Cosa ne pensa Geova del pescatore Sanpei?

Migliaia di fratelli in tutto il mondo, hanno scritto alla Betel chiedendo preoccupati se sia appropriato per un cristiano dedicato a Geova seguire la serie di animazione giapponese del pescatore Sanpei. La preoccupazione dei fratelli è senz’altro giusta e comprensibile dato che Satana è molto astuto nel seminare cause di inciampo per chi tenta di servire Geova con cuore completo: “Ora il serpente mostrò d’essere il più cauto di tutte le bestie selvagge del campo che Geova Dio aveva fatto.” (Genesi 3:1)

Chi è il pescatore Sanpei? Cosa rappresenta “quella canna piena di magia”? Il pescatore Sanpei, è davvero innocuo come sembra? Il pescatore Sanpei è nato negli anni 80 dalla fantasia di Takao Yaguchi. Chi era costui? Secondo fonti bene informate, pare che sia una persona dedita allo spiritismo e al culto degli antenati. Non solo: il pescatore Sanpei sarebbe la reincarnazione della divinità giapponese Ebisu, il terzo figlio di Izanami e Izanagi, una delle sette divinità della Felicità e dio della pesca. Permettereste ai vostri figli di seguire un cartone così palesemente ispirato dalle divinità pagane demoniche?

Nel prendere tale decisione, il cristiano dovrebbe farsi guidare dalla parola di Dio, la Bibbia. Coloro che praticano la pesca infatti, sono facilmente assimilabili al famoso Nimrod, cacciatore in opposizione a Geova, di cui leggiamo: “E Cus generò Nimrod. Egli fu il primo a divenire potente sulla terra. Si mostrò potente cacciatore in opposizione a Geova. Perciò c’è un detto: “Proprio come Nimrod potente cacciatore in opposizione a Geova”. (Genesi 10:8) La Bibbia mette chiaramente in relazione l’essere cacciatori (e quindi pescatori) con l’opposizione a Geova.

Tuttavia Dio concede anche ai pescatori la possibilità di pentirsi e cambiare idea, per dedicarsi a cose più importanti e meno dannose: “ Camminando lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone che è chiamato Pietro e Andrea suo fratello, i quali calavano in mare una rete da pesca, poiché erano pescatori. E disse loro: “Venite dietro a me, e vi farò pescatori di uomini”. Essi, abbandonate subito le reti, lo seguirono. E andando oltre vide altri due [che erano] fratelli, Giacomo [figlio] di Zebedeo e Giovanni suo fratello, nella barca con Zebedeo loro padre, che riparavano le loro reti, e li chiamò. Essi, lasciata subito la barca e il loro padre, lo seguirono.”(Matteo 4:18-22)

In seguito, mai viene scritto che Gesù pescasse, anzi: più volte soddisfece miracolosamente alle necessità dei suoi discepoli moltiplicando i pani e i pesci, e facendo trovare nelle reti tutti i pesci di cui avevano bisogno, ma solo per illustrare un concetto: “Gesù disse a Simone: “Smetti di aver timore. Da ora in poi prenderai uomini vivi”. E riportarono le barche a terra e, abbandonato tutto, lo seguirono.”(Luca 5:9-11) Ancora una volta quindi, Gesù incoraggia i suoi veri discepoli ad abbandonare l’errato uso della pesca per divenire “pescatori di uomini”, ovvero dedicati testimoni di Geova al fine di predicare la Buona Notizia di casa in casa.

C’è un altro inquietante aspetto di cui i cristiani dovrebbero tener conto: di che cos’era riempita la “canna piena di magia” del pescatore Sanpei? Innanzitutto, il cristiano dovrebbe prestare più che la solita attenzione, quando c’è di mezzo la magia: In senso stretto, la magia è il tentativo di dominare le forze della natura o quelle soprannaturali e di sottoporle al volere dell’uomo. Nell’Egitto del XVIII secolo a.E.V. operavano sacerdoti che praticavano la magia. La magia aveva una parte importante anche nella religione degli antichi caldei, nella Babilonia dell’VIII secolo a.E.V. (Genesi 41:8, 24; Isaia 47:12-14; Daniele 2:27; 4:7)
Tuttavia la Bibbia è molto chiara nei confronti di questo tipo di magia spiritistica: “Non dovete cercare presagi, e non dovete praticare la magia”. ( Levitico 19:26; Deuteronomio 18:9-14; Atti 19:18, 19).

Oltre a questo particolare inquietante, il cristiano dovrebbe riflettere anche sullo sguardo allucinato e le pupille dilatate del pescatore Sanpei: non è evidente che quella canna, oltre che di magia, fosse alquanto ripiena anche di Maria? Sarebbe appropriato per un cristiano avere a che fare sia con le canne piene di magia che con quelle piene di Maria, come l’astuta propaganda di Satana vorrebbe farci credere sia innocuo? Ovviamente no! Un cristiano vorrebbe piuttosto seguire il comando che Paolo diede ai cristiani di Corinto, noti consumatori di hashish, crack e altre droghe di derivazione oppiacea, riportato in 2 Corinti 7:1: “Poiché abbiamo queste promesse, diletti, purifichiamoci dunque da ogni contaminazione di carne e di spirito, perfezionando la santità nel timore di Dio.”

Si, seguiamo con convinzione l’esempio di Giuseppe, uno zelante fratello che da quando ha smesso sia di guardare il pescatore Sanpei, che di seguirne l’esempio pescando e fumando canne, ha molto più tempo libero per adempiere il comando di Gesù: “Andate dunque e predicate e battezzateli nel nome del Padre, del Figlio e […] (ovvero dell’Organizzazione di Geova sulla terra, rappresentata dal Capo della Torre ti Guarda).”(Matteo 28:19) Rifuggiamo quindi dal pescatore Sanpei, e da tutte le manipolazioni di Satana che vorrebbero farci perdere di vista il tremendo giorno dell’ira di Geova!

[Modificato da wall.kill 10/03/2007 11.15]