[SCUSATE HO FATTO CASINO ALL'ALTRO TOPIC.. CANCELLATELO PURE
]
Vi chiedo anticipatamente scusa se non sarò breve, chi vuole può leggere fino alla fine la mia storia, la mia esperienza, ricolma di sofferenza e lacrime, ma anche pura gioia, nonchè di giorni passati a riflettere nell'incapacità di fare qualcosa...
La mia storia è simile ad una di quelle favole che finiscono in "tragedia", oppure simile a quei film che rimandano a "Giulietta & Romeo" con correlate modifiche e modernizzazioni.
Io non ho mai apprezzato i
Testimoni di Geova, i miei famigliari me li avevano sempre dipinti come persone "fuori dal mondo" come fissati della religione e come persone invadenti che quando attaccano a parlarti del loro culto non ti mollano più. In un certo senso provavo timore e repulsione verso di loro, avevo grandi pregiudizi, ma crescendo e abbandonando io stessa il
cattolicesimo (sono battezzata ed ho fatto la comunione, mi sono rifiutata all'inizio delle medie di fare la creesima) ho stabilito una sorta di rispetto per tutti i culti e mi son detta:
ogniuno è libero di credere e fare quel che vuole nel rispetto degli altri.
La mia storia comincia nell'aprile di un anno fa... Ero ancora triste perchè ero stata lasciata da 5 mesi dal mio primo ragazzo con cui avevo una storia a distanza(è di XXXXX XXXXXX) durata un'anno e mezzo, la scuola non andava così bene e rischiavo quasi la bocciatura al 4 anno per via delle mie occasionali depressioni e incapacità di studiare... Tuttavia essendo stato questo ragazzo poco affettuoso con me non lasciò una grande ferita nel mio cuore, ero disposta ad andare avanti.. stavo per compiere 18 anni ed ero circondata dai miei amici e dai miei cari.
Conobbi(penso non vi sia problema a menzionare il suo nome)
Stefanoper puro caso, in chat, non so se conoscete i
Giochi di Ruolo online, beh si tratta di community in cui s'interpreta un personaggio in un'ambientazione, in questo caso medievale, e lo si fa interagire con gli altri personaggi presenti, questo tramite una chat che rappresenta solitamente un luogo... Mi contattò lì e ci scambiammo i contatti
MsN, inizialmente parlavamo tranquillamente e anche poco, seppi che era di XXXXXXXXX, ci scambiammo delle foto, trovai lui molto carino (il classico biondo con gli occhi azzurri dal bel visetto... ed io purtroppo ci muoio per questi caratteri) ma non mostrai alcun interessamento perchè avevo ancora nella testa il mio ex!
A quanto pare io piacqui a lui, ma lui si limitò a parlarmi qualche volta senza alcuna invadenza, mostrandosi simpaticissimo e disponibile, finchè non ci scambiammo
i numeri di cellulare...
Era
maggio, stavo per compiere 18 anni ed ero felicissima alla sola idea, in quel periodo Stefano provò a telefonarmi una volta ma ero impegnata e lo liquidai dopo nemmeno un minuto! Finsi addirittura di avere il cellulare rotto per un periodo... (non ricordo neppure il perchè... ma forse non volevo rompi scatole
) così lui poverino non potè mai chiamarmi...
Quando seppi che era TdG non me ne importò nulla... me lo disse per caso, forse per via di qualche ricorrenza:
"noi siamo Testimoni di Geova e non lo festeggiamo"... si beh, lì per lì mi si gelò il sangue, però mi resi conto che lui era un ragazzo tranquillissimo e che mi parlava di tutto meno che della sua religione... quindi pensai "finchè non mi rompe le scatole mi sta bene parlarci".
