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la mia storia d'amore con una specie di tdg...

Ultimo Aggiornamento: 07/06/2006 15:14
26/05/2006 00:37
 
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non è mai facile uscire da una storia per iniziarne una nuova.

ci sono persone che per anni conducono una doppia vita,tra la moglie e l'amante,non avendo la forza di troncare e di affrontare le proprie responsabilità.
la paura del cambiamento,il timore del giudizio altrui ci condizionano quando siamo chiamati ad affrontare la vita a muso duro.

chi fa così è un debole,un ipocrita ?
forse.
di certo essere un tdg e comportarsi vilmente è a mio avviso più un attenuante che un'aggravante.alle "ragioni" addotte precedentemente si somma la certezza che abbandonando il tetto coniugale automaticamente scatterà l'esilio dagli affetti e dalle amicizie.

in questo caso le tue seppur valide argomentazione Dd non mi sembrano pertinenti...tu parli di pentimento , guido proprio di nulla vorrebbe che la sua lei si pentisse,anzi.

di certo il peccato è un tema che tra i tdg assume un significato diverso che tra le persone del mondo e questo caro valantine non sembra tu riesca ad afferrarlo.

essere tdg non è una semplice fede.tdg è uno stile di vita e se non lo rispetti con il tuo comportamente sei automaticamente fuori.
non esiste quella possibilità di rapporto e pentimento tra l'individuo e dio,tutto passa e deve passare per l'organizzazione.
un fratello che porta con se il segreto di un grave peccato mai confessato alla comunità (nella persona degli anziani),nell'ottica tdg non ha nessuna speranza di salvezza.

non c'è salvezza se non si è passati tra le maglie dell'espiazione da disassociazione.

più che parlare di ipocrisia e ortodossia va sottolineata l'assoluta contraddizione in termini che esiste tra il professarsi tdg ed essere adulteri o fornicatori o quello che vi pare.
chi pensa di nascondere una sua mancanza ,in cuor proprio già sa di non essere un tdg ed è convinto che il suo servizio non sia accettevole a dio ,mancandogli il requisito dell'espiazione nell'organizzazione.
essere nella grazia di dio equivale ad essere nella grazia della società ;se hai nascosto qualcosa alla società sai di non avere l'approvazione divina.

ed è quindi inutile più che ipocrita andare in predicazione.

questo è quanto....

ciao
bruno

[Modificato da giainuso 26/05/2006 0.39]

26/05/2006 09:28
 
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Re: ...

Scritto da: giainuso 26/05/2006 0.37
non esiste quella possibilità di rapporto e pentimento tra l'individuo e dio,tutto passa e deve passare per l'organizzazione.
un fratello che porta con se il segreto di un grave peccato mai confessato alla comunità (nella persona degli anziani),nell'ottica tdg non ha nessuna speranza di salvezza.

non c'è salvezza se non si è passati tra le maglie dell'espiazione da disassociazione.



Caro Bruno e cari partecipanti alla discussione,
scusate se esco per un attimo dal tema, ma le parole che ho quotato mi inducono alcune domande/riflessioni:

mi sembrava di aver capito nei miei anni di studio geovista e nei successivi di approfondimento ( [SM=x570881] ) che i tdG criticassero molto la "confessione cattolica" perchè a loro dire nessuno poteva intromettersi dal rapporto personale con Dio.
Questo mi aveva fatto pensare che se un tdG commette anche un grave peccato del quale poi si pente e non sente la necessità di "confessarlo" ad un anziano può essere tranquillamente in pace con Dio e con la propria coscienza.
Ho capito male o qualcosa mi sfugge?

Grazie per le eventuali delucidazioni
[SM=x570892]
26/05/2006 11:32
 
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dipende dal peccato
se si tratta di un peccato o di una mancanza non grave,dove grave è ciò che prevede la disassociazione,un tdg non è tenuto a "confessare" niente a nessuno.
poi la sensibilità di ognuno può incidere sulla decisione di parlarne agli anziani ma il "confessare", in questo caso, non assume un significato particolare.
il tdg può benissimo vedersela con dio in preghiera.

nessuno è perfetto e la confessione nei modi e termini in cui la intende il cattolico non esiste di fra i tdg.

diverso è se il peccato è così grave da prevedere una disassociazione.ogni fratello conosce benissimo il limite che non può oltrepassare.
se per esempio fumo,faccio sesso fuori dal matrimonio,commetto adulterio,rubo in maniera continuativa,ecc...allora io tdg so bene che non mi basterà per riabilitare la mia posizione pentirmi e chiedere perdono a dio.

non mi basterà neppure parlarne con un anziano a titolo personale ma è necessario che io "paghi dazio" con la disassociazione affinchè la mia posizione e la mia coscienza possano essere riabilitate.
sempre che il comitato giudiziario riunitosi per giudicarmi non decida che il mio pentimento è tale da potermi risparmire la disassociazione.

chiaramente non si può riunire un comitato a settimana per valutare ogni volta i miei gravi peccati , in quel caso,di recidività a breve,la disassociazione è quasi automatica.

spero di essere stato chiaro.

ciao
bruno [SM=x570892]

[Modificato da giainuso 27/05/2006 9.16]

26/05/2006 22:35
 
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l'ipocrisia dei tdg
Bruno ha colto nel segno, è chiaro che io non sono un Tdg, ma facendo una considerazione sui comportamenti in seno al credo di ognuno di noi , sia esso cattolico, tdg, musulmano etc, io la penso cosi:
Se ha un prete è vietato avere rapporti sessuali ,credete che basti chiedere scusa, pentirsi per sentirsi di nuovo prete o è piu' giusto abbandoanre l'abito talare ?
Un musulmano che beve alcool, bevanda vietata dal corano, può chiedere scusa e sentirsi cosi di nuovo vicino ad Allah ? , io credo di no.
Bruno ha ragione se si assumono certi comportamenti bisogna aver anche il fegato di difenderli , non credo che possa bastare il pentimento davanti ad un anziano per tornare puliti dentro e fuori.

Ciao
Guido.
27/05/2006 09:30
 
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attenzione
ciao guido,
capisco benissimo quello che vuoi dire ma attento.

io ho semplicemente spiegato come funzionano le cose,questo non vuol dire che approvi il rigido sistema di punizioni che vige nell'organizzazione.
in generale credo chi sbaglia vada aiutato e non ghettizzato.

troppo facile dire:"quello ha sbagliato quindi non è più un tdg."
troppo facile sbandierare la purezza dell'organizzazione quando questa è il frutto di un rigido sistema sanzionatorio che non aiuta il singolo ma fa gli interessi di un movimento intento a mentenere una facciate di irreprensibilità.

è come se un ospedale dimettesse tutti i malati terminali per poter poi dire che grazie all' efficenza della sua struttura nessuno ricoverato è mai morto.

le persone sbagliano.da sempre.
ognuno sia giudice di se stesso [SM=x570864]

ciao
bruno

[Modificato da giainuso 27/05/2006 9.32]

27/05/2006 15:26
 
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Guido aveva scritto il 18/05/2006 13.36

ho letto le vostre risposte ed allora permettetemi una replica.
Valantine ha parlato di morte sociale, emarginazione etc etc, tutto vero anzi, aggiungo che spesso ci siamo trovati con Cinzia a discutere di queste "repressioni" che io nn condivido.
Allora, secondo qualcuno è sufficiente chiedere perdono, magari promettere che non capiterà mai piu' , e continuare a vivere il rapporto d'inferno in casa con il marito senza conoscere cosè l'amore ma solo per appagare le apparenze legate alla religione. E che dire delle amiche della mia LEI, anch'esse consorelle, che fanno incetta di amanti,amanti e poi ancora amanti, basta chiedere perdono e portale nelle case "LA Torre che Guarda" per sentirsi puliti ? No troppo facile cosi, e troppa ipocrisia . Io riconosco le mie colpe, ma nn vado nelle case a dire che il matrimonio va rispettato.


Valantine risponde

Caro Guido

Come spiegato in modo dettagliato nei miei precedenti post( il 46, 47,48) che riguardano l’ argomento, secondo il mio modestissimo punto di vista ed in riferimento al tuo caso, continuo a non vedere nessuna ipocrisia, ma solo uno stato di paura psicologico da parte della tua ex tdg. Se la tua storia con la sorella Giulia è durata 3 anni vi sarà stato certamente un sentimento. Partendo da questo presupposto e, a sostegno di quello che starò per dirti, ti porto la mia testimonianza.

Un paio di anni fa, in una località balneare molto rinomata, conobbi una Testimone di Geova. Tra me e lei nacque una fortissima simpatia ed un rapporto sentimentale.
Durante la nostra relazione, dopo un po’ di tempo, ebbe a confidarmi che era una testimone di Geova fidanzata con un altro testimone. Ci rimasi male per il fatto che fosse già legata ad un altro, poiché non concepivo l’idea dell’ “essere amanti”.

Quindi,le chiesi spiegazioni da cattolico non praticante, circa il suo comportamento e lei mi rispose: io non lo amo più a Tizio… ! I miei genitori credono che sia la persona giusta per me, ma ci accomuna solo il credo. Scoppio a piangere, tremava come la foglia , ci abbracciammo forte e mi disse, sue testuali parole : io ti amo e vorrei tanto che tu condividessi con me la mia religione, tu non sai quanto io lo desideri, Geova è stato benevole nei nostri riguardi. Rimasi colpito da quello che mi disse e la mia risposta fu : farò uno studio biblico(cosa che poi io non feci mai),ma il tuo ragazzo? riposta, sue testuali parole: a lui non gliene frega niente di me, lo lascerò e aggiunse pure: fortunatamente non sono sposata, ma se lo fossi stata, sarebbe stato un dramma per me.

