17/03/2006 23:18 |
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Ieri mattina alle 11, mentre percorrevo l'autostrada, ho ascoltato Radio Maria, un professore, non ricordo il nome, spiegava le motivazioni della imminente nomina di “santa” a Edith Stein. Tedesca ebrea agnostica, convertita al cattolicesimo, fattasi suora e uccisa in quanto, ebrea di nascita, ad Auschwitz nel 1942.
Non ho colto la motivazione della sua nomina, ma mi ha colpito l’estrema schiettezza quando, parlando degli ebrei e dell’antisemitismo, ha detto che i cattolici, hanno sempre avuto un astio anti-giudaico dato da una cattiva interpretazione del Nuovo Testamento e, che, i tedeschi cattolici o cristiani in generale non hanno reagito all’odio antisemita nazista perché, dentro, covavano questo sentimento radicato.
Sono assolutamente d’accordo con lui. Quanti cattolici accettano questa pesante realtà storica?
Non concordo quando ha accomunato l’antisemitismo nazista e il comportamento stalinista contro gli ebrei.
Non esiste nessun paragone storico con quanto i nazisti hanno cercato di fare agli ebrei. Lo sterminio totale dal pianeta.
Complessivamente, un punto a favore a questa trasmissione.
Ciao
Maurizio
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18/03/2006 14:04 |
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Scritto da: maurizio pederzini 17/03/2006 23.18
Ieri mattina alle 11, mentre percorrevo l'autostrada, ho ascoltato Radio Maria, un professore, non ricordo il nome, spiegava le motivazioni della imminente nomina di “santa” a Edith Stein. Tedesca ebrea agnostica, convertita al cattolicesimo, fattasi suora e uccisa in quanto, ebrea di nascita, ad Auschwitz nel 1942.
Non ho colto la motivazione della sua nomina, ma mi ha colpito l’estrema schiettezza quando, parlando degli ebrei e dell’antisemitismo, ha detto che i cattolici, hanno sempre avuto un astio anti-giudaico dato da una cattiva interpretazione del Nuovo Testamento e, che, i tedeschi cattolici o cristiani in generale non hanno reagito all’odio antisemita nazista perché, dentro, covavano questo sentimento radicato.
Sono assolutamente d’accordo con lui. Quanti cattolici accettano questa pesante realtà storica?
Non concordo quando ha accomunato l’antisemitismo nazista e il comportamento stalinista contro gli ebrei.
Non esiste nessun paragone storico con quanto i nazisti hanno cercato di fare agli ebrei. Lo sterminio totale dal pianeta.
Complessivamente, un punto a favore a questa trasmissione.
Ciao
Maurizio
Seguì tempo fa un seminario a cui parteciparono Piero Stefani e Paolo De Benedetti in facoltà...ricordo anche di aver letto diversi loro scritti a questo riguardo.Scrive ad esempio Piero Stefani, docente di storia e filosofia e dialogo con l'ebraismo,come sarebbe più corretto parlare di antigiudaismo cristiano piuttosto che di antisemitismo.
Infatti con antigiudaismo indichiamo un termine che vuole connotare per l'appunto un'avversione agli ebrei definita attraverso una ideologia di carattere religioso(il giudaismo o ebraismo rabbinico è di derivazione farisaica,questo per i cristiani costituiva, già di per sè, una grave colpa).
L'antisemitismo è una parola più recente,sorta negli anni '70 del secolo diciannovesimo ad opera di Whilhelm Marr,un antisemita tedesco il quale scelse appositamente un termine connotato in modo non religioso,ma razzista.
Quale rapporto tra la tradizione antigiudaica cristiana e la tradizione antisemita nazista?
La tradizione antigudaica è stata un terreno di cultura su cui hanno attecchito in modo impressionante le successive ideologie antisemite,quindi non si può scagionarla dalla responsabilità di aver preparato il terreno.