Durante maggio le cose tra di noi cominciarono a cambiare, lui stava lavorando ad un sito internet per mio conto e quindi avevamo molto più da dirci e
ci sentimmo anche per cel... oltre agli sms un giorno ci parlammo per due ore! Gli raccontai della mia esperienza amorosa lamentandomi delle carenze del mio ex ragazzo e in generale della mia vita, lui mi ascoltava commentando... ma non ricordo mi disse qualcosa di sè... forse mi parlò
dell'università che frequentava a Tor Vergata (vicino casa mia praticamente...)e che aveva perso un anno e che doveva sempre prendere o il treno o l'autobus da xxxxxxxx-Roma... in più mi parlò del suo problema alle ginocchia, tutt'ora porta il sostegno di ferro sul ginocchio dx, che dovrebbe togliere, e in seguito alla riabilitazione dovrebbe anche operare il sx e mettere il ferro anche lì... questo problema purtroppo gli causa dolori alle gambe e gli impedisce di svolgere attività fisiche che richiedono notevole sforzo. (anche se lui ha fatto jeek kune do da un maestro... ed è tutt'ora molto bravo, e anche ultimamente pratica calcio come se niente fosse...
)
Mi trovavo molto bene a parlare con lui, davvero tanto, in più sapevo che era tanto carino,
non pensavo affatto alla sua religione infondo non la conoscevo bene, e non gli feci neppure domande... Così proseguimmo, ci scambiavamo sempre sms e lui cominciò a mostrare interesse nei miei confronti, se gli dicevo che andavo al mare lui: "non guardarti i ragazzi in costume!Pensa a me che sto lavorando alla troncatrice a ferro!"... "certo che ce n'è di gelosia... ma mica posso dirtel.. d'oh!"... e il suo modo scherzoso di corteggiarmi mi piaceva,
finchè non mi chiese di uscire...
Quell'uscita non ci fu subito, in compenso un giorno m'inviò un file word in cui mi aveva scritto una sorta di lettera, lì mi parlava della sua tristezza derivante da un fatto... per me il
sesso in un rapporto d'amore può esistere senz'ombra di dubbio, e vi do anche una certa importanza, lui
essendo TdG non poteva garantirmi, diventando il mio ragazzo, qualcosa che per me era normale e che per lui doveva avvenire soltanto dopo il matrimonio... mi disse anche che lui
non voleva una "ragazza", ma voleva Me.
Quelle parole mi colpirono molto, tuttavia mi lasciava perplessa il fatto che lui provasse questi forti sentimenti per me... infondo ci conoscevamo da poco, tuttavia io che a quei tempi
non avevo alcuna voglia di avere una storia seria decisi, anche in modo abbastanza anti-etico ed egoistico, di provare a provocarlo e vedere quanto
"un santo come lui" avrebbe resistito...
Quando lo vidi per la prima volta (giugno)quest'intento crollò irrimediabilmente...
Trascorsi il giorno più bello della mia vita, incontrai un ragazzo dolcissimo e simpaticissimo in grado di farmi sentire subito a mio agio, parlammo tanto... non ricordo nemmeno più di cosa... e lui mi regalò in cuoricino fatto di stagno (lavora spesso col padre) e il mio nome scritto in giapponese. Un'oretta prima di attendere il treno che l'avrebbe riportato a xxxxxxxx lui mi disse delle cose... mi disse che ero una persona speciale ed avevo tutto il diritto di ricevere affetto, a discapito di tutte le volte che avevo solamente dato invece di ricevere... Ci fu un bacio tra di noi e ci scambiammo una promessa, tutte le volte che avremmo dovuto discutere di qualcosa l'avremmo fatto stando abbracciati, per non dimenticare mai il nostro legame...
Andò via con quel treno, per la prima volta vidi un ragazzo davvero felice, e la cosa più bella è che era felice di avermi accanto, e mi sentì incredibilmente strana e contenta...
commossa.
Ci misimo insieme il
21 giugno, io andai a xxxxxxxx e passammo un'altra giornata bellissima insieme,
conobbi sua sorella (più grande di lui di 3 anni)in qualità di sua
AMICA,
e vidi di sfuggita suo padre, che a quanto so non rimase piacevolmente sorpreso dal mio aspetto fisico... (indossavo una maglietta abbastanza scollata e visto che sono abbastanza prosperosa lui disse al figlio "ma chi era quella mezza nuda?" ...