Sinceramente non capivo a cosa si riferisse quando parlava del fatto che - se fosse stata o meno sposata -, ma poi, solo successivamente leggendo nel sito di Achille ed altri forum dove sono iscritto, mi si aprirono gli occhi e capii a cosa si riferisse.

Continuando col discorso le chiesi ancora: ma scusa, se non lo ami perché non lo hai lasciato? Risposta: mi ero illusa di amarlo e pensavo, visto il suo carisma all’interno della congregazione e le “pressioni” ricevute dai nostri rispettivi genitori, che sarebbe stata la persona giusta per me, ma lasciandolo avrei dovuto affrontare il giudizio (le chiacchiere) della congregazione che avrebbero giudicato certamente il mio gesto in modo negativo. Quindi questa ragazza nelle sue scelte era influenzata dalle possibili decisioni e pregiudizi a cui (secondo lei) il più delle volte si è sottoposti, purtroppo, in modo consapevole.

Notai che Questa ragazza mi amava , ma aveva anche paura di perdermi visto che abitavamo un pò distanti. Da qui la scelta di volere a tutti i costi una relazione sentimentale con me a patto però di seguirla lungo il cammino, aggiungo io, di alcune assurdità e di alcune incoerenti imposizioni assolutistiche della Wts (Società torre di guardia). Quindi, da un lato la paura di non poter mai amare un uomo di cui non era assolutamente innamorata, cioè il tdG, dall’altro la consapevolezza di amarmi molto, ma anche il timore di perdermi.

Certo, la cosa più giusta sarebbe stata lasciarlo e poi iniziare una nuova relazione con me, ma a volte succede l’opposto, perché entrano subito in gioco le preoccupazioni, i timori, le paure, le sensazioni, gli stati d’animo, di perdere la persona di cui ci sei innamorati, ecc ecc, tutto un insieme di cose miscelate tra di loro. Apro una parentesi, l’ultima cosa a questo mondo che avrei mai pensato o, che avrei voluto, era quella di innamorarmi di una testimone, certo la vita è strana, ma mai dire mai. Comunque… continuando il discorso da li a poco, lascio il suo ragazzo tdG. Al dire il vero, cosa che poi ho saputo solo di recente, subito dopo che lei iniziò questa relazione con me, chiamò telefonicamente il suo fidanzato e lo informò della sua intenzione e volontà di troncare questo rapporto con lui , sostenendo che non vi era più le condizioni sentimentali per andare avanti, quindi si era resa conto che era giusto procedere in quel modo, il giusto modo e lo fece.

Ora mi chiedo, ma se si fosse sposata con quel testimone che non amava, vista la scelta influenzata, non indifferentemente , da alcune regole imposte dalla dirigenza geovista , poiché fra le altre cose durante il fidanzamento non avrebbero potuto mai conoscersi molto bene e non avrebbero potuto fare delle scelte veramente libere, a causa dell’ occhio vigile e attento di chi vuole controllare sempre tutto e tutti, e che ti dice pure come devi fare e quindi, dico questa ragazza avrebbe vissuto un vero amore? Oppure avrebbe vissuto un vero incubo sentimentale?

In questo modo, vista la sua ipocrisia nei riguardi di lui che non aveva mai amato e che non avrebbe mai amato, si sarebbe attenuta in modo rispettoso alle “Sacre Scritture”? (Marco 7:6) – (1 Timoteo 1:5). Se lo avesse lasciato cosa sarebbe successo? Avrebbe potuto risposarsi? Con chi? con nessuno!? Sarebbe rimasta sola ed infelice per tutta la vita?

Mi pare evidente che la scelta più giusta sia stato lasciarlo, anche se a mio modo di vedere avrebbe dovuto lasciarlo già prima ed affrontare la realtà senza paura, a costo di trascinarsi dietro le critiche degli altri e tant’ altro. Purtroppo non sono delle decisioni molto facili da prendere e questa povera “creature” è stata vittima, secondo me, di un “sistema” di cose a lei ostile, è caduta mi si lasci passare il termine, in trappole preconfezionate, dove è facile entrarvi, ma è difficile uscirne fuori senza alcun problema o biasima o “condanna” voluta dagli altri “adepti”.

Continuando sempre con il discorso è indicativo ed è quasi emblematico il fatto,che guarda caso anche una sua cugina tdG non fidanzata ed una sua amica intima tdG non fidanzata “soffrissero” degli stessi “problemi” sentimentali(coincidenza strana). Erano per caso affette da una patologia sentimentale cronica nei riguardi dell’uomo del mondo moderno? Oppure erano diventate miscredenti o, peggio ancora non erano più delle tdG? o erano propriamente ipocrite? Semplicemente no, erano delle Tdg, persone in carne d’ossa come me e come te(caro guido)che si erano innamorate di ragazzi che non appartenevano al loro credo, ma non per questo erano “ipocrite”.

Ora, nell’arco di tempo che fummo assieme con la mia ex(potevamo vederci solo di nascosto, ma io non volevo, lei sì), la provocai un po’ dicendole che alcune cose che andavano predicando i Tdg erano sbagliate(vedi discorso della fine del mondo ), ma le sua risposte furono: io sono nella “verità”, questo è il mio credo e voglio che tu mi segua lungo questo cammino della…… ”, se mi seguirai lungo questo cammino, io sarò felice .

Quindi lei era in “buona fede” il suo amore ero io, sperava che io diventassi un tdg e questo doveva privarla, secondo me, di professare in modo ortodosso i molti principi della sua religione? Credo di no! Poi il mio rapporto con lei ebbe un altro epilogo, ma questa è storia.(Non la seguii lungo il cammino di alcune falsità della dirigenza geovista).


Il rapporto dunque si tronco “maledettamente” a causa mia, perché riuscirono in qualche adunanza nella congregazione della mia città , a disturbarmi psicologicamente(la fine è vicina, la falsa religione, tutto era alla rovina e nessuno si salvava, neanche il papa [SM=g27827]: ) la notte non riuscivo più a dormire ero turbato, ero nervoso, avevo sempre in mente il (non trovi edificante che…., l’amorevole benignità…., la disposizione d’animo….. ecc)e dicevo: qui parlano d’amore d’amore d’amore e di verità, ma dov’è questo amore se poi ci privano, pena la segnatura per lei, di vederci normalmente con la ragazza/o che ami? Dio ce ne scampi e liberi da queste assurdità, ero ormai in un vicolo cieco e non mi riconoscevo più.

Ad ogni modo soffocarono sia me che lei. Il fatto di non poterci vedere e frequentare liberamente mi aveva logorato! Le dissi che non avevo più intenzione di continuare la nostra relazione, non accettavo più quello stato di cose, ero troppo agitato. Le dissi o ci vediamo da persone normali o chiudiamo il discorso, perché sono un essere umano non un animale. Di nuovo a piangere, ho paura dei miei, degli anziani, ho paura dei fratelli e delle sorelle, dei loro giudizi, sarei poco spirituale per loro e mio padre potrebbe anche perdere dei privilegi.

A quel punto non potendone più e prendendomela pure con il diavolo, le dissi: rimaniamo amici per il bene mio e tuo, ma ricorda che: nessuna organizzazione può intromettersi tra i miei ed i tuoi affetti, ricordalo! Ora, Di cosa avrei dovuto rimproverarla? Era ipocrita? Di cosa doveva pentirsi? Di un amore soffocato? Sì il nostro è stato ed è un amore soffocato!!! Possibile che non capiscano(Wts) che i sentimenti vanno rispettati? Altra mia parentesi ed Altre frasi belle, lei mi diceva: Valantine dolce che voglia di baciarti , ma cosa hai fatto al mio cuore,? Ed io: ragazzaccia, ma se il nostro amore è cosi bello, Geova non sarà ancora più bello? E lei: Sì lo è, e lo ringrazieremo assieme Adorandolo, tu non sai quando io abbia desiderato averti accanto, non lasciarmi mai sola.

Quindi, oggi io non rimprovero lei, ma le assurdità imposte dalla dirigenza geovista! Sono queste “privazioni” e imposizioni volute da loro che poi sfociano in casi come il mio. Infatti, Se lei mi avesse frequentato le avrebbero, come diceva lei, mangiato la faccia, avrebbe avuto problemi e sarebbe stata segnata! Io, invece, avrei voluto avere e rivendicare il mio diritto di poterla frequentare senza, per usare un eufemismo, rotture di scatole da parte di nessuno e nel rispetto chiaramente delle regole civili.
Ma vi sembrano accettabili certe regole? Ed io poi di cosa avrei dovuto vergognarmi? Di amarla? Di essere un cattolico? Di non essere un tdG? A quel punto mi chiesi, ma un giorno se dovessi diventare testimone e sposarmi con lei, i miei figli dovranno patire tutte queste sofferenze? Ma è incredibile, c’è da impazzire di fronte a tutte queste assurdità.

Ma tornando al discorso, Secondo me, la mia ex si limitava, senza esserne consapevole, ad eseguire degli ordini Di questa “benemerita” Wts , trascurando quello che loro chiamano il sentimento. Guai se non avesse obbedito all’assolutismo dello “schiavo fedele e discreto” che poi tanto discreto non è, vista l’enorme “pressione” e “controllo” che esercita sui propri adepti. Ora, quello cerco di far capire in particolar modo a qualcuno è : che i Tdg pur seguendo le loro benedette regole, le quali trovano fondamento nelle Sacre Scritture, in parte queste regole totalmente stravolte dal cd, nonostante le seguano sono purtroppo imperfetti. Ed è inutile che mi si venga a raccontare la favola che i testimoni peccano meno degli altri religiosi! Scusatami, ma io non ci credo! Come non mai creduto a babbo natale [SM=g27828] . Quindi peccano anche in “buona fede” allo stesso modo degli altri. Viceversa, se fossero perfetti, non saremmo qua a discuterne, non vi pare?

