30/06/2007 07:21 |
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mi sono letto tutta la vicenda su come è possibile dimettersi da socio aderente.vorrei sapere c'è qualcuno tra i foristi che l'ha fatto?a cosa si và incontro?se ho capito bene non essendo più socio non ti possono dissociare.ma se,dopo la tua lettera di missioni annunciano che ti sei dissociato cosa succede?xchè diandare in causa non ne ho voglia però se ci fosse la possibilità di non farsi disassociare la vorrei sfruttare se non altro x non dare soddisfazione a certi pseudo fratelli!!!!!!
scusate se non ho postato nella sezione giusta ma devo ancora capire bene come fare.
un saluto a tutti |
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30/06/2007 07:55 |
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Ho spostato questa discussione in una sezione più consona.
Trianello/Moderatore
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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30/06/2007 08:14 |
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Chi si dimette viene disassociato..
Ecco l'annuncio della congregazione pubblicato nel km di gennaio 2007: Cosa significa dimettersi da socio aderente della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova (Congregazione Centrale)?
La parte visibile dell'organizzazione di Geova opera come comunità cristiana o associazione di fratelli. (1 Piet. 2:17)
Per facilitare il compito di provvedere alla cura dei bisogni spirituali delle congregazioni, sono stati costituiti degli enti giuridici che rappresentano la parte visibile dell'organizzazione di Geova.
Nel nostro paese questo ente è la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, con sede a Roma, che in Italia costituisce "l'organo direttivo della Confessione" dei Testimoni di Geova (Articolo 6 dello Statuto).
Essa fa parte degli averi sui quali Gesù ha costituito lo schiavo fedele e discreto. (Matt. 24:47)
In Italia, tutti i proclamatori che sì battezzano diventano soci "aderenti" di questo ente in virtù del loro battesimo; il numero dei soci con diritto di voto è invece limitato a pochi.
Tutti i soci aderenti della Congregazione Centrale sono membri battezzati di una congregazione locale (o di una circoscrizione) e, viceversa, tutti i membri battezzati delle congregazioni sono soci aderenti della Congregazione Centrale.
Pertanto, chi si dimette da socio della Congregazione Centrale cessa automaticamente di essere membro della congregazione locale e della parte visibile dell'organizzazione di Geova, e noi rispetteremo la sua decisione di non essere più testimone di Geova. Saluti
Achille [Modificato da Achille Lorenzi 30/07/2008 07:13] |
30/06/2007 09:22 |
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30/06/2007 09:29 |
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grazie achille avevo già letto quasi tutto ma non sapevo del km
di gennaio 2007.quindi se ti dimetti loro rispettano la tua decisione di non essere più tdg come dire che ti sei dissociato!
giusto?viene annunciato che non sei più tdg ? quindi l'effetto è lo stesso!!!!!!!
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30/06/2007 09:31 |
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Scritto da: camillo98 30/06/2007 9.29
grazie achille avevo già letto quasi tutto ma non sapevo del km
di gennaio 2007.quindi se ti dimetti loro rispettano la tua decisione di non essere più tdg come dire che ti sei dissociato!
giusto?viene annunciato che non sei più tdg ? quindi l'effetto è lo stesso!!!!!!!
Sì, l'effetto è lo stesso, non c'è nessuna differenza.
Ciao
Achille |
30/06/2007 10:36 |
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Scritto da: camillo98 30/06/2007 7.21
mi sono letto tutta la vicenda su come è possibile dimettersi da socio aderente.vorrei sapere c'è qualcuno tra i foristi che l'ha fatto?a cosa si và incontro?se ho capito bene non essendo più socio non ti possono dissociare.ma se,dopo la tua lettera di missioni annunciano che ti sei dissociato cosa succede?xchè diandare in causa non ne ho voglia però se ci fosse la possibilità di non farsi disassociare la vorrei sfruttare se non altro x non dare soddisfazione a certi pseudo fratelli!!!!!!
scusate se non ho postato nella sezione giusta ma devo ancora capire bene come fare.
un saluto a tutti
Caro camillo, sfortunatamente non esiste alcuna possibilità per ora di poter non essere emarginati se decidi di andartene dai Testimoni di Geova. La risposta della Betel alle dimissioni ai sensi dell'articolo 5 è stata, com'è stato fatto notare da Achille tramite il Ministero del Regno, l'equiparazione delle dimissioni alla dissociazione. In altre parole i dimissionari ricevono attualmente lo stesso trattamento dei dissociati.
Cio non di meno, stanno per essere aperte diverse cause in Italia per chiarire una volta per tutte in che cosa consista dimetteresi dall'ente giuridico CCTG. Però ci vorrà tempo, purtroppo. Finchè un magistrato non stabilisce giustamente che dimettersi dall'ente giuridico non è dissociarsi dalla religione, vale per ora quanto è disposto in quel Ministero del Regno. Mi spiace ma per ora, finchè non viene riconociuto dallo Stato Italiano che dimettersi non è dissociarsi, le dimissioni portano alle stesse conseguenze della dissociazione. E l'unico modo che si ha per poter far valere i propri diritti è solo andare in causa. Oppure piuttosto che andare in causa singolarmente, cooperare con i dimissionari partecipando alle loro cause.
