@bigpuffo@ ha scritto:
Tranne,a mio avviso l'ultimo punto,un po troppo benevolo.Detto cosi,sembra quasi accettabile.
Non dice che magari ai genitori di un disassociato maggiorenne,vengono fatte pressioni per buttare fuori di casa il propio figlio,come è successo anche a un nostro amico del forum.
Oppure che la presenza sua ad un matrimonio di un familiare prossimo come un fratello o sorella,non sara' ben vista e accettata
e tante ma tante altre cose dette e ridette
Si tratta evidentemente della spiegazione che è stata data da qualche TdG, come portavoce dell'organizzazione. Si dicono alcune cose, che possono essere considerate accettabili e ragionevoli, ma si tace completamente su altri aspetti, ben più seri, significativi e anche drammatici, che potrebbero mettere in cattiva luce l'organizzazione.
Un simile modo di esprimersi è presente anche nella parole conclusive dell'altro articolo pubblicato ieri sulla "Stampa":
«Alberto Bertone di Moncalieri (Torino), Testimone che si occupa di pubbliche relazioni nel gruppo torinese, respinge questa tesi. "L’espulsione dalla Congregazione - osserva - è una norma che apparteneva al cristianesimo primitivo e che l’associazione di Geova ha fatto propria. Spetta a un gruppo di anziani decidere. In trent’anni ho registrato 2 casi. I peccati gravi sono l’adulterio, tutti i reati di tipo sessuale, il furto. Non esiste un Tar, la nostra è una giustizia interna"».
www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200609articoli/10020gi...
Si pretende che la pratica della disassociazione, così come viene attuata dai TdG, sia da far risalire al cristianesimo primitivo. Un'analisi dei vari passi che i TdG "usano" per cercare di legittimare l'ostracismo verso gli espulsi, dimostra che quella dei TdG è soltanto una strumentalizzazione in chiave settaria della Scrittura, in quanto lo spirito del cristianesimo, la semplice ragionevolezza ed i più naturali sentimenti umani, respingono simili comportamenti estremistici e farisaici.
Inoltre Bertone parla di soli due casi di disassociazione in 30 anni di "carriera". Non dice molto, e anche qui lo fa seguendo lo stile della "strategia teocratica": cosa vuol dire "ho registrato due casi"?
Chi legge conclude che vi siano stati nella comunità dei TdG solo due casi di disassociazione nel corso di trent'anni.
Ma questo non è certo quello che è accaduto: probabilmente Bertone si riferisce solo a due casi in cui lui personalmente ha presieduto un comitato giudiziario. Oppure a due casi in cui lui, come membro di un comitato giudiziario, a disassociato due persone colpevoli di furto o adulterio.
Ma in ogni caso le sue parole sono ambigue e fuorvianti: chi legge, come dicevo, pensa che in 30 anni vi siano stati solo due espulsi nell'intera comunità nel gruppo torinese di cui Bertone è portavoce.
In realtà i casi saranno stati almeno centinaia, a giudicare dal fatto che ogni anno, a livello nazionale, i disassociati/dissociati sono nell'ordine della
migliaia.
E non si viene certamente disassociati solo per furto ed adulterio, come vuol far credere il Bertone: quello su cui si tace nella maniera più assoluta è che il più sacrosanto dissenso e anche le critiche più legittime e giustificate vengono punite con l'espulsione.
Ma questo non lo si dice ad un giornalista, non darebbe certo una buona impressione dell'organizzazione...
Saluti
Achille