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Votazioni e .... Testimoni di Geova!

Ultimo Aggiornamento: 24/04/2006 13:54
18/04/2006 19:03
 
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In questa giornata particolare, quando milioni di italiani sono stati o stanno per andare a votare alle urne ... penso agli anni passati quando ... da buon Testimone, non mi interessavo proprio della cosa, e insegnavo a coloro che si accostavano all’Organizzazione che i Testimoni non votano, perchè vogliono mantenere la loro integrità. Ho perfino rivisto questo punto quando facevo le domande ai candidati al battesimo, essendo questo uno degli aspetti coperto dalle 120 domande del libro Org.

Oggi però, sono libero, non di votare, lo ero anche prima, ma di capire che l’argomento utilizzato dalla WT non sta in piedi. Vi spiego.

Per me, il Regno di Dio, come spiegato dalla WT era il governo della Terra, della razza umana, quello che avrebbe amministato ogni cosa sulla terra.
I governi di questo mondo sono anche delle istituzioni che hanno come dichiarato obiettivo quello di ammistrare una nazione, un popolo per il bene del popolo.

Un medico, ha come dovere e missione quella di aiutare gli ammalati. Quando uno si ammala, va dal medico. Anche i Testimoni vanno dal medico. È anche vero, però, che negli anni scorsi, specialmente prima del 1975, molti hanno rimandato un operazione, o il curarsi i denti, sperando che il Grande Medico, Cristo, li sanasse nel vicinissimo Nuovo Mondo.

Se oggi i Testimoni vanno quasi tutti dal medico e dal dentista, non è perché credono che il Nuovo Ordine non verrà più, ma si sono resi conto che TARDA, e dunque, non avendo la WT più dato nessuna nuova data, non possono aspettare indefinitamente, ma devono occuparsi delle necessità della vita di tutti i giorni, aspettando che venga il Nuovo Ordine.

Non capisco dunque perché, non dovrebbero anche andare a votare, visto che il Regno, tanto atteso, sta TARDANDO. Non dovremmo occuparci di amminstrate e gestire un paese solo perché chissà quando, verra il nuovo ordine.

Ma diranno i Testimoni, qui si tratta di scegliere tra Cristo come Ré, o Berlusconi/Prodi.
Ma se così fosse, ci troveremmo davanti allo stesso dilemma, scegliere tra il Dottor Rossi e il Gran Medico Gesù Cristo.

Non è dunque una questione di neutralità, o di fedeltà, ma di occuparci delle cose di questa vita, mentre aspettiamo.

Ma questo lo SFD non lo vuole capire e continua a disassociare chi si immischia nella politica o vota per uno o l’altro dei partiti.

Nick!

P.S. Preparato il giorno delle votazioni ... ma mai postato prima, per causa di viaggi.
Nick!
.........................................................
La dove regna l'impostura, non c'è posto per me ! (Vincenzo Vela)
19/04/2006 00:17
 
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Interessante questa tua riflessione.

Io ho votato l'ultimo 10 aprile per la prima volta. Naturalmente ho dovuto rifarmi la tessera elettorale che era ormai smarrita non avendola mai usata. [SM=g27819]

Assolvere a questo diritto-dovere mi ha fatto sentire un po' più parte della comunità (dai tdg definita "il mondo") dalla quale per tanti anni mi ero estraniato. Insomma, mi ha fatto sentire un po' più normale...anche se ovviamente la cosa è molto più importante e implica cose ben più rilevanti di queste sensazioni personali.

Saluti by Hushai

[Modificato da hushai 19/04/2006 0.18]

20/04/2006 06:22
 
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Io penso che se tutti i TG fossero andati a votare, il centrodestra che ha perso per 25.000 voti, avrebbe vinto per 250.000 voti in più perché suppongo che tra i due leader (entrambi difettosi) un TG dovrebbe preferire un governo di destra, se non altro perché più amichevole verso la religione. Mi sbaglio?

