Fede e ragione, predestimazione o libertà?
Nella Bibbia c'è scritto anche che Dio manda il benessere e la sciagura, la salute e la malattia... insomma fa e disfa come se l'umanità fossero i suoi giocattoli infischiandosene delle loro lacrime e con il sadismo di essere stato Lui a provocarle.
Poi però c'è anche scritto che è un Padre provvidente e che si prende cura perfino dei piccoli del corvo.
C'è scritto anche che Dio ritiene responsabili le persone perché sono dotate di capacità valutativa e libertà di scelta.
Allora interviene la filosofia, con la sua strumentazione logica e dice che qui qualcosa non torna. Che c'è della contraddizione. E che è assurdo che Dio si contraddica davvero. E che perciò quelle non sono espressioni DETTATE DA DIO, ma riflessioni che vogliono comunicare un pensiero divino MA CHE LO FANNO AL MODO CHE MAMMA HA INSEGNATO AGLI EBREI DI QUEL TEMPO AD ESPRIMERSI, CIOE' IMPERFETTAMENTE, IN MANIERA INADEGUATA, CHE BISOGNA INTERPRETARE E DECODIFICARE altrimenti ne viene fuori un Dio assai peggiore che gli uomini (cosa che, grazie a Dio, intelligenti "laici" continuano a ricordarci dicendoci "Dio non può essere così, se è così non esiste e noi siamo ragionevoli a rifiutare la fede e voi stupidi a crederle).
Ed ecco allora l'importanza di capire che non basta LA LETTERA della legge a darci il vero pensiero del Padre. Ci vuole tutto il NT con cui Gesù ha exeghèsato Dio Padre (Gv 1,18) e poi ci vuole lo Spirito Santo che fa capire alla Chiesa tutto quello che su due piedi non riusciva a capire, cioè ci vuole un Magistero autentico.
Il quale ci dirà appunto che se anche ci sono espressioni nella Bibbia che fanno pensare alla predestinazione, lette così come suonano e in base a ciò che dicono a noi gente di millenni appresso, non possono assolutamente significare quella cosa lì, altrimenti crolla tutto; anche Dio.
Il quale però non può crollare perché è già stato dismostrato esistente in sede di conquista filosofica, prima che ci presenti la sua Rivelazione riguardo alla quale richiede la Fede.
Grazie a Dio le cose stanno così, cioè grazie a Dio che ci ha dato una ragione capace di capire che le cose stanno così, e grazie alla ragione che, se non sempre a livello individuale ma sicuramente a livello mondiale, compie questa sua funzione in maniera affidabile!...
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est modus in rebus