"Le crociate erano necessarie? Sì, forse lo erano..."
Vorrei concludere, non per essere sigillo di completezza, ma per non annoiare, sul tema sfizioso delle crociate, dove il mio amico Polymetis ha introdotto notte tempo i termini necessità e giusto.
Necessità si può riferire all'ordine fisico, logico, o morale (Leibniz). Nel nostro caso si parla di necessità morale. Come tale esprime la necessità di un obbligo, nel senso che la violazione di essa esprime violazione di una legge morale. Naturalmente ciò non dice come si dimostra che una qualsiasi realtà sia necessaria o meno. Polymetis però mi concede che "forse" le crociate furono necessarie. Ammettiamolo senza concessione. "Giusto" lo assumiamo in senso etico come aggettivo proprio di un'azione conforme alla legge morale? Allora Polymetys, SE le crociate furono necessarie, l'atteggiamento moralmente giusto sarebbe stato quello di parteciparvi. Non parteciparvi sarebbe stato violare un imperativo morale.
L'anima possiede le ragioni di tutte le cose e secondo tali ragioni agisce( ...).E quand'è chiamata da altro e per così dire verso l'esterno, produce sensazioni, quando invece si inoltra nel profondo di sé e verso la mente, viene a trovarsi tra le intuizioni. Porfirio Sentenza XLII