)
Era chiaro che Stefano
non poteva annunciare alla sua famiglia che si era messo con una ragazza di Roma in più non TdG, così inventammo a breve una storiella grazie alla collaborazione dei miei amici, che lui voleva conoscere. Noi tutti, secondo questa storiella, facevamo parte di un gruppo musicale all'università di Stefano e visto che a lui piace cantare volevamo prenderlo con noi... Così un giorno andammo a casa sua invitati anche a pranzo,
conobbi anche la madre, che a vederla sembra tutto meno che una TdG... (è una donna molto giovanile e socievole)
l'unico disagio che incontrammo fu la preghiera pre-pranzo ma del resto parlammo di tutto meno che della loro religione, davvero sembravano una famiglia come le altre, salvo alcuni libri sparsi per casa che riportavano il titolo "Un Dio che pensa a te" e cose simili...
Passai un'estate stupenda,
Stefano conobbe i miei genitori (cattolici non praticanti) e nonostante la sua religione fu accettato di buon grado, anche perchè lui sa farsi ben volere da tutti.
:
Non v'era alcun problema di sorta, Stefano voleva fare "dei sacrifici" per me,
voleva infrangere alcuni punti della sua religione col tempo, per venirmi incontro e stare meglio...
Uno di questi fu il fattore "
sesso pre-matrimoniale" e non si pentì affatto della sua scelta, l'altro fu quello di
partecipare assieme a me a compleanni dei miei amici.
Per me rinunciò al corso di perito assicurativo che seguiva a xxxxxxxxx e riprese l'università di Tor Vergata
trasferendosi a Roma a novembre, dopo aver rotto le scatole ai suoi genitori per ottenere di allontanarsi da casa, suo interesse era stare insieme a me il più tempo possibile... Infatti mi veniva a prendere all'uscita da scuola, due volte a settimana rimaneva a cena a casa mia e il weekend tornava a casa dai suoi.
I problemi cominciarono ad insorgere verso novembre, mi lamentavo del fatto che le
adunanze che lui frequentava (3 volte a settimana, quindi 2 a Roma) ci toglievano tempo, e non condividevo a prescindere questo fatto, e poi del fatto che soffrivo che il nostro rapporto non poteva essere vissuto alla luce del sole anche dai suoi genitori...
Un giorno gli dissi di tutte queste mie perplessità e piansimo tanto insieme, per la prima volta... Ero ignara di quanto lui tenesse sia a me che alla sua religione...
Per me rinunciò ad andare alle adunanze per 3 settimane, ma nello stesso tempo cominciava ad essere insofferente a sentirsi in colpa anche per il fatto di aver avuto rapporti con me, almeno questo mi diceva... Tutto derivava dal fatto che il non partecipare alle adunanze lo intristiva, ed io non riuscivo a capirlo... davo retta al mio egoismo.
La goccia che fece traboccare il vaso avvenne a
Capodanno. Stefano soffrì d'influenza per quasi tutto il mese di dicembre e lo vidi pochissimo, in più nelle due settimane di vacanze di natale lo vidi due volte e
cominciavo a sentirmi veramente trascurata, lui diceva di voler stare assieme alla sua famiglia.
Così a Capodanno minacciai di lasciarlo se non avesse preso le distanze dai suoi genitori, lui disse d'averci provato ma che non poteva di punto in bianco dopo 19 anni di vita ribellarsi in quel modo, così non fece, ed io gli dissi che non consideravo più noi due come una coppia.
Mi pentì, ovvio, sentivo la sua mancanza... ma lui mi chiedeva tempo per riflettere, perchè con il mio atto l'avevo ferito moltissimo.
Il 3 gennaio partecipò assieme a me al compleanno di mia cugina e tornammo insieme, con la speranza che il peggio era ormai passato...
Così non fu,
andò sempre peggio, lui soffriva ancora per via dell'influenza e per via degli esami imminenti all'università, io lo stressavo con i miei capricci e le mie lamentele, un giorno si mise addirittura a piangere per il nervosismo al telefono...
Non riuscivo a darmi tuttavia un freno, anch'io stavo troppo male e cominciavo a peggiorare a scuola.
