Il motivo per cui questi uscieri avevano i bastoni viene spiegato nell'Annuario dei 1976, alle pp. 180-181:
Il congresso cristiano tenuto in tutto il mondo dal 23 al 25 giugno 1939 fu considerato dai teppisti come un'opportunità per angariare il popolo di Dio. New York, la città principale, fu direttamente collegata per telefono con gli altri luoghi dell'assemblea in Stati Uniti, Canada, Isole Britanniche, Australia e Hawaii. Mentre si annunciava il discorso "Governo e Pace" di J. F. Rutherford, i servitori di Geova appresero che gruppi dell'azione cattolica avevano disposto di impedire il 25 giugno l'adunanza pubblica. Quindi il popolo di Dio si preparò ad affrontare difficoltà. Blosco Muscariello ci narra: "Come Neemia che quando costruiva le mura di Gerusalemme provvide ai suoi uomini sia strumenti per costruire che strumenti per combattere (Nee. 4:15-22), così anche noi eravamo armati. Alcuni di noi giovani ricevemmo speciali istruzioni come uscieri. A ciascuno fu provveduto un forte bastone da usare in caso di interferenze durante il discorso principale". Ma R. D. Cantwell aggiunge: "Ricevemmo istruzione di usarlo solo come ultima risorsa se fossimo stati costretti a difenderci".
Benché non fosse generalmente noto, il fratello Rutherford non stava bene in salute quando quella domenica pomeriggio 25 giugno 1939 salì sul palco del Madison Square Garden di New York. Subito cominciò il discorso. Fra gli ultimi ad arrivare ci furono circa 500 seguaci dell'ecclesiastico cattolico romano Charles E. Coughlin, noto "sacerdote della radio" degli anni trenta, le cui regolari trasmissioni erano ascoltate da milioni di persone. Poiché il piano inferiore dell'auditorio era stato riservato ed era pieno di Testimoni, i seguaci di Coughlin, inclusi i sacerdoti, dovettero occupare una parte superiore del palco dietro l'oratore.
"Non si fumava in nessun altro luogo dell'uditorio", scrisse un corrispondente di Consolazione, "ma diciotto minuti dopo l'inizio del discorso un uomo che era di fronte a sinistra in questo gruppo accese una sigaretta, poi un altro che era di fronte a destra; quindi le luci elettriche di quella sola sezione cominciarono a lampeggiare, e ancora in quest'unica parte ci furono fischi, strilli e grida di disapprovazione". "Io ero nervosa", dice la sorella Broad, moglie del fratello Edward Broad, "e attendevo che la confusione si estendesse a tutto il Garden. Ma, passati alcuni momenti, vidi che il disordine era limitato al gruppo direttamente dietro l'oratore. 'Che cosa farà?' mi chiesi. Sembrava impossibile continuare a parlare con gli oggetti che erano gettati sul palco e non sapendo se da un momento all'altro qualcuno avesse portato via il microfono". Esther Allen ricorda che "selvagge urla ed espressioni come 'Heil Hitler!' 'Viva Franco!' e 'Uccidete quel dannato Rutherford!' riempirono l'aria".
Avrebbe l'infermo fratello Rutherford ceduto a quei nemici violenti? "Più strillavano forte per soffocare la voce dell'oratore, più la voce del giudice Rutherford diveniva alta", dice la sorella A. F. Laupert. Aleck Bangle osserva: "Il presidente della Società non si intimorì, ma coraggiosamente disse: 'Notate che oggi i nazisti e i cattolici vorrebbero interrompere quest'adunanza, ma per grazia di Dio non lo potranno'". "Questa fu l'opportunità di cui avevamo bisogno per esplodere in un sentito applauso, dando all'oratore il nostro sostegno entusiastico", scrive Roger Morgan, aggiungendo: "Il fratello Rutherford tenne duro sino alla fine dell'ora. In seguito ci rallegravamo ogni volta che facevamo ascoltare i dischi di quella conferenza nelle case delle persone".
C. H. Lyon ci narra: "Gli uscieri fecero bene il loro lavoro. Un paio dei più turbolenti seguaci di Coughlin ricevettero dei colpi di bastone sulla testa, e furono tutti scagliati senza cerimonie giù per le scale e fuori dell'auditorio. Uno di essi ricevette la mattina dopo qualche pubblicità su un giornale, che pubblicò una fotografia in cui lo si vedeva con la testa fasciata, come se portasse un turbante".
Tre uscieri Testimoni furono arrestati e accusati di "aggressione". Il 23 e il 24 ottobre 1989 furono processati dinanzi a tre giudici (due cattolici romani e un Ebreo) della Corte delle Sessioni Speciali della città di New York. Dinanzi alla corte fu mostrato che gli uscieri erano andati nella sezione del Madison Square Garden dove era scoppiato il disordine per eliminare i disturbatori. Quando gli uscieri furono attaccati dai rivoltosi, resisterono e trattarono con fermezza alcuni del gruppo radicale. I testimoni d'accusa fecero molte dichiarazioni contraddittorie. Non solo la corte assolse i tre uscieri, ma dichiarò inoltre che i Testimoni inservienti avevano agito entro i loro diritti.
I TdG avevano tutto il diritto di difendersi da dei fanatici esaltati che volevano interropmere e disturbare il loro congresso.
Ed infatti anche i giudici riconobbero questo loro diritto, scagionando alcuni uscieri dalle accuse di "aggressione".
Questo episodio comunque fa capire che in certi casi è inevitabile ricorrere alla violenza per difendersi, Ed è anche necessario armarsi per farlo, anche se le "armi" possono essere solo dei bastoni.
Questo episodio fa quindi sorgere alcune domande e riflessioni in merito alla posizione "neutrale" e "pacifista" che i TdG assumono nei confronti delle guerre e degli eserciti:
- Non hanno anche le comunità più grandi (come gli stati e le nazioni) il diritto di organizzarsi e di armarsi per difendersi da altre comunità o nazioni che ne volessero minacciare la pace e la sicurezza, cercando di invadere il loro territorio?
- Se i TdG vivessero tutti insieme in un unica zona della terra, e fossero costretti ad organizzarsi per gestire la loro "nazione", non sarebbero anche loro costretti a istituire una sorta di esercito armato per difendersi dai loro eventuali aggressori?
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 17/09/2006 8.13]