Se non sbaglio si potrebbe pensare che d'Alema ha fatto gli interessi della sinistra blandendo a suo tempol'intesa con i TG, purché restassero nella loro (vantaggiosa per la sinistra) neutralità.
----------------------
est modus in rebus
20/04/2006 08:50
 
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Re:

Scritto da: hushai 19/04/2006 0.17
Interessante questa tua riflessione.

Io ho votato l'ultimo 10 aprile per la prima volta. Naturalmente ho dovuto rifarmi la tessera elettorale che era ormai smarrita non avendola mai usata. [SM=g27819]




...E da come sono andate le elezioni nella tua città credo di sapere pure per chi hai votato!!!! [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=x570889]

Shalom
22/04/2006 08:54
 
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I TESTIMONI DI GEOVA E LA POLITICA
A proposito di 'amare Geova ed il prossimo', tutto il mio prossimo, a cominciare dai miei familiari più stretti, non posso fare a meno di richiamare l'attenzione di tutti i lettori sulla pregnante 'valenza politica' dei tre articoli, un vero e proprio 'MANIFESTO POLITICO', pubblicati ne La Torre di Guardia 1 Aprile 2006, e precisamente:

"NELL'ESERCITARE L'AUTORITA' IMITATE IL CRISTO", pagine 17-20;

"ANDATE E FATE DISCEPOLI, BATTEZZANDOLI", pagine 21-25;

"REQUISITI DA SODDISFARE PER IL BATTESIMO CRISTIANO", pagine 26-30.

Mai come in questo periodo, in famiglia, l'atmosfera è stata particolarmente tesa: come in tutte le famiglie degli italiani, tra l'altro, si discute di 'politica' e del ruolo attivo e/o passivo dei Testimoni di Geova al riguardo.

Domani, domenica 23 aprile, mio figlio Fulvio compie 17 anni.
Non è mai stato battezzato e, per l'effetto, come è comprensibile, affacciandosi alla vita, valuta i pro e i contro di una rinuncia seria e definitiva all'esercizio del suo diritto/dovere di voto.

Per ovvie ragioni, egli è l'oggetto del desiderio visto che, dalla nascita, anche dopo l'illiberale espulsione di suo padre dalla locale congregazione dei Testimoni di Geova, continua a frequentare con profitto tutte le adunanze della locale Sala del Regno di Bari Santo Spirito.

Sulla base di tutti gli elementi a disposizione, ed in particolare del 'nuovo intendimento' pubblicato ne La Torre di Guardia l Novembre 1999, pagine 28-29, (Risposta a domanda: COSA PENSANO I TESTIMONI DI GEOVA DELLE VOTAZIONI?) e degli approfonditi studi del Prof. Andrea NICOLOTTI (in arte: Epifanio di Salamina) sul soggetto 'I TESTIMONI DI GEOVA ED IL DIRITTO/DOVERE DI VOTO", il sottoscritto ritiene che sia giunto il momento di rompere ogni indugio e di esternare il proprio pensiero rispondendo alla pertinente domanda innanzi formulata.

Oggi più che mai, tutti gli elementi a mia disposizione, attestano univocamente che "L'ORGANIZZAZIONE POLITICA DEI TESTIMONI DI GEOVA (non la religione, si badi bene!) E' DISPOTICA E DITTATORIALE E VIOLA IN MANIERA SISTEMATICA I DIRITTI UMANI FONDAMENTALI DELLE STESSE PERSONE TESTIMONI DI GEOVA".

Un Testimone di Geova di eccezione, il Prof. Nicodemo CEREBRALE, a proposito del battesimo e delle due domande rivolte ai battezzandi, assai di recente, ha opportunamente annotato che, dopo la riforma del 1985, rispondendo Sì alle due domande loro formulate, i battezzandi Testimoni di Geova varcano un cancello simbolico a doppia mandata su cui campeggia la seguente scritta: "PERDETE OGNI SPERANZA O VOI CHE ENTRATE!".
- Vedi freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=47801&idd=3681

Ritornando al tema della discussione, la coscienza mi obbliga a precisare che, anche quest'anno, ancorchè innaturalmente 'costretto all'inattività politica' tipica di tutti i Testimoni di Geova, da circa tre anni, secondo la tradizione, nonostante l'infuocata campagna elettorale delle destre e delle sinistre (che per me uguali sono), per favorire la traballante unità della famiglia, come in passato mi sono astenuto dal voto.