Conclusioni
Caro Guido, dal mio punto di vista personale, Il tuo caso è simile al mio, ma con l’ eccezione che la tua “tdg” è sposata(separata) Adesso, non vorrei tediarti con lunghi discorsi e ripetitive prediche moraliste in apparente difesa delle tdG presunte “ipocrite”(non me ne volere).

Mi pare evidente che vi saranno pure dei casi di ipocrisia, nessuno è perfetto purtroppo, ma secondo me ogni caso è a se stante. Bisogna capire il perché si verificano certe cose e, a volte non è semplice individuarne la causa “scatenante”nel tuo, per esempio, non vedo nessuna ipocrisia. Per le amiche della tua ex vale l’esempio sopra citato da me, cioè andrebbero analizzati singolarmente uno per uno questi casi e se io affermassi che le amiche della tua ex sono “ipocrite”, non avendo in mano elementi tali che lo proverebbero de facto, sarei prevenuto .

Indubbiamente , prendo atto della tua testimonianza e non escludo quello che tu affermi, però ci andrei molto cauto. E’ evidente a tutti, fino a prova contraria, che non si può mai fare di tutta un’erba un fascio. Attenzione quindi a non generalizzare troppo e, a non sperare nel mucchio quasi indiscriminatamente facendo processi sommari! Sarebbe troppo facile giudicare e facendolo saremmo schiavi di un nostro grande pregiudizio in pregiudizio di quei tgG presunti “ipocriti”.


Guido aveva scritto il25/05/2006 14.09E' giusto rinunciare alla propria felicità per non incappare nel giudizio censorio altrui ?



Valantine risponde:

No! é ingiusto, specie se vi sono delle influenze dirette o indirette da parte della Watch tower society.
Quando certi fatti avvengono la società ne è sempre corresponsabile e non può sottrarsi mai dall’assumersi le proprie responsabilità. Se una società modifica regole del gioco mistificandole, la colpa non è certo dei suoi soci, ma di chi dirige essa.



Prossimamente, Risponderò amichevolmente e costruttivamente alle ottime considerazioni finali dell’amico Giainuso.
Un saluto a tutti ed in particolar modo all’er mitico Berescitte, grazie alle sue risposte(Post: A proposito di onomastici e compleanni) sto ritrovando la fede, la mia fede, quella avevo smarrito lungo il mio cammino…..



Pace e bene

valantine


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La fede non si compra e non si vende!

28/05/2006 08:30
 
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l'ipocrisia dei tdg
Valantine, hai colto nel segno, nelle tue parole mi è sembrato di rivivere la mia storia, con l'unica diffrenza che Cinzia è una donna sposata, che dice: "Non amo mio marito, non l'ho mi amato" e cerca in altre storie amore e coinvolgimento. Allora dico, ci si annulla, si rinuncia alla felicità propria perchè qualcuno ha imposto il matrimonio all'interno della religione? ma non credo che Cinzia o altre portino le catene o hanno una pistola puntata alla tempia, la felicità , la libertà a volte va conquistata a costo anche di rinuncie.
Inoltre Bruno ha detto essere Tdg è uno stile di vita, bene io credo però che certi confini non vadano mai superati, se si oltrepassano(infedeltà) allora lo stile di vita è fallato, e si scende nell'ipocrisia quando si porta in giro la parola di Dio.
Sapere di aver peccato gravemente facendo finta di niente, aiuta a stare meglio con se stessi ? Penso di no.

Ciao
Guido
28/05/2006 18:56
 
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Guido aveva scritto il 28/05/2006 8.30

Valantine, hai colto nel segno, nelle tue parole mi è sembrato di rivivere la mia storia, con l'unica diffrenza che Cinzia è una donna sposata, che dice: "Non amo mio marito, non l'ho mi amato" e cerca in altre storie amore e coinvolgimento. Allora dico, ci si annulla, si rinuncia alla felicità propria perchè qualcuno ha imposto il matrimonio all'interno della religione? ma non credo che Cinzia o altre portino le catene o hanno una pistola puntata alla tempia, la felicità , la libertà a volte va conquistata a costo anche di rinuncie.




Valantine replica

Ciao Guido


Non è che vi sia stata una vera e propria imposizione(parlo del mio caso), ma a volte può capitare che vi possono essere delle influenze dirette o indirette che determinano quello stato di cose, come può anche capitare di illudersi di amare una persona che poi non si ama. Ma come già detto nel post 44, se Cinzia decidesse di andare a vivere con te verrebbe disassociata ed il provvedimento della disassociazione le comporterebbe la morte sociale, detta in termini crudi: sarebbe ghettizzata dal mondo geovista, quindi non solo i confratelli la eviterebbero, evitando pure il saluto, ma addirittura anche i famigliari potrebbero, a volte, fare altrettanto oppure sempre i famigliari potrebbero limitarsi solamente alla parola per le cose più essenziali, ma mai per cose di ordine spirituale.

Quindi è la paura di perdere tutto, di dover rinunciare agli amici tdg e agli affetti più cari che la portano a desistere dal troncare definitivamente la sua relazione con l’uomo che non ama più. In definitiva Cinzia è in uno stato di “ipocrisia” “forzata,” perché non amando il suo uomo e non potendolo lasciare per andare a vivere con te, pena la disassociazzione, è costretta a sottostare a questo stato di cose. Questo comunque, a mio avviso, non le preclude di predicare in modo ortodosso i molti principi della sua religione, lo farà di certò come dice l’amica Francesca Galvani : non sentendosi pulita o in pace con se stessa.

In definitava questi signori (dirigenza geovista) hanno creato delle regole dove loro stessi inciampano, senza possibilità di uscita! Del resto mi chiedo se Giulia decidesse di lasciare suo marito potrebbe più risposarsi? Potrebbe più amare un altro uomo che sia anche un altro tdg? Mi pare di no! Rimarrebbe senza un amore. Chi la capirebbe? Chi le starebbe vicino? Chi? non è quindi anche questa “ipocrisia”?

Parrebbe quindi, quasi evidente che la Cinzia sia una vittima del sistema, salvo poi a capirsi se il comportamento della sorella Cinzia vada o meno oltre i limiti consentiti dal buon senso e dal buon gusto ……. Allora il discorso cambierebbe radicalmente, ma non voglio entrare nel merito…..



Guido aveva scritto il 28/05/2006 8.30

Inoltre Bruno ha detto essere Tdg è uno stile di vita, bene io credo però che certi confini non vadano mai superati, se si oltrepassano(infedeltà) allora lo stile di vita è fallato, e si scende nell'ipocrisia quando si porta in giro la parola di Dio.


Valantine risponde:

Al di là del mio caso specifico e spero anche del tuo, sono assolutamente d’accordo con Bruno, però ripeto questi casi andrebbero vagliati singolarmente, ad uno ad uno, per capire se vi è effettivamente ipocrisia o meno.



Guido aveva scritto il 28/05/2006 8.30

Sapere di aver peccato gravemente facendo finta di niente, aiuta a stare meglio con se stessi ? Penso di no.


Valantine risponde:

Caro guido assolutamente no! fa stare malissimo! però bisognerebbe, come ti ho detto prima, fare degli opportuni distinguo e capire il perché certi comportamenti si manifestano, ma questo non è sempre facile da appurare.


Pace e bene


Valantine


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La fede non si compra e non si vende!

[Modificato da valantine 28/05/2006 19.01]

29/05/2006 22:34
 
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Caro bruno

grazie per essere intervenuto, sei stato molto razionale e ponderato. I tuoi interventi sono sempre dettati dalla moderazione e dal buon senso, credo che tu sia uno dei punti di riferimento di questo forum.
Ti confesso pubblicamente, pena la mia non censura, che sei uno dei miei autori (foristi) più seguiti, ce ne sono chiaramente altri/e, ma non svelerò mai il nome del mio diletto/a, ehm .. potresti essere anche tu …. [SM=g27828]. Ma procedamus in pace ….


Giainuso aveva scritto il 26/05/2006 0.37

in questo caso le tue seppur valide argomentazione Dd non mi sembrano pertinenti...tu parli di pentimento , guido proprio di nulla vorrebbe che la sua lei si pentisse,anzi.
di certo il peccato è un tema che tra i tdg assume un significato diverso che tra le persone del mondo e questo caro valantine non sembra tu riesca ad afferrarlo.


Giainuso aveva scritto 26/05/2006 11.32

nessuno è perfetto e la confessione nei modi e termini in cui la intende il cattolico non esiste di fra i tdg.



Valantine replica:

Senza voler far polemica con te e scusandomi con gli amici se esco totalmente fuori tema, mi preme chiarire alcune cose, sempre con lo spirito costruttivo che ci contraddistingue, almeno spero.

Caro guido, Il concetto l’ho assimilato bene, ma forse sono stato capito male., non è che io non voglia afferrare o meno il significato del peccato in ambito geovista e le sue possibili ripercussioni, io non accetto il fatto che il tdg generico, ma non mi riferisco di certo alle tue disquisizioni, debba essere dipinto o considerato come perfetto, impeccabile anche nel rimedio al peccato consumato. Cioè, lui è sempre nel giusto ed applica i suoi principi in modo esemplare, non deve peccare e se pecca è sempre in “mala fede” e deve rimediare in modo esemplare, mentre gli altri, le persone del mondo, tra cui i cattolici, sono sempre imperfetti per definizione ed i loro rimedi al peccato sono spesso discutibili.

