Mamma mia che tristezza!!!
E pensare che io ci credevo e le applicavo veramente queste norme nella mia vita e in quella di mio figlio!!!
Meno male che ne siamo venuti fuori!!!
Ricordo ancora quando in prima media mio figlio mi chiese di andare a casa di un compagno di classe a giocare. Io tutta preoccupata gli dissi: "Ma non sarà una cattiva compagnia?? Poi vai a casa loro, non conosco i genitori, chissà che gente sono..."
Mio figlio mi rispose con delle parole che non ho mai più dimenticato: "Ma mamma - mi disse - ma quali cattive compagnie? Se vedessi la sua mamma....è venuta a prenderlo a scuola, tutta piccolina, se lo coccolava tutto, era così dolce...".
Questo bastò per farmi capire che "fuori" non erano tutti pericolosi o da sospettare...e che mio figlio aveva saputo scegliere... e non è cosa da poco...
Piano piano ho imparato a fidarmi di lui e non mi sono mai pentita di avergli dato la mia fiducia, altro che controlli a tappeto, sorveglianza stretta, libertà vigilata...
Questo ragazzino è ancora il suo più grande amico, anche ora che frequenta la quarta liceo e ha 18 anni, e i suoi genitori sono miei amici...
I condizionamenti mentali della WTS sono dannosissimi, ti impediscono di crescere, di valutare le cose con la testa. E' vero che ci possono essere amicizie pericolose, ma scartando a priori tutti quanti non si impara nemmeno a distinguerle. E che genitori saranno questi ragazzi sprovveduti a cui è stato negato il libero arbitrio? Come potranno saggiamente guidare i loro figli ad assumersi le responsabilità che la vita adulta comporta? Saranno sempre dei disadattati che avranno paura di tutto, oppure dei frustrati che potranno trasmettere solo infelicità.
E ne conosco tanti...
Ciao a tutti
Antonella
Antonella
"Ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole. Ed è subito sera."
(S. Quasimodo)