I suoi genitori sapevano che lui aveva una ragazza non TdG, e gli facevano raccomandazioni riguardanti la scuola e rapporti pre-matrimoniali, ma lui prontamente smentiva i loro dubbi,
non poteva rivelargli la verità, e non riusciva a dirgli che quella sua ragazza loro la conoscevano, che era Eleonora quell'amica del gruppo musicale... no, non poteva di certo,
perchè i suoi avrebbero capito che tra di noi c'erano stati rapporti visto che ad agosto eravamo stati insieme nella loro casa in montagna con gli amici, e quindi potevano sospettare che avessimo dormito insieme...
A febbraio, mese nefasto, cominciai a guardare ad un eventuale futuro mio e di Stefano... cosa vidi? Sofferenza e sacrificio, perpetui. Mi vedevo proiettata da moglie con un marito che la sera andava alle adunanze e tornava alle 22 passate, con un marito che non avrebbe partecipato alle feste di tradizione con me... come Natale, Capodanno, Pasqua, e i vari compleanni insieme alla mia famiglia... con i genitori di mio marito ostili a me e alla mia famiglia, e magari con eventuali figli destinati a perseguire la dottrina dei TdG...
no, non potevo accettarlo, nonostante tutto l'amore che nutrivo nei suoi confronti.
Ci lasciammo per telefono, piangendo come due bambini... in un ultimo slancio di speranza gli chiesi se non era possibile cambiare gli orari delle sue adunanze, se era possibile ridurre a due giorni invece che 3, così potevamo passare il weekend insieme...
Ma lui irremovibile, sapete perchè? Mi disse che si erano verificati dei presupposti per capire che il Giudizio Universale era ormai vicino, e che lui non poteva assolutamente mancare alle adunanze. Così non vedendo alcune soluzione ci salutammo... e prima di attaccare lui mi disse ancora "ti amo" ...
Piansi, non so per quanti giorni, non so nemmeno quanti giorni digiunai rimanendo a letto, lui mi mancava troppo e lo amavo ancora tantissimo...
Tornò all'università a marzo e lo rividi, ogni volta che ci vedevamo da soli i sentimenti che provavamo ancora ci riavvicinavano, ma non era giusto, lui mi disse che doveva pensare se rinunciare a qualcosa per me, e che per il nostro bene era meglio vedersi solo in compagnia...
Intanto gli esami gli andavano male... ed io non facevo che proseguire con i miei capricci...
Avvenne il peggio. Suo padre, grazie all'aiuto di un tecnico riparatore di pc lesse le conversazioni msn che io e il figlio avevamo avuto e scoprì ogni cosa, scoprì l'inganno di ben 8 mesi.
Non so cos'è successo a Stefano, non so cosa la sua famiglia gli abbia detto,
ma il giorno in cui suo padre gli telefonò per dirgli che aveva saputo io e lui ci vedemmo... dovevamo dirci addio... gli restituì il cuoricino di stagno che mi aveva regalato al primo appuntamento, e quando lui andò via sotto la pioggia non si voltò indietro a guardarmi...
Io continuavo a star male, continuavo a soffrire della sua mancanza, capì di non poter vivere senza di lui....
Così provai in tutti i modi a riavvicinarmi... ma cosa ricevetti?
Cattiveria, indifferenza, non lo riconoscevo più.
Molti miei amici mi aiutarono e andarono a parlargli, ed io gli parlai quando lui vedeva loro oppure andavo contro la sua volontà a casa sua a Roma... e puntualmente si litigava, ci si riappacificava e spesso tra di noi c'era ancora quella tenerezza di quando stavamo insieme,
lui ricadeva ancora in tentazione con me... poi qualche giorno dopo mi diceva che cose simili non sarebbero più dovute ricapitare, e ancora freddezza... e se insistevo cattiveria...
mi diceva "voglio essere rispettato, se fai come ti dico non sarò costretto a comportarmi male"...
Così avanti per ben 5 mesi finchè non decisi di non farmi sentire più, perchè più provavo a cercarlo più lui s'irritava... ed io non capivo il motivo...
