29/11/2006 13:21 |
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Scritto da: Elrond di Gran Burrone 02/11/2006 13.22
Ciao Mefisto!
La Bibbia (Antico e Nuovo Testamento) è stata scritta in origine in ebraico ed aramaico antichi.
Successivamente, tra il 275 e il 100 a.C., il Vecchio Testamento fu tradotto in lingua greca per cura di Settanta Saggi (numero forse non storicamente fondato).
I Settanta traduttori (o Settantadue, secondo alcune versioni attestate) erano Ebrei di cultura Ellenistica.
Il committente della traduzione fu, sempre secondo la tradizione, l'imperatore Ellenistico Tolomeo II l'Evergete.
Quella dei Settanta Saggi è in realtà una leggenda con un fondo di verità.
Probabilmente le Scritture furono volte in greco (koinè diàlektos, la "lingua comune", ossia il greco comune a tutto il mondo ellenistico) per sovvenire alle esigenze degli Ebrei fuoriusciti dalla Palestina in seguito alla Diaspora. Questi non potevano infatti più attingere alle Scritture in lingua ebraica.
Quindi, dopo molti secoli, si giunge al latino.
La "Vulgata" è un'edizione della Bibbia in latino volgare (donde la denominazione di "Vulgata").
Fu redatta da San Gerolamo, sacerdote e dottore della Chiesa, al principio del sec. V e su incarico di Papa Damaso.
A dire il vero la Vulgata di San Gerolamo non fu la prima versione latina delle Scritture.
Antenata della Vulgata fu la c.d. "Itala", una versione latina della Bibbia impiegata nei primi secoli della storia della Chiesa in Occidente.
Esiste poi una versione "Neovulgata", promulgata da S.S. Giovanni Paolo II durante il suo Pontificato.
La "Neovulgata" è oggi la versione "autentica" (ossia ritenuta ufficiale dalla Chiesa) della Bibbia in lingua latina.
Quanto all'"amen" è un'espressione avverbiale ebraica traducibile con "in verità" o "certamente", "senza dubbio".
Dall'ebraico la parola è stata "presa di peso" e introdotta tanto nella lingua greca (sempre col significato di "in verità" et similia) quanto in quella latina (come formula conclusiva di preghiere o invocazioni).
Qui sotto un esempio dell'uso greco dell'"amen".
La parola evidenziata è proprio "amèn" (con l'accento grave sull'eta).
Infine, riguardo al credere in Cristo dei TdG, la loro Cristologia è a tal punto difforme, su punti fondamentali, da quella delle altre confessioni cristiane da doversi ritenere i tdg sostanzialmente estranei al Cristianesimo.
Credono in una verità loro, assai relativa e flessibile, ma certo non credono in Cristo, seppur ne siano in buona fede persuasi.
Spero di esser stato abbastanza chiaro.
ciao
Michele
[Modificato da Elrond di Gran Burrone 02/11/2006 13.33]
Nonostante sia un ex TDG non sono d'accordo su quello che dici riguardo a Gesù Cristo.
Se non hanno cambiato versione in questi ultimi due anni, i TDG hanno una grandissima considerazione per Cristo.
Saluti da Flavio
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