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Ciò che mi fa più rabbia

Ultimo Aggiornamento: 27/06/2006 06:34
22/06/2006 23:43
 
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“Appunto quando Lutero, in buona fede, fece notare che le cose non andavano bene, le sue intenzioni non erano quelle di creare una scissione bensì informare chi di competenza che c'èra chi speculava, ma la risposta dalle più alte autorità quale è stata?
devi ritrattare altrimenti verrai scomunicato.”

Veramente Lutero non criticava il fatto che le indulgenze venissero vendute ma il concetto di indulgenza in sé, oltre a questo ci sono le famose tesi 95 affisse a Wittenberg, che non sono certo l’apice dell’ortodossia.

“E la cristianità intera dovrebbe fidarsi di una tradizione portata avanti da simili vescovi?..”

Vendere indulgenze non fa parte della Traditio della Chiesa, inoltre tu continui a giudicare i singoli e non la dottrina portata avanti dal collegio dei vescovi.

“Sono daccordo che gli scritti cominciano a comparire dal 50 in poi,(non dopo 50 anni)”

Ho scritto: “Non ti sei ancora reso conto che i Vangeli altro non sono che un fenomeno del tardo primo secolo e che hanno prima 50 anni di traditio orale”. I Vangeli, non ho parlato delle lettera di Paolo. Il Vangelo di Marco è datato in un arco di tempo che va dal 64 (per la scuola conservatrice) al 70 (per i moderati)

“ma la tradizio di cui parli altro non è che la testimonianza diretta dei testimoni oculari. “

Grazie tante. Non ho fatto altro che ripetere che il NT è la trascrizione della catechesi orale degli apostoli (almeno in alcuni casi). Matteo e Giovanni sono testimoni oculari mentre Marco udì la catechesi di Pietro e Luca quella di Paolo; l’Apostolo dei gentili a sua volta non è testimone oculare ma un figlio della Traditio orale: “vi o trasmesso ciò che anch’io ho ricevuto”, ipse dixit.

“Paolo si è sempre premurato di dare alle chiese un insegnamento dottrinale chiaro e preciso, e spesso interiene a correggerne gli errori”

Già ed è proprio questo chiaro insegnamento (di cui lo scritto non è che una mera appendice), che ci parla della traditio orale parallela alle sue lettere.

“l canone viene fissato nel IV secolo, ma i libri non vengono scritti nel IV secolo quello più vecchi è del 95 circa”

Veramente si arriva al 100, ma non è questo il problema. Sto solo puntualizzando il fatto che la misura dell’ortodossia nei primi 3 secoli non era il NT (che non c’era), bensì la tradizione orale, la stessa che nel corso dei secoli selezionò tra decine di scritti concorrenti quelli che considerava ortodossi. La Chiesa apostolica e dei Padri è basta sulla catechesi orale.

“Al contrario non vedo il perchè, visto che il canone viene fissato nel IV secolo, non si è tenuto conto di questi scritti che dici tu, e non sono stati inclusi nel nuovo testamento.”

Scusa ma non ho capito il senso della frase. Di quali scritti stai parlando? Io parlo della Traditio apostolica, non di scritti. Per scegliere quali scritti inserire nel NT si sono seguiti i seguenti criteri: apostolicità (lo scritto doveva derivare da un apostolo o dalla sua scuola), cattolicità (nel senso greco della parola, “universalità”, lo scritto doveva essere diffuso), ortodossia (doveva contenere rette dottrina in base al giudizio Chiesa). Come si può rigettare accettare la Bibbia e rigettare la Chiesa da cui dipende? Se si rigetta la Chiesa si rigetti il canone, e si faccia esegesi sul Vangelo fi Filippo.
Venendo alla tua obiezione la Traditio non è scritta ma orale, e, quando è scritta, è rinvenibile nei Padri apostolici e nei Padri della Chiesa. Non capisco dunque cosa voglia dire la tua domanda. Mi chiedi perché non si è tenuto conto di questi scritti, e io non so neppure di che cosa parli né il senso di una simile domanda. Se ti riferisci alla Traditio apostolica non hai capito nulla di quello che ho detto perché come già spiegato è la trasmissione ORALE del depositum fidei di cui parla anche Paolo, e, qualora questa dottrina si depositi negli scritti dei Padri, questi non sono comunque del genere letterario degli scritti del NT e si pongono tutt’altri obiettivi.