Dopo il verdetto definitivo della Corte di Cassazione, avendo notato che -insieme al fido ministro Giulio TREMONTI, inventore del mitico 8 per mille- il Cavaliere Silvio BERLUSCONI, caparbiamente, 'resiste, resiste, resiste' e, anzichè favorire la soluzione dei problemi concreti, rischia di portare il nostro Belpaese sull'orlo di una vera e propria 'guerra civile', in serena buona coscienza, sento di poter affermare che il nome più appropriato del successore di Carlo Azeglio CIAMPI non è quello di Massimo D'ALEMA, nè quello di Giorgio NAPOLITANO, o di Giuliano AMATO, bensì quello di Gianfranco FINI, amato/odiato Presidente di Alleanza Nazionale.

Se la discussione prenderà piede, avrò modo di aggiungere ulteriori osservazioni a sostegno di tale mio personale pensiero.

Qui mi limito ad affermare che, per dirla con le parole del Lupo, "FINI E' UN 'UOMO DI SOLUZIONI'".

A suo indiscusso vantaggio, a parte la 'storica svolta di Fiuggi' del 1995, milita l'altrettanto storica apertura al popolo della SHOAH, ovvero gli Ebrei, con visita al museo della memoria di Gerusalemme e pubbliche scuse per le esecrabili persecuzioni naziste.

Ma c'è un significativo elemento specifico supplementare, conosciuto da pochissimi, che mi spinge a formulare con convinzione il nome di Fini.

Intorno all'anno 2000, mentre erano al culmine le trattative 'politiche' dei vertici spiritualmente corrotti dell'Ente giuridico Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova, via Bufalotta 1281, Roma, con il Governo D'Alema per l'approvazione dell'Intesa ed il riconoscimento del controverso diritto all'8 per mille, il fratello Sergio ROSATI, responsabile del Reparto Legale della Betel di Roma, era ufficialmente incaricato di mantenere i rapporti con tutti i leaders dei partiti politici rappresentati in parlamento.

In tale sua veste ufficiale, in 'transatlantico' ovvero nelle segreterie politiche, egli era solito incontrarsi e 'trattare' con tali leaders acquisendo significative esperienze ed impressioni.

In più circostanze, positivamente, egli ci tenne a precisare quanto segue:

"VITO, TE LO ASSICURO. DI TUTTI I LEADERS POLITICI CHE HO INCONTRATO, FAUSTO BERTINOTTI E GIANFRANCO FINI SONO I MIGLIORI PERCHE', IN PRIVATO, SONO GLI STESSI CHE APPAIONO IN PUBBLICO. TUTTI GLI ALTRI, INVECE, IN PRIVATO ASSUMONO UN ATTEGGIAMENTO FORMALE, FREDDO E DISTACCATO, CHE TI METTE A DISAGIO.
FINI, IN PARTICOLARE, HA LETTO IL LIBRO FAMIGLIA E MI HA DETTO CHE HA APPREZZATO MOLTO IL CONTENUTO
".

Per chi non lo sapesse, a seguito della 'rivoluzione vellutata' del 2002 che ha sovvertito il 'GOVERNO FARNETI' (1963-2002), a somiglianza dello stesso Presidente Valter FARNETI, del Vice-Presidente Francesco CORSANO, di Sebastiano BENGALA, Presidente dell'ASSOCIAZIONE EUROPEA DEI TESTIMONI DI GEOVA PER LA TUTELA DELLA LIBERTA' RELIGIOSA, e di molti altri esponenti illustri della precedente 'classe dirigente', anche il fratello Sergio ROSATI è stato ignobilmente ricattato e perseguitato ed, infine, costretto al confino in un paesino a ridosso tra Lazio e Toscana.

