Svegliatevi Aprile 2006....I giovani chiedono......

A pagina 17 c'è il solito articolo per i giovani.....

Amicizie a scuola: Quando diventano troppo strette?

Scrivo solo alcuni punti, ma sarebbe da leggere tutto, come tutti gli articoli precedenti del resto!

Pagina 18 I cristiani non sono asociali

I veri cristiani ovviamente non evitano chi non è credente. Anzi, per adempiere l'incarico di "fare discepoli di tutte le nazioni" parlano con uomini e donne di ogni razza, religione e cultura. (Matteo 28,19).
Non stanno alla larga da vicini di casa colleghi di lavoro o compagni di scuola, e non sono degli asociali.

Al contrario, mostrano profondo interesse per il prossimo.

L'apostolo Paolo diede un eccellente esempio al riguardo. Sapeva conversare con "persone di ogni sorta", anche se non condividevano le sue credenze. Naturalmente l'obiettivo di Paolo non era quello di socializzare. Egli disse: "Faccio tutto per amore della buona notizia, per divenirne partecipe con altri": (1 Cor 9,22-23).

Pagina 19 Amici "inegualmente aggiogati"

Naturalmente , un conto è essere gentili con un compagno di classe, un altro è essere suo intimo amico.
...........Per essere molto amico di qualcuno devi avere i suoi stessi valori e obiettivi. Non è possibile con una persona che non ha le tue stesse convinzioni e norme scritturali. E' probabile che essendo inegualmente aggiogato con un compagno di classe che non è credente ti farai coinvolgere in pratiche sbagliate o perderai le tue buone abitudini.

Mamma mia che tristezza!!!
E pensare che io ci credevo e le applicavo veramente queste norme nella mia vita e in quella di mio figlio!!!
Meno male che ne siamo venuti fuori!!!
Ricordo ancora quando in prima media mio figlio mi chiese di andare a casa di un compagno di classe a giocare. Io tutta preoccupata gli dissi: "Ma non sarà una cattiva compagnia?? Poi vai a casa loro, non conosco i genitori, chissà che gente sono..."
Mio figlio mi rispose con delle parole che non ho mai più dimenticato: "Ma mamma - mi disse - ma quali cattive compagnie? Se vedessi la sua mamma....è venuta a prenderlo a scuola, tutta piccolina, se lo coccolava tutto, era così dolce...".
Questo bastò per farmi capire che "fuori" non erano tutti pericolosi o da sospettare...e che mio figlio aveva saputo scegliere... e non è cosa da poco...
Piano piano ho imparato a fidarmi di lui e non mi sono mai pentita di avergli dato la mia fiducia, altro che controlli a tappeto, sorveglianza stretta, libertà vigilata...
Questo ragazzino è ancora il suo più grande amico, anche ora che frequenta la quarta liceo e ha 18 anni, e i suoi genitori sono miei amici...
I condizionamenti mentali della WTS sono dannosissimi, ti impediscono di crescere, di valutare le cose con la testa. E' vero che ci possono essere amicizie pericolose, ma scartando a priori tutti quanti non si impara nemmeno a distinguerle. E che genitori saranno questi ragazzi sprovveduti a cui è stato negato il libero arbitrio? Come potranno saggiamente guidare i loro figli ad assumersi le responsabilità che la vita adulta comporta? Saranno sempre dei disadattati che avranno paura di tutto, oppure dei frustrati che potranno trasmettere solo infelicità.
E ne conosco tanti...
Ciao a tutti
Antonella

Anch'io seguivo il "consiglio" di evitare le cattive compagnie. Risultato? Nessun amico tra i compagni di scuola e nessun amico nella congregazione, dove i tdg si frequentavano solo tra parenti e io era sempre esclusa, anche perchè "rovinavo" i loro programmi matrimoniali.
Ciao a tutti.

..poveri bimbi...chissà cosa pensano, come vedono il mondo..saranno anche loro terrorizzati...timorosi..vivranno in un mondo tutto loro..

DOBBIAMO ESSERE UNITI E SALVARE TUTTI QUESTI BIMBI ...TUTTI...PER AMORE DI DIO..E NON SOLO I BIMBI...TUTTI, SONO TUTTI NS FRATELLI..

mia nipote di soli 8 anni dice già di essere nella verità e che la sua religione è l'unica ad essere giusta.....

che tristezza !

ahhhhh mi avete sentito urlare ????????

---

Scritto da: (emiro) 19/04/2006 15.34
..poveri bimbi...chissà cosa pensano, come vedono il mondo..saranno anche loro terrorizzati...timorosi..vivranno in un mondo tutto loro..

