Polymetis ha scritto:
«Veramente è una glossa, cioè una nota di spiegazione che in seguito
all'opera di un altro copista è scivolata nel testo originale, non per
malafede ma unicamente per la difficoltà di distinguere le annotazioni dal
testo originale.
"ti potrei citare una decina di aggiunte fatte ad hoc"
Altre glosse?
"mai fidarsi di una sola traduzione qualunque essa sia, se puoi, procurati
un paio di traduzioni cattoliche un paio protestanti una concordata e una
interlineare"
Meglio iniziare a studiare la lingua in cui il testo è stato scritto,
giacché tradurre è tradire, e confrontare traduzioni vuol dire confrontare
tradimenti. Ritengo che con un paio d'anni di studio si possa iniziare a
capire qualcosa di greco. Un sacrificio fattibile per amore della parola di
Dio, non trovi amico avventista?»
Concordo con poly che in quel caso
era una glossa e sull'invito a studiare il greco koine (anche se nel
frattempo avere piu
versioni è sempre meglio dell'averne una sola...) comunque a titolo
informativo riporto alcune delle aggiunte piu importanti che sono state
fatte:
Giovanni 14:14:
NRV, IEP, DRA, ESV, NAS, NAU,NIB "Se
mi chiederete
qualche cosa nel mio nome, io la farò."
LND, ASV, DBY, GNV, KJV, NKJ, NLT, RSV, RWB, WEB "Se chiedete
qualche cosa nel nome mio, io la farò".
Anche qui è stato aggiunto mi (presente in alcuni manoscritti
antichi ma non in altri), facendo apparire Cristo non la
persona per mezzo del quale pregare ma la persona che va
pregata direttamente (Dio), non è in armonia con il contesto
(vedi il 13)comunque ammetto che in questo caso sono di piu i
manoscritti che la mettono e quindi potrebbe non essere stata
un'aggiunta.
Giovanni 3:13:
IEP,KJV,ASV,LND,NRV "Nessuno è salito al cielo se non colui che
è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo,
che è in cielo
."
NIV,NIB,NAS,RSV,NRS "Nessuno è salito al cielo se non colui che
è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo"
Coloro che credono che Gesù fosse parte di una divinità trina,
ritengono che questa espressione sia appropriata e che
semplicemente rifletta le due nature di Gesù, umana e divina,
nel senso che, pur essendo sulla terra come uomo, Gesù
continuava a far parte di una divinità celeste. I sostenitori
di questa idea indicano forse alcuni manoscritti greci o
antiche versioni che includono le parole in questione,
asserendo che costituiscano la base per includerle anche nelle
traduzioni più recenti.
Tuttavia molti antichi manoscritti greci non includono questa
frase. Tra questi ci sono gli autorevoli manoscritti Sinaitico
e Vaticano N. 1209, entrambi del IV secolo. Per questo motivo
tali parole furono omesse dagli studiosi B. F. Westcott e F.
J. A. Hort nel redigere il loro fondamentale testo greco.
Queste parole sono anche omesse in The Greek New Testament
(III edizione, 1975) della United Bible Society.
Commentando questo fatto, il dott. Bruce M. Metzger scrive:
"La maggioranza dei membri del Comitato, colpita
dall'attendibilità delle testimonianze esterne a conferma della
lettura più breve [che omette la frase], considerarono le
parole ["ch'è nel cielo"] come una glossa interpretativa,
riflesso di sviluppi cristologici posteriori".
Con buoni motivi, quindi, molte moderne traduzioni della Bibbia
omettono tali parole o le relegano in una nota in calce.
Si vedano ad esempio le seguenti versioni: CEI, Garofalo,
Pontificio Istituto Biblico, Mariani, La Bibbia Concordata, New American
Standard,
Revised Standard, Moffatt, Goodspeed, Knox e Phillips.
1 Timoteo 3:16:
LND "E, senza alcun dubbio, grande è il mistero della pietà:
Dio è stato manifestato in carne, è stato giustificato
nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato tra i
gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria."
IEP "Senza alcun dubbio, infatti, è grande il mistero della
pietà:
Colui che fu manifestato nella carne, fu
giustificato nello Spirito, apparve agli angeli, fu predicato
alle nazioni, fu creduto nel mondo, fu assunto nella gloria."
In questo caso si tratta di un errore di trascrizione, risolto
quando fu trovato il famoso codice Alessandrino, infatti quando
fu pubblicata la lezione dell'Alessandrino di 1 Timoteo 3:16,
ne nacque una grande controversia. La "Bibbia del re Giacomo"
dice in tal punto, riferendosi a Cristo Gesù: "Dio fu manifesto
nella carne". Ma in questo antico codice è evidente che
l'abbreviazione per "Dio", formata dalle due lettere
greche "TS", in origine era scritta "OS"
(in greco la T maiuscola e la O sono similissime),
che significa "che". Naturalmente, questo significava che
Cristo Gesù non era "Dio".