“TU al contrario non ti rendi conto che è praticamente impossibile tramandare in modo fedele una tradizione orale attraverso i secoli”

Vedi, nel mio curriculum di studi stanno le lezioni di antropologia del linguaggio sulla trasmissione del sapere religioso nelle società antiche, ergo su questo fatto non ti conviene pretendere di rivelarmi verità sconvolgenti.

sopratutto conoscendo gli sconvolgimenti e gli interessi politici, bellici culturali e/o religiosi di due millenni.”

Il telefono senza fili subisce una degenerazione se c’è un’unica catena che lo trasmette, mentre quello che garantisce l’ortodossia in seno alla Chiesa è che non è una singola linea di vescovi ha tramandare i contenuti del deposito di fede bensì l’insieme dei vescovi con le rispettive successioni (per questo ci si riunisce in Concili, la traditio può essersi adulterata un pugno di sedi episcopale, in centinaia contemporaneamente è un po’ difficile). Scrive Ireneo nel II secolo:
“Infatti, se le lingue nel mondo sono varie, il contenuto della Tradizione è però unico e identico. E non hanno altra fede o altra Tradizione né le Chiese che sono in Germania, né quelle che sono in Spagna, né quelle che sono presso i Celti (in Gallia), né quelle dell'Oriente, dell'Egitto, della Libia, né quelle che sono al centro del mondo", Adversus haereses, 1, 10, 2

Non si tratta inoltre del genere di sapere da “telefono senza fili”, bensì di un sapere caratterizzato dogmaticamente, e dunque, oltre al controllo intersoggettivo tra vescovi, si aggiunge il fatto che la traditio è considerata un sapere immodificabile e dunque tramandato con un diverso regime di attenzione.

“n esempio lo troviamo già con le crociate sai meglio di me che il ruolo dei vescovi è quello portare avanti il messaggio di Cristo non mi vorrai dire che Cristo abbia tramandato nella traditio il consenso a fare "la guerra santa" tra un pò scopriamo che Cristo ci ha anche tramandato l'autorizzazione a fare i kamikaze.”

Io mi chiedo solo perché continui a confondere le azioni del clero con la dottrina della Chiesa. Vedi, la differenza tra l’islam e il cattolicesimo(anche medioevale) è che quando l’islam fa una guerra santa lo fa seguendo i precetti della sua religione mentre se un vescovo incoraggia una guerra lo fa andando contro quello che la dottrina morale cattolica già allora insegnava. Le crociate sono un fenomeno storicamente complesso ed è solo con faciloneria che si possono proferire proclami simili al tuo. Bisognerebbe in quadrare storicamente cosa rappresentavano quelle guerre per la cristianità medioevale prima di giudicare, nella mente di molti (non senza tutti i torti), rientravano nella casistica della legittima difesa e non della guerra d’invasione. Ma se mi mettessi a parlare di storiografia medioevale andrei fuori tema.

”Non è mia intenzione fare polemica a nessuno ne tantomeno alla chiesa cattolica, mo dovresti renderti conto che per un ex tdig benchè si sia accorto che tutti gli insegnamenti ricevuti sono errati, ha comunque imparato a leggere la bibbia”

Forse allora arriverà ad un gradino di comprensione ulteriore e si renderà conto che se ha in mano quella Bibbia lo deve alla Chiesa.

Per Dorian

“Vorrei anche aggiungere che ancora oggi la Chiesa Cattolica, nella sua traduzione della Bibbia, include quei libri che sono considerati apocrifi.”

