Beh, vi accontento: sono nato nell'81, mia madre mi aveva nella pancia quando ha fatto il battesimo dei testimoni. Mia sorella, invece, ha fatto in tempo a vivere i primi 5 anni di vita in una famiglia senz'altro più libera di quella che ho conosciuto io.
Sono ovviamente stato costretto a vivere la vita come la vivono tutti i figli di TdG. Ero considerato una promessa perché facevo dei discorsi ben fatti, con ragionamenti logici e ben esposti; peccato che dall'età di 14 anni ho iniziato a ribellarmi a mille e mille forzature di carattere biblico e non. Non ho mai sopportato come impostano le loro adunanze, le loro abitudini e soprattutto non sopporto la loro ipocrisia.
I problemi sono iniziati a sorgere quando mia sorella, esausta di essere tenuta in gabbia, è scappata di casa, a 18 anni. Il rapporto con lei è sempre stato splendido e ci siamo sempre raccontati tutto. Poi mi sono trovato a dover accettare (secondo i miei genitori) di avere una nemica, una serpe in petto. In realtà avevo solo una scelta: o fingere o impazzire perchè a 14 anni non si esce di casa per trovarsi un lavoro e mantenersi.
Ma all'età di 18 anni ho iniziato a leggere la Bibbia per intero, la Diodati (splendidamente barocca) e l'ho confrontata con la Traduzione del Nuovo Mondo dei TdG e con la Nuova Riveduta. Là ho iniziato a capire che è un libro orrendamente violento, di destra reazionaria e che - soprattutto - non mi interessa minimamente. Ho inoltre iniziato a provare un odio verso Dio (ora l'ho superato perché credo che Dio non ci sia semplicemente) spasmodico: odiare Geova con tutte le mie forze perché è un dio stupido, che si abbassa a considerare gli esseri umani per le loro debolezze e per le loro da lui create pulsioni.
A questo si è aggiunto il fatto che ho iniziato ad identificare la mia sessualità con quella gay. Fin da piccolo ho guardato i bambini e non le bambine; ma iniziando a lavorare a 18 anni per la Scala di Milano ho iniziato ad avere chiarezza sulle mie pulsioni ed un giorno mi son detto: sono gay, non c'è niente da fare.
Ho iniziato a diradare la mia presenza alle adunanze e soprattutto nelle uscite per il "servizio" (non nascondo che odio profondamente questi termini militari). E, ritrovato un uomo ancora sposato che mi vedeva alle adunanze da bambino (sul lago Maggiore) ad un'assemblea di un giorno, ho iniziato a frequentarlo: avevo saputo del suo passato ed abbiamo iniziato a frequentarci.
Dopo un po' c'è stato il "crollo". I miei mi hanno dato il tempo di stare due-tre volte a dormir fuori per poi dirmi che, non sapendo dove stessi e con chi ed avendo l'intenzione di trasferirsi (cosa che ovviamente non fecero) mi invitavano a trovarmi alloggio altrove. E ciò avvenne il giorno dopo: presi le mie cose e - non rispondendo per l'intanto alle loro domande - mi trasferii dal mio ex che si era appena lasciato dalla moglie e si era dissociato. Sono quindi andato a vivere da lui, il giorno dopo il discorso suddetto! E lo SCANDALO è stato enorme, mezza circoscrizione ha parlato di noi!!!
Stranamente mio padre non alzò le mani come con mia sorella: lo choc fu grande... ma poi i problemi di sfottò, maleducazione e disprezzo non si son fatti aspettare, come immaginate...
Adesso ci frequentiamo raramente e - ve lo garantisco - fin troppo!
Un abbraccio a tutti!