Questa constatazione è presente anche negli ultimi documenti ufficiali della Chiesa Cattolica,in cui si dice che è vero che l'antigiudaismo ha reso le coscienze cristiane deboli o non sufficentemente efficaci nel rispondere all'antisemitismo.
Per chi intendesse approfondire l'argomento suggerisco gli scritti dell'AEC(Amicizia Ebraico Cristiana di Torino) da cui ho tratto parte delle mie considerazioni.
Un caro saluto,
Topsy [Modificato da Topsy 18/03/2006 14.28] |
22/03/2006 13:03 |
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Ciao Topsy,
anche Hans Kung predilige "antigiudaica" e scrive:
"Si deve dire con tutta chiarezza che l'antigiudaismo nazista fu l'opera di empi assassini anticristiani.Però esso sarebbe stato impossibile senza il precedente di quasi duemila anni di antigiudaismo "cristiano". Dopo Auschwitz non c'è più scusa che tenga: la Cristianità non può evitare di ammettere chiaramente la propria colpa"
Io penso però che l'uso più appropriato sia "antisemitismo" per delineare una posizione di ostilità anti ebraica.
Uso appropriato specialmente se consideriamo l'accusa falsa e infamante, di deicidio contro gli ebrei. Quando il cristianesimo diventa religione di Stato l'intolleranza sociale e politica s'abbatte ufficialmente sul popolo ebreo. Da quel momento essere ebreo è diventa una colpa contro l'umanità fino al tentativo di totale sterminio con L'Olocausto.
Basta solo pensare che i nazisti quando costrinsero gli ebrei a portare il "segno" di distinzione non inventarono una cosa nuova, ma secoli prima i cristiani, quelli dela Vangelo di Gesù, obbligarono gli ebrei e i saraceni giunti in Europa, a distinguersi con un "segno". Quando gli arabi se ne andarono dall'Europa, il "segno" rimase solo per gli ebrei.
Tornando alla trasmissione di Radio Maria, il professore ha anche accomunato, nell'Olocausto contro gli ebrei, le due dittature, nazista e comunista.
Strano perchè mi è sembrato una persona preparata, ma quì è scivolato in una involontaria gaffes.
E' come accomunare l'Olocausto nazista con le Foibe.
Ciao
Maurizio
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24/03/2006 12:59 |
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Ciao Maurizio,
ricordo che a questo proposito Stefani spiegò non solo la differenza che passava tra i due termini (antigiudaismo e antisemitismo)ma anche la motivazione che porta a sovrapporli:
1)Sei ebreo,ma se ti converti a Cristo sei salvo,cessi di essere ebreo,diventi cristiano:fine di ogni persecuzione(antigiudaismo cristiano).
2)Sei ebreo ed ebreo resterai,anche se ti converti ad altra fede non cambia nulla,la tua identità è sempre quella,appartieni alla "razza semitica"(antisemitismo).
Ma,dato che l'identità ebraica è questione assai complessa da definire,in quanto l'ebraismo non è esclusivamente una religione(esistono ebrei agnostici e atei)le sovrapposizioni sono una costante così che,il termine "antisemitismo", ha finito con l'indicare qualunque forma di ostilità nei confronti degli ebrei.
Infatti,come già ricordavi, è sufficiente pensare all'Unione Sovietica dove c'era si,opposizione agli ebrei,ma non connotata in modo religioso e neppure di tipo razzistico :-)
Un caro saluto
Topsy
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24/03/2006 17:59 |
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| | | Post: 408
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Topsy riporti:
>>>>>1)Sei ebreo,ma se ti converti a Cristo sei salvo,cessi di essere ebreo,diventi cristiano:fine di ogni persecuzione(antigiudaismo cristiano).
