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DISCEPOLI - CECITA'

Ultimo Aggiornamento: 09/02/2006 18:30
08/02/2006 00:26
 
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DISCEPOLI

A un visitatore che gli chiedeva di diventare suo discepolo,
il maestro rispose: "Puoi vivere con me, ma non diventare mio seguace".

"E chi debo seguire, allora?"

"Nessuno. Il giorno che segui qualcuno, cessi di seguire la verità".


CECITA'

"Posso diventare tuo discepolo?"

"Sei un discepolo solo perchè i tuoi occhi sono chiusi. Il giorno che li aprirai vedrai che non c'è niente che puoi imparare da me o da chiunque altro."

"A che serve allora un maestro?"

"A farti capire l'inutilità di averne uno."


A. De mello

08/02/2006 02:49
 
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Re:
QUANTA GRAZIA!!!
QUANTA PREDICAZIONE!!!
una cosa originale,
non s'è mai vista
da ste parti una cosa di questo tipo. [SM=g27828]





Scritto da: spirito!libero 08/02/2006 0.26
DISCEPOLI

A un visitatore che gli chiedeva di diventare suo discepolo,
il maestro rispose: "Puoi vivere con me, ma non diventare mio seguace".

"E chi debo seguire, allora?"

"Nessuno. Il giorno che segui qualcuno, cessi di seguire la verità".


CECITA'

"Posso diventare tuo discepolo?"

"Sei un discepolo solo perchè i tuoi occhi sono chiusi. Il giorno che li aprirai vedrai che non c'è niente che puoi imparare da me o da chiunque altro."

"A che serve allora un maestro?"

"A farti capire l'inutilità di averne uno."


A. De mello


[Modificato da animhatua 08/02/2006 2.54]

08/02/2006 03:04
 
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ma è nato prima il maestro o l'allievo?
io dico questo
non ce allievo senza maestro
''il maestro'' non è tuttavia per forza una persona che ti insegna qualcosa...
comunque oggi un mondo senza maestri sarebbe un mondo di ignoranti, infatti lo è a pensarci bene [SM=g27828]
non esiste piu l'apprendistato, nessuno si prende piu la briga, il tempo...di insegnarti nulla...
viviamo in un mondo fatto di indifferenti sapientoni sopra un piedistallo, egoisti, che non vogliono condividere la propria arte con nessuno ne tantomeno insegnartela...te la devi rubare diceva qualcuno, un emerito nulla risultato poi sto qualcuno che usava frasi fatte luoghi comuni,per opportunismo, convenienza,

costa fatica essere maestri, essere allievi costa impegno, costa tanti sentimenti che non ci sono più...
il maestro in tutti i sensi
è un concetto basilare...
poi ad ognuno il suo
da apprendere o abbandonare poi..

DE MELLO
non ha capito nulla

ciao ciao


08/02/2006 22:30
 
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Provo con una preghiera


vi saluto in CRISTO SIGNORE

vi propongo una preghiera da fare nostra

per meglio vivere la nostra CRISTIANITA

ORATIO
Signore,
che nessun nuovo mattino
venga ad illuminare la mia vita
senza che il mio pensiero
si volga alla tua risurrezione
e senza che in ispirito io vada,
con i miei poveri aromi,
verso il sepolcro vuoto del giardino!
Che ogni mattino sia, per me,
mattino di Pasqua!
E che ogni giorno,
ogni risveglio,
arrecandomi la gioia di Pasqua,
mi arrechi anche la conversione
più profonda,
quella che mi permetterà di volgermi
dalla tua immagine di ieri
a quella di oggi!
Che ognuno dei miei risvegli,
sia un risveglio alla tua vera presenza.
Che ogni episodio della giornata
sia un momento in cui io senta
chiamarmi per nome,
come chiamasti Maria!
Concedi, allora,
di voltarmi verso di te.
Concedimi di rispondere con una parola,
dirti una sola parola
ma con tutto il mio cuore:
"Maestro"!

(un Monaco della Chiesa d'Oriente)

grazie di cuore per avermi dato questa opportunità

vi saluto in CRISTO RISORTO


08/02/2006 23:22
 
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""Nessuno. Il giorno che segui qualcuno, cessi di seguire la verità"."

A meno che quel maestro non sia la Verità. "Io sono la via, la Verità, la Vita" ti dice nulla?