Un altro convinto che la Bibbia con tutti e soli i suoi 39 libri sia caduta dal cielo già rilegata!
Forse ti sfugge che la stessa chiesa che nei primi tre secoli sceglieva i libri del Nuovo Testamento in quel medesimo periodo sceglieva per l’Antico Testamento quelli che tu etichetti con “apocrifi” e che noi invece definiamo “deuterocanonici”. E’ un controsenso accettare il canone neotestamentario creato dalla Chiesa e contemporaneamente rigettare il canone veterotestamentario creato da quella stessa Chiesa nel medesimo arco di tempo. O forse credi che Lo Spirito Santo la guidava mentre sceglieva quali testi mettere nel NT mentre lasciava la Chiesa in balia di Satana mentre selezionava l’AT? Il problema è l’ingenuità storico-letteraria del fondamentalismo protestante. O forse ignori che per gli ebrei stessi fino a fine I secolo (cioè quando il cristianesimo era già nato da un pezzo) non esisteva un canone fisso delle scritture? E ignori che al tempo di Gesù i diversi “partiti” avevano diverse idee sul “canone” e che dunque tu prendendo il canone ebraico dell’AT stai utilizzando una scelta fatta dai farisei a Jamnia quando il cristianesimo s’era già scisso da loro?

“apete una cosa? Nella mia CEI, nella prefazione al libro di Giuditta, è ammesso che la storia sia una novella!!!”

Evidentemente non hai capito il problema perché ingenuamente confondi il problema dell’ispirazione con quello della storicità degli avvenimenti. E’ il caso che ti dia qualche flash: metà del Pentateuco racconta favole, se dovessimo stabilire l’ispirazione di un libro in base al fatto che sia una cronaca o meno e non invece in base agli insegnamenti che trasmette dovremmo buttare quasi tutta la Thorà (soprattutto Genesi), nonché vaste sezioni dei libri “storici” propriamente detti (Cronache, Re, et similia). Ma è evidente che qui non si sanno distinguere i problemi e che dunque c’è un pregiudizio letteralistico di stampo fondamentalista americano che grazie al cielo con la ricerca storico-scientifica ha ben poco a che fare.

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mah, che dire, sono senza parole, perché nega l'evidenza.
Lasciamo perdere
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Re:

Scritto da: Doriangray84 23/06/2006 16.38
mah, che dire, sono senza parole, perché nega l'evidenza.
Lasciamo perdere



Che argomentazione profonda.

Ad maiora
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POlymetis, non ho più voglia di fare questa discussione, perché è completamente sterile, e sopratutto non in armonia con gli insegnamenti del Vangelo. La perfezione non esiste, si sa, quindi se qualcuno fa notare a terzi (che siano persone o confessioni religiose) che alcune cose non vanno, ben venga. Ma si dovrebbe mostrare un po' di maturità e riconoscere anche i propri sbagli (e su questo punto Giovanni Paolo II ha dato un grande esempio); spesso invece si criticano gli altri, ma l'autocritica non si fa mai.
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POlymetis, non ho più voglia di fare questa discussione, perché è completamente sterile, e sopratutto non in armonia con gli insegnamenti del Vangelo. La perfezione non esiste, si sa, quindi se qualcuno fa notare a terzi (che siano persone o confessioni religiose) che alcune cose non vanno, ben venga. Ma si dovrebbe mostrare un po' di maturità e riconoscere anche i propri sbagli (e su questo punto Giovanni Paolo II ha dato un grande esempio); spesso invece si criticano gli altri, ma l'autocritica non si fa mai.



Per noi cattolici la Chiesa è infallibile per ciò che concerne le questioni di fede e di morale: mettere in discussione tale infallibilità sarebbe un dubitare della Chiesa e quindi una mancanza di fede. Giovanni Paolo II, tocca ripeterlo ancora una volta, non ha chiesto scusa per gli errori della Chiesa (la Chiesa non sbaglia!), ma per gli abusi che alcuni uomini di Chiesa hanno compiuto nei secoli passati.

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Ovviamente, questo non significa che noi cattolici ci tiriamo indietro quando si tratta di dare ragione della nostra fede. Ma questo te lo sta ampiamente dimostrando Polymetis.

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24/06/2006 12:17
 
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“POlymetis, non ho più voglia di fare questa discussione, perché è completamente sterile, e sopratutto non in armonia con gli insegnamenti del Vangelo.”

Ma questo è quello che le tue argomentazioni avrebbero dovuto dimostrare e non la premessa del ragionamento. Sapiens nihil adfirmat quod non probat.

« La perfezione non esiste, si sa, quindi se qualcuno fa notare a terzi (che siano persone o confessioni religiose) che alcune cose non vanno, ben venga.”