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La questione è un po’ più complessa. Ad esempio in Spagna, la cattolicissima Spagna di Re Ferdinando D’Aragona e Isabella di Castiglia ottennero da papa Sisto IV l’Inquisizione spagnola con il primario compito di colpire i giudei, che si fece subito sentire con l’editto regale del 32 III 1492 che metteva di fronte gli ebrei la scelta, o il battesimo o all’espulsione. E qui caro Topsy viene fuori il tema “Marrani” in spagnolo “maialini”, quei “cittadini” ebrei spagnoli che per non espatriare e avere comunque salva la vita, si convertirono al cattolicesimo. Su di loro si abbattè la pesante scure dell’Inquisizione cattolica.
Allora significa che, nonostante “eri” ebreo, ti sei convertito battezzandoti al cattolicesimo, ma, considerando che comunque, “sei” ebreo, la persecuzione continua.Ecco allora che è “antisemitismo”.
>>>>2)Sei ebreo ed ebreo resterai,anche se ti converti ad altra fede non cambia nulla,la tua identità è sempre quella,appartieni alla "razza semitica"(antisemitismo).
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Esattamente come hanno fatto i cattolici in Spagna, pertanto è “antisemitismo cristiano”
>>> Infatti,come già ricordavi, è sufficiente pensare all'Unione Sovietica dove c'era si,opposizione agli ebrei,ma non connotata in modo religioso e neppure di tipo razzistico :-)
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Giustamente la storia va letta per quello che è non per quello che si vorrebbe fosse stata.L’opposizione agli ebrei nella Russia stalinista nasce quando Stalin vedeva nemici dappertutto, dai suoi stretti collaboratori per primi. Il 12 % dei mebri del Comitato Centrale erano ebrei su un 3% di ebrei dell’intera popolazione. Sull’odio anti-ebraico Lenin ebbe a scrivere “Infamia e disonore su coloro che seminano l’odio contro gli ebrei”.
La maggioranza degli ebrei nella Russia zarista aderirono alla rivoluzione dei soviet nelle file del partito di Lenin.Negli anni 50 la mente psicotica di Stalin cominciò a vedere gli ebrei come potenziali sionisti. Come tali, nemici del popolo sovietico in special modo dopo la nascita dello Stato di Israele e del suo avvicinarsi alle potenze occidentali.
Fatti gravissimi ma che non hanno nulla a che spartire con la religione e le motivazioni dell’Olocausto nazista.
Salutoni
Maurizio |
24/03/2006 19:46 |
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Scritto da: maurizio pederzini 24/03/2006 17.59
La questione è un po’ più complessa. Ad esempio in Spagna, la cattolicissima Spagna di Re Ferdinando D’Aragona e Isabella di Castiglia ottennero da papa Sisto IV l’Inquisizione spagnola con il primario compito di colpire i giudei, che si fece subito sentire con l’editto regale del 32 III 1492 che metteva di fronte gli ebrei la scelta, o il battesimo o all’espulsione. E qui caro Topsy viene fuori il tema “Marrani” in spagnolo “maialini”, quei “cittadini” ebrei spagnoli che per non espatriare e avere comunque salva la vita, si convertirono al cattolicesimo. Su di loro si abbattè la pesante scure dell’Inquisizione cattolica.
Allora significa che, nonostante “eri” ebreo, ti sei convertito battezzandoti al cattolicesimo, ma, considerando che comunque, “sei” ebreo, la persecuzione continua.Ecco allora che è “antisemitismo”.
Non hai torto a dire che l'Inquisizione braccava impietosamente gli anussìm,ovvero i marrani(gli ebrei convertiti al cristianesimo),con l'accusa di "giudaizzare".