---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
09/02/2006 00:11
 
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Re:

Scritto da: Polymetis 08/02/2006 23.22
""Nessuno. Il giorno che segui qualcuno, cessi di seguire la verità"."

A meno che quel maestro non sia la Verità. "Io sono la via, la Verità, la Vita" ti dice nulla?




Sai qual'è il problema ? che usi troppo le parole e poco il cuore.

Quei brani si leggono con il cuore non con la mente.


FILOSOFIA
Prima di decidere di farsi discepolo,
il visitatore voleva delle assicurazioni dal maestro.

"Mi puoi insegnare l'obbiettivo della vita umana?"

"No"

"O almeno il suo significato?"

"No"

[..] maestro disse:
"A che serve comprendere la natura e il significato della vita
se non l'hai mai gustata ? Preferisco che mangiate il vostro dolce piuttosto che speculiate su di esso".

A. de Mello.

Se fossi in te polymetis, rifletterei, anzi mediterei, su queste parole.

Se hai bisogno di sapre come si "medita" non esitare a farmelo sapere, sono pronto a mostrarti come si fa.

[Modificato da spirito!libero 09/02/2006 0.12]

09/02/2006 00:24
 
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Si può discutere sulla validità o meno dei maestri umani, giacché abbiamo eccellenti pensatori che sono convinti possa essere utile avere un maestro, Seneca in primis. Se però il maestro è Cristo la domanda non si pone, lui è il vero ed indispensabile maestro.
---------------------
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Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
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09/02/2006 00:37
 
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Re:

Scritto da: Polymetis 09/02/2006 0.24
Si può discutere sulla validità o meno dei maestri umani, giacché abbiamo eccellenti pensatori che sono convinti possa essere utile avere un maestro, Seneca in primis. Se però il maestro è Cristo la domanda non si pone, lui è il vero ed indispensabile maestro.



Questo è quello che credi tu. La Fede è indiscutibile, ma è personale, ed è Fede e basta. C'è chi l'abbraccia e chi no.
09/02/2006 00:41
 
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E poi questi "minuti di saggezza", ribadisco non devono essere letti letteralmente, con uno studio filologico.

Essi sono dei messaggi al nostro spirito, non alla nostra mente.
Sono stati scritti non per istruire, ma per risvegliare.

Ma credo siano concetti lontani dal tuo modo di porti, ahimè.
09/02/2006 01:17
 
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“Questo è quello che credi tu. La Fede è indiscutibile, ma è personale, ed è Fede e basta.”

Ma io non sto dicendo d’aver dimostrato che Cristo è l’unico maestro, sto solo dicendo che non puoi escludere a priori che esista un maestro qualora costui sia Dio in persona.

“Essi sono dei messaggi al nostro spirito, non alla nostra mente.
Sono stati scritti non per istruire, ma per risvegliare.”

Nonostante il gioco semantico per celare le tue intenzioni sei caduto nella contraddizione che Socrate faceva notare ai sofisti, cioè il pretendere di insegnare pur sostenendo che non ci sia nulla da insegnare, o addirittura che sia impossibile farlo. Nel nostro caso si insegna che non servono insegnanti.
E’ la maggior pecca del relativismo in generale, cioè il credere che tutto sia relativo meno che il relativismo. Più mi rispondi, più cerchi di dimostrare che sbaglio, e più dimostrerai la mia tesi, in quanto pretenderesti di aver qualcosa da insegnarmi, vale a dire il mio errore d'approccio ai testi o alla vita in generale.

Ad maiora

[Modificato da Polymetis 09/02/2006 1.18]

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09/02/2006 01:33
 
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Cavolo non sapevo di essere un sofista ! ma è una cosa bella ? [SM=x570867]


Caro Polymetis, hai ragione tu. Non ho niente da insegnare ne voglio farlo, lungi da me, ne a te ne a nessun altro.

Ne tanto meno sostengo che non serva un maestro. Secondo me serve e anche non serve...eehehhe...che contraddizione vero ?

Insegnare lo si fa all'intelletto, risvegliare lo si fa allo spirito. Ma credo tu sia troppo legato a Socrate, Aristotele, Platone e via discorrendo perchè tu possa capire che si può risvegliare senza insegnare.

NON-ISTRUZIOME
"Cosa insegna il vostro maestro?"
chiese un visitatore.