Attenzione bruno, non sto dicendo che queste cose le abbia dette tu, sto solo facendo un mio ragionamento , spero logico, sulla base di ciò che ho letto nei precedenti post inerenti questo argomento. Queste restrittezze della Wts, a mio modo di vedere, generano delle falle così evidenti da non poter più riuscire a distinguere chi è in “buona fede” e chi non lo è, ciò che amore e ciò che non lo è, restrittezze così palesi che non lasciano nessuna via di scampo a questa benemerita Società Torre di Guardia.

Ora, mi pare che ci sia qualcosa che non torna e posso portarti i miei esempi e questo non lo dico per scardinare la tua tesi o il quadro logico che tu hai ben illustrato, che secondo me più che essere verosimile è vero, ma perché a mio avviso bisogna fare chiarezza ed anche per non alimentare ulteriori discussioni, almeno da parte mia, che lascerebbero poi il tempo che trovano.

La mia opinione

Da persona del mondo ti dico: quando ero cattolico praticante e commettevo dei peccati , dovevo confessarmi e la confessione non bastava da sola a risolvere il problema, era necessaria anche redenzione dei peccati attraverso il sacramento dell'eucarestia. Se non seguivo questo percorso/ procedura, non ero più in pace con me stesso e con gli altri, non mi sentivo accettato, né dalla comunità, né da Dio, poiché peccatore e sapevo benissimo che non potevo “aspirare” al paradiso nello stato spirituale in cui mi trovavo.

Nel caso in cui poi vi fosse stata da parte mia una recidiva del peccato, il prete mi spiegava in modo amorevole e comprensivo gli errori da me commessi senza ostracismi, ma invitandomi a riflettere in modo attento e ponderato sul senso del dono della vita, della fede e sul fatto che il nostro Creatore è un Dio dell’amore e del perdono. Da lì capii che la mia strada era quella di fare sempre del bene e di perdonare anche chi mi aveva fatto del male, in questo modo miei peccati si riducevano visibilmente ed ero in pace con me stesso.

La confessione del sottoscritto non avveniva solo per i peccati gravi, ma anche per i peccati più banali,poiché per i cattolici non esistono peccati confessabili e peccati non necessariamente confessabili, per i cattolici un peccato è sempre un peccato e va sempre confessato al proprio confessore, nella fattispecie il sacerdote, viceversa si potrebbe avere o, si ha la disapprovazione di Dio.

Quindi il vero cattolico non è da meno ai tdG, nell’assolvere con dovere i propri compiti spirituale e nel porre rimedi ai propri peccati. Questo lo dico per innescare una polemica nei tuoi riguardi? Assolutamente no, ma è solo per spiegare a qualcuno che nonostante vi sia l’impegno religioso da parte dei credenti praticanti nel rispetto dei precetti, siamo tutti imperfetti. Cattolico non significa essere perfetto, evangelico non significa essere perfetto, avventista …… ecc.

Questo è quello che ho voluto significare nei miei precedenti interventi post (46,47,48,52), cioè per quanto si possa essere ligi ai precetti biblici e nell’osservanza secondo i canoni di ciascun credo, nonostante questo si è soggetti inevitabilmente al peccato con le sue possibili conseguenze.

Ciò posto, i miei interventi opinabili o meno, tendono a mettere in evidenza le tante distorsioni che la dirigenza geovista ha posto in essere. Bada bene che io ho i miei valori ed i miei principi ed essendo un garantista, parto sempre dal presupposto che si presuma la buona fede e non la mala fede. Questo mio modo di vedere le cose mi porta a pensare che nel caso della “sorella” Giulia non vi debba essere necessariamente la “mala fede” del resto nella mia testimonianza(vedi post 52) si evince in modo del tutto eloquente che non vi è nessuna mala fede o contraddizione, ma semplicemente amore, quindi un “peccato”, nel caso della mia ex tdg , in buona fede causato indirettamente dalle incoerenze volute dalla dirigenza geovista, la quale con le sue assolute chiusure comporta poi l’anomalia dei casi già descritti e la frantumazione delle loro regole mal ispirate ai principi biblici da parte dei suoi aderenti(vedi segnatura, o disassociazione con conseguente ostracismo, ecc). Cosa voglio significare? Voglio dire che la Wts genera degli artifizi, in termine di regole e nelle regole, che poi si ritorcono contro se stessa.

Il risultato alla fine pare evidente. Ora, Che amore è quello di non poter amare liberamente la persona che si ama?(vedi mio caso) Che amore trattare un disassociato come fosse una nullita privandolo pure del saluto? Ma è Possibile non si riesca a capire che queste cose Dio le disapprova? E’ incredibile dai, c’è da impazzire veramente, si è ormai entrati in una fase senza più ritorno! Ad ogni modo ….io continuo a non capire come la dirigenza geovista possa avere il barbaro coraggio di affermare che la Società torre di Guardia sia l’organizzazione di Dio sulla faccia della terra, me lo spiegate? Quante altre “vittime”(vedi disassociazione) ci dovranno essere prima di vedere la fine di questo “scempio”?

Giannuso aveva scritto il 26/05/2006 0.37

più che parlare di ipocrisia e ortodossia va sottolineata l'assoluta contraddizione in termini che esiste tra il professarsi tdg ed essere adulteri o fornicatori o quello che vi pare.


Valantine replica

Secondo me, senza voler fare polemica, non c’è nessuna contraddizione in termini .., ma è invece, la prova provata, la prova reggina, che siamo tutti imperfetti. Quindi il tdg generico, se pur t’avvolta in buona fede, è soggetto sempre al peccato come gli altri comuni mortali.


Giannuso aveva scritto il 27/05/2006 9.30

troppo facile dire:"quello ha sbagliato quindi non è più un tdg."
troppo facile sbandierare la purezza dell'organizzazione quando questa è il frutto di un rigido sistema sanzionatorio che non aiuta il singolo ma fa gli interessi di un movimento intento a mentenere una facciate di irreprensibilità.


Valantine risponde:

Sono totalmente d’accordo con te ed è quello che ho cercato di spiegare nei miei post precedenti.



Giannuso aveva scritto il 27/05/2006 9.30

le persone sbagliano.da sempre. ognuno sia giudice di se stesso.


Valantine risponde:

Anche su questo punto mi trovi perfettamente d’accordo. Mi domando se hai letto attentamente i miei precedenti interventi!?(post 48 inerente l’argomento), perché vi è una forte convergenza di opinioni, almeno su questi punti. Speriamo bene.



Buona serata

Pace e bene

Valantine

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29/05/2006 23:14
 
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ciao valantine,
in primis grazie per il tuo apprezzamento,è reciproco.

poi...

non era mia intenzione innescare una polemica su chi tra tdg e cattolici fosse più osservante e chi più intransigente, quello che volevo sottolineare è che mentre un cattolico(o protestante o quello che vi pare)che sa di aver peccato sente in cuor suo di poter continuare a definirsi cattolico(....),un tdg che sa di aver commeso un errore da disassociazione è consapevole che agli occhi di dio ormai non fa già più parte del suo popolo.

i tdg sono un "popolo",non si è tdg per semplice identità di vedute.

da quì l'osservazione per cui la predicazione di un disassociabile è agli occhi stessi del trasgressore inutile.

ancora...

una cosa è definire "ipocrita" una persona e una cosa è definire "ipocrita" il suo modo di operare.
nella fattispecie posso dirti che non credo le sorelle in questione siano delle falsone e delle ipocrite ma non posso che constatare una cosa, come testimoni di geova, non come persone, ipocrite lo sono state, proprio per i motivi addotti prima.

sperando di aver chiarito il mio punto di vista ti saluto.
se così non fosse tanto meglio [SM=g27828] ,la diversità di vedute la considero una risorsa e non un ostacolo.

ciao
bruno [SM=x570892]

p.s.
per quanto concerne i punti di contatto tra di noi su altre questioni concordo.

[Modificato da giainuso 29/05/2006 23.18]

31/05/2006 00:33
 
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Scritto da giainuso il 29/05/2006 23.14

ciao valantine,
in primis grazie per il tuo apprezzamento,è reciproco.

poi...


una cosa è definire "ipocrita" una persona e una cosa è definire "ipocrita" il suo modo di operare.
nella fattispecie posso dirti che non credo le sorelle in questione siano delle falsone e delle ipocrite ma non posso che constatare una cosa, come testimoni di geova, non come persone, ipocrite lo sono state, proprio per i motivi addotti prima.



Valantine risponde

Caro Bruno, se non ho capito male, tu ritieni che dal punto di vista sentimentale non vi sia stata ipocrisia, giusto? Il riferimento è chiaramente al mio caso(vedi post 52 per chi non ha seguito)… ebbene, se così fosse, sono perfettamente d’accordo con te ed apprezzo molto la tua imparzialità .

Ritieni, invece, che dal punto di vista del suo credo è stata ipocrita perché non si è comportata da vera tdg ed avrebbe dovuto confessare agli anziani il suo peccato, cosa che credo non abbia fatto, almeno penso. Su questo punto mi trovo d’accordo con te solo in parte, perché secondo me, la tdg in questione, avrebbe comunque delle attenuanti dalla sua che non la discolperebbero di certo, ma che giustificherebbero in parte la sua presunta ipocrisia religiosa. Qualcuno penserà, ma quali sarebbero queste attenuanti?



Le attenuanti a suo favore sono :

Le pressioni ricevute direttamente o indirettamente dai genitori e dall’ambiente dei tdG.
la paura psicologica
l’amore.