Un testimone di eccezzione dei fatti dell'epoca, il Dott. Sandro MAGISTER, vaticanista del L'espresso, annotò quanto segue:

"I TESTIMONI DI GEOVA CONTINUANO A RITENERE CHE PRINCIPE DI QUESTO MONDO E' IL DEMONIO, MA NELL'ATTESA CHE GESU' LO INCATENI ACCETTANO D'ADATTARSI AI POTERI MONDANI. LA LUNGA MARCIA PER STIPULARE L'INTESA CON LO STATO ITALIANO NE E' LA PROVA. ...
UN ALTRO SEGNALE ANCORA: IL VOTO. I TESTIMONI DI GEOVA HANNO SEMPRE RIFIUTATO DI VOTARE. 'OGGI QUESTA LINEA NON E' PIU' OBBLIGANTE. CIASCUNO SI REGOLA COME VUOLE IN COSCIENZA', ASSICURA SERGIO ROSATI, DIRETTORE DEGLI AFFARI LEGALI DEI TESTIMONI DI GEOVA
". - Vedi l'ESPRESSO 3 AGOSTO 2000, pagine 74-78.

Purtroppo, la realtà interna a tutte le congregazioni dei Testimoni di Geova è molto distante sia dalle chiare parole del fratello Sergio ROSATI che dagli stessi insegnamenti della citata Torre di Guardia 1/11/1999: eppure tutte le coscienze continuano ad essere inspiegabilmente intorpidite!.

La più che significativa esperienza del fratello Giuseppe BILOTTI di Rapolla/Pz, reperibile in rete (vedi qui: freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=47801&idd=1137 ) eppure universalmente ignorata, merita di essere opportunamente riportata a beneficio dell'opinione pubblica di tutti i foristi.

Racconta Bilotti: "Dopo dieci anni di predicazione, dopo un periodo di riflessione iniziato molto tempo prima, ho deciso di mettere alla prova alcune affermazioni della società WT circa la libertà di coscienza di ognuno di poter esprime liberamente il proprio voto. Dopo essermi recato alle urne e avendolo fatto sapere a mia moglie, ho ricevuto la visita del sorvegliante di circoscrizione insieme ad un anziano locale, i quali “hanno preso atto” del mio comportamento e successivamente comunicato che non mi potevo più ritenere appartenente alla congregazione dei testimoni di Geova. Una latae sententiae (“scomunica” automatica) molto utilizzata dall’organizzazione e che non prevede nessun tipo di confronto sulle argomentazioni che hanno portato il soggetto a quel comportamento, in pratica te ne sei andato in “silenzio”. In quel momento ho provato due sentimenti che potrebbero ritenersi contrastanti: la rabbia e un senso di serenità. La rabbia per essermi reso conto di aver sacrificato per uomini ingrati, venti anni della mia vita e la serenità per la presa di coscienza del momento che stavo vivendo. Quest’ultima costruttiva e che mi sta portando ad un’evoluzione personale e spirituale, di cui non credevo nel passato di poterne essere autore".

La migliore garanzia di "FINI FOR PRESIDENT" è rappresentata, però, dal saldo potere del governo del nostro Belpaese nelle mani del Centrosinistra.

Concordo con Sergio ROSATI: la Presidenza della Camera dei Deputati nelle mani di quel simpaticone 'radical scic' di Fausto BERTINOTTI è sinonimo di libertà e democrazia!.

Cordiali saluti a tutti.

Vito Pucci

================================================================

"LA CONCLUSIONE DELL'ARGOMENTO, AVENDO UDITO OGNI COSA, E': TEMI IL VERO DIO E OSSERVA I SUOI COMANDAMENTI. POICHE' QUESTO E' L'INTERO OBBLIGO DELL'UOMO. POICHE' IL VERO DIO STESSO PORTERA' IN GIUDIZIO OGNI SORTA DI OPERA IN RELAZIONE A OGNI COSA NASCOSTA, IN QUANTO A SE E' BUONA O CATTIVA". Ecclesiaste 12: 13, 14, Traduzione del Nuovo Mondo.

[Modificato da ednaservice 22/04/2006 9.00]

22/04/2006 23:32
 
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È stato istruttivo per me leggere il commento di Vito.