"Niente, rispose il discepolo.

"Allora perchè tiene discorsi?"

"Indica solo la via, non insegna nulla"

Il visitatore non riusciva a capire cosa volesse dire, così il discepolo chiarì: "Se il maestro insegnasse faremmo dei suoi insegnamenti un credo. Al maestro non interessa ciò che crediamo, ma solo cio che vediamo".

Perchè non studi un pò di "filosofia" taoista o Zen ? Ti farebbe bene.
09/02/2006 01:45
 
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“Insegnare lo si fa all'intelletto, risvegliare lo si fa allo spirito”

Questo è un insegnamento. Ma non hai appena affermato di non aver nulla da insegnare? Inoltre viene da chiedersi come si possa risvegliare lo spirito senza una comunicazione che passi dei contenuti, cioè un insegnamento.

“Ma credo tu sia troppo legato a Socrate, Aristotele, Platone e via discorrendo perchè tu possa capire che si può risvegliare senza insegnare.”

Anche questa è una prospettiva di superiorità. E’ tipico del relativista considerare assoluta solo la sua dottrina, cioè il relativismo.

"Allora perchè tiene discorsi?"
"Indica solo la via, non insegna nulla"

Allora evidentemente costui parlava una lingua inintelligibile, perché altrimenti il suo discorso avrebbe avuto un contenuto, anche il solo insegnamento di non essere un insegnamento. Simili maestri esistono solo nella fantasia. E’ impossibile insegnare che non si insegna senza insegnare questo contenuto. Inoltre, una volta insegnato che non insegna, di che parla? Ovviamene nessun orientale risponderà mai, per la semplice ragione che non può, essendo inesistente ciò di cui parla.

“Perchè non studi un pò di "filosofia" taoista o Zen ? Ti farebbe bene.”

Anche qui c’è idea di aver qualcosa da insegnare, o una superiore saggezza orientale da far conoscere. Ad ogni modo non ho nessun problema a dire che ritengo il logos occidentale più adatto a capire la realtà.

Ad maiora
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09/02/2006 02:09
 
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Re:
Io non voglio insegnare nulla, per esprimermi via internet devo usare le parole scritte, ma senza alcuna intenzione di insegnarti nulla, sai già così tanto di tuo.

>>>Perchè non studi un pò di "filosofia" taoista o Zen ? Ti farebbe bene.”

Anche qui c’è idea di aver qualcosa da insegnare, o una superiore saggezza orientale da far conoscere. Ad ogni modo non ho nessun problema a dire che ritengo il logos occidentale più adatto a capire la realtà.

R.
Io ho scritto "troppo legato" nel senso che ragioni solamente con il "logos occidentale" come lo chiami tu.
Io ti ho suggerito e non insegnato, che potresti avere una visione meno provinciale della realtà leggendo anche il "logos orientale".

>>>Allora evidentemente costui parlava una lingua inintelligibile, perché altrimenti il suo discorso avrebbe avuto un contenuto, anche il solo insegnamento di non essere un insegnamento. Simili maestri esistono solo nella fantasia. E’ impossibile insegnare che non si insegna senza insegnare questo contenuto. Inoltre, una volta insegnato che non insegna, di che parla? Ovviamene nessun orientale risponderà mai, per la semplice ragione che non può, essendo inesistente ciò di cui parla.

E' proprio divertente vedere i giri mentali che si fanno per cercare di razionalizzare l'irrazionalizzabile... un orientale non ti risponderà perchè non ha niente da risponderti !
Mente Zen mente di principiante.

Cerco di fari un paragone, anche se non è sicuramente perinente al 100%. Tu cerchi di capire razionalmente o puoi capire razionalmente l'infinito ? o il visualizzare razionalmente che Dio è sempre esistito ?
Vi sono intuizioni che non passano dalla mente.

E questo non è un insegnamento è un modo per indicare la via.

Hai presente il dito che indica la luna ?
09/02/2006 04:44
 
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Re: Re:

Scritto da: spirito!libero 09/02/2006 2.09
........
Hai presente il dito che indica la luna ?


Andrea
hai presente gli albori della civiltà?
eravamo tutti bbbestie, prima che arrivasse qualcuno
che ci indicasse i sentimenti e ci ammaestrasse PER lo spirito e nell'anima...
secondo te bastava un dito?
che civiltà smemoranda....
ciao
lucy

[Modificato da animhatua 09/02/2006 4.49]

09/02/2006 12:07
 
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“Io ho scritto "troppo legato" nel senso che ragioni solamente con il "logos occidentale" come lo chiami tu.”

