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Jesus di maggio è stato pubblicato a pagina 38 un articolo sulle chiese indipendenti in Mozambico. Nell'articolo si fa l'analisi di questo fenomeno, mettendo in rilievo tutti i pericoli e le azioni immorali che fra tali comunità si compiono. A un certo punto a pagina 42 si dice:
«E' terribile quello che sentiamo alla radio. Dicono che ammazzano i bambini per togliergli gli organi e poi li vendono. Deve essere fatta giustizia. Nel tempo coloniale i Testimoni di Geova facevano queste cose, ma oggi... come è possibile?". Guerre verbali tra una confessione religiosa e un'altra...».
L'articolo è visualizzabile qui:
www.stpauls.it/jesus/0605je/0605je38.htm
A questa notizia l'ufficio relazioni pubbliche dei Testimoni di Geova di Milano Sud attraverso Roberto Faes ha scritto alla rivista e sul numero di luglio è stata pubblicata la lettera a pagina 9, e dice così:
«In riferimento all'articolo sul Monzabico "Chiese indipendenti: la rivoluzione zionista", pubblicato su
Jesus di maggio, precisiamo che è del tutto infondata la citazione riportata nel reportage, secondo cui in epoca coloniale i Testimoni di Geova avrebbero ammazzato i bambini per togliergli gli organi e poi venderli. I testimoni considerano sacra la vita in quanto prezioso dono del Creatore. Per questo motivo sono contrari all'aborto, non fumano, non si drogano, non fanno abuso di alcolici e rifuggono da qualsiasi forma di violenza. Quali obiettori di coscienza, circa 2 mila Testimoni affrontarono con coraggio la morte nei campi di sterminio nazisti. Per lo stesso motivo attualmente diversi di loro sono imprigionati e uccisi in Paesi dittatoriali».
A questa precisazione il direttore ha semplicemente risposto:
«Ringraziamo il portavoce dei Testimoni di Geova per la precisazione. La frase riportata tra virgolette nel reportage, del resto, non esprimeva il pensiero di
Jesus».
Ecco la scansione della lettera pubblicata su
Jesus di luglio:
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 09/07/2006 19.09]