Conoscevo benissimo sia il contenuto della Torre di Guardi del 1 novembre 1999, che la posizione che assume la WT nei confronti di coloro che votano, come il citato fratello Giuseppe Bilotto, ossia quello di “disassociare” o considerare “dissociato” chi vota.
Per tale motivo, nel mio post ho ben detto che l’Organizzazione continua a disassociare coloro che votano.

Quello che non conoscevo é la posizione pubblica che, secondo il periodico l’Espresso, sembra abbia assunto il fratello “Sergio Rosati, direttore degli affari legali” della WT, in merito al voto, posizione che viene letta come quella ufficiale dell’Organizzazione, non solo in Italia, ma mondialmente.

È vero che, se l’essenza dell’articolo menzionato da Vito significa che votare è una questione di coscienza per il Testimone, questione nella quale la WT non ha nessuna parte ne diritto al giudizio, allora la dichiarazione pubblica del fratello Rosati suona proprio come la conferma di tale intendimento, in apparente conformità e coerenza con l’articolo della TdG citato.

Ma le cose non sono sempre quelle che sembrano.

Leggendo il commento di Vito, si conclude che, guardando ai Testimoni di Geove, vi siano due entità, l’una alquanto “santa” (qui chiamata “religione”) e l’altra alquanto malvagia (qui chiamata “organizzazione politica”).

Ma guardando alle cose più da vicino, la lettura che ne posso fare è la seguente:

Torre di Guardia del 1 novembre 1999 – pagina 29
Quando uscì quest’articolo, alcuni, anche nella nostra congregazione, credettero che la WT stesse pubblicando quello che Vito e molti altri hanno chiamato un 'nuovo intendimento'.

Ma l’analisi dell’articolo non sembra sostenere questa conclusione.

È vero, la prima affermazione fà pensare che, da quel momento in poi, la questione del voto era una faccenda personale basata sulla propria coscienza, nella quale questione non avrebbe avuto più alcuna parte.
Infatti, l’affermazione dice testualmente:
In quanto a dare personalmente il voto a un candidato alle elezioni, ciascun testimone di Geova decide in base alla propria coscienza addestrata secondo la Bibbia e a come intende la responsabilità che ha verso Dio e verso lo Stato.”

Se, a questo punto, l’articolo terminasse, la conclusione alla quale sono pervenuti molti, incluso mi sembra Vito, sarebbe corretta al di là di ogni dubbio.

Purtroppo, le cose non stanno così, perché, invece di lasciare che ciascuno eserciti realmente la propria coscienza, la TdG fà un analisi di 5 aspetti della questione, alla luce delle scritture e ... dell’interpretazione che ne dà l’Organizzazione, analisi che si insinua debba essere la base sulla quale prendere la propria decisione.

Per amore della chiarezza, mi permetto di riportare qui i 5 aspetti indicati dalla WT nello stesso articolo della rivista:

Nel prendere questa decisione personale, i Testimoni tengono conto di una serie di fattori.

Primo, Gesù Cristo disse riguardo ai suoi seguaci: “Non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo”. (Giovanni 17:14) I testimoni di Geova prendono seriamente questo principio. ‘Non facendo parte del mondo’, sono neutrali rispetto agli affari politici del mondo. — Giovanni 18:36.

Secondo, l’apostolo Paolo si considerava “ambasciatore” di Cristo fra i suoi contemporanei. (Efesini 6:20; 2 Corinti 5:20) I testimoni di Geova credono che ora Cristo Gesù sia stato intronizzato quale Re del celeste Regno di Dio e che loro, come ambasciatori, devono annunciarlo alle nazioni. (Matteo 24:14; Rivelazione [Apocalisse] 11:15) Ci si aspetta che gli ambasciatori siano neutrali e non interferiscano negli affari interni del paese in cui vengono mandati. In qualità di rappresentanti del celeste Regno di Dio, anche i testimoni di Geova si sentono analogamente in obbligo di non interferire nella politica del paese in cui risiedono.

Un terzo fattore da considerare è che chi col suo voto contribuisce a eleggere un candidato può diventare responsabile di ciò che questi farà. (Confronta 1 Timoteo 5:22, Parola del Signore). I cristiani devono valutare attentamente se intendono assumersi questa responsabilità.