È ovvio che ragiono solo con la ratio occidentale, quella orientale non è ragionamento ma assenza del medesimo, non è Logos ma sfacciata rivendicazione della sua assenza. Uno dei cardini del nostro pensiero, il principio di non-contraddizione, è negato dal taoismo.

“leggendo anche il "logos orientale".”

Logos orientale è un’espressione sine sensu. Inoltre cosa ti fa credere che il non legga scritti Zen?

“un orientale non ti risponderà perchè non ha niente da risponderti !”

Questo è quello che pensano gli orientali della loro teoria, o quello che gli infatuati occidentali credono. In realtà l’unico motivo per cui nessuno sa dirci che suono abbia il battere le mani con una mano sola è che tale suono non esiste, abituarsi a simili pensieri dovrebbe essere un metodo per uscire dal logocentrismo.

“Tu cerchi di capire razionalmente o puoi capire razionalmente l'infinito ? o il visualizzare razionalmente che Dio è sempre esistito ?”

Mai affermato che tutto sia conoscibile. Tuttavia ciò che è conoscibile è passabile al setaccio del logos. Per quanto riguarda l’infinito possiamo distinguere veri e falsi infiniti (cioè infinito potenziale aristotelico e infinito attuale), infiniti più potenti e meno potenti (Aleph-Zero, Aleph-Uno, ecc.), usando il teorema di Cantor, per quanto riguarda Dio c’è della buona metafisica che può scartare le idee assurde, cioè quelle non oltre la ragione ma contro la ragione. Neppure Dio può violare il principio di non contraddizione, cioè essere e non essere al medesimo tempo, lo ammettevano anche i sostenitori della potentia Dei absoluta.

Ad maiora
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09/02/2006 13:09
 
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Uhm...
Visualizzare razionalmente...
ma non è un ossimoro? [SM=x570868]

Comunque è sicuro che voi due in paradiso non vi annoierete [SM=x570870]

Ed è anche sicuro che su de Mello ha ragione Lucy [SM=g27811]

[Modificato da berescitte 09/02/2006 13.41]

----------------------
est modus in rebus
09/02/2006 13:40
 
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Per Bere,

sai quanti ossimori ci sono nelle storie zen ? La maggior parte di esse è piena di contraddizioni.

Quindi può anche essere che 400.000.000 di buddisti siano pazzi o che una tradizione vecchia più del cristianesimo sia senza fondamento alcuno, tutto può essere.


Per Poly


”È ovvio che ragiono solo con la ratio occidentale, quella orientale non è ragionamento ma assenza del medesimo”, non è Logos ma sfacciata rivendicazione della sua assenza. Uno dei cardini del nostro pensiero, il principio di non-contraddizione, è negato dal taoismo.

R.
Bravo ragiona ragiona. Per quanto riguarda il taoismo non è proprio così, ma non è mia intenzione fare un trattato filosofico sul taoismo, chi è interessato può procurarsi testi e informarsi.


”Inoltre cosa ti fa credere che il non legga scritti Zen? “

R.
Leggerli e interiorizzarli sono due cose ben diverse. E non si può fare se non si lascia a casa il preconcetto e la mente razionale. Se leggi gli scritti zen dovresti conoscere bene quello che riguarda il maestro e la tazza di tè. Rileggitela e forse capirai, forse.


>>>Questo è quello che pensano gli orientali della loro teoria, o quello che gli infatuati occidentali credono. In realtà l’unico motivo per cui nessuno sa dirci che suono abbia il battere le mani con una mano sola è che tale suono non esiste, abituarsi a simili pensieri dovrebbe essere un metodo per uscire dal logocentrismo.

R.
Mamma mia, mi sa che non ho riconosciuto un illuminato ! Hai risolto il quesito che miliardi di buddisti nella storia si sono posti, il suono di una mano sola, complimenti.