Ad ogni modo, l'idea che ora ci sai tutela cone le dimissioni è bene abbandonarla da subito. Perchè, allo stato attuale, le cose non stanno affatto così.
Io sono un dimesso e posso testimoniare che sul conto di tutti i dimessi è stato fatto l'illecito annuncio di 'tizio non è più un Tdg' con le conseguenze che tutti noi ben conosciamo. [Modificato da Bicchiere mezzo pieno 30/06/2007 16.59] La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico |
30/06/2007 10:58 |
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grazie achille e grazie a bicchiere,dato che non ho parenti tra i tdg non sarebbe un problema gravissimo dissociarmi,anche xchè ,come avevo detto in fase di presentazione non siamo socialmente isolati,anzi che goduria ieri invece di essere all'assemblea avere invitato a pranzo e poi tutti in piscina i compagni di calcio e scuola e genitori!!!!!cmq non volevo far parlare i pesci!!!!
pazienza
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30/07/2008 07:11 |
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Achille Lorenzi, 30/06/2007 9.31:
Sì, l'effetto è lo stesso, non c'è nessuna differenza.
Ciao
Achille
Mi è stata fatta in privato la stessa domanda, e cioè se con l'annuncio che il tal dei tali "non è più testimone di Geova" questi venga poi trattato dal resto dei TdG come un qualsiasi disassociato/dissociato.
Confermo che questo è quello che accade, come viene anche detto chiaramente nel libro "Organizzati", pp. 154, 155:
La frase finale di pag. 155 prosegue a pagina 156: "Tale persona sarà considerata alla stessa [p.156] stregua di un disassociato".
Achille [Modificato da Achille Lorenzi 30/07/2008 07:25] |
30/07/2008 16:34 |
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| | | Post: 972
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Grazie Achille per l'informazione,
vorrei sapere in che anno è stato scritto questo libro,
se viene distribuito nella predicazione, se è a disposizione di tutti i proclamatori o solo degli anziani.
Speranza
"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". (Kant) |
30/07/2008 16:55 |
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| | | Post: 973
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Riporto parte della risposta della Congregazione nella causa in corso a Bari:
"Appare inutile disquisire su tali eventi (cioè decadenza ed espulsione)*, e in specie sul grave giudizio morale implicato in un provvedimento di esclusione: la lunga divagazione dell'attore... è del tutto non pertinente a fronte di un caso di dimissioni (dissociazione, nel linguaggio dello specifico statuto), e cioè di un recesso che viene ricevuto e reso efficace senza alcuna valutazione di natura morale.
Se dall'attore vuol dirsi che le gravi implicazioni d'indole etica della disassociazione potrebbero essere riferite anche ai dimissionari, in ragione dell'apparente neutralità della formula dell'annuncio ('tizio non è più testimone di geova'), l'argomento è privo di seria consistenza".
*Il contenuto della prima parentesi è mio.
Voi cosa capite da queste parole?
Io capisco che disassociazione e dissociazione o dimissioni (che per la wts è la stessa cosa) non sono paragonabili,
perchè la prima comporta un giudizio morale e c'è un comitato giudiziario che lo emette,
nel secondo caso, invece, come dichiarato dalla cctdg non c'è alcuna valutazione di natura morale e non c'è comitato giudiziario.
Secondo voi la dichiarazione davanti al tribunale dell'assenza di implicazioni etiche nel caso di dimissioni può conciliarsi con i fatti
che vedono tutti i dimissionari considerati come i peggiori dei peccatori in quanto colpevoli di apostasia?
Non sono queste accuse pesanti giudizi morali?
Ho l'impressione che a Cesare si voglia far credere in una realtà diversa da quella insegnata dal podio, o forse mi sbaglio?
Speranza
"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". (Kant) |
30/07/2008 17:05 |
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speranza!, 30/07/2008 16.34:
Grazie Achille per l'informazione,
vorrei sapere in che anno è stato scritto questo libro,
se viene distribuito nella predicazione, se è a disposizione di tutti i proclamatori o solo degli anziani.
Speranza
Il libro è stato edito in italiano nel 2005 dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova. Viene consegnato solo a tutti i proclamatori battezzati.
Ilfatti nella 1° pagina c'è scritto:
Consegnato a ---------------------
Data-------------------------------
Luogo del battesimo----------------
Data-------------------------------
Ciao. Ilnonnosa.
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31/07/2008 11:23 |
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| | | Post: 975
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Grazie ilnonnosa per le informazioni.
Speranza
"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". (Kant) |
31/07/2008 13:51 |
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ALTRO GRANDE TRAGUARDO.... Ieri hò preparato le lettere di dimissioni per mia mamma e mio zio, manca solo la data e la firma.