Quarto, i testimoni di Geova tengono in alta stima la loro unità cristiana. (Colossesi 3:14) Quando le religioni si immischiano nella politica, spesso ciò causa divisioni fra i loro aderenti. Imitando Gesù Cristo, i testimoni di Geova evitano ogni ingerenza nella politica e mantengono così la loro unità cristiana. — Matteo 12:25; Giovanni 6:15; 18:36, 37.

Quinto ed ultimo fattore, stando fuori dalla politica i testimoni di Geova hanno la libertà di parola che consente loro di annunciare l’importante messaggio del Regno a persone di qualsiasi idea politica. — Ebrei 10:35.



fine della fine della citazione ............................................................................

Non voglio stare qui ad ananlizzare ciascun punto, ma una rapida occhiata permette di vedere come i 5 punti ti portano ad avere una “coscienza addestrata secondo la Bibbia” che può essere solo quella di ASTENERSI DAL VOTO, in fin dei conti, “addestrata secondo la WT”.

Infatti, semmai uno non ha ancora ben capito, ecco che la WT si affretta ad aggiungere come conclusione ....

Alla luce dei princìpi scritturali su esposti, in molti paesi i testimoni di Geova decidono personalmente di non votare alle elezioni politiche, e la legge del paese riconosce loro questa libertà.”

Perciò pretendere che l’affermazione iniziale dell’articolo voglia veramente dire che il Testimone è libero di votare mi sembra alquanto azzardata.

La dichiarata posizione del fratello Rosati:

“Ma allora” potrebbero dire alcuni, “non conferma questo intendimento l’affermazione del fratello Rosati, ossia che CIASCUNO SI REGOLA COME VUOLE IN COSCIENZA' ???”

La lettura che ne faccio io, invece è la seguente:
Il fratello Rosati, che non conosco se non dalle poche cose che ho lette nel post di Vito, aveva come compito, a quanto sembra, quello di essere “ufficialmente incaricato di mantenere i rapporti con tutti i leaders dei partiti politici rappresentati in parlamento”, per l’ottenimento del diritto all’8 per mille.
Ora, una delle cose che preme ad ogni stato democratico, è proprio la partecipazione dei cittadini al processo elettorale e nessun stato vorrebbe avere a che fare con un Ente che incita i propri membri a fare il contratio.
Sarebbe difficile credere che detto stato possa concedere a un tale Ente, la WT nella fattispecie, dei favori come il diritto all’8 per mille.
Ecco dunque che la, perlomeno dichiarata, posizione di tale Ente è quella di concedere completa libertà di coscienza ai propri membri.
Non c’è da meravigliarsi dunque, se il fratello Rosati abbia fatto in tal senso la dichiarazione riportata dall’Espresso.
Leggo dunque tale dichiarazione come semplice strategia teocratica per l’ottenzione del diritto all’8 per mille e non come una reale affermazione di abbandono (nuovo intendimento) della posizione inflessibile sulle votazioni politiche.

Per quanto mi riguarda, non posso distinguere due entità nell’Organizzazione dei Testimoni, una “corrotta” e “politica” e l’altra “santa” e “religiosa”.
Distinguo invece una sola Organizzazione, la cui parte Spirituale (il CD) usa quella Legale per raggiungere i suoi fini. Questo è anche quello che l’Organizzazione stessa insegna, ossia che i differenti enti legali nel mondo intero sono solo degli “strumenti” usati dallo SFD o il CD per svolgere le attività che necessitano enti legali, come la stampa e divulgazione delle proprie pubblicazioni.

Per il resto del commento di Vito, ossia il valore dei differenti candidati alle elezioni politiche scorse, da buon ... Testimone, posso affermare che non ne sò nulla essendo stato a diguino di politica tutta la mia vita a causa della posizione della WT che mi è stata insegnata sin da piccolo.

Nick!
Nick!
.........................................................
La dove regna l'impostura, non c'è posto per me ! (Vincenzo Vela)
23/04/2006 09:13
 
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Ma le cose non sono sempre quelle che sembrano.
Carissimi,
Nick scrive:
**********************
“È stato istruttivo per me leggere il commento di Vito.