Naturalmente, ma vorrei che tu mi mostrassi uno sbaglio. O devo per forza ammettere che sono sbagli ciò che non ritengo errore per farti contento?

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Re:

Scritto da: Trianello 24/06/2006 6.20

POlymetis, non ho più voglia di fare questa discussione, perché è completamente sterile, e sopratutto non in armonia con gli insegnamenti del Vangelo. La perfezione non esiste, si sa, quindi se qualcuno fa notare a terzi (che siano persone o confessioni religiose) che alcune cose non vanno, ben venga. Ma si dovrebbe mostrare un po' di maturità e riconoscere anche i propri sbagli (e su questo punto Giovanni Paolo II ha dato un grande esempio); spesso invece si criticano gli altri, ma l'autocritica non si fa mai.



Per noi cattolici la Chiesa è infallibile per ciò che concerne le questioni di fede e di morale: mettere in discussione tale infallibilità sarebbe un dubitare della Chiesa e quindi una mancanza di fede. Giovanni Paolo II, tocca ripeterlo ancora una volta, non ha chiesto scusa per gli errori della Chiesa (la Chiesa non sbaglia!), ma per gli abusi che alcuni uomini di Chiesa hanno compiuto nei secoli passati.



Non vedo nessuna differenza tra la tua affermazione e quella dei tdig circa il corpo direttivo, resta il fatto che la chiesa non è fatta da superuomini, come del resto lo è il cd, bensì da uomini fallibili e limitati, papa in primis.
24/06/2006 15:36
 
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La Chiesa infallibile? Allora pure la WTS ha il diritto di dichiararsi infallibile, ed i suoi fedeli di non dubitare...
siamo sempre qua.
24/06/2006 15:40
 
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Re:

Scritto da: Polymetis 24/06/2006 12.17

Naturalmente, ma vorrei che tu mi mostrassi uno sbaglio. O devo per forza ammettere che sono sbagli ciò che non ritengo errore per farti contento?

Ad maiora



Il tuo sbaglio è che hai sollevato un polverone per poi tornare da dove sei partito, e cioè hai contestato la mia affermazione fatta nel primo intervento circa il fatto che quando una dottrina non è contenuta nella bibbia sbuca la tradizione a legittimarla, per poi dopo chilometri di scritto affermare che non tutto è scritto ma tramandato dalla tradizione.....ma io cosa avevo detto?
In conclusione io ti riassumo che della tradizione proprio non mi fido, e ti ho detto già detto in minima parte le motivazioni a qusto aggiungo che la bibbia afferma che il cuore dell'uomo è insanabilmente maligno ed inoltre aggiunge che non vi è nessun giusto neppure uno, questo mi porta a dover ammettere che dopo due millenni l'unica fonte attendibile che ho per basare le mie credenze sono gli scritti neotestamentari, se poi tu ritieni opportuno arrichiere le tue credenze con la tradizione fallo pure , ma sai meglio di me che spesso alcune cose possono aver subito influenze o forzature.
24/06/2006 15:57
 
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Caro Dorian, la CC è mai tornata indietro sui suoi passi in fatto di dogmi dottrinali? Ha mai sconfessato le dottrine che sono state certificate attraverso i concili ecumenici?
A quanto mi risulta no!

La WTS è mai tornata indietro sui suoi passi nel corso del tempo? Eccome se l'ha fatto! P
rima credeva nella sola speranza celeste e poi in speranze diversificate per i 144000 e per i membri della grande folla. Prima credeva che Abraaamo, isacco e Giacobbe, dovessero risuscitare precedentemente il giorno di Armaghedon per preparare il popolo di Dio sulla terra (ovvero i Tdg) per entrare nel nuovo mondo.
Prima pensava che la separazione delle pecore e dei capri veniva fatta dai Tdg stessi quando predicavano il messaggio del Regno, adesso pensa che sarà Gesù a fare tale separazione il Giorno del Giudizio.
Prima pensava che 'questa generazione' cui si riferiva Gesù nel passo di Matteo cap.24 (ove si parla delal generazione che avrebbe asistito al ritorno del Signore) erano coloro che erano nati entro l'anno 1914. Adesso crede che sia, semplicemente, la generazione che sarà viva quando si verificherà il ritorno del Signore.
Prima pensava che il trapianto degli organi fossero un atto di cannibalismo e mancanza di rispetto verso la creazione di Dio, e che chi decideva di sottoporsi al trapianto compiva un peccato grave di fronte al Creatore. Adesso crede che sia solo una questione di coscienza.
Prima pensava che fare il servizio civile fosse un compromesso con lo Stato; adesso crede che sia un azione che un cristiano può compiere poichè in sostanza si tratta di aiuto dato a gente bisognosa.

