grande affetto fraterno..... a TUTTI quanti.