Le pressioni ricevute.

le scelte sentimentale della mia ex tdG sono state segnate da preferenze mai volute e solo per soddisfare le decisioni dei suoi genitori, i quali avrebbero visto molto di buon occhio una sua relazione con la figura di un fratello tdg molto carismatico all’interno della congregazione di appartenenza. I suoi genitori le dicevano: non vedi come è impeccabile spiritualmente la figura di Tizio rispetto a Caio? Ed ancora : siamo contenti se tu decidessi di coltivare un rapporto di simpatia con il fratello Tizio rispetto al fratello Caio, ohhh quale privilegio, aggiungo io [SM=g27828] ….
Oppure: ti abbiamo detto che il fratello Sempronio non è adatto a te…

Ora, Chi è figlio sa benissimo quanto i genitori tengano a noi e alle nostre scelte sentimentali e questo lo fanno sempre in buona fede, ma non si rendono conto che a volte sbagliano, incidendo notevolmente su una scelta che poi si potrebbe rivelare potenzialmente sbagliata. Quindi la mia ex tdg, non solo si era resa conto successivamente di non provare nessun sentimento nei riguardi di Tizio, poiché si era illusa di amarlo …, ma addirittura a lui non gliene poteva fregar di meno di lei . In definitiva questa coppia era stata formata dai rispettivi genitori e dall’ambiente circostante, ovvero la congregazione, che li aveva ormai considerati di fatto una coppia teocratica esemplare, un modello assoluto da seguire. Io aggiungerei che più che creare una coppia teocratica esemplare, avevano creato in buona fede un prototipo di ipocrisia forzata ….. dunque l’ipocrisia vi era di già. Da un lato la mia ex che non lo amava, dall’altro lato un fidanzato tdg che tutto pensava tranne che a lei, ma l’importante era costituire di fatto una coppia teocratica esemplare. Ora se la mia ex lo avesse sposato, cosa fortemente probabile e poi lo avesse lasciato, quale tragico destino(evento per i tdG) l’avrebbe attesa? L’avrebbero capita? Come avrebbero giudicato una “bambina” che aveva preso solo delle decisioni di cuore? Su quest’ultima interrogazione bisognerebbe riflettere attentamente, senza buttarla sull’eccessivo sentimentalismo.


La paura psicologica.

Molti per paura di certi provvedimenti drastici, presi dalla paura psicologica, preferiscono soffocare ulteriormente i loro sentimenti ed evitano di confessare le loro storie.
Io ho evidenziato nel post precedente (52)come la mia ex avesse commesso un peccato in buona fede. Mi chiedo, ma se fosse stata libera di decidere, libera nelle sue scelte, senza né paure né condizionamenti avrebbe fatto ingenuamente(povera la mia “creatura” [SM=g27828] ) questi errori?
Sarebbe stato certamente doveroso andare a riferire agli anziani l’accaduto, ma gli anziani l’avrebbero capita? Se la avessero capita cosa le avrebbero detto? Le avrebbero detto: cara sorella, noi ti capiamo, ma ti penti del peccato, sei consapevole della tua ipocrisia? E lei cosa avrebbe dovuto rispondere? Ci si può pentire di non amare una persona o pentirsi di una ipocrisia non propriamente voluta, ma generata dal contesto ? Sicuramente la cosa migliore sarebbe stata quello di lasciarlo, con tutte le ripercussioni del caso, giudizi negativi compresi, ma non è sempre la strada più felice da intraprendere, poiché in un modo o nell’altro si è consapevoli che bisogna poi rimettersi non solo al giudizio di Dio, ma anche a quello umano, pertanto quasi una dramma per chi dovesse affrontare tale situazione, al cospetto anche degli altri fratelli.

Vedete queste sono cose delicate che fanno riflettere e che possono farci entrare in un conflitto interiore e di fede, perché non è sempre semplice capire come funzionano certi meccanismi nella testolina di ognuno di noi , badate che non è sempre scontato e di fronte uno stato di paura psicologico, la maggior parte di noi non è mai in grado di prendere delle decisioni in modo sereno, si è sempre fortemente vincolati, condizionati e preoccupati dalle conseguenze che potrebbero scaturire dalle nostre azioni e dalle reazioni degli altri, ed allora si preferisce rimanere in una posizione anomala che rappresenta soltanto uno stato di disagio accentuato e di difesa temporanea. Credetemi non è assolutamente un modo per scrollarsi di dosso le responsabilità/colpe o il non volersi assumere la paternità degli …, ma è solo uno stato di malessere psicologico profondo che ti manda in tilt e non ti fa reagire.



L’amore.

Amore = è l’ inclinazione sincera dell’anima verso una persona o cosa, con il conseguente desiderio di conoscerla a fondo, per trarne bene e felicità. (Il Sapere Newton)

L’amore è un dono che ci ha trasmesso il nostro Creatore, perché Lui è amore.
Nella mia storia vi è stato un sentimento sincero ed uno stato di ipocrisia improprio o ipocrisia anomala da parte della mia ex tdg. La vera anomalia, in questo caso, è rappresentata dalla variabile amore che va ad incidere sul fattore umano e che si ritorce a sua volta giustamente sulle imposizioni rigide del credo della dirigenza geovista.

Ora mi chiedo, ma se la mia ex tdg fosse andata dagli anziani e avesse riferito che non solo lasciava il suo fidanzato tdg, perché non lo amava e dunque non voleva più continuare ad essere ipocrita, ma per giunta avesse confessato che aveva una relazione sentimentale con un cattolico di cui si era innamorata realmente, gli anziani come avrebbero reagito? Conoscendo la mia ex sono certo che una sua eventuale risposta sarebbe stata: io non mi pento, perché lo amo,

A quel punto, si sarebbe disassociata con le proprie mani. Si sarebbe autoesclusa dall’essere tdG, quando lei, invece, indiscutibilmente crede nei veri sentimenti dell’amore e nel professare in modo rispettoso i molti suoi principi biblici. che giustizia sarebbe, l’essere esclusa dalla sua religione, solo perché non le si riconosce il diritto all’amore? Possibile non si riesce a capire che tutto ruota attorno a questo benedetto sentimento ?

Questa ragazza aveva realizzato cosa fosse il vero sentimento ed il vero amore e ciò l’ha spinta a non dire niente, a causa di certe regole assurde e di certi provvedimenti che poi l’avrebbero privata pure degli affetti più cari, qualora ovviamente tali provvedimenti avessero avuto seguito.

Ma tornando nuovamente al discorso e scusate se sono ripetitivo, se lei fosse andata realmente dagli anziani chiedendo sostegno, questi cosa le avrebbero detto? le avrebbero detto amorevolmente: hai sbagliato, ma se voi vi amate amate e lui sarà nella verità , voi avrete la nostra approvazione ? le avrebbero detto questo? o le avrebbero detto: pentiti di aver avuto una relazione con una persona del mondo e di essere stata ipocrita come tdg? Sta benedetta ragazza di cosa si doveva pentire?
Forse dove pentirsi del fatto che non aveva accettato pienamente le regole della dirigenza geovista?. Mi pare proprio di sì!



Conclusioni

Non c'è dubbio che se vi fosse da parte della società una certa comprensione e un po’ di vero amore, le trasgressione alle regole non si verificherebbe in modo eccessivo e ci sarebbero meno casi di ipocrisia forzata. Ma Se queste fatti accadessero alla dirigenza geovista , sarebbero anche loro rispettosi delle loro imposizioni? Chi vivrà, vedrà!

Purtroppo e continuo a ripeterlo, quando certi fatti avvengono la società ne è sempre corresponsabile e non può sottrarsi mai dall’assumersi le proprie responsabilità. Se una società modifica regole del gioco mistificandole, la colpa non è certo dei suoi soci, ma di chi dirige essa.



Pace e bene

Valantine



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31/05/2006 12:35
 
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Grazie Valentine
ciao Valentine


ti ringrazio per i tuoi messaggi qui nel post.
ha spiegato molto bene le difficolta tra TdG riguardo l'amore.

io ci sono passato e so cosa vuol dire fare una scelta con le sue conseguenze.
Anche perche quando sono uscito dalla "verita" lo avevo fatto non perche non ci credevo ma perche volevo un futuro con una ragazza accanto che amo.
ma non puoi divorziarti e risposarti (se sei il "colpevole")se sei TdG.
sotto questo aspetto non viene tollerato sbagli.
avrei dovuto rovinare la mia vita e quella della mia Ex.
ho avuto abbastanza forza mentale (power [SM=g27811] ?

pero chi non riesce non é un ipocrita, ma secondo me vittima di condizionamento totale senza via d'uscita.
Non sono felici, ma non possono cambiare niente perche pensano che sono loro che peccano contro Geova.
è una lotta tra sentimenti del cuore e fede nella wts.

quando mi sono separato e abbandonato le adunanze (per coscienza)
solo dopo ca. un anno i miei occhi si sono aperti riguardo ai veri problemi tra TdG.


un processo non faciel, ma che auguro a chi si trova in queste situazioni.



scusate se mi ripeto un po, ma ho bisogno di parlare di questa mi esperienza vissuta.

ciao a tutti [SM=x570892]
01/06/2006 19:40
 
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l'ipocrisia dei tdg
Scelgo una religione, scelgo di servirla, sposo un testimone perchè qualcuno me lo ha imposto.
Col tempo mi accorgo , non lo amo, non l'ho mai amato. Ma non lo lascio, ho paura del giudizio altrui, però cerco emozioni, cerco amore. Lo trovo in un' altro uomo, cerco la felicià, l'affetto d'amore che non ho mai avuto. Ma non rinuncio al mio stato di testimone e cosi anche alla mia infelicità. Però gli altri vedono in me una donna sposata e ligia.
Cinzia se ci sei batti un colpo , e dimmi cos'è l'AMORE cosa significa essere FELICI.

Saluti
Guido
02/06/2006 18:55
 
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dpower500 aveva scritto il 31/05/2006 12.35

Grazie Valentine

ciao Valentine

ti ringrazio per i tuoi messaggi qui nel post.
ha spiegato molto bene le difficolta tra TdG riguardo l'amore.