Potrei continuare così all'infinito. La WTS coi suoi continui cambiamenti di rotta, ANCHE SU BASI FONDAMENTALI DELLA SUA DOTTRINA, ha dimostrato di essere fallibile.
La CC invece non è mai, e dico mai, venuta meno alle decisioni dottrinali del concilio. Ergo si potrebbe davvero sostenere che sia infallibile.

Quello che voglio dire, lungi dal compiere apologia della CC, è che porre sullo stesso piano la WTS e la CC nel discorso dell'infallibilità è un errore logico. La WTS ha già ampiamente dimostrato di essere fallibile, per la CC bisognerebe dimostrare che concili ecumenici successivi abbiano modificato dottrine di concili ecumenici precedenti, e non solo nella forma ma porpiro nel loro essere; ad esempio non pioi dimostrare che la CC sia fallibile dicendo che prima credevano che l'inferno era un luogo mentre ora credono che sia uno stato dell'anima; questa definizione d'inferno non è mai stata sancita da un concilio; diversamente se trovassi ad esempio un concilio sconfessa l'esistenza dell'inferno, considerando che altri concili precedenti hanno dichiarato come dogma la sua esistenza, allora avresti dimostrato che la CC è fallibile!

Questo si chiama metodo scientifico. I cattolici di questo forum, in base all'analisi che hanno fatto sui testi conciliari, non hanno mai trovato retifiche su dogmi da un concilio all'altro e in base a questo fatto si sentono di poter definire infallibile l'istituzione della loro Chiesa.

Se si vuol loro dimostrare che sbagliano bisogna far loro notare eventuali contraddizioni fra concili ecumenici. Questo è il rigore scientifico.
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
25/06/2006 06:18
 
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Il cattolico accetta l’infallibilità della Chiesa per fede. La Chiesa è il corpo spirituale di Cristo ed è assistita dallo Spirito Santo: quindi, per ciò che concerne le questioni dottrinali, è infallibile. D'altro canto, il cattolico informato è anche consapevole del fatto che non vi sono argomenti per dimostrare che l’infallibilità della Chiesa sia venuta meno nel corso dei duemila lunghi anni della sua storia e che sta proprio qui la grossa differenza con la Società Torre di Guardia, la quale, invece, in poco più di un secolo ha cambiato la sua posizione su parecchie questioni dottrinali, contraddicendo ciò che lei stessa aveva stabilito in tempi precedenti.
La questione mi pare tutt’altro che secondaria quando si cerca di stabilire un parallelo tra il cattolicesimo ed il geovismo.

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Trianello, se tu credi che la Chiesa Romana non sbaglia mai, è perché pensi che sia l'unica istitutzione che rappresenti Dio sulla Terra. I TdG pensano lo stesso della WTS. TUttavia voi cattolici rimproverate ai TdG di credere che Dio approvi solo loro, ma con queste frasi che sono state scritte mi sembra di capire che voi pensate la stessa cosa riguardo la Chiesa Romana.
La chiesa non sbaglia mai? Con il massimo rispetto, ma evitiamo queste affermazioni ridicole (non ti dice nulla Galileo Galilei?). La Bibbia non sbaglia mai, gli uomini sbagliano spesso e volentieri.
25/06/2006 21:58
 
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" La chiesa non sbaglia mai? Con il massimo rispetto, ma evitiamo queste affermazioni ridicole (non ti dice nulla Galileo Galilei?)."

Credi che quelli che hai scritto abbia senso? Sai che cos'è la Chiesa?
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Re:

Scritto da: Polymetis 25/06/2006 21.58
" La chiesa non sbaglia mai? Con il massimo rispetto, ma evitiamo queste affermazioni ridicole (non ti dice nulla Galileo Galilei?)."