DOBBIAMO ESSERE UNITI E SALVARE TUTTI QUESTI BIMBI ...TUTTI...PER AMORE DI DIO..E NON SOLO I BIMBI...TUTTI, SONO TUTTI NS FRATELLI..

mia nipote di soli 8 anni dice già di essere nella verità e che la sua religione è l'unica ad essere giusta.....

che tristezza !

ahhhhh mi avete sentito urlare ????????

---

Hai ragione Emiro, quei poveri bimbi sono spenti, vengono privati di tutte le festicciole che possono fare tra compagni, vuoi per un compleanno o la festa di carnevale, tutto viene demonizzato, pensa che disagio provano quando a scuola si devono appartare!
I genitori tdg, li educano solo a prepararsi per le adunanze, fare lo studio biblico e ad andare con loro in servizio li vedi così piccoli, con camicia cravattina, giacchetta con le riviste in mano, in molti casi suonano loro i campanelli o fermano la gente, che tristezza!!!!
Certo non vivono una bella infanzia spensierata, ma una vita piena di paure e di rinuncie.
Gesù ama i bambini e vedrai che prima o poi interverrà, perchè Dio lascia fare, ma non strafare.

Un caro saluto fraterno da Velda

Come si trovani o si diventa amici?

Essere Tdg non vuol dire che automaticamente si é amici stretti.
Dipende dalla stessa lunghezza d'onda.

e se la congregazzione e piccola, o non ci sono molti giovani?

Io mi ricordo....
a l'eta di ca 14-18 anni ho fatto fatica. i giovani in sala erano piu grandi di me (3 o 4 anni). non mi invitavano mai. se non telefonavo io per vedere cosa facevano e sentirmi dire: "aaahh si andiamo al cinema se vuoi puoi venire anche tu", restavo solo a casa. nessuno ha mai fatto lo sforzo di chiamarmi.
Invece a scuola e durante l'apprendistato avevo contatti con molti. la mi sentivo molto bene.
solo a l'eta di 19 anni, quando ho fatto la patente, ho avuto l'opportunita di trovare amici TdG in altre congregazioni.

e facile scrivere due righe in una rivista.
chi ha passato il weekend da solo per qualche anno la vede diversamente...

dpower500

Sono completamente d’accordo sulle precedenti considerazioni che trovano alquanto “triste” il modo di trattare i giovani da parte della WTS.

Qualche frase tra le righe mi ha fatto pensare al 2° capitolo del libro di R.Franz (Alla ricerca della libertà cristiana): “Il canale di Dio”, che oggi sto leggendo.

… essere nella verità …
…con un compagno di classe che non è credente …

Perché mai solo un TdG deve ritenersi credente mentre al contrario tutti gli altri devono essere considerati “non credenti”?
Ciò sottintende oltre ad una mancanza di rispetto per il n/s “prossimo”, anche la presunzione da parte della WTS di credersi l’unico “canale di Dio”, il che, ad una lettura fedele ed onesta della bibbia, non sembra proprio tanto certo.

Salvatore

Ciao Jacky

..volevo solo dire che sono...una femminuccia...

piacere di conoscerti e sapere che il tuo incubo è finito !


AIUTIAMO TUTTI I BIMBI
INDIFESI...A VIVERE SERENAMENTE


Buona giornata

Che peso si butta addosso a questi bambini ed adolescenti quanto gli si insegna una cosa del genere!

Ricordo perfettamente che effetto avevano su di me (notare che io non appartenevo ad una famiglia di TdG quindi non ero nè di qua nè di là),un senso di profonda inadeguatezza.

Mi facevano del male ma la Socetà otteneva ciò che voleva ossia l'unica via che mi sembrava doveroso percorrere era quella di impegnarmi al massimo per farmi accettare dai giovani della congregazione che frequentavo ma questo non fu facile e passarono anni in cui mi sono sentita un pesce fuor d'acqua.

che delusione, poi, quando li frequentai!!! Li trovavo statici e poco interessanti. E poi, visto che non ero battezzata, mi mettevano sempre alla prova e mi facevano la morale ogni volta che facevo una battuta un po' fuori dalle righe. (Non voglio ricordare...).

Per un giovane è importante far gruppo, rapportarsi a coetanei anche molto diversi in quanto aiuta a crescere. Un giovane può non essere ancora sicuro di voler dedicare la vita al servizio di Dio e non deve assolutamente sentirsi obbligato a farlo. Non ci obbliga Dio, perchè lo facciamo noi?
Un giovane ha bisogno anche di fare i propri errori (nei limiti, ovviamente), ha bisogno di una famiglia equilibrata e aperta al mondo per poter sviluppare sicurezza.

L'articoli citato non l'ho letto ma da quanto è stato riportato mi sembra veramente una catastrofe. Che Dio protegga le menti di quei giovani che lo leggono.