Valantine risponde

Caro dpower500

Un lusingato prego per il tuo grazie. [SM=g27827]:

Per me era doveroso chiarire questi aspetti/concetti, i quali si rifanno a storie vissute. In questo modo chi ci segue e si trova nella medesima situazione, potrà potrà valutare concretamente la propria posizione sentimentale confrontandola con le nostre.


dpower500 aveva scritto il 31/05/2006 12.35


IO ci sono passato e so cosa vuol dire fare una scelta con le sue conseguenze.
Anche perche quando sono uscito dalla "verita" lo avevo fatto non perche non ci credevo ma perche volevo un futuro con una ragazza accanto che amo.
ma non puoi divorziarti e risposarti (se sei il "colpevole")se sei TdG.
sotto questo aspetto non viene tollerato sbagli.
avrei dovuto rovinare la mia vita e quella della mia Ex.
ho avuto abbastanza forza mentale (power ?




Valantine replica

Sì, oltre ad avere avuto una forza mentale, non indifferente, hai anche avuto un coraggio da invidiare.
Vi è stata, da parte tua, una notevole presa in considerazione del fatto che non potevi più mentire a te stesso ed hai preso, secondo me, la decisione più giusta.

Io ammiro la tua scelta, perché è stata fatta in nome dell’amore e non dell’ipocrisia. Spero che tu ne abbia una grande ritorno e lo stesso vale anche per altri/e che decidessero in tal senso.
Caro dpower500, la libertà e l’amore, nel rispetto dei precetti, rappresentano dei beni imprescindibili per ognuno di noi, chiaramente a questo si aggiunge anche la fede. Fede che non si compra e non si vende.




Dpower500 aveva scritto il 31/05/2006 12.35


pero chi non riesce non é un ipocrita, ma secondo me vittima di condizionamento totale senza via d'uscita.
Non sono felici, ma non possono cambiare niente perche pensano che sono loro che peccano contro Geova.
è una lotta tra sentimenti del cuore e fede nella wts.

quando mi sono separato e abbandonato le adunanze (per coscienza)
solo dopo ca. un anno i miei occhi si sono aperti riguardo ai veri problemi tra TdG.

un processo non faciel, ma che auguro a chi si trova in queste situazioni.

scusate se mi ripeto un po, ma ho bisogno di parlare di questa mi esperienza vissuta.

ciao a tutti



Valantine risponde

Di niente e non sei affatto ripetitivo, certi argomenti vanno sempre approfonditi. Siamo qui per discuterne!


Un saluto di cuore dal tuo amico

Valantine


Pace e bene





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04/06/2006 15:16
 
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GuidoBargi aveva scritto il 01/06/2006 19.40


l'ipocrisia dei tdg

Scelgo una religione, scelgo di servirla, sposo un testimone perchè qualcuno me lo ha imposto.
Col tempo mi accorgo , non lo amo, non l'ho mai amato. Ma non lo lascio, ho paura del giudizio altrui, però cerco emozioni, cerco amore. Lo trovo in un' altro uomo, cerco la felicià, l'affetto d'amore che non ho mai avuto. Ma non rinuncio al mio stato di testimone e cosi anche alla mia infelicità. Però gli altri vedono in me una donna sposata e ligia.
Cinzia se ci sei batti un colpo , e dimmi cos'è l'AMORE cosa significa essere FELICI.

Saluti
Guido





Valantine risponde:


Carissimo Guido

Spero per te che la sorella Cinzia possa leggere questi post, anche se mi sembra difficile.

A mio avviso, questa povera “creatura” dovrebbe raccontarti la sua infelicità. Lei conosce cosa è il sentimento, ma della felicità non ha mai visto traccia o ne ha perso le tracce, altro che…. la felicita per lei è un optional. Personalmente, adesso mi è tutto più chiaro, quindi ho un quadro molto più completo per poter trarre le mie conclusioni circa “l’ipocrisia” di alcuni tdG e le loro storie d’amore.
Grazie ai suoi benemeriti fondatori, la dirigenza geovista ha voluto creare o ha cercato di creare l’uomo perfetto, il popolo “eletto”, uno stile di vita impeccabile, la panacea dei mali, “la verità” e la salvezza.

La cassandra, invece, è rappresentata dalle persone del mondo e dalla babilonia la grande, questi ultimi sarebbero i veri fomentatori della rivolta ed sovvertitori del loro credo, un male da evitare ad ogni costo, la vera “apocalisse”. Si è creata una contrapposizione evidente, che ha generato una frattura se non un abisso altrettanto plateale all’interno degli stessi ambienti. Sono talmente così tante le restrizioni e contraddizioni che hanno posto in essere, questi signori, che impossibile da parte loro invertire questa fase senza perdere la faccia. Il tutto chiaramente giustificato e condito , secondo loro, dal fatto che ci si ispira o che trova fondamento nelle sacre scritture. Si sono creati dei prototipi(ipocrisia forzata), delle aspettative ingiustificate(Armaghedon), degli stereotipi(teocrazia) che fanno paura anche ad alcuni “adepti”.


Guai a rivoltarsi avverso le decisioni inoppugnabili dello schiavo fedele e discreto… sarebbe la “fine” per chi osasse….. ebbene, si sono inchiodati con le loro stesse mani, sono entrati in una fase senza più un ritorno, hanno creato ostacoli in cui loro stessi inciampano, certe ultime sortite infauste ne sono la riprova, si sono gettati la zappa sui loro piedi ed alcuni giovani tdg moderni e non, ne voglio conto e ragione di questo atteggiamento inverosimile. Nessun dialogo è ammesso, solo una subordinazione ad oltranza è la regola; tutto il resto è da condannare indiscriminatamente anche quando ciò è spinto da un sincero sentimento nel voler carpire l’essenza dei veri valori che si ispirano ai principi biblici. Questo non è certamente amore e comprensione, ma soffocamento e “paura” da parte di chi le subisce, lungi dall’essere il vero cristianesimo.

La cosa che preoccupa di più è l’aver generato, a volte, inconsapevolmente dei “mostri” che poi gli si rivoltano giustamente contro. A questo punto, può un coniglio braccato(comitato direttivo) trasformarsi in un leone? I credo di no, perché la sua situazione è disperata e cerca di esorcizzarla in questo modo(plagio mentale, repressione psicologica, ricatto mentale), mi fanno quasi pena.
La mia ex tdg(povera la mia creatura) è stata vittima di queste falsità, ipocrisie ed inganni.
Chiaramente il mio giudizio su questi signori si riferisce all’incarico che tali ricoprono all’interno di questa benemerita società torre di guardia e non alle persone in quanto tali.

Non c’è nessun via di scampo per questi dirigenti, nessuna giustificazione è ammessa per un linea incoerente a dir poco disumana se non quella di invertirla radicalmente, linea incoerente che miete “vittime” a destra e a manca (disassociazione, pena ostracismo) in continuazione. Nessuno è al di sopra della legge e nessuno vuole costruire impalcature attorno ai precetti, non si cerca assolutamente di raggirare le norme, ma il buon senso e l’amore nell’applicare certe regole verificandone imparzialmente le situazioni (senza manipolazioni) ed i contesti storici ci aiuterebbe ad avvicinarci ancora di più alla “verità” e, a questo Dio dell’amore e del perdono.

Saluti

Pace e bene

Valantine

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04/06/2006 21:54
 
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d@reDev1l aveva scritto il 25/05/2006 12.20

Io continuo a non trovare giusto che si addossi la responsabilità alla società per non farsi carico delle proprie azioni. Il tradimento è condannato (anche con pene ben più gravi della disassociazione) dalla maggior parte delle culture e delle religioni. Addirittura in italia è stato abolito nel 1981 l’articolo 587 che prevedeva una pena ridotta di 3 o 7 anni di reclusione per un delitto d'onore (ovvero ad esempio un marito che uccideva la moglie o l'amante di lei dopo essere stato tradito). Quindi non mi pare che sia totalitarismo della Watchtower, almeno in questo caso.
Io non credo affatto che si debba soffrire tutta la vita per gli sbagli commessi in gioventù, ma fare quello che si vuole per poi nascondersi dietro ad una facciata di perbenismo non è la soluzione.
E' come il fischio di Pirandello, nel momento ni cui riesci a vedere la tua vita come fossi un osservatore esterno vuol dire che già non ti appartiene più. Se non ti appartiene vuol dire che soffri vivendola, e non c'è motivo per continuare a soffrire, di lasciarsela scivolare addosso. Per ingannare chi? Dio non si inganna, come si evince dalle scritture che ho citato nel mio (speravo) ultimo post. Si inganna sé stessi e si ingannano gli altri. Basta mettersi un attimo anche dalla parte del marito per farsi un'idea di quanta sofferenza si possa provocare. Non è solo lei che sta male.

Ciao dD




Valantine risponde

Questo tuo post mi era sfuggito di vista, ma ecco la mia replica.

Invece, io continuo a trovare del materiale in rete che se letto tutto di un fiato fa rabbrividire.

Il totalitarismo assoluto nelle sfere di comando è stato rivelato per la prima volta da R. Franz, uno dei massimi dirigenti dei geovisti e nipote dell'attuale presidente mondiale. Egli ha scritto un libro di 515 pagine, Crisi di coscienza, in cui denuncia i metodi autoritari delle imputazioni giudiziarie per dei semplici dubbi, le inquisizioni minuziose, gli interrogatori interminabili, le occulte registrazioni di conversazioni e di telefonate, i processi a porte chiuse senza alcuna difesa da parte degli inquisiti, le condanne e le scomuniche per soli sospetti o per qualche critica, i condannati presentati come criminali e indemoniati.

Parole non mie, ma provenienti da una fonte attendibile on line.


