"I semiari non sono cliniche".
Torino, il cardinal Poletto: mancano i preti e non c'è selezione, cosi diventiamo rifugio dei disperati.
Questo il titolo dell'articolo di Repubblica di oggi a pagina 37.
Si parla del pericolo che nei seminari vengano raccolti ragazzi che in effetti non hanno "la vocazione" ma che magari sono
malati, si potrebbe intuire dalle parole del cardinale Severino Poletto.
Ma il punto che vorrei sottolineare non è tanto la necessità o meno di trasformare i seminari in assistenze sociali, ma i dati che vengono riportati.
Il conteggio e i numeri dei seminaristi e quindi dei sacerdoti ordinati.
Ho letto qualche volta i conti che riguardano i TdG e di come il loro calo sia praticamente un dato registrato, se ricordo bene.
Ma i dati che riporto sembrano quasi suonare una ritirata per il clero cattolico:
- 30.500 i seminaristi nel 1932. Nel 1978 erano diventati meno di un terzo.
- 4.504 i seminaristi di oggi. La diminuzione è proseguita negli ultimi anni. I seminaristi nel 2002 erano 5.349, scesi a 4.956 nel 2003 e a 4.504 nel 2004.
Negli ultimi vent'anni i sacerdoti, nonostante l'apporto degli stranieri, sono passati da 65.755 a 52.958......