Da tre mesi a questa parte ho cominciato a risentirlo via
e-mail, perchè sentivo e sento ancora forte la sua mancanza,
ho provato a chiedergli se avrebbe mai potuto darmi un'altra possibilità... da lui non ho ricevuto un no nè un addio...
mi ha sempre e solo detto "sai che a queste cose non rispondo" "non è che non voglio risponderti Ele, è che penso che questo non possa esserti d'alcun aiuto!" oppure "non adesso" "non ora" sempre così... sempre, anche quando gli chiedevo di dirmi addio se non ci fosse stata alcuna possibilità per noi...
Non ho mai ricevuto risposta a questo, così pur di non perdere i contatti gli ho parlato di tante cose, abbiamo parlato del canto... del fatto che lui ora gioca a calcio...
più vado avanti e più sento che non riesco a distaccarmi da lui, che dopo tutto quel che c'è stato non sarebbe giusto troncare il nostro rapporto e perderlo come persona, come presenza nella mia vita...
Così qualche settimana fa ho provato a chiedergli un incontro, la data era prevista per il 3 agosto ma nulla, non ci siamo visti... non so se mi abbia detto la verità o se ha inventato una scusa, ha detto che dopo quella data doveva partire a casa al mare dalla nonna e che sua madre aveva avuto problemi...
Ad un mio amico ha detto testuali parole: "Non so se sia un bene vedere Ele adesso, per me non è cambiato nulla, ci sono ancora problemi"
Sono disposta a qualsiasi cosa per recuperare un rapporto con lui, ormai sono due settimane che non si fa sentire e che non mi risponde, ho smesso io stessa di scrivergli... sono disposta anche ad attendere ottobre quando ricomincerà l'università... sono anche disposta ad andarlo a cercare io pur di parlargli...
Ma non insiterò nel dirgli che lo amo ancora e che vorrei tornare con lui, so quanti problemi e quante diversità abbiamo... mi basterebbe anche avere la sua amicizia, e non capisco perchè dovrebbe negarmela, agli amici che abbiamo in comune (non TdG)non la nega...
Questa è la mia storia, lunghissima lo so, e vi chiedo ancora scusa se siete arrivati alla fine di questa lettura... Ma ci ho messo l'anima nel rivangare questi ricordi che ancora mi tormentano... e che ancora amo, nonostante tutta la tristezza che mi hanno recato e che ancora sento.
Grazie a lui ho capito cosa
realmente significa amare, cosa significa amare una persona eternamente, perchè so che se un domani la mia vita dovesse cambiare io lo amerei ancora, perchè Stefano è una persona straordinaria... e
mi è rimasto nel cuore... non voglio che vada via.
FACCIO UNA DOMANDA A TUTTI GLI EX TESTIMONI DI GEOVA, VI PREGO DI RISPONDERE A QUESTO MIO QUESITO:
Come ho precedentemente detto i genitori di Stefano hanno saputo che il figlio ha avuto rapporti sessuali con una ragazza non TdG e che in più ha smentito tale cosa per 8 mesi mentendo, e che è anche andato male all'università... Io so cosa vuol dire deludere un genitore ma qui va oltre tutto questo, qui c'è di mezzo la religione.
Suppongo che lui abbia dovuto dire d'essersi pentito per quel che ha fatto, pena la perdita di fiducia da parte dei suoi, infatti molto tempo fa mi disse che i suoi più che altro erano rimasti offesi del fatto che lui gli aveva mentito per tanto tempo, ma io credo ci sia dell'altro... mi disse che doveva riguadagnare la loro fiducia.
Che genere di "penitenza" è destinata a coloro che infrangono una legge del calibro di quella di Stefano?
Io credo che lui sia molto triste e confuso... anche oppresso... e che tutto quel che c'è stato con me gli abbia causato grossi problemi, per questo mi sta allontanando, per questo reputa sia troppo presto per parlare di noi... anche se non capisco perchè non riesca a dirmi addio se non scorge alcuna speranza... non capisco perchè dovrebbe continuare ad illudermi...
Un grazie a chi è riuscito a legger tutto... di cuore, spero possiate commentare e rispondere anche alla mia domanda.
[Su richiesta di Eleonora ho cancellato i nomi delle località che avrebbero potuto permettere l'identificazione di una persona menzionata in questo messaggio. Achille]
[Modificato da Achille Lorenzi 09/08/2006 21.25]