C'è un'interessante considerazione su questo argomento qui:
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Ne copio/incollo una parte;
LA SCOMPARSA DEL TETRAGRAMMA DAL NUOVO TESTAMENTO
Ogni persona ragionevole non può fare a meno di chiedersi le ragioni della presenza del tetragramma nelle scritture ebraiche e le cause dell’assenza del tetragramma nelle scritture greche e cristiane. Escludendo l’ipotesi poco convincente di una massiccia falsificazione della Settanta da parte degli scribi cristiani, sembra ragionevole pensare che ai tempi di Gesù Cristo, il nome di Dio fosse scomparso dalla bibbia greca ormai da secoli.
Qualche antica copia della Settanta tentò invero di mantenere il tetragramma, mentre limitati tentativi di reintroduzione del tetragramma si verificarono tra il III secolo a.C ed il I secolo d.C. grazie ad alcune revisioni giudaizzanti. Le testimonianze testuali disponibili c'inducono a ritenere che i primi traduttori dell'AT in greco si trovarono di fronte a varie scelte possibili, quando si trattò di trascrivere il “santo nome”. Alcuni scelsero di riprodurre il "nome" con caratteri dell'alfabeto ebraico quadrato (P. Fuad 266, del I secolo a.C., in Deut. 18,5); altri resero il tetragramma con caratteri paleoebraici (Salmo 91,2 nella Versione di Aquila e Salmo 69,13.30-31 in quella di Simmaco, del II secolo d.C.); alcuni scelsero di abbreviare il Tetragramma con l'uso di due jod con un trattino in mezzo (P. Ossirinco 1007 di Genesi, del III secolo d.C.). In altri casi il tetragramma fu tradotto con le lettere greche IAO (Levitico 3,12 e 4,27 del P. 4QLXXLevb, del II secolo a.C.), mentre moltissimi sostituirono il tetragramma col termine Kyrios (P. Chester Beatty, P. Bodmer, Sinaitico, Alessandrino, Vaticano).
Se nella Bibbia dei Settanta il tetragramma era praticamente scomparso, è logico ed inevitabile pensare che il “santo nome” fosse assente anche nelle scritture greche e cristiane e negli scritti dei padri apostolici (che, non conoscendo l’ebraico, usavano esclusivamente la bibbia greca). Di fatto, la scomparsa del tetragramma, come la scomparsa dell’arca dell’alleanza (Geremia 3,16), fu permessa da Dio in vista della Nuova Alleanza (2 Corinzi 3,1-18; Efesini 1,7) e dell’adozione filiale del Nuovo Israele (Galati 3,26; Galati 4,4-7; Galati 6,16; Efesini 1,15; 1 Giovanni 3,1). Ai tempi di Mosé, Dio voleva infatti essere chiamato con un nome solenne e misterioso, mentre oggi preferisce essere invocato con il semplice titolo di Padre (Romani 8,15).