Articolo pubblicato sul quotidiano "Il Giorno" del 9/8/2006:
Due osservazioni: si fa riferimento nell'articolo al
pre-deposito, cioè all'utilizzo del proprio sangue, tolto in precedenza e conservato in attesa dell'intervento.
Il Corpo Direttivo vieta (attualmente) questa procedura, in quanto nel Deuteronomio (sic) si legge che il sangue (degli animali uccisi) una volta uscito dal corpo doveva essere versato a terra (sic!).
Per quanto incredibile possa sembrare, queste sono le motivazioni con cui il CD vieta ai propri adepti di utilizzare tale forma di terapia.
Infine, vanno debitamente messe in risalto le parole conclusive dell'articolo, nelle quali il dottor Ruggero Rocchi precisa che «in caso di necessità, cioè quando la persona si trova in pericolo di vita o in stato di totale incoscienza,
il ricorso alla trasfusione diventa però inevitabile, non ci sono alternative di sorta».
Per quanto riguarda poi i rischi di contrarre infezioni dal sangue, rischi che vengono continuamente enfatizzati da TdG (i quali però accettano alcuni emoderivati ed i trapianti, "dimenticando" che vi sarebbero gli stessi rischi di contrarre infezioni), il dott. Rocchi aggiunge che «attualmente il sangue raccolto dai donatori è sicuro. I protocolli sanitari sono molto rigorosi.
Per cui non esistono assolutamente trasfusioni pericolose. Ci sentiamo di garantirlo».
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 27/08/2006 10.20]