Credi che quelli che hai scritto abbia senso? Sai che cos'è la Chiesa?



certo che lo credi, altrimenti non lo scriverei no?:D
Cmq so cos'è la Chiesa, ma a dire che non sbaglia mai ce ne passa. Mai letto la parte iniziale di Apocalisse dove il Cristo fa notare degli errori ai rappresentati delle varie Chiese?
26/06/2006 00:01
 
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La chiesa non sbaglia mai? Con il massimo rispetto, ma evitiamo queste affermazioni ridicole (non ti dice nulla Galileo Galilei?). La Bibbia non sbaglia mai, gli uomini sbagliano spesso e volentieri.



Proprio queste parole testimoniano che non hai ben chiaro il concetto di Chiesa. Il processo a Galileo, anche volendo ammettere che ci siano state delle mancanze da parte degli inquisitori, non ha nulla a che vedere con l'infallibilità della Chiesa, la quale è infallibile solo come custode del Deposito della Fede.
La Chiesa è Santa, ma è formata anche da tanti peccatori, da uomini che, in quanto uomini, possono anche sbagliare.

[Modificato da Trianello 26/06/2006 6.34]


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26/06/2006 06:22
 
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WT come Chiesa Cattolica? difficilmente...

Il parallelo può sembrare calzante, ma solo a uno sguardo superficiale.
Anzitutto quoto le osservazioni di Bikky, circa la fallibilità/infallibilità dimostrata dal cambiamento di dottrina della WT e della fedeltà ad ogni pronunciamento dottrinale DOGMATICO da parte della Chiesa. Quel "DOGMATICO" - e sarebbe bene che chi lo dimentica ne prendesse buona nota prima di brontolare - indica lo stretto riferimento a dotrine e prassi che non rientrano nelle legittime variazioni delle scelte pastorali o nelle "tradizioni" ecclesiastiche che vanno e vengono e perciò sono legittime in ogni denominazione religiosa. Troppi evangelici e TG semplicetti sono convinti che se una volta presso la Chiesa Cattolica non si festeggiava il Natale e poi si è cominciato a farlo questo sia una variazione di dottrina. [SM=g27825]
Ma poi il parallelo non sussiste perché, se è vero che i TG ritengono infallibile il loro CD, lo fanno sbagliando. Il CD non sostiene di essere infallibile!
Naturalmente collega l'infallibilità del suo insegnamento direttamente con Geova, di cui esso sarebbe il Canale. Così lui è libero di sbagliare anche in dottrina ma, facendone pagare il fio a Geova che dovrebbe rispondere del perché ora trasmette una cosa e ora un'altra. [SM=x570872]
________________________________
* Una analoga osservazione va fatta se si pensa che un tempo i cattolici non cantavano inni alla Madonna e poi sì. La dottrina sul ruolo di Maria nella Chiesa non è cambiata per questo! Ha solo esplicitato ciò che preconteneva. Sarebbe cambiata se la Chiesa avesse promosso prima la venerazione di Maria e poi avesse detto che non era scritturalmente ammissibile.

PS
L'esempio mi "tira" una variazione avvenuta presso i TG relativamente agli inni in onore di Cristo. Ma il giudizio di variazione stavolta è indice di cambiamento di dottrina!
Sappiamo che un tempo i TG cantavano molti inni a Gesù; poi hanno pressoché dimezzato il numero nel nuovo repertorio; e nulla impedisce che un domani (fatti più coerenti) li eliminino del tutto. Tale variazione è dottrinale perché la WT ha insegnato che cantare lodi rientra nella preghiera e la preghiera è adorazione. Coerenza avrebbe voluto allora che nell'innario "cristiano" dei TG non fosse mai comparso neanche un inno a Gesù. Il fatto che invece ce n'erano tanti (e ve ne sono ancora) è in contraddizione con la dottrina dichiarata e il fatto che siano stati ridimensionati è un fenomeno di ambiguità dottrinalmente intollerabile (per una logica bereana!).
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est modus in rebus
26/06/2006 08:12
 
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Re:

Scritto da: Polymetis 25/06/2006 21.58
" La chiesa non sbaglia mai? Con il massimo rispetto, ma evitiamo queste affermazioni ridicole (non ti dice nulla Galileo Galilei?)."