Conoscevo benissimo sia il contenuto della Torre di Guardi del 1 novembre 1999, che la posizione che assume la WT nei confronti di coloro che votano, come il citato fratello Giuseppe Bilotto, ossia quello di “disassociare” o considerare “dissociato” chi vota.
Per tale motivo, nel mio post ho ben detto che l’Organizzazione continua a disassociare coloro che votano.

Quello che non conoscevo é la posizione pubblica che, secondo il periodico l’Espresso, sembra abbia assunto il fratello “Sergio Rosati, direttore degli affari legali” della WT, in merito al voto, posizione che viene letta come quella ufficiale dell’Organizzazione, non solo in Italia, ma mondialmente.

È vero che, se l’essenza dell’articolo menzionato da Vito significa che votare è una questione di coscienza per il Testimone, questione nella quale la WT non ha nessuna parte ne diritto al giudizio, allora la dichiarazione pubblica del fratello Rosati suona proprio come la conferma di tale intendimento, in apparente conformità e coerenza con l’articolo della TdG citato.

Ma le cose non sono sempre quelle che sembrano.
[………]

Nick! “

***********************
Mi trovo d’accordo con le osservazioni dell’amico Nick, e riguardo all'ultima frase che ho copiato e sottolineato, inviterei, chi si vuole rendere conto, anche su altri soggetti, di quanto sia tortuosa per proprio tornaconto la WTS di esaminare “Il caso Bulgaria”, link: www.infotdgeova.it/bulgaria.htm.

Le mezze verità, i rigiri per far credere quello che poi in realtà non è, sembra essere il modo usuale di agire per la WTS. Che poi ci metta sopra l’etichetta di “strategia teocratica” rende la cosa ancora più ipocrita.

Questo modo di fare viene usato non solo per ottenere consensi dall’opinione pubblica, o privilegi dai vari governi, ma anche nei confronti dei propri aderenti. Si può vedere riguardo al caso ONU (link: www.infotdgeova.it/onu.htm), con quali giustificazioni (smentite dai fatti) abbia cercato di salvare la faccia anche dinanzi ai TdG, … ma solo quelli che andavano dagli anziani a fare domande.

La WTS, a parole, condanna fermamente l’ipocrisia e la tortuosità, ma è lei stessa a praticarla verso “l’esterno” e i suoi stessi adepti.

Purtroppo per queste situazioni, che possono mettere in discussione la posizione della WTS, sono stati coniati degli slogan, ben radicati nella mente di un TdG, e per lui in grado di giustificare ogni comportamento discutibile: “sono imperfetti”, “se hanno sbagliato ci penserà Geova”, “era per quel tempo”, “mostratemi da quale altra religione devo andare”, … completatemi voi la lista.

Quando scrivo queste cose sono sempre amareggiato per essere stato anche io strumento di quell’organizzazione. Mi consola il fatto di aver potuto capire come stavano realmente le cose quando mi si è presentata l’occasione a me favorevole. Spero sempre che il sito di Achille e questo forum siano occasioni favorevoli anche per tanti altri come me.

Un abbraccio a voi tutti
MAtisse
La verita' non danneggia mai una giusta causa. M. K. GANDHI
23/04/2006 21:45
 