Molti ebrei spagnoli si battezzarono solo per sfuggire alla persecuzione,e l'Inquisizione sapeva dell'esistenza di un gran numero di ebrei "convertiti" che continuavano in segreto a osservare i riti ebraici con la speranza di tornare alla fede originaria non appena se ne sarebbe presentata l'occasione,iniziò così a sospettare dei "nuovi cristiani" e a perseguirli perchè "eretici" o cmq di identita religiosa "ambigua"...c'è un interessante libro di Marco Morselli, Storia dei marrani, Ed. Marietti che tratta dell'argomento.Gli inquisitori possedevano dei criteri guida per riconoscere un marrano,un ebreo convertito che continuava ad "ebraizzare" in segreto:se osserva il digiuno per lo Yom Kippur, se mangia pane non lievitato nella settimana della Pasqua ebraica, se osserva la kasherut, ... in questo caso è sempre l'elemento religioso che caratterizza la persecuzione,non quello razzista.Gli ebrei convertiti al cristianesimo che ebraizzano di nascosto sono pericolosi perchè "sviano" i cristiani dalla "verità" per attirarli invece verso la loro fede "dannata"...
Giustamente la storia va letta per quello che è non per quello che si vorrebbe fosse stata.L’opposizione agli ebrei nella Russia stalinista nasce quando Stalin vedeva nemici dappertutto, dai suoi stretti collaboratori per primi. Il 12 % dei mebri del Comitato Centrale erano ebrei su un 3% di ebrei dell’intera popolazione. Sull’odio anti-ebraico Lenin ebbe a scrivere “Infamia e disonore su coloro che seminano l’odio contro gli ebrei”.
La maggioranza degli ebrei nella Russia zarista aderirono alla rivoluzione dei soviet nelle file del partito di Lenin.Negli anni 50 la mente psicotica di Stalin cominciò a vedere gli ebrei come potenziali sionisti. Come tali, nemici del popolo sovietico in special modo dopo la nascita dello Stato di Israele e del suo avvicinarsi alle potenze occidentali.
I Protocolli dei Savi di Sion,insegnano!
Un salutone a te :-) |
24/03/2006 21:11 |
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Scritto da: Topsy 24/03/2006 19.46
...c'è un interessante libro di Marco Morselli, Storia dei marrani, Ed. Marietti che tratta dell'argomento.
Pardon,ricordavo male.Ho ridato una sbiriciatina al libro in questione... Marco Morselli ne ha curato la prefazione,
l'autore dell'opera è Cecil Roth.
Il libro è facilmente reperibile anche on line:se sei interessato,su Maremagnum.com lo trovi persino scontato, in questi giorni.
A presto!
Topsy
[Modificato da Topsy 24/03/2006 21.16] |
25/03/2006 00:14 |
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| | | Post: 409
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Ciao Topsy, hai scritto:
>>>I Protocolli dei Savi di Sion,insegnano!
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Per giustificare i “pogrom” zaristi anti ebraici usci questo libro “I Protocolli dei savi anziani di Sion”
IL tribunale di Berna nel 1935 ne accertò il falso e nel 1955 il libro venne presentato a Parigi all’esposizione delle “contraffazioni letterarie”.
I”Protocolli dei savi anziani di Sion” venne pubblicato dall’Okrana, la polizia segreta zarista nel 1903 per screditare gli ebrei fingendo un loro segreto tentativo di come entrare e sviare le menti dei “gentili” e conquistare il mondo.
Interessante notare la sintonia tra Henry Ford il re dell’automobile americano che pubblica un libro nel 1920 antisemita che prende come riferimento i “Protocolli…” intitolato “L’ebreo internazionale”, e gli stessi riferimenti di Hitler con il suo antisemita Mein Kamf.
Voglio osservare, comunque, sull'antisemitismo cattolico, che oggi, questa confessione religiosa ha avuto il grande merito dell'obiettività con il "mea culpa", non so però quanto sia stato assorbito dai fedeli. Il radicato antisemitismo nasce propio dalle scritture che loro ritengono sacre, il Nuovo Testamento. Ora gli ebrei non c'entrano nulla, come era ovvio con l'uccisione di Gesù, e adesso? di chi è la colpa?
Ciao
Maurizio
p.s. Grazie per il titolo del libro.
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