Per quanto riguarda la questione "aer. 5", riporto i punti salienti di un intervento di Gabriele Traggiai:
...Innanzi tutto bisogna fare una necessaria premessa. Nel momento in cui un individuo si battezza quale Testimone di Geova e risponde affermativamente alla seconda domanda, della formula battesimale dei TdG, di fronte a centinaia di persone, questi accetta consapevolmente o inconsapevolmente di aderire allo statuto della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova e quindi di divenire
socio aderente di tale
Ente.
Infatti in tutta la modulistica dei TdG relativa al servizio Volontario, prestato dai TdG nelle sale assemblee, alla Betel ecc., viene espressamente detto: Io sottoscritto,
in qualità di socio aderente, non ho nulla da pretendere per il servizio svolto.
In pratica viene ricordato (e fatto firmare) al Socio, che in quanto tale, non potrà pretendere un corrispettivo per la mano d'opera prestata!
Avendo chiarito che al momento del Battesimo il TdG, oltre ad essersi dedicato a Dio e a suo Figlio Cristo, si e dedicato anche (involontariamente!?) alla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, e che in tale giorno, oltre a tali obblighi morali, accetta
legalmente di divenire socio di tale organizzazione, spieghiamo la portata delle dimissioni menzionate dall'art 5.
L'articolo 5 dello statuto dice che la qualifica di socio aderente si perde per 3 motivi:
1- Dimissioni
2- Decadenza
3- Espulsione
Chiariamo innanzi tutto il punto 3: Per Espulsione si intende
Disassociazione e Dissociazione.
Il termine Dissociazione prima dei fatti relativi a R. Franz non era utilizzato. È uno stratagemma per trattare quei casi per i quali vi sarebbero strascichi legali (vedi il caso Sangue-Bulgaria) e per evitare che istituzioni o altri accusino i TdG di minacciare (di espulsione) gli aderenti che non si adeguano a precetti medici o di valore umano. Viene anche usato in quei casi dove non si trova l'appiglio per la disassociazione, intimando al TdG di dissociarsi.
Per comprendere meglio il punto:
Domanda (alla WTS): Ma voi espellete chiunque decide di accettare la trasfusione di sangue per salvarsi la vita, quindi in realtà minate la liberta dell'individuo di decidere!
Risposta della WTS: No, noi non minacciamo nessuno, in realtà chi accetta volontariamente una trasfusione di sangue decide di dissociarsi automaticamente! [si veda qui:
www.infotdgeova.it/blood3.htm ndr].
Quindi chi accetta una trasfusione viene considerato dissociato!!
Quindi, in pratica la Dissociazione e Disassociazione sono annoverati entrambi nel punto 3 dello statuto.
Il punto 2 non e necessario spiegarlo, vero?!!
Veniamo al Punto dei Punti:
IL PUNTO UNO: DIMISSIONI
Dimettersi significa non appartenere più legalmente a nessun ente giuridico dei testimoni di Geova, di conseguenza
tale Ente non può più prendere provvedimenti di
espulsione verso chi non ne fa più parte
legalmente.
Vorrei ricordare, che
ufficialmente, la WTS usa gli anziani come
delegati per i comitati giudiziari, dichiarando che gli anziani raccolgono semplicemente i fatti e poi rimandano la decisione e la valutazione del caso (disassociare o meno) al comitato della sede centrale.
Quindi, se un individuo si e dimesso dalla qualifica di
socio aderente non esiste più nulla da
espellere, e un comitato giudiziario da parte della WTS e inverosimile.
Per fare ulteriormente chiarezza facciamo alcune domande alle quali daremo risposte:
1-DOMANDA: A CHI BISOGNA INVIARE LA LETTERA DI DIMISSIONI (EX ART 5)?
RISPOSTA: Una copia alla sede Centrale e una copia al corpo degli anziani della Propria congregazione, affinché la questione sia legalmente valida sia per La Congregazione Centrale, sia per la Congregazione Locale.
2-DOMANDA: PUO' LA WTS (SEDE CENTRALE) TENTARE ATTI DISCIPLINARI VERSO UN DIMISSIONARIO?
RISPOSTA: No, sarebbe come sottoporre ad un comitato giudiziario una persona non battezzata che frequenta i TdG, tale condotta sarebbe illegale. Dopo le dimissioni ex art. 5 la WTS è impossibilitata, a tutti gli effetti (anche legali), a compiere qualsiasi azione nei confronti del dimissionario.
3- DOMANDA: DIMISSIONI E DISSOCIAZIONE SONO LA STESSA COSA?
RISPOSTA: NO! Al contrario della disassociazione le dimissioni non sottintendono l'allontanamento dal credo dei TdG, anche se per il dimissionario questa fosse la questione fondamentale. In ogni caso dopo le dimissioni la WTS non può accusare l'interessato di APOSTASIA.(IN CASO CONTRARIO RISCHIA CONSEGUENTI STRASCICHI LEGALI, CHE PORTEREBBERO IN CATTIVA LUCE LA WTS STESSA).
