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Caro Trianello
------------Non c'è nulla di segreto nei criteri che conducono le commissioni teologiche a stabilire se un evento è miracoloso o meno. Si tratta fondamentalmente di stabilrne il senso.
Per maggiori delucidazioni di rinvio alla voce "Mircaolo" del Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede che trovi QUI ----------
Io non sono una teologa e neppure un filosofo, sono solo una semplice donna con diploma di scuola superiore e mi rendo conto, dopo aver letto ciò che mi hai indicato che c'è un miracolo al quale pochissimi credono, compreso i vari concili ecclesiastici, infatti non ne fanno mai menzione, neppure per stabilire se un miracolo è proprio tale e neppure per sapere se un miracolo come tale, viene da Dio o dal diavolo:
Questo miracolo di cui sto parlando è " il potere della preghiera rivolta a Dio per sapere ciò che non si conosce" e di conseguenza " la risposta data da Dio agli uomini che conferma la veridicità o meno di un evento ".
Ho letto che si fanno molti ragionamenti, si ascoltano testimoni, si fanno riverche, si interpella la scienza e le madicina, ma che strano, a nessuno viene in mente di interpellare colui che potrebbe ( se il miracolo è vero ) essere l'autore di tali eventi, DIO.
E' come se tutti parlassero di te, Trianello, e di una cosa che dicono sia stata fatta da te, con il tuo potere, e si facessero poi, tutte le cose sucitate, per scoprire se tu hai qualcosa a che fare con l'evento preso in considerazione, si perdessero anni di lavoro da parte di molte associazioni, studiosi, ecc, ecc, senza che a nessuno venga l'idea, anche solo per rispetto nei tuoi confronti, di chiedere a te, personalmente, se tu hai fatto o non hai fatto ciò di cui si parla.
Guardando tutto ciò dall'alto, non ti scopriresti a pensare quanto futile sia l'uomo e quanto poco riconoscente sia, visto che tutti parlano di te ma non ti rivolgono la parola e non s'informano dalla fonte più sicura che ci sia, cioè da te, Trianello?
Quanto tempo sprecato, quante supposizioni inutili, quanto fiato sprecato, e dico sprecato, non perchè siano cose inutili, ma perchè senza ciò di cui ho detto in precedenza:
"7) Poi, dopo ciò, e dopo aver quindi raggiunto un giudizio personale sulla profezia in questione, CHIEDERE a DIO se il nostro giudizio è saggio, se è giusto, e se Lui lo approva."
nessuno saprà la verità. Rimarranno sempre e soltanto supposizioni umane.
Possibile che coloro che compongono i concili, il magistero di quella chiesa che dice di essere la depositaria della verità di Dio, non pensino mai di chiedere informazioni PROPRIO a Dio, che è l'unico che conosce quella verità che tutti cercano di avere e di raggiungere?
Ho l'impressione che proprio ai personaggi che compongono i concili ed il magistero di tale chiesa, manchi la fiducia nel miracolo delle preghiere degli uomini e delle relative risposte
date da Dio.
Questa è, secondo me, una gravissima mancanza, da parte di coloro che giudica il proprio cedo, depositario della verità.
Quale verità?
Se è la verità dell'uomo, si discute esclusivamente con gli uomini per scoprirla, ma se è la verità di Dio, allora è necessario interpellare e sentire soprattutto DIO, non credi?
Più si discute di queste cose e più mi sembra proprio che la preghiera sia il bastone di Mosè, in versione moderna.
Troppo facile guardare il bastone per diventare immuni dal veleno dei serpenti, perciò molti morirono ; oggi invece sembra troppo facile conoscere le cose attraverso una semplice preghiera e molti rimangono nell'oscurità e senza la conoscenza data da Dio.
Ciao
Lorena
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