>>>Mai affermato che tutto sia conoscibile. Tuttavia ciò che è conoscibile è passabile al setaccio del logos. Per quanto riguarda l’infinito possiamo distinguere veri e falsi infiniti (cioè infinito potenziale aristotelico e infinito attuale), infiniti più potenti e meno potenti (Aleph-Zero, Aleph-Uno, ecc.), usando il teorema di Cantor, per quanto riguarda Dio c’è della buona metafisica che può scartare le idee assurde, cioè quelle non oltre la ragione ma contro la ragione. Neppure Dio può violare il principio di non contraddizione, cioè essere e non essere al medesimo tempo, lo ammettevano anche i sostenitori della potentia Dei absoluta.

E mi parli di filosofia, metafisica che a me ben poco importa in questo discorso.

[Modificato da spirito!libero 09/02/2006 13.41]

[Modificato da spirito!libero 09/02/2006 13.41]

09/02/2006 13:57
 
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Ah la poesia, che onda dolce...
Il giorno che deciderò di affidarmi totalmente all'emisfero destro
farò faville che saranno visibili dall'emisfero australe (aspetta... questo è nozionismo del sinistro) si vedranno da pochi centimetri di distanza

ma è sicuro che supererò De Mello, Gibran, Tagore, Confucio e compagnia
Dante però no, lo possino
lui faceva poesia con il sinistro
Dovrò invidiarlo in eterno
e con lui i suoi fratelli siamesi
Beethoven, Bach, Michelangelo

Vorrà dire che ballonzolerò con Mozart, Rossini, Leoncavallo
nei vortici del triangolo delle Bermude(o era un quadrato?)

Ma quando ho una donna tra le mani
la butto sul roman-ico e sul gotico
perché sono afflitto da secoli (1,20 per la precisione)
dal polistirolo e dagli idrocarburi
che se ci si mette pure la pressione
c'è pericolo di fare il botto.

Ma ormai è l'ora che volge al disìo
e la fame, e la fame, e la fame vieeeen!...

Se vedèmio, picciotti!

Semel in anno licet insanire
e stiamo sempre alla rivincita del sinistro.
Ma che ci si potrebbe aspettare da una persona così sinistra
che quando scrive parte sempre da sinistra
e poi, per salvare la faccia, si fa il segno di croce con la destra?
Prudenza, prudenza ragazzi...
Non ve la fate dare a bere da Bery
----------------------
est modus in rebus
09/02/2006 14:46
 
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Re: Ah la poesia, che onda dolce...

Scritto da: berescitte 09/02/2006 13.57
Il giorno che deciderò di affidarmi totalmente all'emisfero destro
farò faville che saranno visibili dall'emisfero australe (aspetta... questo è nozionismo del sinistro) si vedranno da pochi centimetri di distanza

ma è sicuro che supererò De Mello, Gibran, Tagore, Confucio e compagnia
Dante però no, lo possino
lui faceva poesia con il sinistro
Dovrò invidiarlo in eterno
e con lui i suoi fratelli siamesi
Beethoven, Bach, Michelangelo

Vorrà dire che ballonzolerò con Mozart, Rossini, Leoncavallo
nei vortici del triangolo delle Bermude(o era un quadrato?)

Ma quando ho una donna tra le mani
la butto sul roman-ico e sul gotico
perché sono afflitto da secoli (1,20 per la precisione)
dal polistirolo e dagli idrocarburi
che se ci si mette pure la pressione
c'è pericolo di fare il botto.

Ma ormai è l'ora che volge al disìo
e la fame, e la fame, e la fame vieeeen!...

Se vedèmio, picciotti!

Semel in anno licet insanire
e stiamo sempre alla rivincita del sinistro.
Ma che ci si potrebbe aspettare da una persona così sinistra
che quando scrive parte sempre da sinistra
e poi, per salvare la faccia, si fa il segno di croce con la destra?
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LOL
Troppo forte...[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
un abbraccio circolare
09/02/2006 14:48
 
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Bella mi è piaciuta questa parodia del relativismo divertente.

Ah si mi associo anch'io, ragazzi, prudenza, occhio che questo spirito libero malvagio ed eretico vi vuol portare sulla brutta strada..…… vuole poter esprimere la sua idea di fratellanza e di reale accettazione della diversità, senza preconcetti da difendere…che brutta cosa !

[Modificato da spirito!libero 09/02/2006 14.55]

09/02/2006 15:57
 
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Re:

Scritto da: spirito!libero 09/02/2006 14.48
Bella mi è piaciuta questa parodia del relativismo divertente.