Ma voglio essere ripetitivo per l’ultima volta nella speranza che …. : quando certi fatti avvengono la società ne è sempre corresponsabile e non può sottrarsi mai dall’assumersi le proprie responsabilità. Se una società modifica regole del gioco mistificandole, la colpa non è certo dei suoi soci, ma di chi dirige essa.


Saluti


Pace e bene


Valantine

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05/06/2006 09:35
 
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e la chiudo quì...

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Scritto da: valantine 04/06/2006 21.54

Valantine risponde

Questo tuo post mi era sfuggito di vista, ma ecco la mia replica.

Invece, io continuo a trovare del materiale in rete che se letto tutto di un fiato fa rabbrividire.

Il totalitarismo assoluto nelle sfere di comando è stato rivelato per la prima volta da R. Franz, uno dei massimi dirigenti dei geovisti e nipote dell'attuale presidente mondiale. Egli ha scritto un libro di 515 pagine, Crisi di coscienza, in cui denuncia i metodi autoritari delle imputazioni giudiziarie per dei semplici dubbi, le inquisizioni minuziose, gli interrogatori interminabili, le occulte registrazioni di conversazioni e di telefonate, i processi a porte chiuse senza alcuna difesa da parte degli inquisiti, le condanne e le scomuniche per soli sospetti o per qualche critica, i condannati presentati come criminali e indemoniati.

Parole non mie, ma provenienti da una fonte attendibile on line.


Ma voglio essere ripetitivo per l’ultima volta nella speranza che …. : quando certi fatti avvengono la società ne è sempre corresponsabile e non può sottrarsi mai dall’assumersi le proprie responsabilità. Se una società modifica regole del gioco mistificandole, la colpa non è certo dei suoi soci, ma di chi dirige essa.


Saluti


Pace e bene

Valantine

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caro valantine,
premesso che l'attuale presidente della WTS non è Franz ma Adams,tra l'altro neppure un unto ,sembra proprio tu non voglia afferrare quello che è un dato di fatto.

è sì vero che per un tdg è ancora più difficile fare un certo tipo di scelta per i motivi che tu stesso hai più un alto citato ma il modo di comportarsi delle persone tdg in questione, non è differente dal modo di agire del 99% delle persone de "mondo" che si trovano in una situazione simile.

è quindi assolutamente fuori luogo continuare a mettere in strettissima relazione l'autoritarismo dispotico della WTS con il comportamento di chi preferisce vivere una doppia vita per comodo o per paura o per le pressioni ricevute.

ripeto la stragrande maggioranza delle persone si comporterebbe nella stessa maniera, quindi pur non disconoscendo il fatto che il tdg è vittima di numerose pressione che condizionano le sue scelte non si può negare che c'è una possibilità per cui la "sorella" in questione si sarebbe comportata nello stesso modo anche se non tdg.

questo non lo puoi escludere.

inoltre affermi :"...Se una società modifica regole del gioco mistificandole, la colpa non è certo dei suoi soci, ma di chi dirige essa."

l'adulterio è condannato da più di duemila anni, non mi sembra che nessuno abbia cambiato le regole in corsa sotto questo punto di vista.

poi la vita è strana e riserva a tutti sorprese e ci mette innanzi situazioni difficili e impreviste ma se fossi stato cattolico praticante o protestante osservante non avrei subito pressioni dirette o indirette e atte a convincermi a non divorziare, molto diverse da quelle a cui va incontro un tdg.

ricordi : "...nella buona e nella cattiva sorte...l'uomo non separi ciò che dio ha unito...ecc..."

con immutata stima
bruno
05/06/2006 12:07
 
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l'ipocrisia dei Tdg
Giainuso aveva scritto:
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premesso che l'attuale presidente della WTS non è Franz ma Adams,tra l'altro neppure un unto ,sembra proprio tu non voglia afferrare quello che è un dato di fatto.

è sì vero che per un tdg è ancora più difficile fare un certo tipo di scelta per i motivi che tu stesso hai più un alto citato ma il modo di comportarsi delle persone tdg in questione, non è differente dal modo di agire del 99% delle persone de "mondo" che si trovano in una situazione simile.

è quindi assolutamente fuori luogo continuare a mettere in strettissima relazione l'autoritarismo dispotico della WTS con il comportamento di chi preferisce vivere una doppia vita per comodo o per paura o per le pressioni ricevute.

ripeto la stragrande maggioranza delle persone si comporterebbe nella stessa maniera, quindi pur non disconoscendo il fatto che il tdg è vittima di numerose pressione che condizionano le sue scelte non si può negare che c'è una possibilità per cui la "sorella" in questione si sarebbe comportata nello stesso modo anche se non tdg.

questo non lo puoi escludere.

inoltre affermi :"...Se una società modifica regole del gioco mistificandole, la colpa non è certo dei suoi soci, ma di chi dirige essa."

l'adulterio è condannato da più di duemila anni, non mi sembra che nessuno abbia cambiato le regole in corsa sotto questo punto di vista.

poi la vita è strana e riserva a tutti sorprese e ci mette innanzi situazioni difficili e impreviste ma se fossi stato cattolico praticante o protestante osservante non avrei subito pressioni dirette o indirette e atte a convincermi a non divorziare, molto diverse da quelle a cui va incontro un tdg.

ricordi : "...nella buona e nella cattiva sorte...l'uomo non separi ciò che dio ha unito...ecc..."
__________------------------------------------___________

Caro Bruno,
conosco tanti cattolici che pur venendo meno al giuramento ' Nella buona e nella cattiva sorte ...' hanno deciso, trovato il coraggio, aperto gli occhi , ed hanno divorziato.
Hanno preferito scegliere un compagno migliore, oppure piu' semplicemente hanno scoperto il vero amore. Non hanno subito condizionamenti esterni, ma hanno creduto in loro stessi e in quello che desideravano.

Sai dirmi invece, se conosci Tdg che pur avendo collezionato 1,5,10 amanti hanno trovato il coraggio di iniziare una nuova vità ? essere così un po meno opportunisti, ipocriti, e non celarsi dietro il paravento della religione, che comunque hanno sconfitto e non onorato con la loro doppia vita ?.

Saluti




05/06/2006 13:42
 
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Re: l'ipocrisia dei Tdg
(non è proprio possibile fare a meno di questo qualunquistico titolo ?)

>>>Caro Bruno,
conosco tanti cattolici che pur venendo meno al giuramento ' Nella buona e nella cattiva sorte ...' hanno deciso, trovato il coraggio, aperto gli occhi , ed hanno divorziato.


idem per alcuni tdg di mia conoscenza.

>>>Hanno preferito scegliere un compagno migliore, oppure piu' semplicemente hanno scoperto il vero amore. Non hanno subito condizionamenti esterni, ma hanno creduto in loro stessi e in quello che desideravano.

posso dire di conoscere anche alcuni non tdg che hanno subito parecchie pressioni affinchè provassero a salvare il loro matrimonio.

>>>Sai dirmi invece, se conosci Tdg che pur avendo collezionato 1,5,10 amanti hanno trovato il coraggio di iniziare una nuova vità ?

no ma conosco non tdg che hanno avuto 10/15/30 amanti e continuano ad andarsene tranquillamante al mare a ostia la domenica con tutta la famigliola felice.

>>>essere così un po meno opportunisti, ipocriti, e non celarsi dietro il paravento della religione, che comunque hanno sconfitto e non onorato con la loro doppia vita ?

d'accordo su questo punto.
da un punto di vista strettamente religioso è senza senso per il trasgressore tdg continuare a dichiarsi pubblicamente un "fratello" se poi fa certe cose.
sa benissimo il trasgressore che solo la disassociazione e successiva riassociazione potrebbe riabilitare la sua posizione.

>>>Saluti

salutoni
bruno [SM=x570864]

p.s.

questo non per dire che tizio è meglio di sempronio ma che stringi stringi su certe questioni tutto il mondo è paese.
poi si potrebbe puntualizzare che....
ma per favore basta sono 4 pagine che scriviamo sempre le stesse cose ! [SM=x570887]

evolviamoci !



06/06/2006 00:55
 
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La presunta "ipocrisia" della mia ex tdG

giainuso aveva scritto il 05/06/2006 9.35

caro valantine,
premesso che l'attuale presidente della WTS non è Franz ma Adams,tra l'altro neppure un unto ,sembra proprio tu non voglia afferrare quello che è un dato di fatto.



Valantine risponde

Caro Bruno, Sempre con il clima pacifico che ci contraddistingue e non volendo fare nessunissima polemica pretestuosa nei tuoi riguardi, ti rispondo così:

sapevo benissimo che l’attuale presidente della Watch tower society è Adams e non ho modificato volutamente il contenuto della fonte, proprio per renderne evidente, seppur con delle palesi e giustificate inesattezze, la propria veridicità. Chiaramente tale scritto risale a prima della morte del benemerito Frederick Franz che era il terzo (www.infotdgeova.it/lessico.htm) o quarto(http://en.wikipedia.org/wiki/Governing_Body_of_Jehovah's_Witnesses) presidente della Società Torre di Guardia . Raymond Victor Franz ex-componente del Corpo Direttivo della Wts , era sua il nipote. Ma unto o non unto, sempre di un dirigente si trattava.



giainuso aveva scritto

è sì vero che per un tdg è ancora più difficile fare un certo tipo di scelta per i motivi che tu stesso hai più un alto citato ma il modo di comportarsi delle persone tdg in questione, non è differente dal modo di agire del 99% delle persone de "mondo" che si trovano in una situazione simile.



