07/01/2007 16:08 |
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Scritto da: Achille Lorenzi 07/01/2007 7.46
Basta questo messaggio di Biceleon a dimostrare quanto poco attendibile sia tale ricostruzione, basata addirittura su dei geroglifici egizi!
[Modificato da Achille Lorenzi 07/01/2007 7.54]
Oggi sono ben pochi gli studiosi a non vedere nel geroglifico di Soleb un riferimento al tetragramma divino, riguardo invece alla sua vocalizzazione ne abbiamo per tutti i gusti ed ogni uno è libero di scegliersi la sua, in effetti come dice lo stesso Gertoux nessuno aveva mai pensato di vocalizzarlo Yehua:
«…si nota una pessima abitudine nella vocalizzazione di questo nome Yhw3, perché la totalità dei dizionari indica yhw’, illeggibile, oppure Yahweh, che non è in accordo con la vocalizzazione convenzionale, ma mai Yehua’.»
quindi ha pensato bene di porvi rimedio!
Ma a proposito di “pessima abitudine” ce ne una di cui molti ed anche Getroux hanno, è quella di non considerare mai nella traduzione la consonante finale “w”, certo il geroglifico li è un po rovinato ma è comunque chiaro a quale consonate si riferisce, d’altronde lo stesso Getroux lo riporta nel suo disegno.
Ebbene nella traduzione del presunto nome di Dio non si può far finta che non ci sia!
Un esperto di egittologia mi ha fatto un esempio:
«E' come se, fra 10.000 anni qualcuno trovasse una inscrizione col nome del sarto Dior senza ulteriori indicazioni, e volesse ricondurla alla parola Dio: tanto c'è solo una consonante in più alla fine...»
Ed è per questo che molti ritengono che il termine Yhw3w è da ritenere un nome teoforo, cioè contenete il nome di Dio o parte di esso, e che corrispondi ad un toponimo.
Getroux a proposito afferma:
«Alcuni specialisti preferiscono identificare Yehua con uno sconosciuto nome di località. Ad ogni modo, questa distinzione è impossibile da dimostrare, come anche nel caso di nomi di luoghi biblici come: "terra di Giuda" (Dt 34:2); "terra di Ramses" (Gn 47:11); o con la lista dei nomi di luoghi egiziani di Thutmosis III "[terra di] Jacob-El"; "[terra di] Josep-El".»
Ricordiamo che la colonna col geroglifico del tempio di Soleb è stata ritrovata all’interno della sala ipostila:
«In origine…era composta da 24 colonne palmiformi disposte in tre file trasversali sulla cui base erano scritti i nomi dei paesi del mondo antico, dell’Asia a nord della navata centrale e dell’Africa a sud. Il nome di ogni popolo è racchiuso in un ovale sormontato dal busto di un uomo con le braccia legate dietro alla schiena, cioè un cartiglio-fortezza. I personaggi si diversificano uno dall’altro e, a seconda delle fisionomie e delle acconciature, indicano i paesi menzionati; si tratta quindi di un documento di grande interesse, non solo storico e geografico, ma anche etnologico.» - E. Leospo, M. Tosi Il potere del re il predominio del dio, Ed.Ananke, 2005, p. 103
In tutto nella sala ipostila sono stati rilevati ben 107 nomi, altro che “impossibile da dimostrare”, è un dato di fatto che i nomi iscritti nell’ovale con la dentellatura rappresentano città o popolazioni, alcune di queste popolazioni sono state identificate con precisione mentre di moltissime altre, purtroppo, non si sa quali possano essere.
Si pensa che la maggior parte dei popoli nominati, siano in realtà alla stregua del "villaggio" (alcune scoperte archeologiche fanno pensare in tal senso), che si trattasse in fondo di piccole regioni, mostrare tutti quei nomi nel tempio dava certamente lustro al potente Faraone.
Le citazioni bibliche fatte da Getroux sono fuori luogo, infatti non stiamo parlando della “terra” di Yahu, Yehua o di Yahweh (Yhw3) ma di Yhw3w che è tutt’altra cosa.[Modificato da Biceleon 07/01/2007 16.14] ---------
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