Ah si mi associo anch'io, ragazzi, prudenza, occhio che questo spirito libero malvagio ed eretico vi vuol portare sulla brutta strada..…… vuole poter esprimere la sua idea di fratellanza e di reale accettazione della diversità, senza preconcetti da difendere…che brutta cosa !

Un eroe per tutti di tutti [SM=g27816]
accidenti ai fumetti..
ce ne fosse uno libero, di carne, e innamorato solo di me [SM=g27828] [SM=g27828]

smack
lucy [SM=x570865]
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La contraddizion che nol consente

“Bravo ragiona ragiona. Per quanto riguarda il taoismo non è proprio così, ma non è mia intenzione fare un trattato filosofico sul taoismo”

C’è un capitolo di Chuang Tzu intitolato “L’uguaglianza di tutte le cose” in cui troviamo scritto: “Come ha potuto il Tao oscurarsi al punto che vi debba essere distinzione fra il vero e il falso? Come ha potuto la parola offuscarsi al punto che vi debba essere distinzione tra l’affermazione e la negazione”.
Non resta che replicare: ex falso quodlibet.

“Leggerli e interiorizzarli sono due cose ben diverse.”

Complimenti hai appena citato Seneca, ad ogni modo escludi la possibilità che io non abbia alcuna intenzione di lasciarmi persuadere dalla loro “verità” in quanto li ho giudicati fallaci. Come già detto i relativisti sono incredibili nel voler persuadere gli altri che la loro posizione è l’unica non relativa, e che se gli altri non l’accettano è perché non l’hanno capita, non passa neppure loro per la mente che potrebbero averla capita e proprio per questo rifiutata.

“non si può fare se non si lascia a casa il preconcetto e la mente razionale.”

Io invece ritengo che abbia ingannato molti proprio perché dimentichi della mente razionale, che non è un preconcetto, ma l’unica cosa che funzioni e che ci ha portati sulla luna. Lo dimostra il fatto che il Logos occidentale si espande e conquista chi lo ascolta.

“Rileggitela e forse capirai, forse. “

Per chi non la conoscesse ho scansionato la “parabola” cui allude Spirito.



Questo è un classico esempio dell’insegnare pur sostenendo che non ci sia nulla da insegnare, e di quella che io chiamo “l’arroganza dei relativisti”, che è assai maggiore di quella dei logocentristi, i quali cercano di dimostrare le loro idee, e non si rinchiudono nell’indibile affermando che se non le accetti l’unico motivo è la tua incomprensione. In particolare nell’episodio descritto c’è quasi una nota di compassione verso noi poveri occidentali imprigionati dal logos. Ma la frase più assurda non è nella storiella, bensì nella tua presentazione “leggi e forse capirai”. Visto l’assoluta mancanza di contenuti di questa espressione avrei potuto replicare con un altrettanto vuoto “leggi la Repubblica di Platone e forse capirai”. A me interessa solo far notare la posizione di superiorità in cui il relativista si sente, pensando che lui ha compreso mentre gli altri sono ancora in uno stadio inferiore.

“Hai risolto il quesito che miliardi di buddisti nella storia si sono posti, il suono di una mano sola, complimenti.”

Grazie

“E mi parli di filosofia, metafisica che a me ben poco importa in questo discorso”

Mi avevi chiesto tu: “Tu cerchi di capire razionalmente o puoi capire razionalmente l'infinito ?” Io ti ho risposto citandoti gli strumenti che la matematica e la filosofia occidentali mettono a disposizione.

“vuole poter esprimere la sua idea di fratellanza e di reale accettazione della diversità”

Tu hai la libertà di esprimere qualunque idee, ma il fatto che esista libertà di parola non implica che ogni discorso sia ugualmente vero. Tu dunque scrivi quello che vuoi, ma non aspettarti che gli altri si astengano dal tentare di confutarti qualora lo ritengano necessario (Amicus Plato sed magis amica veritas, rammenti?). E proprio Platone disse: “A che genere di uomini appartengo? A quello di chi prova piacere nell’essere confutato, se dice cosa non vera, e nel confutare, se qualcuno non dice il vero, e che, senza dubbio, accetta d’esser confutato con un piacere non minore di quello che prova confutando. Infatti, io ritengo che l’esser confutati sia un bene maggiore, nel senso che è meglio essere liberati dal male più grande piuttosto che liberarne altri. Niente, difatti, è per l’uomo un male tanto grande quanto una falsa opinione sulle questioni di cui ora stiamo discutendo. Se dunque anche tu sostieni di essere un uomo di questo genere, discutiamo pure; altrimenti, se credi sia meglio smettere, lasciamo perdere e chiudiamo il discorso. (Platone, "Gorgia" 458a3-b3)

“senza preconcetti da difendere”

Pensi di essere libero da preconcetti? E’ impossibile. Per il solo fatto di dove e quando sei nato hai assimilato le strutture della tua epoca, il pensiero cui sei stato esposto, ecc.

Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
09/02/2006 18:30
 
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>>>C’è un capitolo di Chuang Tzu intitolato “L’uguaglianza di tutte le cose” in cui troviamo scritto: “Come ha potuto il Tao oscurarsi al punto che vi debba essere distinzione fra il vero e il falso? Come ha potuto la parola offuscarsi al punto che vi debba essere distinzione tra l’affermazione e la negazione”.
Non resta che replicare: ex falso quodlibet.

R.
E dice giusto ! Se hai citato questo brano per provare che il taoismo nega completamente il principio di non-contraddizione ti sei dato la zappa sui piedi. Ma non mi trascinerai a fare una discussione anche sul taoismo in questo momento e in questa sezione che non ha nulla a che fare con le disquisizioni filosofiche. Pensa ciò che ti pare. Apriremo un 3d apposito se vorrai.

Credevo che questa fosse la sezione dedicata ai pensieri e alle parole, dove ci si potesse esprimere liberamente senza dover intavolare discussioni filosofiche, ma a quanto pare mi sbagliavo.

Ho citato quei brani perché li mi piacciono e basta, lungi da me altra intenzione.

Mi viene da chiedere, perché fino a qualche giorno fa, citavo tranquillamente in questa sezione passi di libri e storielle varie e nessuno mi ha mai risposto ? Invece oggi, chissà perché proprio poly sta ribattendo e cercando di intavolare una discussione filosofica. Sarà una coincidenza ?


>>>Complimenti hai appena citato Seneca, ad ogni modo escludi la possibilità che io non abbia alcuna intenzione di lasciarmi persuadere dalla loro “verità” in quanto li ho giudicati fallaci. Come già detto i relativisti sono incredibili nel voler persuadere gli altri che la loro posizione è l’unica non relativa, e che se gli altri non l’accettano è perché non l’hanno capita, non passa neppure loro per la mente che potrebbero averla capita e proprio per questo rifiutata.

R.
Caro Poly, io non sono un relativista come dici tu. Ciò che sono io, credo non importi proprio a nessuno.
Ho sempre detto, da quando sono in questo forum, che non esiste una verità assoluta, come potrei volerti persuadere che la loro verità sia giusta e la tua sbagliata ? Dico solamente, che c’è molto di vero anche nella loro strada verso la crescita spirituale, che tu potresti chiamare strada verso Dio. Come altrettanto, secondo me, vi è nel cristianesimo. Sono strade, ognuno segue quella che crede più diretta verso la meta.
Poi c’è chi, come me, non si accontenta di conoscerne una sola, ma cerca di guardare quelle che crede che siano “autostrade”.


>>>“non si può fare se non si lascia a casa il preconcetto e la mente razionale.”

Io invece ritengo che abbia ingannato..

R.
Ingannato ? Attento Poly ad usare le parole. Non dire a nessuno che è stato “ingannato” in ciò che crede è segno di integralismo.

>>>[..]molti proprio perché dimentichi della mente razionale, che non è un preconcetto, ma l’unica cosa che funzioni e che ci ha portati sulla luna. Lo dimostra il fatto che il Logos occidentale si espande e conquista chi lo ascolta.