Valantine risponde

Scusami, se permetti , preferisco parlare del mio caso in quanto non elementi tali da poter valutare le storie degli altri, mi perdoni Guido, e poi non mi piace fare illazione. Nel mio caso io parlo a ragion veduta e con cognizione di causa assumendomi la responsabilità di quanto vado affermando. Nel caso della mia ex tdG in questione , il suo atteggiamento è stato dettato da ciò che si chiama amore e non ipocrisia. Questo per quanto riguarda la persona, invece, per quanto riguarda la sua religione è in parte giustificata dal suo agire( si veda il post 58 inerente l’argomento), questo per ribadire….


giainuso aveva scritto


è quindi assolutamente fuori luogo continuare a mettere in strettissima relazione l'autoritarismo dispotico della WTS con il comportamento di chi preferisce vivere una doppia vita per comodo o per paura o per le pressioni ricevute.


Valantine risponde


Mi pare ovvio che questo atteggiamento assolutistico della Wts trovi poi una correlazione ed un fondamento con la presunta ipocrisia della mia ex tdG. Nel caso della mia ex tdG l’aver intrattenuto un rapporto sentimentale con il sottoscritto cattolico, qualora fosse stato reso pubblico o fosse stato scoperto da qualche anziano, sarebbe stato considerato moralmente discutibile e dunque suscettibile di segnatura nei riguardi suoi, che state certe non si sarebbe pentita, salvo poi a vedersi una diversa interpretazione del caso.

Pertanto, se io generico tdG non sono libero nelle mie scelte sentimentali, perché mi vengono imposte
certe regole ed ho la paura di amare e di incontrarmi con “l’animale del mondo” , pena la segnatura ,pena la perdita di privilegi, pena la scarsa spiritualità, pena la reputazione, pena di quello che volete ed ecc ecc , ebbene mi volete spiegare se non vi sono anche qui delle imposizioni che si rifanno a questo benedetto assolutismo della wts? Dove starebbe questa liberta, pena di non subire nessuna conseguenza?


Chi per “paura psicologica” non è in grado di fare delle libere scelte in seguito a certe regole discutibili, si trova di fronte ad una imposizione religiosa della dirigenza o di fronte ai veri valori irrinunciabile della libertà e dell’amore di un credo religioso? Fermo restando poi che la persona in questione ha insite in se tutti gli altri valori religiosi che gli sono stati inculcati.

D’innanzi all’amore che il nostro creatore ci ha donato sono giuste queste regole della segnatura? A mio modo di vedere assolutamente no! Il rovescio della medaglia qual è? Il rovescio è poi l’ipocrisia forzata nei riguardi della congregazione e quindi il vedersi di nascosto con il proprio patner, telefonate occultate per non farsi beccare, sms a tappo e alla spidi gonzales con amorevole benignità, e chi più ne ha più ne metta. Questo è quello che poi genera l’imposizione, una ribellione a ciò che avverso all’amore.



giainuso aveva scritto

ripeto la stragrande maggioranza delle persone si comporterebbe nella stessa maniera, quindi pur non disconoscendo il fatto che il tdg è vittima di numerose pressione che condizionano le sue scelte non si può negare che c'è una possibilità per cui la "sorella" in questione si sarebbe comportata nello stesso modo anche se non tdg.

questo non lo puoi escludere.



Valantine risponde

Le ipotesi sono una cosa, i fatti sono un’altra cosa, non lo si può escludere, ma non lo si può neanche provare, sarebbe comunque opinabile.




giainuso aveva scritto


inoltre affermi :"...Se una società modifica regole del gioco mistificandole, la colpa non è certo dei suoi soci, ma di chi dirige essa."

l'adulterio è condannato da più di duemila anni, non mi sembra che nessuno abbia cambiato le regole in corsa sotto questo punto di vista.

poi la vita è strana e riserva a tutti sorprese e ci mette innanzi situazioni difficili e impreviste ma se fossi stato cattolico praticante o protestante osservante non avrei subito pressioni dirette o indirette e atte a convincermi a non divorziare, molto diverse da quelle a cui va incontro un tdg.




Valantine risponde

Non ho messo e non metto in discussione le Sacre Scritture e non mi riferivo l’adulterio. Personalmente, mi riferivo all’intervento dell’amico d@reDev1l il quale aveva scritto :

Io non credo affatto che si debba soffrire tutta la vita per gli sbagli commessi in gioventù, ma fare quello che si vuole per poi nascondersi dietro ad una facciata di perbenismo non è la soluzione.

In quel post lui ha anche parlato di tradimento ed ipocrisia. Invece, Io ho parlato in difesa della presunta ipocrisia , infatti una mia precedente risposta a l’amico dpower500 post(50) ne è la riprova. Quindi la mia è stata una ulteriore replica a l’amico d@reDev1l sulla presunta ipocrisia e le regole, che per i fatti da me esposti precedentemente continuo a supportare, perché a mio modo di vedere è giusta.

Cito nuovamente la mia:

quando certi fatti avvengono la società ne è sempre corresponsabile e non può sottrarsi mai dall’assumersi le proprie responsabilità. Se una società modifica regole del gioco mistificandole, la colpa non è certo dei suoi soci, ma di chi dirige essa. (si legga il post 56 inerente questo argomento)




giainuso aveva scritto

ricordi : "...nella buona e nella cattiva sorte...l'uomo non separi ciò che dio ha unito...ecc..."

con immutata stima
bruno



Valantine risponde

Si, ed è sempre piacevole rileggerle.










Saluti e stima reciproca


Pace e bene

Valantine


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06/06/2006 13:24
 
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L' ipocrisia dei Tdg

Giainuso aveva scritto:
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no ma conosco non tdg che hanno avuto 10/15/30 amanti e continuano ad andarsene tranquillamante al mare a ostia la domenica con tutta la famigliola felice.
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Forse però queste persone potrebbero non essere credenti, atee, oppure avere una rapporto 'particolare' con la religione.
Di certo , sono sicuro, non indosseranno mai quelle orribili gonne sotto il ginocchio e non busseranno mai porta a porta , portando in giro la parola di Geova, avranno forse un po' piu' di pudore e capiranno che agli ALTRI non avranno nulla da insegnare perchè loro stessi sono in peccato.

Questo caro Bruno è il significato di Ipocrisia, 'Predicare bene razzolare male'

Saluti
Guido


06/06/2006 13:52
 
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a quanto pare io non scrivo in italiano o tu guido non lo leggi. [SM=g27828]

le nostre posizioni sono grossomodo vicine e anche con l'amico valantine ci sono dei punti di contatto ma vedo che più andiamo avanti e maggiormente non riusciamo a capirci.

a mio avviso le vostre "esperienze personali" se da un lato vi hanno aiutato a capire una certa attitudine dei tdg, rappresentano anche un limite perchè spesso voi finite per soggettivare troppo un discorso invece più ampio come quello che sto cercando di fare.

inoltre...

quando ho scritto "...qualunquistico titolo" volevo intendere che non puoi guido fare di tutta un erba un fascio.conosco molti tdg assolutamente sinceri e impegnati a rispettare le norme che predicano anche al costo di grandi sacrifici.

se un prete cattolico commette atti di pedofilia di certo è come minimo uno che predica bene e razzola male ma non per questo posso dire "la pedofilia dei preti cattolici" ,visto che offenderei tutti quei sacerdoti che si sforzano di osservare quello che dal pulpito proclamano.

dirò:"la pedofilia di alcuni preti cattolici".

mi sembrava la mia una richiesta dettata dal buon gusto e dal rispetto dell'altro.

per me la coversazione finisce quì, vi ringrazio dell'attenzione e vi auguro buon proseguimento....

un saluto
bruno [SM=x570892]

[Modificato da giainuso 06/06/2006 13.58]

07/06/2006 13:34
 
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Caro Bruno,
lungi da me un discorso qualunquisticamente generale, anzi in uno dei miei precedenti interventi lo avevo scritto ' non faccio di tutta l'erba un fascio'
Condivido con te l'esempio dei preti pedofili, ce ne sono e ce saranno anche in futuro, questo però non significa che tutta la categoria è cosi .( almeno lo spero)
Ma consenti una riflessione, se il prete è pedofilo, e viene scoperto, a parte le denuncia penale che subirà, deve lasciare il suo ordine e l'abito che lo rappresenta.
Se il prete non è ligio all' obbligo di castità,
deve lasciare il suo ordine e l'abito che lo rappresenta. Nell'ordine religioso non rientrerà MAI PIU'

Invece in un tuo intervento scrivi:

Giainuso scrive:
--------------------------------------------------
da un punto di vista strettamente religioso è senza senso per il trasgressore tdg continuare a dichiarsi pubblicamente un "fratello" se poi fa certe cose.
sa benissimo il trasgressore che solo la disassociazione e successiva riassociazione potrebbe riabilitare la sua posizione.

___________________________________________________

Quindi da questo evinco, che è possibile peccare piu' o meno gravemente, tanto poi mi dissocio e poi mi riassocio ?!?.
Cioè, dò una lavata alla mia immagine e poi come se nulla fosse accaduto.

Complimenti , questa come la chiami ? IO la chiamo IPOCRISIA !!!

Saluti

Guido
07/06/2006 15:14
 
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Re:
>>>Quindi da questo evinco, che è possibile peccare piu' o meno gravemente, tanto poi mi dissocio e poi mi riassocio ?!?.
Cioè, dò una lavata alla mia immagine e poi come se nulla fosse accaduto.

Complimenti , questa come la chiami ? IO la chiamo IPOCRISIA !!!

Saluti

Guido


o mamma...

a guido mi nonno,romano doc,t'avrebbe detto: "ciao còre !!!"

rileggite tutto il 3d che c'hai l'idee un pò confuse sui tdg e su quello che t'ho detto io.

con affetto
bruno [SM=x570872]

[Modificato da giainuso 07/06/2006 15.15]

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