Achille Lorenzi, 28/10/2007 8.48:
Su "La Stampa" di oggi:
Minacciato di morte investigatore svizzero che indaga su Piccioni
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Achille
Ecco l'articolo segnalato ieri:
PRATO SESIA.IERI UN INCONTRO
Minacciato di morte investigatore svizzero che indaga su Piccioni
L’investigatore svizzero che indaga sulla scomparsa di Emo Piccioni ha ricevuto minacce di morte, rivolte a lui e alla figlia, ma ha trovato altri indizi, legati alle sette sataniche, nella zona di Gattinara e di Ivrea.
A due anni dalla scomparsa del Testimone di Geova, i familiari ieri pomeriggio hanno organizzato un incontro a Prato Sesia, nella piazza delle Poste, la stessa dove è stata ritrovata l’auto di Piccioni e dove si presume l’uomo abbia incontrato la persona o il gruppo che lo ha fatto sparire e quasi sicuramente ucciso. La famiglia, la moglie Enza Gentina, i figli Cinzia e Marco ed il fratello Fausto, chiedono che la magistratura acquisisca ufficialmente le informazioni raccolte da Daniele Marcis, l’investigatore elvetico di cui i familiari di Piccioni hanno chiesto la collaborazione. Marcis ha raccolto tutta una serie di dati che portano all’ambiente delle sette sataniche ed esoteriche: una pista avrebbe indicato anche il luogo dove sarebbe stato sepolto Piccioni, nei boschi vicini alla torre di Gattinara.
Una ricerca col detector non ha però portato ad alcuna conferma se non al ritrovamento, in un casolare abbandonato, di un foglio con scritte sataniste. Un altro foglio, appartenente allo stesso block notes del precedente, è stato ritrovato in un casolare nelle vicinanze di Ivrea; su questo secondo foglio è scritta la data 31.X, la stessa della sparizione di Piccioni, ed una cartina stilizzata in cui potrebbe essere riconosciuta la zona della scomparsa. Le indagini dell’investigatore svizzero avrebbero anche portato all’individuazione di una persona sospetta, legata ai satanisti e ad altre sette dell’esoterismo: questo personaggio avrebbe agito a caso contro i Testimoni di Geova, colpendo però uno di loro perchè l’associazione religiosa ha sempre professato un comportamento intrasigente contro il satanismo: «L’uccisione di qualcuno - dice Marco Piccioni - è un mezzo per fare carriera all’interno di queste sette; questa potrebbe essere una motivazione all’uccisione di mio padre, ma si tratta di una semplice ipotesi, perchè in realtà non si è trovata ancora una spiegazione a questo fatto».
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