R.
E chi ha detto che è un preconcetto ? Io ho detto 1 precontetto, 2 mente razionale ! ossia due cose distinte e separate.
Ma lo dici a me che la ragione ci ha portati sulla luna ?!??! Ma se abbiamo discusso per giorni su Galileo e sulla scienza. Credo tu faccia confusione, una cosa è la razionalità per la vita quotidiana e una cosa è usare la razionalità per interiorizzare qualcosa che ci faccia risvegliare. In questo ultimo caso a volte, non sempre, la mente razionale è un ostacolo piuttosto che un aiuto




>>>Questo è un classico esempio dell’insegnare pur sostenendo che non ci sia nulla da insegnare, e di quella che io chiamo “l’arroganza dei relativisti”, che è assai maggiore di quella dei logocentristi, i quali cercano di dimostrare le loro idee, e non si rinchiudono nell’indibile affermando che se non le accetti l’unico motivo è la tua incomprensione. In particolare nell’episodio descritto c’è quasi una nota di compassione verso noi poveri occidentali imprigionati dal logos. Ma la frase più assurda non è nella storiella, bensì nella tua presentazione “leggi e forse capirai”. Visto l’assoluta mancanza di contenuti di questa espressione avrei potuto replicare con un altrettanto vuoto “leggi la Repubblica di Platone e forse capirai”. A me interessa solo far notare la posizione di superiorità in cui il relativista si sente, pensando che lui ha compreso mentre gli altri sono ancora in uno stadio inferiore.

R.
Meravigliosa la storiella !
Arroganza ? Si mi sa che ti sei proprio arrabbiato, ma invoco, come dice bere, Santa Camomilla.

E continui a definire i buddisti relativisti. I buddisti sono buddisti, punto.
Se non la capisci è un tuo problema non loro. A loro che tu la capisca o meno poco importa, la strada è la tua e se per crescere devi utilizzare il “logos occidentale” fai pure va benissimo lo stesso, anzi chissà che tu vada più avanti così.

Se ti è tanto caro il concetto di insegnare, tintitelo pure. Le storie zen non sono tutte uguali. Alcune sono fatte per “risvegliare” altre per indicare la strada.
Esempio: se io volessi vedere la luna ma non sapessi dov’è, chiederei a chi l’ha già vista di indicarmela, ma quando egli la indicasse ed io vedessi solo il dito di colui che la indica non starei vedendo la luna, ma il dito !

Proprio tu mi parli di posizione di superiorità che fai della cultura filosofica uno scudo impenetrabile ?!?!!
E’ abbastanza assurdo, ma che superiorità !
E’ evidente, a chi è avvezzo al pensiero orientale, che tu non ne abbia interiorizzato il senso, per questo ho detto quella frase.
E il senso della storiella è molto chiaro non è molto difficile intuirlo. Ma come credo tu sappia, le storie zen non si spiegano volutamente.


>>>“Hai risolto il quesito che miliardi di buddisti nella storia si sono posti, il suono di una mano sola, complimenti.”

Grazie

R.
Si sei un budda !!ribadisco i complimenti !


>>>Tu hai la libertà di esprimere qualunque idee, ma il fatto che esista libertà di parola non implica che ogni discorso sia ugualmente vero. Tu dunque scrivi quello che vuoi, ma non aspettarti che gli altri si astengano dal tentare di confutarti qualora lo ritengano necessario (Amicus Plato sed magis amica veritas, rammenti?). E proprio Platone disse: “A che genere di uomini appartengo? A quello di chi prova piacere nell’essere confutato, se dice cosa non vera, e nel confutare, se qualcuno non dice il vero, e che, senza dubbio, accetta d’esser confutato con un piacere non minore di quello che prova confutando. Infatti, io ritengo che l’esser confutati sia un bene maggiore, nel senso che è meglio essere liberati dal male più grande piuttosto che liberarne altri. Niente, difatti, è per l’uomo un male tanto grande quanto una falsa opinione sulle questioni di cui ora stiamo discutendo. Se dunque anche tu sostieni di essere un uomo di questo genere, discutiamo pure; altrimenti, se credi sia meglio smettere, lasciamo perdere e chiudiamo il discorso. (Platone, "Gorgia" 458a3-b3)

R.
Certo che amo discutere, altrimenti che ci faccio in un forum ? e nelle discussioni si può avere torto o ragione.
Non credevo però nella sezione pensieri e parole.
Ma poi proprio tu mi dici che provi piacere nell’essere confutato ? Ti chiedo hai mai ammesso un tuo errato giudizio su qualche questione importante in questo forum ? se si dove ? o mai perché hai avuto sempre ragione ? Fammi ricredere.


>>>Pensi di essere libero da preconcetti? E’ impossibile.

R.
No lo so io, ma fidati non è impossibile.

[Modificato da spirito!libero 09/02/2006 18.31]

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