Mercoledì hanno ricevuto la telefonata di un anziano che conoscono da 40 anni che li pregava di cambiare idea, mia mammma e mio zio sono stati fermi nella loro decisione, hanno detto che in questa organizzazzione non credono più, sono stati delusi e si sentono traditi da tutto quello che sono venuti a conoscienza, e che nessuno hà saputo ne spiegare ne giustificare.
Dopo 40 anni di servizio, li hanno salutati.
Per cominciare hanno detto di cancellare la quota di riviste a loro assegnata,motivandone la decisione con la frase:Come passiamo parlare alle persone del territorio, di tutto questo, quando ora abbiamo scoperto che sono solo falsità e parole di uomini? Noi siamo coerenti con la nostra decisione, e a breve riceverete notizie in merito!!!Gioia delle gioie, sono venuto a sapere che anche una sorella di una congregazione vicino alla loro, persona che hà conosciuto la fantomatica verità tramite lo studio con mia mamma, che dopo aver letto il libro di Franz(IO STESSO L'HO' FATTO LEGGERE A MIA MAMMMA E A MIO ZIO, E POI LORO HANNO FATTO IL PASSAMANO!!!) Hà deciso di mollare tutto, infatti e da più di 3 mesi che non frequenta più, e hà detto ai miei: Che tutti quei fratelli che venivano a casa sua a mangiare e a bere , a raccogliere frutta e verdura nel suo orto, non si sono fatti vivi più ...MANCO UNA TELEFONATA!!!!(COME DA COPIONE)....Che dire SONO UN GRANDEEEEE Mi sà che mi toglierò tante soddisfazioni!!!!!! un saluto a tutti da PAOLO |
31/07/2008 17:10 |
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| | | Post: 979
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Riporto parte della risposta della Congregazione nella causa in corso a Bari:
"Appare inutile disquisire su tali eventi (cioè decadenza ed espulsione)*, e in specie sul grave giudizio morale implicato in un provvedimento di esclusione: la lunga divagazione dell'attore... è del tutto non pertinente a fronte di un caso di dimissioni (dissociazione, nel linguaggio dello specifico statuto), e cioè di un recesso che viene ricevuto e reso efficace senza alcuna valutazione di natura morale.
Se dall'attore vuol dirsi che le gravi implicazioni d'indole etica della disassociazione potrebbero essere riferite anche ai dimissionari, in ragione dell'apparente neutralità della formula dell'annuncio ('tizio non è più testimone di geova'), l'argomento è privo di seria consistenza".
*Il contenuto della prima parentesi è mio.
Voi cosa capite da queste parole?
Io capisco che disassociazione e dissociazione o dimissioni (che per la wts è la stessa cosa) non sono paragonabili,
perchè la prima comporta un giudizio morale e c'è un comitato giudiziario che lo emette,
nel secondo caso, invece, come dichiarato dalla cctdg non c'è alcuna valutazione di natura morale e non c'è comitato giudiziario.
Secondo voi la dichiarazione davanti al tribunale dell'assenza di implicazioni etiche nel caso di dimissioni può conciliarsi con i fatti
che vedono tutti i dimissionari considerati come i peggiori dei peccatori in quanto colpevoli di apostasia?
Non sono queste accuse pesanti giudizi morali?
Ho l'impressione che a Cesare si voglia far credere in una realtà diversa da quella insegnata dal podio, o forse mi sbaglio?
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Nelle pagine del libro organizzati riportate da Achille è detto che dissociazione e disassociazione sono equivalenti, per entrambe si fa l'annuncio con le stesse conseguenze,
l'inattività invece è considerata diversamente, con più benevolenza, non c'è annuncio, non c'è la discriminazione che si riserva ai dissociati e ai disassociati.
Ora consideriamo lo statuto,
esso prevede che la qualifica di socio si perde non solo per dimissioni o dissociazione e disassociazione ma anche per decadenza, che dalla descrizione comprendiamo essere l'inattività.
Quindi, secondo lo statuto, l'inattivo è decaduto, ha perso la qualifica di socio, e siccome secondo la wts perdere la qualifica di socio significa non essere più tdg, ne consegue che l'inattivo non è più un tdg come il dissociato e il disassociato.
Allora perchè il trattamento è diverso?
Questa non è un'ulteriore prova che ciò che dice lo statuto non viene attuato, e che il libro organizzato è in netto contrasto con quello.
Voi che ne pensate?
Speranza
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01/08/2008 15:12 |
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Ci terrei a leggere il vostro parere sulle mie precedenti considerazioni.
Speranza
"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". (Kant) |
01/08/2008 15:17 |
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Se in questo momento avessimo la fortuna di avere qualche tdG connesso al forum
potrebbe chiarirci come la prassi della congregazione si rapporta allo statuto!!!!!!!
Speranza
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