“Io invece un certo collegamento con il tema del relativismo ce lo vedo, perché anche Gregorio XIII probabilmente credeva che Cristo è la Via, la Verità e la Vita. Eppure gli ha reso grazie in seguito a un massacro di esseri umani.”
Sbagli invece. E’ una differenza fondamentale tra il cristianesimo e la maggior parte delle altre religioni. Quando un cristiano sbaglia (magari arruolandosi per una crociata), lo fa andando contro i dettami della sua religione, perché Gesù disse di porgere l’altra guancia, mentre un mussulmano che massacra lo fa seguendo i principi della sua religione*. Il Vangelo è un metro di giudizio atemporale in base al quale possiamo dire che il papa non si adeguò ai principi che ben conosceva e dunque sbagliò. Non mi sento di condannarlo perché era figlio del suo tempo, tuttavia il metro di riferimento, il Vangelo, lo possedeva, e non lo stava applicando esultando per una strage. Tu confondi quello che insegnò Cristo, la via, la verità e la vita, con le applicazioni che ne fanno gli uomini.
“Si capisce subito che relativizzare sul piano culturale o storico (riportare un certo dato al contesto in cui trova il suo senso) è un metodo ermeneutico fondamentale in moltissime discipline.”
Nessuno l’ha mai messo in dubbio, infatti lo storico non deve giudicare ma deve prendere atto dei fatti, per giudicare sarebbe necessario conoscere cosa passava per la mente di chi si vuole condannare, ed è tremendamente difficile farlo se sono passati secoli e la mentalità è mutata.
“Ma solo perché si riconosce la coesistenza di paradigmi diversi, non è certo detto che si debba accettare qualunque cosa”
La tua etica non ha alcun sostegno. In base a che cosa condanneresti il cannibalismo in una società di cannibali? Se fai derivare l’etica dal sentire comune sei rovinata.
Ad maiora
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*Se vi hanno rifilato la teoria secondo cui Jihad nel Corano non vuol dire “guerra santa” bensì “sforzo, impegno”, vi avviso che siete stati turlupinati. Maometto stesso infatti, che il Corano l’ha creato, conquistò tutta l’Arabia e quasi l’intiero nord Africa a suon di guerre sante contro gli infedeli.
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)