4- DOMANDA: DOPO LE DIMISSIONI, SE IL DIMISSIONARIO PARLASSE IN TERMINI DI DISACCORDO DOTTRINALE CON LA WTS POTREBBE ESSERE SOTTOPOSTO A COMITATO GIUDIZIARIO?
RISPOSTA: NO! Come detto prima, sarebbe come sottoporre a comitato giudiziario una persona non battezzata (è illegale!!!). Inoltre, siccome ufficialmente, come abbiamo Visto prima, è la WTS stessa a compiere la disassociazione, essa non ha più nulla a che pretendere da un dimissionario. Gli anziani locali, potrebbero però, prendere un'iniziativa PRIVATA (in quanto non fungerebbero più da delegati della WTS) e cercare di sottoporre il dimissionario ad un comitato giudiziario.
Gli anziani locali però, non avendo Forma Giuridica, risponderebbero di persona per un simile comportamento, e la questione diverrebbe una CAUSA tra individui privati e non più tra il Dimissionario e la WTS. Considerando poi il fatto che i comitati giudiziari dei TdG sono considerati ILLEGALI (in quanto non vengono permessi difensori o testimoni, ecc) un'iniziativa personale degli anziani locali li esporrebbe (gli anziani) ad una pericolosa posizione, ovvero potrebbero essere accusati di discriminazione e di atti illeciti, e, visto che ne risponderebbero di persona, prima di intraprendere una così pericolosa iniziativa tali anziani penseranno bene alle conseguenze.
5-DOMANDA: GLI ANZIANI SONO INFORMATI DELLE CONSEGUENZE DI UN EVENTUALE COMITATO GIUDIZIARIO AD UN DIMISSIONARIO?
RISPOSTA: SI! Nel momento in cui un appartenente della propria congregazione presenta la lettera di dimissioni la Sede Centrale li informa di tutti i rischi connessi ad eventuali comitati giudiziari. Io stesso sono stato minacciato di imminente comitato giudiziario per apostasia, ma quando gli anziani ricevettero dopo un giorno dalla minaccia, la mia lettera di dimissioni (che era gia stata inviata), tale minaccia e stata prontamente ritirata.
6- AFFERMAZIONE: LA WTS TROVERÀ IL SISTEMA (SILENZIOSO) PER ISOLARE I DIMISSIONARI!
RISPOSTA: È possibile. Rimane il fatto che dovrà farlo silenziosamente, e che il comportamento dei singoli TdG nei confronti del dimissionario, sarà personale. Rimane il fatto che i VERI AMICI o i parenti non dovranno guardarsi alle spalle se parlano per strada con un dimissionario, e, se
permettete, fa una gran differenza. Un comportamento di ufficiale ostracismo metterebbe la WTS sotto una cattiva luce, luce che fino ad ora ha precluso l'intesa con lo stato.
Quindi, in conclusione, dopo le dimissioni ex art. 5 non si può essere sottoposti a comitato giudiziario, se non per pericolosa (per loro) iniziativa privata degli anziani locali, anche se il dimissionario parlasse in totale disaccordo con la WTS.
Fino ad ora la WTS ha sempre spadroneggiato, affibbiando l'etichetta di APOSTATA a chiunque scoprisse i suoi inganni. E fino ad ora hanno mantenuto la campana di vetro intatta buttando fuori a calci chiunque, avendo scoperto la verità, diventi un soggetto consapevole dei fatti.
Cercano cosi di far parlare tale persona per trovare il cavillo che serve loro per espellere.
Le dimissioni ai sensi dell'art. 5 rappresentano una NUOVA VIA per dire: NON CI POTETE TAPPARE LA BOCCA, NON CI POTETE ACCUSARE DELL'INFAMIA PEGGIORE PER UN CRISTIANO: L'APOSTASIA!
Tutti coloro che hanno scoperto il VERO se si avvalessero delle dimissioni dall'art. 5 potrebbero creare non poche difficoltà alla WTS che tenta in tutti i modi di occultare la realtà.
Io credo che tutti noi siamo dalla stessa parte, e che ognuno di noi vorrebbe fare qualcosa in più per aiutare tanti ignari TdG, vittime di un TOTALITARISMO. ...
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Mi sembra che la questione sia stata qui esposta in maniera piuttosto chiara da Gabriele.
Sottolineo che non è comunque da escludere, come è stato osservato più volte e come ha scritto anche Gabriele, che venga convocato un comitato (per iniziativa degli anziani locali) nei confronti dei dimissionari.
E nemmeno si può escludere (anzi, è molto probabile) che, comnitao giudiziaorio o meno, la Società riesca a fare in modo che attorno ai dimissionari si faccia terra bruciata, così che vengano, di fatto, trattati come disassociati/dissociati.
Saluti
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 31/01/2006 12.32]