Credi che quelli che hai scritto abbia senso? Sai che cos'è la Chiesa?



Ma, mi spiegate cosa è la chiesa secondo voi? sempra qualcosa di mistico che viaggia sospesa tra cielo e terra.
vediamo di raggiungere un accordo su cosa sia la chiesa!
26/06/2006 09:11
 
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E' tanto difficile consultare un testo di catechismo prima di entrare in discussione?

L'idea di Chiesa deriva direttamente da Cristo che l'ha fondata. Quindi consiste nell'insieme dei seguaci di Gesù che aderiscono alla sua dottrina e sono in comunione fra loro e con i pastori preposti da lui a dirigerla: Pietro a Apostoli, con relativi successori: papa e vescovi.
Essa però non ha solo un aspetto societario/visibile, perché Gesù ha anche detto che chi ha fede in Lui diventa come un tralcio della vite, un membro del Suo Corpo.
Per tale valenza la Chiesa viene definita "sposa di Cristo". Ed è un aspetto misterioso/nascosto/invisibile la cui linfa vitale è la grazia, e lo Spirito di Dio che inabita nei cuori di tutte queste membra tenendole in comunione (vi sono compresi anche i fedeli defunti non dannati).

Quando dunque si dice che "la Chiesa insegna che..." si intende parlare della funzione di Magistero ufficiale che questo Corpo esercita in comunione e rappresentato dai Pastori eletti da Dio tramite la successione apostolica.
Di essa fanno parte, in "comunione imperfetta" (Vaticano II), anche i cristiani dell'Ortodossia.
Un singolo vescovo non è la Chiesa, né lo sono gruppi isolati (per quanto grandi) di fedeli. Di qui la diversa attribuzione di responsabilità quando avvengono fatti o si emettono insegnamenti non in linea con ciò che crede e fa l'insieme (e in questo insieme è voce della Chiesa anche la voce dei cristiani che ci hanno preceduto manifestando una fedeltà a ciò che è stato trasmesso dagli Apostoli. E questa deposito si chiama "Tradizione". Viene custodito e interpretato rettamente dal Magistero).
Nella Chiesa, e solo in certi casi ben precisi, si ritiene che l'unico vescovo che può emettere con sicurezza un insegnamento dottrinale DOGMATICO* da solo è il sommo Pontefice.
____________________
* E bisognerebbe essere abbastanza adulti per capire che questo soggetto può parlare anche a titolo personale, e quindi non dare perso di infallibilità né di valenza dottrinale della Chiesa universale ad ogni suo dire. E' un malvezzo fuori luogo quello di assolutizzare ogni sua mossa e cercare di trovare poi la contromossa per prenderlo in castagna, come se ogni mossa fosse infallibile e irreformabile.
Questo lavoro di assolutizzazione si può bensì fare ma (boomerang!) per la WT che pretende appunto di avere gestione teocratica e di essere solo un mero canale che trasmette FEDELMENTE ciò che riceve.

[Modificato da berescitte 27/06/2006 6.29]

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est modus in rebus
26/06/2006 20:09
 
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Re:

Scritto da: berescitte 26/06/2006 9.11
E' tanto difficile consultare un testo di catechismo prima di entrare in discussione?

L'idea di Chiesa deriva direttamente da Cristo che l'ha fondata. Quindi consiste nell'insieme dei seguaci di Gesù che aderiscono alla sua dottrina e sono in comunione fra loro e con i pastori preposti da lui a dirigerla: Pietro a Apostoli, con relativi successori: papa e vescovi.
Essa però non ha solo un aspetto societario/visibile, perché Gesù ha anche detto che chi ha fede in Lui diventa come un tralcio della vite, un membro del Suo Corpo.
Per tale valenza la Chiesa viene definita "sposa di Cristo". Ed è un aspetto misterioso/nascosto/invisibile la cui linfa vitale è la grazia, e lo Spirito di Dio che inabita nei cuori di tutte queste membra tenendole in comunione (vi sono compresi anche i fedeli defunti non dannati).