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Nel breve periodo di illuminismo, caratterizzato dalla presenza dei fratelli citati, si è cercato di stabilire una intesa con lo stato italiano.
Tale intesa, valutata da una commissione interministeriale, nata nel 1987, ha trovato diversi ostacoli nell’essere valutata a causa di diversi motivi.
La non partecipazione al voto, il problema del sangue, il divieto alla vita militare, ecc, ecc.
Per questi motivi si adotto la così detta “diplomazia teocratica” che ben si adattava all’essere un po’ fuori dalle righe del fratello incaricato presso l’ufficio legale
Vennero allora rivisti alcuni aspetti riguardanti i citati problemi, con stratagemmi del tipo del dire e non dire facendo credere che ognuno era libero di decidere secondo coscienza.
Questa è quello che ufficialmente doveva emergere al fine di stipulare l’intesa.
Quanto sarebbe successo poi nel privato delle congregazioni non doveva essere reso noto.
Il fratello dell’ ufficio legale si mosse con fatica, capacità e scaltrezza ottenendo un primo riconoscimento con la firma dell’ allora Presidente del Consiglio, Massimo D’alema.
L’atto firmato non andò mai in parlamento, vuoi per la caduta dell’ allora Governo e l’opposizione di alcuni gruppi parlamentari.Chi vi racconta queste poche cose sicuramente conosce bene il Presidente di quel tempo e benissimo il responsabile dell’ufficio legale, ora entrambi cacciati una nella sua città natale e l’altro purtroppo a vegetare in paesino sperduto della Maremma.
24/04/2006 13:54
 
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Re:

Scritto da: carlomagno1955 23/04/2006 21.45
Nel breve periodo di illuminismo, caratterizzato dalla presenza dei fratelli citati, si è cercato di stabilire una intesa con lo stato italiano.
Tale intesa, valutata da una commissione interministeriale, nata nel 1987, ha trovato diversi ostacoli nell’essere valutata a causa di diversi motivi.
La non partecipazione al voto, il problema del sangue, il divieto alla vita militare, ecc, ecc.
Per questi motivi si adotto la così detta “diplomazia teocratica” che ben si adattava all’essere un po’ fuori dalle righe del fratello incaricato presso l’ufficio legale
Vennero allora rivisti alcuni aspetti riguardanti i citati problemi, con stratagemmi del tipo del dire e non dire facendo credere che ognuno era libero di decidere secondo coscienza.
Questa è quello che ufficialmente doveva emergere al fine di stipulare l’intesa.
Quanto sarebbe successo poi nel privato delle congregazioni non doveva essere reso noto.
Il fratello dell’ ufficio legale si mosse con fatica, capacità e scaltrezza ottenendo un primo riconoscimento con la firma dell’ allora Presidente del Consiglio, Massimo D’alema.
L’atto firmato non andò mai in parlamento, vuoi per la caduta dell’ allora Governo e l’opposizione di alcuni gruppi parlamentari.Chi vi racconta queste poche cose sicuramente conosce bene il Presidente di quel tempo e benissimo il responsabile dell’ufficio legale, ora entrambi cacciati una nella sua città natale e l’altro purtroppo a vegetare in paesino sperduto della Maremma.




Ciao carlomagno1955,

da come parli di persone e situazioni legate alla vicenda della finora “mancata” intesa, sembri persona ben informata sui fatti; perciò, se lo ritieni opportuno, ti propongo di approfondire alcuni aspetti legati al tuo commento summenzionato.

In particolare, hai potuto valutare l’effettiva portata della onestà intellettuale degli “illuministi” di cui parli? Per esempio, hai potuto esaminare gli effetti che la perdita di autorità (e del connesso “potere”) ha avuto sulle persone in argomento? Come vivono attualmente – se lo vivono realmente – il loro “disincanto” nei confronti dell’Organizzazione?
Inoltre, hai avuto la sensazione (o prove di fatto) che si trattasse di persone che avevano un approccio di piena e indiscutibile fiducia nei confronti dell’ideologia geovista? Oppure sai se credevano effettivamente a tutto quello che insegnavano in pubblico e in privato? Erano persone, tanto per dire, che preferivano la lettura di “Topolino” a quella di “Svegliatevi”? Erano persone che, dinanzi all’obbligo di svolgere il “sacro servizio”, incitavano i proclamatori alla predicazione e poi mettevano in pratica il detto “armiamoci e ... partite”, limitandosi a una testimonianza di facciata?

Riuscire ad avere, da fonti diverse, informazioni su questi interrogativi, potrebbe contribuire a comprendere il livello di buona fede diffuso tra i vertici geovisti italiani negli scorsi decenni. [SM=x570868]

Cordialmente
geovologo

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Non è vero che chi non parla non ha nulla da dire: il silenzio è ricco di significati che spesso perdiamo perché prigionieri di una specie di ebbrezza della parola.
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