Ci vollero più di 200 anni e la scoperta di altri manoscritti
più antichi per confermare la correttezza della versione "che",
o "il quale". Bruce M. Metzger, nel suo libro Textual
Commentary on the Greek New Testament, conclude: "Nessun
(testo) onciale (di prima mano) precedente all'VIII o al IX
secolo . . . sostiene theòs; tutte le antiche versioni
presuppongono os oppure o; e nessuno scrittore della
letteratura patristica precedente all'ultimo terzo del IV
secolo attesta la lezione theòs". Oggi la quasi totalità delle
traduzioni concorda nell'omettere ogni riferimento a "Dio" in
questo versetto.
Giuda 1:4:
IEP "Si sono infatti infiltrati tra voi alcuni individui, i
quali già da tempo si sono prenotati per questa condanna, empi,
che stravolgono la grazia del nostro Dio in dissolutezza e
rinnegano il nostro unico padrone e Signore Gesù Cristo."
YLT "S'infiltrarono inavvertitamente tra voi certi uomini,
i quali già da tempo si sono prenotati per questo giudizio,
empi, mutano la grazia del nostro Dio in lussuria, e il nostro
unico Padrone,
Dio, e Signore -- Gesù Cristo -- rinnegano,"
LND "Si sono infatti infiltrati tra di voi certi uomini, che
sono stati da tempo designati per questa condanna, empi che
mutano la grazia del nostro Dio in immoralità e negano l' unico
Padrone
Dio e il Signor nostro Gesù Cristo."
Si possono esaminare qui tre varianti interessanti di una singola scrittura.
Come si può notare nel secondo e terzo caso è stata aggiunta
la parola "Dio", attribuendola a Cristo nel secondo.
Cosa è successo?
Anche qui si tratta di un'aggiunta presente nei manoscritti
dei codici: P(025) (del IX sec), Y(044) (dell VIII-IX sec),
della versione Siriaca e in qualche versione della Vulgata.
Comunque nei manoscritti più antichi, quest'aggiunta non
compare, e la maggioranza delle traduzioni moderne la omettono.
Apocalisse 1:8-13:
LND (protestante) "8 "Io sono l'Alfa e l'Omega, il principio,
e la fine", dice il Signore "che è, che era e che ha da venire,
l'Onnipotente".
9 Io Giovanni, vostro fratello e compagno nell'afflizione, nel
regno e nella costanza di Cristo Gesù, ero nell'isola chiamata
Patmos, a motivo della Parola di Dio e della testimonianza di
Gesù Cristo.
10 Mi trovai nello Spirito nel giorno del Signore e udii dietro
a me una forte voce, come di una tromba,
11 che diceva:
"Io sono l'Alfa e l'Omega, il primo e l'ultimo,
e ciò che tu vedi scrivilo in un libro e
mandalo alle sette chiese che sono in Asia: ad Efeso a Smirne,
a Pergamo, a Tiatira, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea".
12 Io mi voltai per vedere la voce che aveva parlato con me.
E, come mi fui voltato, vidi sette candelabri d'oro
13 e, in mezzo ai sette candelabri, uno simile a un Figlio
d'uomo, vestito d'una veste lunga fino ai piedi e cinto d'una
cintura d'oro al petto,"."
IEP (cattolica)"8 Io sono l'Alfa e l'Omega, dice il Signore
Dio, Colui che è, che era, che viene, l'Onnipotente.
9 Io Giovanni, vostro fratello e a voi associato nella
tribolazione, nel regno e nella costanza in Gesù, mi trovavo
nell'isola chiamata Patmos, a causa della parola di Dio e
della testimonianza di Gesù.
10 Rapito in estasi nel giorno del Signore, udii dietro a me
una voce possente, come di una tromba, che diceva:
11 «Ciò che vedrai scrivilo in un libro e invialo alle sette
chiese: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatira, a Sardi,
a Filadelfia e a Laodicea».
12 Mi voltai per vedere chi fosse quello che mi parlava;
voltandomi, vidi sette candelabri d'oro
13 e in mezzo ad essi uno simile a figlio di uomo.
Indossava una tunica lunga ed era cinto all'altezza del petto
con una fascia dorata."
Apocalisse 22:12,13:
TEV 12 ""
Ascolta!" disse Gesù. "Vengo presto!
Porterò la mia ricompensa con me, per dare a ognuno
in base a quello che ha fatto.
13 Io sono il primo e l'ultimo, il principio e la fine."
IEP "12 Ecco: vengo presto; con me ho la mercede che darò
a ciascuno secondo le sue opere.
13 Io sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il Principio
e la Fine."
quasi tutte le versioni traducono il versetto 8 applicando
il titolo "Alfa e Omega" all'Iddio onnipotente; in LND e
in alcune altre versioni come la KJV, lo stesso titolo viene aggiunto al
versetto 11, che come si nota nel contesto
(vedi il 13) viene riferito a Gesù.
Naturalmente si tratta di un'aggiunta posteriore, dato che nei
manoscritti più antichi e nella maggioranza delle traduzioni
moderne, esso non compare.
Per quanto riguarda Apocalisse 22 12,13: "Ascolta, disse Gesù",
l'aggiunta della Today's english version è totalmente arbitraria, è molto
strano che non ha aggiunto nei vari titoli
finali "Io sono l'Alfa e l'Omega", che invece compare nel testo
greco!
ciao e buono studio!
[Modificato da Achille Lorenzi 17/01/2006 6.09]
"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)