Quando dunque si dice che "la Chiesa insegna che..." si intende parlare della funzione di Magistero ufficiale che questo Corpo esercita in comunione e rappresentato dai Pastori eletti da Dio tramite la successione apostolica.
Di essa fanno parte, in comunione imperfetta, anche i cristiani ortodossi.
Un singolo vescovo non è la Chiesa, né lo sono gruppi isolati (per quanto grandi) di fedeli. Di qui la diversa attribuzione di responsabilità quando avvengono fatti o si emettono insegnamenti non in linea con ciò che crede e fa l'insieme (e in questo insieme è voce della Chiesa anche la voce dei cristiani che ci hanno preceduto manifestando una fedeltà a ciò che è stato trasmesso dagli Apostoli. E questa deposito si chiama "Tradizione". Viene custodito e interpretato rettamente dal Magistero).
Nella Chiesa, e solo in certi casi ben precisi, si ritiene che l'unico vescovo che può emettere con sicurezza un insegnamento dottrinale DOGMATICO* è il sommo Pontefice.
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* E bisognerebbe essere abbastanza adulti per capire che questo soggetto può parlare anche a titolo personale, e quindi non dare perso di infallibilità né di valenza dottrinale della Chiesa universale ad ogni suo dire. E' un malvezzo fuori luogo quello di assolutizzare ogni sua mossa e cercare di trovare poi la contromossa per prenderlo in castagna, come se ogni mossa fosse infallibile e irreformabile.
Questo lavoro di assolutizzazione si può bensì fare ma (boomerang!) per la WT che pretende appunto di avere gestione teocratica e di essere solo un mero canale che trasmette FEDELMENTE ciò che riceve.



Su alcune cose sono daccordo ad esempio che la chiesa è il corpo di Cristo, che noi siamo le membra del corpo, ma un membro resta tale sempre e perquesto che non sono daccordo su questa cristianità partime, un credente è cristiano sempre, a maggior raggione se è in gruppi più o meno numerosi, altrettanto vale per i vescovi e per il papa il nostro vivere è Cristo 24 ore al giorno 7 giorni su sette, non esiste la distinzione tra lo svolgimento delle funzioni ecclesiastiche e l'intervento personale; cosa significa che un papa un vescovo è cristiano durante le funzoni e non lo è in altri momenti della giornata?
La nostra mente deve essere conformata a Cristo, il Cristianesimo non è un lavoro.

non possiamo nasconderci dietro un dito affermando che alcuni errori sono attribuibili alla persona e non alla chiesa, siamo tutti fallibili perchè essere umani proprio come lo è anche il papa.

altre cose le prendo un pò con le pinza:
Di essa fanno parte, in comunione imperfetta, anche i cristiani ortodossi??????????????????????????


Spirito di Dio che inabita nei cuori di tutte queste membra tenendole in comunione (vi sono compresi anche i fedeli defunti non dannati).?????????????

mlarry
26/06/2006 20:13
 
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Scritto da: mlarry 26/06/2006 8.12
Ma, mi spiegate cosa è la chiesa secondo voi? sempra qualcosa di mistico che viaggia sospesa tra cielo e terra.
vediamo di raggiungere un accordo su cosa sia la chiesa!

Siamo ormai del tutto OT.
Sarebbe il caso di iniziare una nuova discussione nella sezione "Fuori tema", visto che qui si parlava, inizialmente, della rabbia che il forum provoca in qualcuno.
Se non si ha altro da aggiungere su questo argomento, chiuderei la discussione.
Domande sulla chiesa cattolica e sul significato che i cattolici attribuiscono al termine chiesa possono appunto essere oggetto di una nuova discussione nella sezione "Fuori tema".

Saluti
Achille/moderatore
27/06/2006 06:34
 
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Sono d'accordo. Chiudiamola.
Ma ricordando a Mlarry che aveva chiesto testualmente

>Ma, mi spiegate cosa è la chiesa secondo voi?

Io gli ho risposto, appunto "secondo me" cattolico.

Non c'entrava niente - ed era scontato! - precisare che "secondo lui" certe cose le accetta e altre no.
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est modus in rebus
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